Oggi, sotto la pioggia, c’è stato il sit-in di fronte al Miur di ricercatori precari dell’università con la presenza di altro personale precario operante nelle istituzioni universitarie.
Da Napoli erano arrivati anche alcuni precari che lavorano come braccianti nelle Facoltà di Agraria e che hanno una tale situazione contrattuale (lavoro stagionale!) che li escluderebbe da qualsiasi stabilizzazione.
Ad una prima richiesta di far salire una delegazione di 12 persone, poi ridotte a 9, ci è stato chiesto di ridurre ulteriormente a 3 il numero della delegazione.
Ad una protesta in merito alla esiguità dei numeri dal ministero hanno dichiarato che la delegazione sarebbe dovuta essere al massimo composta da 5 persone.
CGIL-CISL-UIL hanno declinato l’ “offerta” del ministero (seguirà un loro comunicato), ma i sindacati in accordo con i ricercatori precari hanno acconsentito che venisse comunque ricevuta una delegazione composta esclusivamente da precari di differenti università italiane.
La delegazione è stata ricevuta dal dott. Forlenza, il capogabinetto del ministro Mussi.
Il dott. Forlenza ha dichiarato che il ministro è contrario a qualsiasi stabilizzazione del merito senza preventivo concorso, ma ha convenuto che l’articolo 146 del testo della Finanziaria 2008 votato in senato stabilizza il personale solo previo concorso (o prova selettiva).
Il capogabilnetto ha escluso la volontà politica del governo di negare con un emendamento che il personale ricercatore precario dell’Università fosse escluso dall’articolo 146 e ha detto di non conoscere l’esistenza dell’emendamento del Relatore della finanziaria alla Camera che invece di fatto escluderebbe solamente tale personale.
La posizione del ministero è che l’articolo 146 non sia modificato ma che si accederà al ruolo di ricercatore esclusivamente con il nuovo concorso.
Il dott. Forlenza ha inoltre dichiarato che in finanziaria ci sarà l’abolizione dell’istituto dei professori fuori ruolo e che questo servirà per avere nuovi fondi per concorsi e quindi per la riapertura dei concorsi anche delle seconde e delle prime fasce.
Il dott. Forlenza ha inoltre dichiarato che dal 2009 ogni anno saranno destinati, a regime, 80 milioni di euro esclusivamente per posti da ricercatore (sulla base della finanziaria 2007) e che la nuova legge per reclutare associati e ordinari sarà emanata usando lo stesso schema del nuovo regolamento per ricercatore che a breve sarà pubblicato sulla gazzetta ufficiale ed entrerà in vigore (cliccaperscaricareregolamento_concorso_ricercatori.pdf).
Quindi la battaglia dei ricercatori precari ha dato come frutto che il 146 non sia toccato e che sia abolito i fuori ruolo.
Se così fosse occorre fare altre richieste.
SOLDI PER I CONCORSI
PROLUNGAMENTO DEI CONTRATTI
E SOPRATTUTTO NUOVE MACROAREE DISCIPLINARI NO A QUELLE DECISE DAL CUN SECONDO LOGICHE BARONALI!!!!
Di queste dichiarazioni ne abbiamo sentite ormai parecchie…tutte senza seguito.
E’ tutto da vedere, poi, se e come uscirà il regolamento finale, visto che dovrà passare anche per la ghigliottina della Corte dei Conti, che a Mussi ha giocato già qualche scherzetto. Intanto sappiamo che i prossimi concorsi da ricercatore, a parte l’ultima mandata pilotabile, non uscirà prima di un anno.
Ad onor del vero Forlenza ha anche detto che i soldi 2007 potranno essere spesi solo con il nuovo concorso anche se sono stati assegnat con le vecchie regole.
Il capogabinetto ha promesso che fra poco il regolamento sarà pubblicato e che poi sostituirà le altre modalità finora in uso.
Se le facoltà vogliono bandire devono farlo prima che sia pubblicato il nuovo concorso.
Mi risulta estremamente difficile credere che il Capo di Gabinetto di un Ministero non conosca le norme approvate dalla Commissione Bilancio relative al proprio Ministero (a meno di sua provata incapacità). Peraltro Modica la scorsa settimana aveva detto cose un tantinello diverse.
Lo spettacolo è veramente disarmante.
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“dal 2009 ogni anno saranno destinati, a regime”: perche’ non dal 2008? Perche’ “a regime”?
Ma vi sembra questo un modo di fare ‘di sinistra’?
Mussi, Tocci, Ventura: vergogna!
E’ normale che il funzionario ministeriale ha detto quel che ha detto a proposito degli emendamenti in extremis. Gli emendamenti sono responsabilità del Parlamento non del Governo.
“Gran duol mi prese al cor quando lo ‘ntesi,
però che gente di molto valore
conobbi che ‘n quel limbo eran sospesi.”
Aspettiamo e vediamo…
Mi sembrava strano che i primi 1050 posti andavassero a concorso col vecchio sistema, sarebbe stata proprio una gravisssima disparità di trattamento per pochi mesi di distanza.
Quindi tutto col nuovo sistema.
Ed è prevista, se non sbaglio, anche l’obbligatorietà di bando periodico dei concorsi, non più 10 anni a secco e poi l’infornata di chiunque passi lì, anche per caso.
Inoltre, correggetemi se sbaglio, i fondi per i nuovi bandi di associato e ordinario (che sono il nostro vero problema, perchè potrebbero andare a discapito di quelli per ricercatore) dovrebbero reperirsi solo nella misura dell’avvicendamento coi futuri cadaveri del “fuori ruolo”, che è quasi contrario alle regole di bioetica tenere al loro posto contro il fatale scorrere della natura, e non occupano posizioni cui potremmo direttamente aspirare noi.
Beh, scusate se ve lo dico, ma – se lo fanno così come lo dicono – mi pare che stia emergendo un nuovo modello di accesso all’università niente male.
Oltretutto, per un pò i nuovi concorsi sarebbero monopolizzati da noi, visto l’ampio punteggio preferenziale accordato ad assegnisti e simili…
Poi vediamo cosa faranno. Vigiliamo attentamente sull’osservanza di questo progetto – e sull’avvio dei concorsi – invece di insistere su stabilizzazioni di massa che non ci saranno mai. E meno male, sotto vari aspetti (vedi miei interventi precedenti).
I numeri non sono altissimi, lo so. ma ormai è chiaro: nell’epoca in cui ci è toccato di vivere, non ce n’è per tutti, ma solo (e forse) per i più motivati.
Si diventa medici, ingegneri, avvocati facilmente, ad esempio. Ma essere davvero un professionista, se non ci sei nato in famiglia, ha costi economici – e richiede rinunce iniziali – che solo i migliori e seriamente motivati possono sostenerne il carico. E a volte neanche quelli.
“Il ministro è contrario a qualsiasi stabilizzazione del merito senza preventivo concorso”
MA PER TUTTA QUELLA GENTE CHE E’ DA 20 ANNI CHE FA RICERCA, PUBBLICA AD ALTI LIVELLI, INSEGNA, ETC.. ED E’ ANCORA PRECARIA NON CREDE CHE QUESTO STATO GLI DEBBA QUALCOSA?
IL MERITO DI QUELLA GENTE E’ SOPRATTUTTO QUELLO DI ESSERE RIUSCITA A SOPRAVVIVERE A SOPRUSI, ANGHERIE, SENZA SOLDI, SENZA STABILITA’ ANCHE A FUGHE DI CERVELLI PERCHE’ STUPIDAMENTE INNAMORATI DELL’ITALIA E DEL CONTRIBUTO CHE HANNO DATO IN RICERCA E SVILUPPO AL NOSTRO PAESE.
E’ GRAZIE A QUELLA GENTE CARO MINISTRO SE OGGI IN ITALIA SI PUO’ ANCORA PARLARE DI ECCELLENZA NELLA RICERCA E NELL’UNIVERSITA’, ALTRO CHE I BARONI ED I LORO AMICI DEGLI AMICI, O FIGLI DEI FIGLI.
CARO MINISTRO IL MERITO INTESO COME FATTORE DI STABILIZZAZIONE NON DEVE ESSERE DISCRIMINANTE SOLO QUANDO C’E’ UN MALEDETTO CONCORSO!
SONO D’ACCORDO SUL FATTO CHE DA OGGI IN POI DEVE DIVENTARE LA REGOLA GIUSTA MA PROPORREI UNA VALUTAZIONE AD AMPIO RAGGIO.
AD ESEMPIO, PROVI A VALUTARE LE CAPACITA’ INFORMATICHE, VISIVE, COGNITIVE, LOCOMOTORIE DI CERTI PROFESSORI ORMAI VICINI AGLI 80 ANNI!
PROVI A VALUTARE LE MIRABILANTI PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE DI RICERCATORI LEGATI A BARONATO!
PROVI A VALUTARE LA ASSIDUA FREQUENZA ED INTENSITA’ DELL’ATTIVITA’ DI RICERCA DI CERTI PROFESSORI!
PROVI A VALUTARE L’ESSENZIALITA’ DI ALCUNI ORGANI DI RICERCA!
INSOMMA APPLICHI IL MERITO COME CRITERIO BASE PER RISOLLEVARE LA RICERCA E LO SVILUPPO DI QUESTO PAESE, MA NON LO APPLICHI SOLO QUANDO DOPO ANNI DI LOTTA E DI SOFFERENZE SI INIZIA A PARLARE DI RICERCATORI PRECARI DA STABILIZZARE.
MA POI CI SARA’ COERENZA FRA QUELLO CHE SI DICE E QUELLO CHE SI FA?
CHI DICE NON E’ CHI FA ED IL GIOCO E’ FATTO. AH PROPOSITO IL GIOCO SI CHIAMA SCARICABARILE.
ALTRO CHE LE TRE CARTE. QUI SI MISCHIA OGNI VOLTA IL MAZZO ED ALLA FINE LA PRIMIERA VA A FINIRE SEMPRE NELLE LORO MANI.
MA ATTENTI CHE CHI BARA FA UNA BRUTTA FINE.
AVETE MAI SENTITO PARLARE DI TRASPARENZA CARI ONOREVOLI E CAPI GABINETTO E TUTTA LA DELEGAZIONE APPRESSO?
QUANDO STILATE LE LEGGI, I DECRETI, GLI EMENDAMENTI PERCHE’ INSERITE TERMINI E PAROLONI E RICHIAMI CHE ALLA FINE VANNO A CREARE AMBIGUITA’ NELL’INTERPRETAZIONE.
EPPOI PERCHE’ A NOI, MALIZIOSAMENTE, FATE VENIRE IL TIMORE CHE L’INTERPRETAZIONE DEGLI EMENDAMENTI POSSA ESSERE SBAGLIATA?
PERCHE’ CI ILLUDETE ANCORA SE DA ANNI SIETE VOI I PRIMI A PARLARE DI RICERCA, FINANZIAMENTI, STABILIZZAZIONI? SOLO PER BECCARE VOTI E ILLUDERCI ANCORA DI PIU’?
IN TANTI ALTRI PAESI LA MANCATA COERENZA DEI MINISTRI EQUIVALE ALLE DIMISSIONI. PERCHE’ DOBBIAMO ESSERE SEMPRE IL PAESE DEI BALOCCHI?
AZZERIAMO QUESTO STATO DI COSE E RIPARTIAMO ANCHE DALL’EPOCA DELLA PIETRA MA BASTA CHE FACCIAMO LE COSE PERBENE.
Siamo alle solite: i soliti interventi filogovernativi di chi è stato ipnotizzato dalle parole di un funzionarietto che, per chi non se ne fosse ancora accorto, al momento non HANNO ALCUN RISCONTRO PRATICO. La prima mandata di concorsi, infatti, sta andando a regime col VECCHIO, VECCHIO, VECCHIO SISTEMA.
Ma lo sapete quanto tempo ci vottà per attuare quello nuovo ?
Per chi si fosse svegliato ora voglio riepilogare:
1) Il regolamento deve essere recepito, con le modifiche suggerite dal CDS, dal ministero;
2) Se la burocrazia del ministero non dorme, e soprattutto se il governo non cade, il regolamento deve essere promulgato;
3) Nel frattempo, la CRUI se ne dovrebbe stare zitta e buona;
4) Emanato il regolamento, deve passare dalle forche caudine della Corte dei Conti, che in passato ha già azzoppato, l’ANVUR;
5) Deve entrare in funzione l’ANVUR, perché altrimenti il regolamento non può essere applicato;
6) Una volta entrato definitivamente in vigore, il ministero deve attuare PRATICAMENTE le norme in esso contenute, e cioè:
a) formare le liste di valutatori;
b) stanziare effettivamente i soldi;
c) emanare i bandi.
Secondo voi quanto tempo occorrerà, eh?
OK Marco c’è il rischio di andare alle calende greche. Ma Mussi e compagnia al ministero che fanno, prendono il sole? Lavorate e fate in fretta fannulloni!
sono d’accordo con la lucida analisi di Colombo da Priverno. Basta con rivendicazioni demagogiche e velleitarie per le stabilizzazioni, mettiamo in campo una linea d’azione di breve e medio periodo che ci traghetti fino almeno al 2013, cercando di ottenere quanto più risultati possibile.
C’è da tener gli occhi ben aperti, facendo proposte e critiche circostanziate alla realtà e alle possibilità di successo, anziché svenarsi in battaglie perse in partenza.
Serve un laboratorio di idee per mettere a punto le strategie da intraprendere.
Ecco l’emendamento sui fuori ruolo approvato secondo quanto detto da Forlenza.
Il rischio che il nuovo concorso blocchi la situazione è reale per questo occoorre alzare il livello della mobilitazione.
3-ter. A decorrere dal 1o gennaio 2008, il periodo di fuori ruolo dei professori universitari precedente la quiescenza è ridotto a due anni accademici e coloro
che alla medesima data sono in servizio come professori nel terzo anno accademico fuori ruolo sono posti in quiescenza al termine dell’anno accademico. A decorrere dal 1o gennaio 2009, il periodo di fuori ruolo dei professori universitari precedente la quiescenza è ridotto ad un anno accademico e coloro che alla medesima data sono in servizio come professori nel secondo anno accademico fuori ruolo sono posti in quiescenza al termine dell’anno accademico. A decorrere dal 1o gennaio 2010, il periodo di fuori ruolo dei professori, universitari precedente la quiescenza è definitivamente abolito e coloro che alla medesima data sono in servizio come professori nel primo anno accademico fuori ruolo sono posti in quiescenza al termine dell’anno accademico.
96. 54. (Nuova formulazione) Governo.
quest’emendamento è proprio figo, non lo pubblicizziamo troppo, qualche barone ultrapotente potrebbe fare un blitz in extremis.
Non ne parlate in giro!
Che bellezza: in un giorno siamo diventati tutti filo-governo, dopo aver inveito contro Mussi & C. per settimane !
Ah, il potere della politica…è bastata un’occhiataccia del capo gabinetto di baffetto ?
Pur rispettando le ragionevoli considerazioni di Colombo da Priverno e Realista Critico, mi sembra prematuro in questo momento assumere posizioni che accettano la rinuncia a un processo di stabilizzazione, solo perchè si profila una qualche prospettiva di accesso a nuovi (limitati) posti di ricercatore su base (forse) un po più meritocratica… secondo i nuovi criteri concorsuali il peso dell’esperienza (precaria) accumulata, unitamente al titolo di dottorato, può essere limitato al 30% nella valutazione complessiva, e ciò significa che il margine di “libera manovra” (pur nell’ambito della “short-list”) è sufficientemente ampio per poter operare le solite porcate in sede concorsuale…
…l’idea poi di essere gli unici a rimanere fuori da processi di stabilizzazione dovrebbe fare indignare tutti… non mi sembra il tempo di “acquietarsi”, sarebbe un segno, oltre che di profonda debolezza, anche di totale assenza di autostima e consapevolezza della propria dignità umana, ancora prima che professionale…
ma sono il solo a ritenere che le nuove regole per il reclutamento ricercatori sembrano fatte apposta per rallentare il bando di nuovi concorsi?
sono il solo a pensare che in queste condizioni ci saranno un sacco di concorsi che andranno a vuoto?
che piuttosto che rischiare di far arrivare in un ateneo il tal (bravissimo, per carità) ricercatore di domodossola, nelle facoltà aumenteranno il numero di contratti a tempo determinato per tenersi buoni e saldi i precari che da anni si smazzano i cazzi dei dipartimenti?
Realista, come vedi sono realista anche io…
E sono d’accordo col fatto che si debba, ora, vigilare strenuamente per l’attuazione della tabella di marcia che verrà fuori dall’intrecciarsi di finanziaria, primo concorso da 1050 posti, altri concorsi col nuovo sistema.
Vigilare che i posti si bandiscano per i ricercatori, e in fretta.
Vigilare soprattutto che si attui la norma che manda a casa i cadaveri putrefatti di alcuni fuori ruolo che erano stati dimenticati mummificati sulla scrivania dalla tenera compassione di altri amici che stan per fare la stessa fine.
Io, a tal proposito, ho visto cose…pur di mantenere dentro qualche cariatide si possono fare, vi assicuro, le classiche “carte false”.
Combattiamo, poi, perchè si attui più in fretta possibile il programma dei 4.200. Facciamo vedere che non dimentichiamo.
Ma abbandoniamo le battaglie sulla stabilizzazione che non ci sarà mai. Primo: perchè facciamo solo un favore dei nostri avversari, distorcendo lo sguardo, per inseguire fantasmi, dallo stargli addosso per le cose reali. Secondo: perchè la stabilizzazione non è manco il paradiso in terra, a meno che non pensi solo che entrerai tu e te ne freghi di tutto quel che c’è intorno.
Quanto a Echecemetto e Marco, volevo dirvi: è dura anche emotivamente abbandonare un fronte della battaglia, in cui si è magari creduto molto, per spostarsi su un’altro. Però, a dir la verità, dire che siamo lavoratori come gli altri punto e basta mi pare riduttivo. Un operaio basta sappia avvitare i suoi bulloni o tagliare le sue lamiere. Noi…avanti, su, è un altro discorso. La nostra particolarità è tale che trovo sacrosanto che si pretenda che siamo i migliori. La reazione alle mafiosità di certo baronato (non delle Scuole in sè, che sono uno strumento di trasmissione di cultura, ma di certo baronato criminale) non può tradursi nel far saltare ogni accertamento sulla maturità scientifica e sulla produzione. Anzi.
Echecemetto dice: “MA PER TUTTA QUELLA GENTE CHE E’ DA 20 ANNI CHE FA RICERCA, PUBBLICA AD ALTI LIVELLI, INSEGNA, ETC.. ED E’ ANCORA PRECARIA NON CREDE CHE QUESTO STATO GLI DEBBA QUALCOSA?” Appunto dico: combattiamo per un nuovo sistema concorsuale per verificare questi requisiti e accogliamo queste persone, che MERITANO TUTTO, voglio dirlo chiaro chiaro MERITANO TUTTO, anche le scuse d’un sistema che divora i suoi figli. Ma se fai passare in massa 30.000 tra geni, normali, capre e galline non passeranno solo quelli, caro collega, che meritano tutto. ma anche quelli/e che non hanno meritato nulla salvo la sveltina di qualche barone, e tu ti troverai a fianco, nei laboratori, nelle aule didattiche e nelle commissioni d’esame, gente da far venire il voltastomaco, che non ti sembrerà nemmeno più di essere all’università…pensaci…
“…l’idea di essere gli unici a rimanere fuori dai processi di stabilizzazione dovrebbe fare indignare tutti…”. A me non mi fa indignare, tanto che non ho mai VOLUTO presentare l’istanza di stabilizzazione pur avendo avuto i miei 3assegni3 in tre anni sempre dal solito committente. Semplicemente perchè non ritenevo che diventare… boh, diciamo dipendente a tempo indeterminato del CNR fosse lo scopo della vita. Infatti che senso ha avere il “posto fisso” ma dover fare le acrobazie per comprare un anticorpo, e doversi portare la carta igienica da casa perchè NON CI SONO I SOLDI?
Capisco che ci sono altre situazioni, io parlo della mia: avere il posto fisso per farmi un fegato così e non riuscire a lavorare sarebbe stato ancora peggio. Qui dove sono ora (e non è l’Italia) sono ancora un assegnista (su per giù), ma posso fare veramente ricerca al 100% , e i soldi sono dirattamente proporzionali alle idee e la voglia di lavorare che uno ci mette.
boh… quando si cambia strategia? Io sono pronto 😐
Non riesco a capire come mai questo debba diventare il post delle divisioni. Sono in corso alcune battaglie importanti, abbiamo obiettivi comuni e condivisi e nessuno ha detto: il capogabinetto ha parlato, possiamo starcene tranquilli, viva il governo.
E’ stato riportato il contenuto di un colloquio, resta inteso che il nostro giudizio sara’ sui contenuti reali e non sulle parole, che dobbiamo continuare a vigilare, che la mobilitazione di questi giorni prosegue fino all’approvazione definitiva della finanziaria, che vogliamo che l’articolo 146 non venga toccato e che diamo importanza solamente ai fatti.
Solo quando avremo in mano il testo DEFINITIVO della finanziaria giudicheremo l’operato del governo.