L’eugenetica “positiva” del Ministro Mussi e del Governo Prodi

L’emendamento che esclude dalle stabilizzazioni i “portaborse parasubordinati” e i ricercatori precari è stato voluto dal Governo e, quindi, dal titolare del relativo dicastero il Ministro Mussi.

A questo punto è venuto allo scoperto un piano governativo che tende a stabilizzare qualsiasi altro precario della pubblica amministrazione e, invece, vorrebbe selezionare solo gli “unti”, i perfetti, i non plus ultra fra i ricercatori.

Si è quindi così configurato un piano sociale di tipo eugenetico tendente a selezionare nei prossimi anni i “migliori” 7000 fra i 60000 precari che in questi anni hanno lavorato e che ora per opera delle riforme di questo ministero non sarebbero più necessari alle Istituzioni Universitarie.

Ecco una definizione di Eugenetica….

Corrente di pensiero e di opinione secondo la quale è possibile intervenire scientificamente sulla generazione naturale degli esseri viventi per favorire la proliferazione di individui ritenuti migliori in quanto portatori di caratteristiche considerate positive e apprezzabili (eugenetica positiva), reprimendo la proliferazione di individui privi di queste caratteristiche o portatori di tratti ritenuti indesiderabili o nocivi (eugenetica negativa).

Dunque il Governo diminuisce i Corsi di Laurea, porta a scadenza naturale i contratti precari in essere, non li rinnova, non pianifica stabilizzazioni e….propone un piano “straordinario” di assunzioni medie di circa 2000 ricercatori all’anno.

Per la scelta di ricercatori retoricamente super-ultra-eccellenti

Ovviamente questo piano non è ancora partito, è un piano farragginoso e sarà controllato dagli accademici che sceglieranno i loro unti, peseranno con due pesi e due misure, mal-selezioneranno fra molti…pochissimi.

….et voilà l’eugenetica rischia di diventare “negativa”.

Grazie Ministro Mussi

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60 Responses to L’eugenetica “positiva” del Ministro Mussi e del Governo Prodi

  1. Pisacane ha detto:

    Su Aprile on line pubblicato dalla sinistra di Mussi c’è un Blog sulle iniziative RdB per i precari degli enti di ricerca.

    Perché non lasciare qualche commento sull’operato del ministro sottolineando quello che ha fatto per i ric prec dell’Università

    Perché RdB non parla mai di ricercatori precari dell’università? Che abbiamo la rogna?

    http://www.aprileonline.info/5561/ricerca-precari-criticano-il-governo

  2. giorgio ha detto:

    Ma che problema c’e’? In democrazie (anche quella italiana) ogni 5 anni si vota.
    Votiamo l’altra parte, no?

  3. ecchecemetto ha detto:

    CARO PISACANE.
    TOGLIAMOCI I PARAOCCHI E FACCIAMO DI TUTTO PER FARLI TOGLIERE A CHI LEGGE SU QUESTO BLOG E NON SOLO COME FECE UN CERTO TIZIO DI BETLEMME!
    SULLE TESTATE DI TG4, CANALE CINQUE, RAI UNO,RAIDUE, ETC.., DEI TELEGIORNALI NAZIONALI, HAI MAI SENTITO CHE SI SOLLEVASSE IL PROBLEMA DEI RICERCATORI?
    A PARTE QUALCHE CERVELLO IN FUGA CHE VIENE INTERVISTATO, CHE SECONDO ME E’ TRA QUELLI CHE ALLA FINE RAGGIUNGONO IL LORO OBIETTIVO, DI NOI RICERCATORI PRECARI NON SI PARLA MAI.
    PERCHE’ NON DICONO CHE PER FARE IL CONTRATTO CON I CAMIONISTI HANNO TOLTO FONDI ALLA RICERCA?
    PERCHE’ NON SI DICE MAI LA VERITA’ O MEGLIO TUTTA LA VERITA’ SU COME SI STANNO METTENDO D’ACCORDO AL GOVERNO?
    PERCHE’ SE VI SONO DEI MINISTRI CHE HANNO GLI ATTRIBUTI GRANDI COME QUELLI DI UN TOPOLINO DA LABORATORIO, NON SI DIMETTONO E LASCIANO SPAZIO A QUALCUN ALTRO?
    MA POI VIENE DA PENSARE A CHI LASCIARE SPAZIO? E VIENE IN MENTE QUELLO CHE INVECE HA FATTO LADY MORATTI.
    E ALLORA UNO DICE SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO.
    SOTTO L’INCUDINE O ALLA FORCA?
    E L’ALTERNATIVA QUALE E’ ALLORA?
    NON E’ LA VOLTA BUONA CHE VENIAMO FUORI DALLE CAMPAGNE CON I BASTONI ED INIZIAMO A PRENDERLI AD UNO AD UNO?
    QUESTI QUATTRO POLITICANTI DEL C…O CHE STANDO COMODAMENTE SEDUTI SULLE LORO POLTRONE (QUANDO CI VANNO AL LAVORO), ANNOIATI DAL TRASCORRERE I WEEKEND A SCOP..E IN ALBERGHI DI LUSSO A SPESE DEI CONTRIBUENTI, LEGGIFERANO DELLA NOSTRA VITA. SI ATTACCANO A PICCOLEZZE COME: QUELLI DELLA RICERCA NO, QUEGLI ALTRI SI PERCHE’ CI SERVONO, 2000 RICERCATORI SI MA OGNI TANTO E SOLO I MIGLIORI, IL RESTO CHE NE FACCIAMO LI MACELLIAMO?
    E ALLORA DICIAMO LA VERITA’: CI VOLETE TENERE IGNORANTI E AL DI FUORI DEI PALAZZI PERCHE’ AVETE PAURA CHE SPUTTANIAMO IL MARCIO CHE AVETE DENTRO. SIETE PEGGIO DEL CONNUBIO DC-CHIESA CHE DAL DOPO GUERRA AD OGGI GRAZIE AL BUONISMO MAFIOSO E CLERICALE HA APPROFITTATO DELL’IGNORANZA DELLA POVERA GENTE PER FARE I PORCI COMODI SUOI.
    PERO’ LORO ERANO DEI SIGNORI RISPETTO A VOI.
    LA VECCHIA CLASSE POLITICA ITALIANA RUBAVA COME MATTI MA AVEVA CAPITO CHE IL CITTADINO DOVEVA QUANTOMENO POTER MANGIARE, FARSI UNA CASA ED UNA FAMIGLIA COSI’ SI SAREBBE LAMENTATO MA NON PIU’ DI TANTO PERCHE’ AVEVA UN TETTO, UNA MOGLIETTINA E DEI FIGLI E LA PANCIA PIENA.
    NON SIETE STATI NEANCHE CAPACI DI FARE QUESTO.
    MA VI SIETE MAI CHIESTI QUALE PUO’ ESSERE LA VOSTRA UTILITA’ PER IL PAESE? COSA POTETE FARE PER IL PAESE DATO CHE QUELLO E’ IL VOSTRO COMPITO?
    E SE NON AVETE NEANCHE LA DIGNITA’ DI ANDARVENE DA SOLI. AVETE BISOGNO CHE LO FACCIAMO NOI CITTADINI. E ALLA FINE CI DOVRETE ANCHE RINGRAZIARE. VI STIAMO FACENDO UN FAVORE. E SOPRATTUTTO LO STIAMO FACENDO AL NOSTRO PAESE.

  4. matteo l. ha detto:

    E poi ci sarebbe da far anche un bel post sul fatto che gli 80M di euro per i camionisti li hanno tolti alla ricerca…. Mussi è il peggior ministro della ricerca e dell’università che ci sia mai stato. Un pavido

  5. Luca ha detto:

    Invio testo della mia lettera ai segretari della maggioranza (escluso il peggiore di tutti, ovviamente, e incluso D’Alema):

    A:w.veltroni@comune.roma.it ;giordano_f@camera.it;PECORARO_A@camera.it; diliberto_o@camera.it;mastella_m@posta.senato.it;a.pecoraroscanio@verdi.it;dalema_m@camera.it;dipietro_a@camera.it

    Gentili Segretari,

    voglio esprimere la mia indignazione per il disprezzo con in quale i ricercatori precari italiani ed i loro sindacati sono stati trattati dal Ministro dell’Università.

    Lo scorso Ottobre, ai rappresentanti di CGIL, CISL e UIL che gli stavano consegnando le firme di migliaia di ricercatori precari che chiedevano interventi in proprio favore, lo stesso Ministro aveva espresso il suo sostegno alla richiesta di avviare un piano di stabilizzazioni. Tale posizione è stata mantenuta durante la discussione della Finanziaria al Senato e, con comportamento gravemente antisindacale, cambiata in seguito alle richieste dei rettori lo scorso 3 dicembre, con una lettera al messaggero nella quale veniva preannunciata la presentazione di un emendamento contro i precari universitari. Passata una settimana il Ministero ha nuovamente cambiato posizione e, nel corso di un sit-in organizzato da CGIL, CISL e UIL, il suo capogabinetto ha negato qualsiasi volontà di inserire in Finanziaria un emendamento volto ad escludere esplicitamente le università dalle stabilizzazioni. La quarta puntata della vicenda è storia recente: tra le pieghe dei maxiemendamenti presentati alla Camera sono misteriosamente comparse 20 paroline che ci equiparano ai portaborse escludendoci dalla stabilizzazione. Questo episodio ha gravemente ferito il normale dibattito parlamentare, dal momento che un identico emendamento NON era stato approvato dalla commissione bilancio. Preciso che la stabilizzazione avrebbe previsto una selezione e NON sarebbe stata una ope legis. Come può invece l’Italia restare al passo degli altri grandi paesi europei tenendo il 52% dei suoi ricercatori in una condizione di precariato in un sistema al quale secondo le stime del “Libro Verde” del Ministro Padoa Schioppa mancano 30000 ricercatori stabili per rientrare nelle medie OCSE?

    Esprimo la mia totale disapprovazione per un comportamento che giudico lesivo della dignità di migliaia di ricercatori di alta professionalità, indispensabili per il funzionamento delle università e dell’intero sistema della Ricerca Italiana, e per un modo di fare politica e tenere relazioni sindacali che ripete in peggio pagine della storia della prima repubblica che credevamo di esserci lasciati alle spalle. Rilevo inoltre la contraddizione di un esponente di spicco della futura “Sinistra Arcobaleno” che un giorno, durante la discussione sul protocollo sul Welfare, mette quasi in crisi il governo per le insoddisfazioni sui temi della precarietà e dopo una settimana, nel suo settore d’intervento, prende in giro i Sindacati ed impedisce la stabilizzazione di migliaia di lavoratori.

    Lavoratori che, in grandissima parte, solo 20 mesi fa avevano espresso un voto di speranza per chi li sta ora trattando con tanto disprezzo.

    Sperando in un vostro riscontro, invio i miei migliori saluti,

    SCRIVIAMO TANTO E TUTTI

  6. Ben Johnson ha detto:

    Cari ricercatori precari,

    sono un ricercatore confermato che, a differenza di quel frustrato di Giulio Palermo (si chiama così?), è pienamente solidale con la vostra lotta.

    Tuttavia vorrei dirvi che temo che abbiate sbagliato completamente strategia: invece di urlare quando è uscito il famoso emendamento” w le stabilizzazioni dei ricercatori precari! ” avreste dovuto seguire con silenzio e prudenza gli avvenimenti e poi eventualmente uscire dalla tana nel momento di una controffensiva.

    Quei 4 bacucchi della Crui (età media 65 anni) non se ne sarebbero mai accorti, impegnati come sono nelle loro magagne universitarie di tutti i giorni (poveri loro, ma perché non si mettono un pò a studiare come facciamo noi ricercatori?). Al limite avrebbero potuto emanare la solita circolare di quell’altro barone in libera uscita del ministro dell’innovazione, ma allora la lotta sarebbe stata dura a colpi di ricorsi amministrativi e di proteste.

    Invece oramai ho paura non ci sia molto da fare e occorrerrà individuare nuovi fronti di lotta.

  7. giorgio ha detto:

    Per ‘barone in libera uscita’ intendi quel grand’uomo di Luigi Nicolais, quello che un giorno si’ e l’altro pure tuona contro il rimpasto per paura di rimanere fregato?

    Ragazzi, guardate che questo e’ un governo pieno zeppo di baroni universitari; ma come pensavate che facesse diversamente? L’unica cosa e’ sperare che cada al piu’ presto!

  8. Lucas ha detto:

    Segnalo documento di Rifondazione sull’argomento

    http://www.rifondazione.it/conoscenza/Universit%E0%20e%20Ricerca/16%20articoli/071215_jervolino_denardis.htm

    Sperando che nei prossimi 2 giorni qualche senatore PRC si svegli.
    Piccolo commento: per essere in numero congruo i concorsi di Mussi andrebbero moltiplicati per 5

  9. giorgio ha detto:

    Appunto, andrebbero moltiplicati per 5! Piccolo problema: in Finanziaria hanno ridotto i soldi per la ricerca. E siccome la Finanziaria e’ quella che determina il quadro economico, e’ inutile sperare in quello che succedera’ dopo.

    E’ solo una volgare, reiterata, sembra studiata PRESA PER IL CULO!

  10. Paolo ha detto:

    Ecco la lista dei firmatari dell’emendamento introdotto in finanziaria che esclude dalle stabilizzazioni i ricercatori precari:
    Tocci, Ghizzoni, Rusconi, Froner, Benzoni, De Biasi, Tessitore, Colasio, Villari, Giulietti, Volpini, Chiaromonte.
    Per informazioni su questi “onorevoli” signori basta andare a cercare sul sito della Camera. Sono tutti del Partito Democratico.
    Direi di ricordare bene questi nomi alle prossime elezioni (specialmente se i collegi saranno uninominali), a patto che abbiano la faccia di ripresentarsi.

  11. Roma che Resiste ha detto:

    Roma che Resiste vota ed invita a votare il candidato dell’opposizione in occasione delle prossime elezioni per il Presidente della Provincia di Roma.

  12. Andrea ha detto:

    Sara’ fatto.

  13. Spartaco Langani ha detto:

    Sarà fatto.

  14. Manolo ha detto:

    Sara’ fatto.

  15. Luisa ha detto:

    Sara’ fatto.
    Io e la mia famiglia, 5 voti dai DS al centrodx (UDC ovviamente).

  16. Bimbo ha detto:

    Ho cercato di ricostruire un po’ della storia del testo del maxi-emendamento.

    Vi invio uno stralcio dell’intervento di Manuela Ghizzoni, capogruppo del Partito Democratico nella commissione Cultura della Camera, in merito alla legge finanziaria 2008. In particolare rivendica la presentazione della proposta emendativa per escludere i ricercatori precari di università ed enti con contratti diversi dal tempo determinato dalle stabilizzazioni. Questa proposta, concorde con l’opinione della CRUI è quella accolta nel maxiemendamento. In neretto la parte oggetto del nostro interesse. Con riferimento ai numeri dei concorsi (4000 nei prossimi tre anni) essi sono riferiti alla sola università. Nel solo CNR i precari sono oltre 5000. In tutti gli altri EPR direi altrettanti e con l’università non mi meraviglierei che si tocchi quota 50.000. Mi risulta, ma non riesco a trovarne prova certa, che l’emendamento originario avesse anche la firma di Walter Tocci.

    Vi allego anche il dibattito relativo ad una recentissima interrogazione a firma Manuela Ghizzoni, Walter Tocci (e non solo loro, essi sono coloro che hanno preso la parola in sede di dibattito) in cui i due si dichiaravano soddisfatti per il procedere delle stabilizzazioni dei ricercatori a tempo determinato (quelle che nel CNR dovrebbero esservi tra pochissimo per pochi fortunati).

    Personalmente ho trovato queste due letture molto istruttive… Per evitare equivoci vorrei sottolineare che il mio scopo non è quello di esporre i due “coraggiosi” deputati al pubblico linciaggio.

    Al momento tengo per me molte mie riflessioni. In vero, non è così singolare vedere uno studioso non lontano dal pensiero di Tony Negri (così in breve inquadro il pensiero di Giulio Palermo), un esponente della sinistra del Partito Democratico (così frettolosamente classifico il ricercatore del CNR e deputato Walter Tocci), una professoressa universitaria espressione del “centro” del Partito Democratico (altro giudizio frettoloso) e la Conferenza dei Rettori (frettolosamente li chiamerei baroni) convergere nel nome del primato dei concorsi contro le baronie contro la stabilizzazione di coloro che non sono tempi determinati. In fondo la “casta” di coloro che sono contro le “caste” non ha mai prodotto molti avanzamenti per coloro che né alla “casta” né alle “caste” appartengono (perdonate il “castese”). Del resto è improponibile che i paria divengano brahmini (…che per ironia della sorte sarebbe stata la casta dei custodi della scienza).

    MANUELA GHIZZONI. Signor Presidente, …..nella manovra per il 2008 su scuola, università e cultura è chiara la volontà di investire, di recuperare efficienza e di gratificare il merito, come ad esempio dimostra la sperimentazione di una nuova organizzazione scolastica, finalizzata ad innalzare il servizio istruzione, a migliorare la qualità dell’apprendimento e ad accrescere l’efficacia della spesa. Infatti, la scuola italiana non soffre soltanto di carenza di risorse, ma anche di gestione inefficiente delle medesime, come dimostra il fatto che negli anni passati, ad eccezione delle ultime immissioni estive, il personale docente sia aumentato nelle regioni dove si è registrato un decremento degli alunni.
    La norma introduce, inoltre, un meccanismo premiante, che prevede la restituzione alle sedi locali delle risorse risparmiate da investire per il personale e per l’edilizia. Ma il disegno di legge finanziaria per la scuola include altre norme, come per esempio l’assunzione di mille ATA aggiuntivi, rispetto al contingente previsto, che riteniamo possa comunque essere incrementato in considerazione dei prossimi e massicci pensionamenti. A proposito di ATTP crediamo che non sia più differibile una soluzione al problema salariale di inquadramento, oggi oggetto di sperequazione, del personale trasferito per legge dagli enti locali alle istituzioni scolastiche.
    La prevista stabilizzazione dei docenti di sostegno, che va a vantaggio della continuità didattica e degli alunni, definisce l’organico secondo parametri quantitativi. Auspichiamo, pertanto, affinché l’integrazione degli alunni disabili sia efficace, che l’organico sia elevato di almeno l’80 per cento e che, in presenza di indifferibili e accertate esigenze, si possa procedere a nomine in deroga.
    Analogamente, alla luce del costante incremento degli alunni stranieri, chiediamo siano destinate risorse per la dotazione di docenti di italiano per gli alunni alloglotti, così che la padronanza della lingua sia veicolo di comunicazione e di conoscenza, oltre che di integrazione. Sono auspici per una scuola più inclusiva, in grado di fornire ai giovani, in particolare più svantaggiati, le competenze indispensabili per affrontare le sfide poste dalla contemporanea società della conoscenza.
    In merito all’università e alla ricerca, ricordo l’apprezzabile inversione di tendenza sui finanziamenti, dato l’incremento consistente del fondo di funzionamento ordinario e del fondo in favore degli enti di ricerca, ma l’apprezzamento riguarda anche le modalità di assegnazione delle risorse sottopostePag. 24all’adozione di un piano programmatico, nel quale MIUR ed atenei sanciscono una reciproca assunzione di responsabilità, per la quale il primo si impegna a trasferire adeguate risorse tenendo conto dell’inflazione e delle retribuzioni, mentre gli atenei sottoposti a valutazione si vincolano alla razionalizzazione della spesa e all’adozione di una programmazione degli interventi, al miglioramento della qualità dei servizi dell’offerta didattica. Con l’adozione di tale piano, i criteri del finanziamento incentivante, della programmazione connessa alla valutazione, trovano finalmente concreta applicazione nel nostro sistema universitario, seppure limitati alla distribuzione di una percentuale del fondo di funzionamento ordinario.
    Non posso soffermarmi – come invece vorrei – su alcuni provvedimenti importanti, tesi a valorizzare i giovani ricercatori. Tuttavia, a tale proposito desidero invece richiamare la norma che prevede la stabilizzazione del personale delle amministrazioni pubbliche titolari di contratti a tempo determinato e di Cococo. Abbiamo ricevuto aspre critiche per la presentazione di una proposta emendativa, che escludeva dalla stabilizzazione il personale con compiti di insegnamento e di ricerca nell’università. La nostra decisione è coerente con quanto abbiamo sostenuto nella legge finanziaria per il 2007, cioè un piano di assunzione straordinario dei ricercatori, con nuove modalità procedurali snelle, meritocratiche e allineate agli standard internazionali.

    L’università italiana non ha bisogno di ope legis, ha bisogno di qualità, di concorsi trasparenti che valutino rigorosamente i titoli e le esperienze scientifiche e didattiche maturate, che gratifichi quindi i giovani migliori molti dei quali, ma non tutti, sono precari che oggi ci contestano. Comprendiamo la loro amarezza, soprattutto coloro che non hanno avuto l’occasione di dimostrare fino ad oggi con procedure comparative limpide il proprio valore scientifico.
    Su questo punto è chiara la responsabilità di molti atenei che hanno basato un’ampia offerta didattica e i programmi di ricerca sulla disponibilità dei precari, senza prevedere un conseguente piano di reclutamento. Ma ora questo piano c’è e prevede 1050 posti cofinanziati a valere sulle risorse messe a disposizione nel 2007 a cui si aggiungeranno ben 4200 nel biennio 2009-2010. Da ieri è realtà anche il regolamento delle nuove modalità di reclutamento dei ricercatori. Abbiamo, quindi, posti e nuovi strumenti di selezione: così si aprono realmente le porte dell’università ai giovani talenti meritevoli, in adesione al dettato costituzionale.
    Infine, richiamo solo per titoli alcuni provvedimenti di rilievo a favore dei beni culturali che meriterebbero ben maggiore spazio, sia per il profilo dell’impegno finanziario, sia per la qualità delle misure adottate. Oltre all’incremento del FUS, penso all’impegno inedito e forte per rilanciare l’industria cinematografica nazionale, attraverso meccanismi di incentivazione fiscale a favore delle imprese che investono in tutta la filiera del cinema e alle modifiche al testo unico della televisione introdotte per assicurare promozione e diffusione alla produzione audio-televisiva.
    Concludo, signor Presidente, esprimendo apprezzamento per una manovra che restituisce serenità ai settori che ho richiamato non solo per le risorse messe a disposizione, ma per le scelte assunte tese a gratificare il merito e il senso di responsabilità, a sostenere la creatività, a disporre pratiche di programmazione, innovazione e valutazione.
    Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna di considerazioni integrative del mio intervento.

    Ecco invece la posizione della deputata Manuela Ghizzoni e del deupato Walter Tocci sulla stabilizzaizone del personale a tempo determinato.

    Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

    (Tempi di adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri previsto dal comma 520 dell’articolo 1 della legge finanziaria per il 2007 in tema di stabilizzazione del personale impiegato in attività di ricerca presso gli enti pubblici di ricerca – n. 3-01420)

    PRESIDENTE. La deputata Ghizzoni ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01420, concernente i tempi di adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri previsto dal comma 520 dell’articolo 1 della legge finanziariaPag. 59del 2007 in tema di stabilizzazione del personale impiegato in attività di ricerca presso gli enti pubblici di ricerca (Vedi l’allegato A – Interrogazioni a risposta immediata sezione 11).

    MANUELA GHIZZONI. Signor Presidente, signor Ministro, la ricerca si nutre di libertà, ma nel nostro Paese sono molti i ricercatori che non conoscono tale situazione di autonomia e di indipendenza. Ci riferiamo ai ricercatori precari che contribuiscono allo sviluppo scientifico e culturale del nostro Paese, ma la loro azione è svolta senza le certezze che derivano da un lavoro stabile, certezze non solo economiche, ma anche di autonomia per le proprie ricerche e di riconoscimento dei propri meriti.
    Per contrastare tale fenomeno il gruppo del Partito Democratico-L’Ulivo ha sostenuto convintamente nella legge finanziaria per il 2007 – attualmente in vigore – la norma che consente, per gli enti pubblici di ricerca, la stabilizzazione di ricercatori precari titolari di contratti a tempo determinato attivati a seguito di procedure selettive. A tal fine, è stato costituito un apposito Fondo per il 2007, di 20 milioni di euro, per il cui utilizzo è prevista l’emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Pertanto, chiediamo quando sarà approvato tale decreto, che non può esser ulteriormente procrastinato in quanto rappresenta un primo significativo passo verso la giusta valorizzazione dei talenti italiani nel campo della ricerca e del sapere.

    PRESIDENTE. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti, ha facoltà di rispondere.

    VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Signor Presidente, il tema sollevato è di grandissimo rilievo e riguarda sia l’impegno complessivo del Governo per superare il precariato nel lavoro sia la centralità della ricerca e di coloro che vi operano per il progresso del nostro Paese. Come lei ricordava, onorevole Ghizzoni, la legge finanziaria ha previsto un fondo di 20 milioni di euro per il 2007 e di 30 milioni per il 2008. I criteri generali in materia di stabilizzazione sono stati poi definiti con la direttiva n. 7 del 30 aprile 2007, dal Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, che ha provveduto, con successive circolari, a fornire le necessarie istruzioni agli enti di ricerca per la presentazione delle richieste di stabilizzazione e di assunzione. Sulla base delle richieste pervenute dagli enti interessati è stata elaborata una ripartizione del Fondo che ha tenuto conto di alcuni parametri quali il numero degli enti vigilati, le vacanze di organico, il fabbisogno rappresentato e le assunzioni che erano state autorizzate nell’ultimo triennio.
    Come lei ricordava, onorevole Ghizzoni, per l’utilizzazione del Fondo, si provvede con decreto del Presente del Consiglio dei ministri da adottare sulla base di una deliberazione del Consiglio dei ministri stesso, sentite le amministrazioni vigilanti sugli enti di ricerca. Tale provvedimento, che prevede di assumere a tempo indeterminato un numero complessivo di circa 804 unità tra vincitori di concorso e lavoratori precari, è attualmente all’esame finale del Ministero dell’economia e delle finanze per la valutazione della compatibilità e coerenza di bilancio. Credo e auspico che possa essere già approvato nel corso del prossimo Consiglio dei ministri, previsto per venerdì 16 novembre ed, in ogni caso, se ciò non fosse possibile, per quello successivo.

    PRESIDENTE. Il deputato Tocci, cofirmatario dell’interrogazione, ha facoltà di replicare.

    WALTER TOCCI. Signor Ministro, è una bella notizia per la ricerca scientifica italiana! Con l’impegno preso in questa sede si possono, quindi, trasformare tanti contratti a termine in assunzioni stabili. I giovani ricercatori italiani attendevano da tanto tempo questa bella notizia. Il precedente Governo, infatti, aveva bloccato per cinque anni i concorsi negli enti di ricerca, chiudendo le porte ai giovani talenti del nostro Paese. Tutto ciò ha soffocato la ricerca scientifica e ha costretto molti a cercare fortuna all’estero. Ricordo che il precedente Ministro, dopo avere chiuso le porte, versava anche lacrime di coccodrillo per la «fuga dei cervelli». Ora si inverte la rotta, con la notizia che lei ci ha riferito: si riaprono le porte e si dice, soprattutto, ai giovani scienziati italiani che questo è il loro Paese e che esso ha bisogno di loro. Quindi, la ringrazio, signor Ministro. Sappiamo che il suo impegno personale è stato decisivo per sbloccare in questi ultimi giorni il decreto che impegna i fondi per le assunzioni già stanziati dalla finanziaria per il 2007.
    Le chiediamo anche di prestare attenzione alle procedure successive: sono infatti stanziati nella finanziaria di quest’anno e nel bilancio triennale altri fondi per riaprire i concorsi pubblici. Ci sono finanziamenti per mettere a concorso almeno duemila posti di ricercatore e, soprattutto, dobbiamo ricorrere alle procedure normali, ai normali concorsi pubblici. Un giovane astrofisico, che ho incontrato in questi giorni e che, insieme ad altri, attendeva questa buona notizia, mi diceva che i concorsi pubblici nella ricerca dovrebbero avere la stessa regolarità dell’orbita dei pianeti intorno al sole. Penso che questa sia, davvero, una regola che ci dovremmo dare (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-L’Ulivo).

  17. Andrea ha detto:

    Tocci non e’ ricercatore del CNR.

  18. alessandro ha detto:

    Sarà fatto.
    Io, famiglia e colleghi, 8 voti per la provincia al centrodx.

  19. Rosa ha detto:

    Sara’ fatto. Per quanto mi riguarda siamo in 2.

  20. Stefi ha detto:

    OK, ma non andiamo oltre l’UDC, please!

  21. Amanda ha detto:

    Io voterò per il partito di Ferrando, sono dinosauri ma almeno hanno coerenza!

  22. alessio ha detto:

    io invece li esporrei al pubblico linciaggio – politico certo, ma sicuramente pubblico e sicuramente col fine di linciarli…. Si sono letteralmente rimangiati le parole. Il potere della CRUI……
    Io, la prossima volta, mi astengo. Basta turarmi il naso per votare.

  23. Sonia ha detto:

    Sarà fatto.
    3 voti all’UDC (oltre no, come d’accordo)

  24. Enrico ha detto:

    Ragazzi, ,ma siete pazzi io il voto a quel clericale di Casini non lo darò mai. Mi asterrò e farò astenere i miei 5 familiari.

  25. Stefi ha detto:

    Intanto si tratta di elezioni provinciali. Cominciamo col dare un segnale votando UDC. Poi si vedra’…

  26. Ettore ha detto:

    Da me e mia moglie 2 voti all’UDC.
    I padroni del centrosx si sono espressi a favore del precariato, almeno il padrone dell’UDC ha scritto un’enciclica contro.

  27. Ferrer ha detto:

    W l’anarchia!

    io non voto!

    W la libertà!

    Figurarsi dare il mio voto all’UDC o agli stalinisti!

    Mai

  28. Francesco ha detto:

    Da me e dalla mia famiglia 6 voti all’UDC

  29. Anna ha detto:

    Invece di discutere su chi voteremo alle prossime elezioni, che possono esserci domani come nel 2012, vogliamo decidere cosa fare ADESSO?!?!?!?!?! La finanziaria viene votata mercoledì al Senato, se la Levi Montalcini votasse contro forse il governo cadrebbe, saremmo in esercizio provvisorio e la finanziaria non sarebbe approvata. So che sto parlando di fantapolitica, ma noi cosa possiamo fare per dire alla Montalcini e ad altri senatori: non votate questa finanziaria se non volete distruggere la vita di migliaia di precari della ricerca?

  30. Pico ha detto:

    Possiamo solo sollevare il problema con le email e sperare che siano costretti a riaprire la partita.

    Scri alla Rita sia al senato che alla sua fondazione.

    Ciao

  31. Simon ha detto:

    Io ho scritto a tutti i senatori del centrosx in commissione bilancio, ai capigruppo, alla Levi Montalcini, a cossutta e pure a un paio del centrodx, sperando che facciano un intervento…
    Ma temo che non si vada alla 4a lettura 😦

  32. Riccardo ha detto:

    Da me e dai miei 3 voti all’UDC.

    x Anna: qui a Roma si vota per le provinciali e il PD romano è quello di Tocci. Stiamo parlando di elezioni che ci saranno fra 3 mesi, non nel 2012.
    SOSTENIAMO L’UDC!

  33. Anna ha detto:

    Fra 3 mesi la finanziaria sarà in piena operatività…è troppo tardi! E poi, a Roma ci sono le provinciali, ma dove sto io no, quindi a che giova? Non c’è visibilità in questo modo! Credete che si veda su una provincia lo spostamento di voti determinato da noi 4 gatti? Al limite si vede (se si vede) su scala nazionale alle elezioni future. Non vi pare una forma di protesta vana? A me sì!

  34. oronzo ha detto:

    La senatrice Montalcini ha ottenuto il suo pacchetto di finanziamenti ad personam per la sua fondazione e per il suo istituto di ricerca; questi ultimi finanziamenti, peraltro, sono indipendenti dal bilancio del MIUR e per essi è stato scritto un apposito articolo nella Legge Finanziaria. Non credo che la senatrice abbia alcun interesse a votare contro la Legge Finanziaria o a farsi portatrice delle nostre istanze.

  35. Stefi ha detto:

    A me no. Come precari romani non siamo pochi. Se si riesce e far sapere che un partito in cui milita Tocci noi non lo votiamo, si potrebbe sperare in una ‘rapida’ (compatibilmente con il danno enorme gia’ fatto in Finanziaria, correzione di rotta. Piu’ di cosi’, sinceramente vedo difficile fare.
    Cominciamo a far paura a questo centrosx, anche, se occorre, votando dall’altra parte.

  36. Anna ha detto:

    Non si riesce a coordinarci per scendere in piazza in massa dappertutto? Io sarei pronta anche a bloccare le autostrade (sembra l’unico metodo di lotta che paga, nel vero senso della parola). Non possiamo mobilitarci e scrivere unitariamente a giornali, onorevoli, fare azioni di protesta visibili e clamorose? Io non ce la faccio, stavolta, a mandarla giù così, sono disposta a passare il Natale in un sacco a pelo sotto a palazzo Madama in un sit-in di protesta, qualunque cosa purchè non sembri che anche stavolta accettiamo tutto passivamente. Non ce la facciamo a coordinarci dalle Alpi alle Piramidi, ADESSO?

  37. Riccardo ha detto:

    x Anna: l’appello a votare UDC vale per i precari romani. Qui ci sono 3 università, un sacco di istituti del CNR e di altri enti di ricerca, c’e’ una elezione provinciale importante (per motivi di consistenza numerica della popolazione, tutti i politici danno grande importanza ai risultati delle provinciali di Roma e Milano) che per di piu’ si deciderà sul filo di lana e inoltre Tocci è un importante esponente locale del partito che esprime il candidato presidente. Se la provincia di Roma passasse al centrodx si aprirebbero problemi enormi nel centrosx, ci sarebbero assessori e sottogovernanti da piazzare in altre poltrone e sarebbe un bel danno di immagine per il sindaco-segretario del PD.

  38. Riccardo ha detto:

    Ah, a Marzo bisognerà gia’ mobilitarsi in vista della finanziaria 2009 (se il governo e’ ancora in piedi…)

  39. Stefi ha detto:

    Facciamo in modo di fargli perdere la provincia di Roma; solo cosi’ si puo’ sperare di ottenere qualcosa!

  40. Gegio ha detto:

    Mussi: Sono scomparse risorse per la ricerca!
    Tocci: Mi deimetto da responsabile ricerca dei DS!
    Prodi: a gennaio con la verifica sara’ uno dei temi all’ordine del giorno!

    Pensate che sia quest’anno?

    Vi sbagliate: era lo scorso anno.

    Non sanno neanche trovare motivazioni diverse per la presa per il culo!

  41. Alberto ha detto:

    Io e i miei colleghi (10 persone), a Roma 3 voteremo UDC.
    Eravamo 6 voti PD, 3 PRC, 1 PDCI

  42. Ferrer ha detto:

    Guardate che se non votate la differenza si vede lo stesso solo che almeno non date il voto ai clericali né ai clericofasci.

  43. Ferrer ha detto:

    Guardate che se non votate la differenza si vede lo stesso solo che almeno non date il voto ai clericali né ai clericofasci.

  44. Furio ha detto:

    Non me ne frega un accidente, io questa volta lo do ad AN.

    E’ bellissimo, è come essere convertiti sulla strada per Damasco: di colpo ti rendi conto che chi hai sempre sostenuto è in realtà un CIALTRONE, e che il PD, la sinistra radicale tutta (sì anche loro: meglio buttare giù il governo che far passare certe schifezze) sono degli INCAPACI. Auguro al centro-sinistra, sperabilmente con il nostro voto determinante, di affondare alle prossime elezioni e di stare all’opposizione per i prossimi 20 anni.

  45. Marco ha detto:

    Anche io votero’ UDC.
    A sedici anni non avrei mai pensato che un giorno mi avrebbero ridotto a questo, ma la DC ci ha dato i migliori governi della storia italiana…

  46. Romani ha detto:

    Da Roma abbiamo inviato per iniziativa una mail per sottoporre all’attenzione del direttore Paolo Mieli

    la situazione dei ricercatori precari dell’università

    Sappiamo che la lettera non è stata cestinata…potete magari inviare brevi mail di sostegno dell’iniziativa

    Magari ricordategli l’indirizzo web di questo blog che noi non lo abbiamo fatto!

    mieli@corriere.it,PMieli@rcs.it

  47. Elena ha detto:

    Ci potete mandare il testo della mail?

  48. Elena ha detto:

    Ci potete mandare il testo della mail?

  49. Romani ha detto:

    Non la postiamo perché non è un comunicato di gruppo ma sono email private in cui presentandoci gli sottoponiamo la situazione.

    Se credete fate la stessa cosa per dare forza all’iniziativa e magari mandate il link al blog che noi ci siamo dimenticati!

    Saluti

  50. franco ha detto:

    x scrivere a mieli l’indirizzo corretto è
    paolo.mieli@corriere.it!

  51. valentina ha detto:

    Vorrei chiedere come si fa’ ad avviare nel minor tempo possibile un blocco totale delle nostre attività lavorative e poi una manifestazione nazionale. Fra tassisti, farmacisti, benzinai, rettori, camionisti, negozianti e chi più ne ha più ne metta, NON DOBBIAMO ESSERE GLI UNICI A RIMANERE IN SILENZIO!

    Penso poi che una manovra incisiva sia organizzarci perchè non appena verranno banditi i posti “straordinari” da ricercatore ad assistere alla procedura concorsuale ci sia sempre un drappello di noi in veste di partecipante-supervisore…così tanto per vedere da vicino questa meritocrazia tanto difesa e sbandierata!

  52. andrea ha detto:

    ma la dott.ssa Mussi resta precaria come noi?

  53. stefano ha detto:

    Io, un collega, 2 dottorandi e 2 studenti. 6 voti per l’UDC alla Provincia di Roma

  54. rokko ha detto:

    Scusate ma proprio Barbato volete votare? ma ve lo ricordate l’emendamento sui dirigenti della PA con dottorato che hanno postato sul blog? Ma invece di rompere con questa storia di chi votare (tanto sappiamo bene chi non voteremo la prossima volta) vogliamo cominciare a discutere di cosa fare nelle università e nelle piazze per continuare a lottare? Basta con questo blog inutile

  55. Attilia ha detto:

    Io e mia moglie voteremo UDC, mio padre, storico elettore del PCI, è incazzatissimo. Forse convinciamo anche lui.
    Uscito articolo sul Manifesto. E anche un altro articolo su Liberazione.
    Chiudono la porta quando i buoi sono scappati…

  56. Attilio ha detto:

    Cavolo, mi sono firmato Attilia 🙂

  57. Andrea ha detto:

    ATTENZIONE ATTENZIONE

    Ci sono voci per cui l’abbassamento del limite di eta’ per i pensionamenti degli universitari verra’ riportato in su con il decreto di fine anno!
    E Mussi non fa un c…
    Gia’ ce l’hanno messa in quel posto una volta; almeno questa no! Mobilitiamoci!

  58. leo ha detto:

    Quali voci?

    Se sono cose fondate scriviamo un post.

    Come vogliono alzarla l’età?

    già da 75 a 72 è poco….

    Mandare notizie precise oppure scrivere un post che poi gli amministratori lo approvano!

  59. Andrea ha detto:

    Ieri Natale D’Amico, diniano, ha dichiarato: “Ma l’eta’ pensionabile non doveva essere alzata? E allora perche’ per i professori universitari e’ stata abbassata?”
    Io sarei anche tendenzialmente d’accordo con lui nell’alzare l’eta’ per tutti a 65 anni; peccato che qui sii stia parlando di 75 (o al limite 72)!
    Poiche’ forse non ce la si fa a modificare la finanziaria, la ristabiliranno nel decreto legge di fine anno.
    La dichiarazione sta su molte agenzie (di ieri).
    Ovviamente il nostro Mussi si adegua.
    ps. Indovinate che mestiere fa D’Amico?

  60. Serena ha detto:

    Da me, famiglia e colleghi, 9 voti all’UDC.

    Dalla Provincia a palazzo chigi: via il centrosx.

    Che delusione 😡

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