COMUNICATO STAMPA: IL “MILLEPROROGHE” BLOCCA I CONCORSI DA RICERCATORE

Gli emendamenti proposti al provvedimento di conversione del cosiddetto “Mille proroghe” prevedono che tutti i concorsi su fondi ordinari banditi dalle università a seguito dell’approvazione del decreto debbano svolgersi con le nuove norme concorsuali previste da Mussi. Norme ad oggi non solamente non approvate ma bocciate dalla magistratura contabile e che se non approvate – come pare estremamente probabile – implicano il blocco sine die dei concorsi. Il “Mille proroghe” perpetua il vuoto legislativo prodotto dal “masochismo amministrativo” (vedi il comunicato del sottosegretario Modica) del Ministero, del Ministro e dei suoi collaboratori.

E’ importante ribadire che il nuovo regolamento Mussi ad oggi non esiste e non ci sono garanzie di una sua rapida conversione in legge e di una sua prossima attuazione. Quand’anche fosse approvato dalla Corte dei Conti e fosse poi pubblicato in Gazzetta sarebbe, per esempio, ancora necessario indicare le modalità di elezione e composizione delle commissioni, procedure lunghe che dovrebbero nei fatti essere gestite dal prossimo governo.

Nel frattempo sono state ripristinate le due idoneità per concorsi da associato e ordinario riaperti dalla precedente finanziaria con le vecchie regole concorsuali. In questa gravissima situazione la Rete Nazionale Ricercatori Precari:

CHIEDE l’approvazione rapida e definitiva di un nuovo regolamento per il reclutamento dei ricercatori che garantisca la trasparenza delle procedure e della valutazione e la valorizzazione del merito nella scelta dei candidati e permetta l’espletamento dei concorsi a ricercatore;

CHIEDE l’approvazione di norme analoghe per il reclutamento di docenti associati e ordinari per garantire trasparenza, merito e valutazione a tutti i livelli;

CHIEDE l’approvazione di un provvedimento che sancisca la separazione nel budget degli Atenei tra le risorse da impegnare per l’avanzamento di carriera e quelle per il reclutamento per evitare – come è successo negli ultimi decenni – che le risorse per gli avanzamenti di carriera riducano drasticamente le risorse per il reclutamento;

CHIEDE che il meccanismo degli scatti – oggi “automatici” – degli stipendi siano vincolati a una seria valutazione scientifica e didattica e non distribuiti a pioggia per mera anzianità.

La Rete Nazionale Ricercatori Precari sottolinea anche il GRAVE RISCHIO che, in assenza di interventi legislativi, il reclutamento straordinario di ricercatori universitari per gli anni 2008 e 2009 sia definitivamente bloccato dalla non approvazione di un nuovo regolamento. Non possiamo non notare che all’ incredibile riapertura dei concorsi per associato ed ordinario con doppia idoneità, introdotta dagli emendamenti del “milleproroghe”, si affianca la prossima “moratoria” dei concorsi per ricercatore. A testimonianza del fatto che per le classi dirigenti di questo paese merito, valutazione, ricerca, ricambio generazionale, valorizzazione dei giovani e lotta al precariato sono questioni prive di alcun significato. Ed a testimonianza che l’Università persevera nella sua deriva baronale e gerontocratica.

96 Responses to COMUNICATO STAMPA: IL “MILLEPROROGHE” BLOCCA I CONCORSI DA RICERCATORE

  1. Colombo da Priverno ha detto:

    Allora, spiegatemi una cosa, perchè io non sto seriamente capendo più nulla, la cosa diventa kafkiana.

    A parte l’orrida duplicazione delle idoneità per associato e ordinario, che la dice lunga sullo squallore mafioso che attanaglia la nostra classe politica (temo tutta), mi premono (come a tutti noi) i punti relativi ai concorsi per ricercatore. Correggetemi, vi prego, se sbaglio:

    1) i concorsi per ricercatore “su fondi ordinari” sono tutti bloccati, sqalvo che vengano banditi rocambolescamente subito;

    2) quelli “cofinanziati” invece non vengono investiti dal “milleproroghe”, per cui:

    – quello dal 1050 posti su cofinanzialento 2007 (venti milioni) si fa comunque con la legge Berlinguer, entro il 31 marzo 2008;

    – quello da 3000 sul cofinanziamento 2008 (40 milioni) si farà (rectius farebbe…) solo col nuovo regolamento, e perciò non si può bandire finchè la Corte dei Conti non partorisce qualcosa. Ma questo non è previsto nella milleproroghe (che riguarda solo i fondi ordinari), e quindi sarebbe ben possibile, alla fine, che anche questi 3000 si facciano con la legge Berlinguer.

    Il che è un’arma a doppio taglio: da un lato dà speranze a precari il cui rapporto è in esaurimento, ma dall’altro ha un modello concorsuale troppo facilmente pilotabile (anche se non credo che il nuovo sarebbe poi da meno).

    Ditemi, che sto sclerando….

  2. untenured academic ha detto:

    caro Colombo, grande è il disordine sotto il cielo…

    credo che, nel caos attuale, due prospettive si prospettino all’orizzonte:

    – la prima è “riformista”; il prossimo governo – sia il Pdl o il Pd – anche grazie al fatto di aver a disposizione coalizioni mono- o bi-colore finalmente mette in campo una strategia riformatrice che non deve stare a mediare a destra e a manca, magari anche bipartisan, magari anche non proprio avanzata qualitativamente, ma pur sempre una strategia che modifica gli assetti incacreniti dell’università italiana. Leggi il numero speciale dell’Espresso sul ’68, gli articoli sui mali dell’università usciti nel 65-66 non sono così diversi da quelli odierni. Non si può continuare così all’infinito, è folle e insostenibile nella globalizzazione.

    – la seconda è “realista”; il prossimo governo ammette l’imposssibilità di riformare l’università, se ne frega della globalizzazione della competitività etc., e cerca di accontentare un pò tutti, soprattutto in vista dello tsunami demografico che ha inizio nel 2012-13, cioè alla fine della prossima legislatura, momento tipicamente propizio per fare una bella infornata di ricercatori veri e improvvisati…

  3. Marco ha detto:

    Credo che sia esattamente così.

    Ecco secondo me come andra:

    1) E’ assai improbabile che la Corte dei Conti, dopo aver letteralmente demolito il nuovo regolamento, dia ora il suo assenso, e per di più a un governo ormai senza autorità;

    2) Il nuovo regolamento, se non già decaduto (non si hanno notizie se il ministero ha risposto alla Cdc nei termini di legge), sarà affare del nuovo governo;

    3) Il nuovo governo, sia per ragioni politiche, sia perchè i rilievi della Corte sono pesantissimi, cercherà di condurre in porto un nuovo schema di regolamento;

    4) Per fare il nuovo schema di regolamento, Mussi docet, ci vorranno mesi;

    5) A questo punto, per non perdere i finanziamenti 2008, il governo nuovo (o quello che sta per essere preso a calci nel culo dagli elettori, Dio lo voglia) farà in modo che ai posti del 2008 si applichi il VECCHIO sistema concorsuale, che rappresenta la soluzione meno dolorosa per il sistema universitario baronale.

    Credo francamente che altre alternative, allo stato dei fatti, non ce ne siano.
    La responsabilità di questo tristissimo finale, però, è di un ministro, di un sottosegretario e di una burocrazia ministeriale di una INCAPACITA’ mai vista. Non credo, sinceramente, che siano in malafede: questi non sanno proprio fare il loro mestiere, non conoscendo nemmeno la differenza tra un regolamento e un decreto legge. Comunque io avevo un assegno di ricerca che mi è scaduto da un mese, e a 39 anni ho trovato un impiego a termine in una pizzeria, ovviamente solo nei fine settimana. Almeno non dovrò preoccuparmi di come mangiare, nei fine settimana.

  4. Nicola ha detto:

    Se qualcuno vuole venire a “ringraziare” calorosamente il sottosegretario Modica segnalo questa occasione:

    lunedì 3 marzo 2008 alle 11,
    nell’Aula Magna di Palazzo Renata di Francia,
    via Savonarola n. 9

    Programma

    Saluto del Magnifico Rettore

    Relazione del Direttore IUSS – Ferrara 1391
    Prof. Giovanni Fiorentini

    Intervento del Prof. Luciano Modica
    Sottosegretario di Stato – Ministero dell’Università e della Ricerca

  5. Nicola ha detto:

    Dimenticavo il luogo: Università di Ferrara

  6. Gianni ha detto:

    Io porto le uova di 15 giorni, tenute al sole.
    Agli ortaggi chi ci pensa ? Consiglio i cavoli fuori stagione

  7. Carlo ha detto:

    Ma è mai possibile che nessuno dei romani (o dei toscani) sia in grado di scoprire che cosa ne è stato della risposta di Mussi alla CdC sul NR?
    A questo punto, la partita si gioca tutta qui.
    Ricercatori precari, vi esorto a fare chiarezza!

  8. Nicola ha detto:

    Il rilievo della Corte dei Conti è un rilievo sostanziale.
    L’Ufficio di Controllo della Corte dei Conti ha infatti rilevato che il DM previsto dal comma 647, art. 1, legge 296/2006 (Finanziaria 2007), non può avere poteri di abrogazione di Leggi preesistenti: tale possibilità, infatti, avrebbe dovuto essere esplicitamene prevista nella legge delega che, invece, si limitava a prevedere un decreto limitato ad una diversa disciplina delle procedure concorsuali e non dedicato a rivedere in toto la materia del reclutamento.
    E’ per questo motivo che è quasi impossibile che la Corte dei Conti torni sui propri passi. Anzi c’è da augurarsi che non lo faccia. Se il Regolamento dovesse passare si aprirebbe la strada ad una serie di contenziosi amministrativi fondati sui legittimi rilievi sopraindicati… e di concorsi non se ne parlerebbe più per un pezzo. La colpa non è dunque della CdC 8come si vuole far credere) ma di chi ha scritto il Regolamento con i piedi.

  9. 10annidiprecariato ha detto:

    Sono pienamente in accordo con le ipotesi formulate da Colombo da Priverno e da Marco. La ricostruzione degli scenari è perfetta.

  10. Stoned ha detto:

    C’è un altro scenario.

    Quello per cui con il milleproroghe saranno resi non validi tutti i concorsi sia quelli ordinari che straordinari e quindi tutti dovranno aspettare il nuovo regolamento.

    W Tim Burton

  11. Carlo ha detto:

    Se ho ben capito, a questo punto la palla è al MIUR (non alla CdC); questo, fregandosene di tutti i rilievi di quella, potrebbe decidere di risponderle in burocratese, dicendo “non sono d’accordo”, e di pubblicare il NR in GU.
    La cosa creerebbe nel Paese uno sfacelo, ma avrebbe il merito di portare a casa il risultato elettorale: il regolamento più pazzo del mondo!

  12. Marco ha detto:

    Pubblicare di forza un regolamento cui la Corte dei Conti ha mosso così pesanti rilievi è come buttare all’aria il tavolo da gioco quando si è capito di aver perso.

    Non posso vincere ? Allora non gioca più nessuno. Peccato che in quel caso a perderci di più sia chi gioca gli unici soldi che ha, come noi precari.

  13. memo ha detto:

    Credo proprio che Carlo abbia ragione. L’unica è che nonostante i rilievi della CdC il MUR emani questo maledetto regolamento.

    In tal caso lo scenario ovvio è che il primo candidato escluso impugni tutto al TAR che sospenda l’applicazione del regolamento…. e via di seguito.

  14. salvo ha detto:

    A proposito di quanto scritto da stoned. Rileggetevi quanto detto dalla ghizzoni:

    “Una buona notizia.” – dichiara Manuela Ghizzoni, capogruppo del Pd-Ulivo
    in commissione Cultura alla Camera. “L’emendamento – spiega – rende validi
    tutti i bandi di concorso che saranno emanati entro la data di entrata in
    vigore della legge di conversione di tale decreto (alla fine di questo
    mese, ndr). I concorsi banditi entro questa data saranno svolti con le vecchie regole
    mentre quelli banditi successivamente si svolgeranno secondo le procedure
    del nuovo regolamento, di cui dovrebbe essere imminente la registrazione da
    parte della Corte dei Conti, che vincolera’ gli oltre 3000 nuovi posti
    cofinanziati dal Ministero e previsti dalla Finanziaria 2007.”

    Ma allora saltano anche i concorsi su fondi straordinari del 2007?

  15. Carlo ha detto:

    Dov’è apparsa (e quando) la dichiarazione della Ghizzoni?

  16. Nicola ha detto:

    Dalla lettura incrociata del DM 620/2007, della Nota Ministeriale PROT. 396 del 5.02.08 e dell’art. Art. 12, comma 2bis, della legge di conversione del decreto-legge 31 dicembre 2007, emerge chiaramente che a partire dal 29 febbraio “non saranno validi” non solo i concorsi per ricercatore banditi su fondi ordinari ma anche quelli su fondi “Mussi” (i.e. quelli cofinanziati). Infatti l’emendamento approvato non fa nessuna distinzione tra le due tipologie, in più il termine previsto dal comma 2bis di quella che entro fine mesa sarà legge dello Stato senz’altro prevale sul termine perentorio del 31 marzo indicato dalla nota ministeriale.

  17. Colombo da Priverno ha detto:

    Ragazzi, non interpretate le norme sulla base delle dichiarazioni estemporanee rese al bar da un deputato ai giornalisti. Quella (la Ghizzoni, dico) fa un minestrone (preoccupante, perchè dimostra idee poco chiare) di cose diversissime. Quando parla di svolgimento con le vecchie regole di quei soli concorsi che siano stati banditi entro il febbraio 2008 che sta finendo, la G. parla di quelli su fondi ordinari (si fa – evidentemente – per salvare quelli già banditi ma fermi fino ad ora perchè non si sapeva quale disciplina applicare). Ne deriva che dopo questo febbraio – e prima del varo (ipotetico) del NR censurato dalla CdC – non si bandiscono altri concorsi ordinari. ma lo si farà solo col NR.

    Quando la Ghizzoni parla dei 3000, parla invece dei cofinanziati per il 2008. ma non è il decreto milleproroghe a stabilire che vanno banditi col NR. A mio avviso, ditemi se sbaglio, il milleproroghe dei cofinanziati non parla proprio, ed è semplicemente una scelta politica del morente ministero Mussi quella di non bandire anche quelli col vecchio (d’altronde non è che siano proprio imminenti): una scelta politica fondata sull’idea che il nuovo regolamento sarebbe più garantista del vecchio, e perciò col vecchio bisogna fare meno concorsi possibile, giusto quelli per non sprecare i 1050 posti cofinanziati del 2007. Così come di questi ultimi il milleproroghe non parla.

    Quindi mi pare escluso che i cofinanziati del 2007 siano a rischio. E, come si discuteva con Marco (al quale va tutta la mia solidarietà e vicinanza per la sua attuale, incredinbile situazione, con l’augurio di tornare ad occuparsi al più presto delle sue materie), è anzi probabile che anche i 3000 del 2008 finiscano per essere banditi con le vecchie regole.

    Cioè, in verità non so neanche questo. Quello che mi è abbastanza chiaro è, però, che la dichiarazione della Ghizzoni non ci deve preoccupare nel senso che teme Salvo, è solo piena di strafalcioni. A volte sono anche i giornalisti a fare delle sintesi che alterano gravemente il significato della dichiarazione. O, anche questo può essere, la Ghizzoni non sa nemmeno quel che fa….

    Sul fatto poi dell’ “imminente pubblicazione” del regolamento, non mi soffermo. sapete tutti che è solo la solfa ufficiale del ministero. Se verrà pubblicato nonostante le osservazioni contrarie, lo strappo istituzionale (al di là dei problemi di TAR) sarebbe di una gravità che non riesco veramente a immaginare. Io, finora, il duo Mussi – Modica li ho percepiti come pasticcioni personalmente onesti, non come filibustieri. Se pubbliocassero così com’è il regolamento, passerebbero alla seconda categoria. Non credo possa succedere, particolarmente in questo momento di loro massima debolezza.

  18. anonimoprecario ha detto:

    L’analisi di Nicola sia pur sintetica, a mio avviso è la più corretta allo stato attuale dele cose…

    Tutto il resto sono chiacchiere che ci possono aiutare soltanto a riflettere, comprese le mie…
    Ad ogni modo, secondo me dopo il 29 Febbraio gli scenari in ordine di probabilità decrescnte sono:

    1) Tutti i concorsi sia su fondi ordinari sia su fondi cofinanziati saranno bloccati sine-die.

    2) I concorsi su fondi odinari potranno essere sbloccati da qualche decreto non prima di Maggio per i quali varranno le vecchie regole.

    3) Parallelamente i concorsi cofinanziati verranno persi e i fondi o riassorbiti o stronati per qualcos’altro (vedi avanzamenti di ruolo)

    4) Anche i cofinanziati vengono sbloccati non prima di Maggio e andranno in bando con le vecchie regole.

    5) Il NR resuscita dall’oltretomba e si sbloccano tutti i concorsi ordinari e cofinanziati con le nuove norme.

    Allo stato attuale io penso che le prime tre possibilità hanno percentuali analoghe di verificarsi…La quarta non è utopistica ma improbabile….La quinta è pura fantasia che potrebbe dar luogo ad una serie di incubi (ricorsi e controricorsi)…

  19. monica ha detto:

    la mia facoltà ha da poco approvato i prossimi bandi di concorso su finanziamento straordinario. Ho chiesto chiarimenti alla segretaria amministrativa e ad alcuni docenti che sono coinvolti in questi bandi – uno dei quali mi interessa molto, pur non essendo la “designata” ma la “principale rompiscatole” 😉 e disposta a dare battaglia – il punto è che nessuno sa nulla riguardo alla possibilità che anche lo straordinario 2007 possa essere vincolato al nuovo regolamento. La gran parte mostra invece sicurezza e sostiene che lo straorinario ormai si fa col vecchio sistema.

    Devo dire che non sono molti i docenti che ho incontrato che si preoccupano del nuovo che ritengono – almeno quelli con cui ho parlato – “accomodabile” (sempre a garanzia del merito ovviamente).

    Comunque, si sa nulla di iniziative? La rete che pensa di fare? Ho provato più volte a iscrivermi alla mailing list ma non riesco a farlo, si può fare qualcosa?! Esiste ancora oppure no?!

  20. stoned ha detto:

    La mailing list funziona -eccome- ma ci sono problemi con le nuove iscrizioni.

  21. Mirko ha detto:

    Tranquilli, ragazzi, adesso ci penserà Veltroni a permettere a noi (ex) giovani precari di farci finalmente valere.

    D’altronde il segnale è chiaro: candidare come capolista una giovane (lei sì), brava (110 e lode) e soprattutto RACCOMANDATA è un bel segnale.

    Della serie:
    se sei giovane ma sei stata fidanzata con il figlio del Presidente della Repubblica,
    se sei giovane ma hai lavorato con Letta,
    se sei giovane ma sei sponsorizzata da Minoli,
    se sei giovane e ti hanno piazzato senza laurea in un’agenzia della Presidenza del Consiglio,
    se sei giovane e ti chiamano già “economista”…
    se sei giovane e sei già capolista…

    …allora forse è ora che
    chi ha pubblicato libri,
    chi ha dottorati su dottorati,
    chi si smazza dalla mattina alla sera per 800 euro al mese a 40 anni

    SE NE VADA FINALMENTE DA QUESTO PAESE

    GRAZIE WALTER, IN PERFETTA LINEA CON I DEPUTATI TOCCI, GHIZZONI, ECC.

  22. Nicola ha detto:

    Vi segnalo che, nell’indifferenza generale, oggi è stato pubblicato su Italia Oggi un trafiletto di Benedetta Pacelli sul blocco dei concorsi da ricercatore.

  23. Nicola ha detto:

    Sintesi lavori CUN del 19, 20 e 21 febbraio 2008.

    Il Consiglio Universitario Nazionale ha approvato una mozione sul Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per l’anno 2008.
    Nella mozione il CUN, pur prendendo atto dell’attuale complessità della fase istituzionale-politica, rileva come la mancata adozione del Piano Programmatico 2008 previsto dall’art. 2 comma 429 della legge Finanziaria ed il grave danno per gli Atenei derivante dalla mancata assegnazione ad oggi dei 550 milioni previsti in Finanziaria. Il CUN ribadisce l’indispensabilità che tali somme vengano assegnate alle Università contestualmente all’adozione del decreto di assegnazione del FFO 2008.
    Per il Consiglio Universitario Nazionale l’FFO 2008 non dovrà essere inferiore al consolidabile 2007.

    Sostanzialmente tre i criteri-tipologie di finanziamento che il CUN ritiene necessario adottare:

    * quote già vincolate da impegni pregressi
    * riequilibrio da effettuarsi mediante il modello CNVSU
    * finanziamento a destinazione specifica ed incentivante.

    Il CUN ha ribadito infine la necessità della ripresa di una effettiva programmazione basata su obiettivi e criteri come quelli previsti nel decreto sui piani triennali, nel decreto dell’ottobre 2007 che riporta gli indicatori CNVSU e nella stessa Finanziaria 2008.

    Gran parte dei tre giorni di lavoro sono stati dedicati all’approvazione dei regolamenti didattici di Ateneo (ne sono stati esaminati 48) e dalle modifiche dei regolamenti dei corsi di studio ai sensi del D.M. 509/99 (ne sono stati visti 224, oltre a 17 scuole di specializzazione).

    Il giorno 20 febbraio è intervenuto ai lavori del Consiglio il Capo di Gabinetto del MUR Oberdan Forlenza.
    Il Capo di Gabinetto ha lungamente difeso i provvedimenti presi dal suo Ministero in particolare sul reclutamento dei ricercatori e sulla riapertura dei concorsi ad ordinario ed associato. Ha inoltre interloquito con l’Aula rispetto alle risorse destinate alle Università con il Fondo di Finanziamento Ordinario 2008.

  24. morocco ha detto:

    Bene, cosa ha esattamente “difeso” Forlenza?! Il blocco?!

    Si comincia a capire veramente chi c’è dietro tutto il casino….

  25. sandro ha detto:

    “Approvate nuove modifiche perche’ tutto resti come prima se non peggio di prima

    Massimo De Carolis – Il Manifesto 24 febbraio 2008

    Nelle dichiarazioni ufficiali sembrano tutti d’accordo – professori, rettori e ministri – su quali siano le misure urgenti e necessarie per arginare il dissesto delle universita’ italiane. Occorrerebbe in primo luogo correggere la sproporzione tra i pochissimi ricercatori giovani e i troppi professori ordinari e associati, che da’ ai nostri atenei la forma di una piramide rovesciata, col risultato che l’eta’ media dei docenti italiani e’ tra le piu’ alte d’Europa e che senza il ricorso a una marea di precari, sottopagati o non pagati affatto, nessuna facolta’ sarebbe in grado di far funzionare ne’ la didattica ne’ la ricerca. In secondo luogo, si dovrebbe riformare il meccanismo dei concorsi, trasformati da decenni in una macchina di cooptazione in cui vale la regola d’oro che a vincere non e’ il piu’ meritevole, ma il piu’ intrallazzato. Quando pero’ dalle parole si passa ai fatti, questo unanime impegno alla riforma sparisce d’incanto.

    Ad esempio, nel cosiddetto decreto “milleproroghe”, approvato alla camera pochi giorni fa, sono state introdotte a riguardo due modifiche di minima entita’, che tradiscono pero’ il proposito di lasciare le cose esattamente come stanno. Intanto, si e’ deciso di fissare entro la fine del mese di febbraio il termine oltre il quale non potranno piu’ svolgersi concorsi per nuovi ricercatori con la vecchia procedura, quella della legge Berlinguer, almeno nel caso di bandi interamente finanziati dai singoli atenei. Si badi che questa norma corregge due note ministeriali, emanate nel corso di questo stesso mese, che fissavano il termine prima al 31 marzo, poi addirittura al 7 dicembre 2007, mantenendo comunque il principio che, oltre un termine dato, dovra’ entrare in vigore il nuovo regolamento varato dal ministro Mussi. Il punto e’ che, allo stato attuale, questo regolamento non esiste. Ne esiste solo una bozza, ancora al vaglio della magistratura contabile, di cui – considerati i tempi della politica italiana – nessuno e’ in grado di dire se e quando sara’ approvata in via definitiva. Il buonsenso, evidentemente, avrebbe consigliato di lasciare in vigore le vecchie regole fino al momento in cui le nuove fossero realmente pronte, ma a quanto pare il buonsenso non abbonda tra politici e amministratori. Il risultato e’ che l’attuale termine equivale, di fatto, a un blocco delle nuove assunzioni, che potrebbe durare anche per anni, prolungando ancora un po’ il precariato di chi si ostina a volere tentare la strada della ricerca.

    Al contrario, sull’altro versante, quello dei concorsi per associati e ordinari, della vecchia normativa e’ stato reintrodotto addirittura il meccanismo delle doppie idoneita’: ossia, per ogni posto effettivamente assegnato ci sara’ un secondo candidato idoneo, che potra’ a quel punto essere assunto da qualsiasi universita’ senza concorso. E’ una norma che consente a una universita’ su due (di regola la piu’ potente) di giocare di rimessa, aiutando i propri candidati a guadagnare una idoneita’ nei concorsi altrui, per poi chiamarli in cattedra senza alcun rischio che il posto finisca a qualcun’altro, magari solo perche’ dotato di maggiori titoli. Tuttavia, anche l’universita’ che bandisce il concorso ha il suo vantaggio: offrendo in premio l’idoneita’ supplementare, puo’ ottenere l’alleanza di un gruppo accademico potente, e assicurarsi cosi’ la nomina del candidato interno per il posto vero e proprio. Nell’un caso e nell’altro, insomma, l’obiettivo e’ mettere al sicuro il risultato prima ancora che il concorso abbia luogo. Una sicurezza non difficile da ottenere, visto che i membri delle commissioni di concorso sono eletti a maggioranza tra i docenti della disciplina, di modo che, almeno nei raggruppamenti disciplinari poco numerosi (che sono la stragrande maggioranza), un gruppo accademico bene organizzato sa esattamente quanti voti puo’ far confluire su ciascun candidato e quanti alleati eventualmente occorrono per avere il controllo completo di una commissione.

    Nei mesi che precedono il concorso, prende forma, cosi’, la grottesca parodia di una campagna elettorale in cui gli aspiranti commissari chiedono ai loro colleghi voti e sostegni dichiarando ovviamente in anticipo, con nome e cognome, il candidato che intendono favorire una volta eletti. Il risultato non e’ solo che i nomi dei vincitori, come si sa, sono gia’ noti a tutti molto prima che il concorso abbia inizio, ma che – per di piu’ – si ha la garanzia che nessuno possa sedere in commissione senza aver contratto impegni e debiti con i propri sostenitori.

    Anche nell’improbabile eventualita’ di una crisi di coscienza, e’ escluso che si possa correggere la rotta e premiare un candidato a sorpresa solo in quanto si e’ dimostrato piu’ bravo degli altri, perche’ cio’ equivarrebbe a un tradimento degli impegni presi: l’unica scorrettezza istituzionale che in Italia e’ davvero punita con severita’, specie quando si tratta di impegni chiaramente contrari alla legge e alla decenza. Eppure, nell’attesa di una riforma complessiva che si fara’ probabilmente attendere per anni, anche questa stortura potrebbe essere corretta con un minimo buonsenso.

    Basterebbe che i commissari fossero eletti a sorte, a rotazione, tra i docenti della disciplina. Ovviamente, anche in un caso del genere sarebbero possibili abusi, dispute e ricorsi. Ci sarebbe pero’ quanto meno la legittima speranza che qualcuno, in commissione, sia realmente neutrale e disinteressato, mentre col meccanismo attuale nessuna persona sana di mente puo’ pensare di gettarsi nella mischia se non ha un preciso interesse personale, giustificato o meno, a influenzare il risultato in una direzione prefissata. Una innovazione cosi’ banale, realizzabile con un tratto di penna, metterebbe almeno fine all’avvilente marea di accordi sotto banco, inciuci, liti e compromessi cui i nostri docenti si dedicano con una passione e uno zelo degni di miglior causa, e magari snellirebbe anche la mole dei tanti convegni di studio di dubbia utilita’, pagati con fondi pubblici, che servono in genere piu’ a consolidare le alleanze che a far davvero progredire la ricerca.

    Solo che una modifica del genere ridurrebbe anche di molto il potere e la capacita’ di controllo dei grandi gruppi accademici. Percio’ e’ probabile che non se ne fara’ nulla, ne’ ora ne’ mai.”

  26. miriam ha detto:

    Avevo una posizione ben diversa, ma questo PD mi atterrisce.
    Se (ipotesi fortunatamente impossibile) vincessero le elezioni ci troveremmo Modica e i 4 deputati dei rettori a gestire la politica universitaria e un teorico della libertà di licenziamento ad occuparsi di politiche del lavoro.
    Ho l’impressione che, al di là della boutade acchiappavoti di Veltroni sul salario minimo dei precari (anche Prodi parlo’ di lavoro precario nel 2006 e abbiamo visto come è andata a finire…), il reale obiettivo del PD sia proprio la precarizzazione di tutti i rapporti di lavoro, nell’università e nel Paese.

  27. 10annidiprecariato ha detto:

    Cari Carlo e Memo, se il Miur procede nonostante i rilievi della Corte dei Conti ed emana il decreto, il regolamento sarà sicuramente impugnato in sede giurisdizionale in quanto è illegittimo. Così di produrrà un altro blocco per aspettare i tempi della decisione e alla fine… tutti noi precari saremo a casa con i nistri contratti da tempo scaduti.

  28. 10annidiprecariato ha detto:

    Miriam, hai proprio ragione… purtroppo…

  29. dama ha detto:

    Tra qualche mese mi scade il 4 anno di assegno di ricerca e il futuro è incerto e soprattutto vergognoso. Per 3 anni ho ascoltato chi ci ha governato e tra programmi di stabilizzazione e promesse di inversione di rotta (dalla clessidra alla piramide!) il panorama si presenta drammatico! scusate il pessimismo ma mi fa veramente male vedere che alla fine hanno bloccato il reclutamento dei ricercatori e sbloccato quello per associati e ordinari. Avrei varie proposte, 1. come rete scrivere al Ministero e chiedere di chiarire e onestamente rispondere su quali prospettive e quali tempi per il reclutamento dei ricercatori; 2. come rete scrivere al Ministero e al Rettore dei Rettori Trombetti perchè dopo tante promesse ci siamo ritrovati in una sistuazione di stallo per i nuovi ricercatori; 3. partecipare ai tappeto a concorsi per associato e per ordinario come forma di protesta della rete; 4. scrivere sulla rete in anticipo gli esiti dei concorsi…
    e infine proponiamo di inserire nei circuiti delle scommesse legali i concorsi all’Università… così si che noi riusciremmo a fare soldi onestamente!

  30. Carlo ha detto:

    Il MIUR continua a tacere; nessuna notizia trapela nemmeno dalla CdC.
    Domani il DL mille proroghe passa in Senato. Che cosa accadrà (di noi)?

  31. Nicola ha detto:

    Questo mi scrive l’On. Valditara….l’unico Senatore ad aver risposto alla mia lettera!!

    Caro L.,
    lei ha perfettamente ragione, ma il Milleproroghe non è più emendabile
    al Senato. Un solo emendamento farebbe infatti saltare l’intero testo
    che è in scadenza con il risultato di bloccare per un altro anno tutti
    i concorsi. Purtroppo questo decreto è il frutto della caparbia volontà
    del Governo e del sottosegretario Modica di applicare un regolamento,
    quello sui ricercatori, dannoso e illegittimo.
    Un cordiale saluto
    Valditara

  32. Segreteria Modica ha detto:

    Questo invece mi rispondono dalla segreteria di Modica dopo mie sollecitazioni sia a Modica che a Tocci.

    Gentile dott. xx,
    le scrivo d’accordo con l’on. Walter Tocci per rispondere al suo giusto interrogativo. Per maggiore chiarezza occorre pero’ inquadrare il problema in un’ottica piu’ ampia.
    L’azione del Ministero del Università e della Ricerca nel Governo appena terminato, che non esito a definire globalmente insufficiente, si è caratterizzata per alcuni provvedimenti significativi: 140 M€ in tre anni per nuovi posti da ricercatori (20 nel 2007, 40 nel 2008, 80 nel 2009), l’Anvur (Ag. Nazionale di valutazione del sistema dell’università e della ricerca) e il regolamento di reclutamento di ricercatori. A parte i nuovi fondi, gli altri due provvedimenti, esistono pareri pubblici a confermarlo, sono stati apertamente osteggiati dalle maggiori istituzioni accademiche.
    Le motivazioni addotte sono risultate spesso pretestuose ma l’obbiettivo e’ stato da subito chiaro: no alla valutazione sistematica e no all’uso della stessa per differenziare i finanziamenti, no ad un reclutamento diverso e meno facilmente pilotabile. Noi crediamo invece che i due provvedimenti siano i primi passi concreti verso una nuova università. Non sono parole altisonanti usate a sproposito credo davvero che una valutazione seria e periodica di persone e strutture sia indispensabile anche per favorire un reclutamento di qualità. Cosi’ come credo che il nuovo regolamento di reclutamento dei ricercatori sia in grado di sferrare un duro attacco alle improprie logiche clientelari che imperversano nel sistema in maniera anche ben maggiore di quanto chiunque vorrebbe. Non so come la pensiate in proposito ma sono pronta a ragionare con voi di quelli che io credo siano i veri punti di forza del nuovo sistema di reclutamento. Ora accade che in questa fase di fine legislatura gli attacchi a queste due norme si sono fatti più forti perché la difesa (governo) è inevitabilmente indebolita dalle circostanze. A noi è parso opportuno proteggere queste norme dagli attacchi che parti dell’accademia e delle gerarchie amministrative, ciascuno con i propri mezzi e strumenti, hanno sferrato.

    Per capire il perché dell’emendamento, che il Governo ha approvato, è necessario ricordare alcuni fatti.
    La finanziaria 2007 ha imposto che i concorsi da ricercatore (sia il contingente straordinario nei tre anni 07-08-09 che quello ordinario di turn over) fossero da bandire con nuove regole che dovevano essere contenute in un regolamento. Tale regolamento sarebbe entrato in vigore alla data della sua emanazione il che è avvenuto il 7 dicembre 2007. Il regolamento pero’ è attualmente ancora in iter (è al vaglio della Corte dei Conti per la registrazione che avviene successivamente alla sua emanazione) ma, è bene chiarire non si tratta di una “bozza” come certa stampa di ieri riporta, ma si tratta di un provvedimento definitivo.
    Ad ottobre, per non perdere lo stanziamento 2007, nelle more dell’iter che il Regolamento deve seguire, si è deciso di svincolare i fondi del contingente straordinario 2007 e bandirli con le vecchie regole in modo da non perderli. Quindi in ottobre, prima dell’emanazione del nuovo regolamento, si è stabilito che i posti da ricercatore del contingente straordinario 2007 potevano essere banditi, al pari degli altri posti, con le vecchie regole.

    Il 7 dicembre 2007, come era prevedibile e come infatti avevamo segnalato a chi di competenza, nasce il problema perché il regolamento viene emanato e quindi entra in vigore, senza però essere operativo, per tutti i posti da ricercatore esclusi quelli del contingente straordinario 2007. Questa situazione andava prevista e governata ma, come purtroppo accade, è in queste situazioni che le forti spinte conservatrici del sistema si insinuano. Da qui il caos prodotto dalle 2 circolari del MiUR che stabilivano date diverse ed entrambe inapplicabili: le due circolari, cosi’ come formulate, avrebbero prodotto la sconfitta certa del nuovo regolamento. A questo punto solo un intervento legislativo (perche’ era una legge che ne stabiliva l’entrata in vigore) poteva risolvere la questione.
    A questo punto sorge spontanea una domanda: quanto dura l’iter del provvedimento? La risposta è incerta perché dipende da come la Corte risponde, da quanto tempo il Ministero impiega a rispondere alla Corte ecc. Qui ci sarebbe da aprire una parentesi su questo aspetto dell’iter burocratico in Italia ma non è questa la sede e soprattutto non mi sento di avere le competenze necessarie per farlo.

    Quindi per tentare una difesa del regolamento ecco che i parlamentari, con l’approvazione del governo, hanno formulato quel comma del milleproroghe. Aggiungo anche un’altra osservazione: la sconfitta del regolamento rende impossibile utilizzare i restanti 120 M€ del 2008 e 2009 stanziati nella finanziaria 2007 e disponibili, perché subordinati alle nuove regole.
    Ora la domanda che lei pone è perché questo emendamento e non quello fatto circolare in questi giorni dall’ANDU. La prima risposta è che l’emendamento è gia in vigore (così recita la Finanziaria 2007) e comunque non si puo’ parlare di “effettiva entrata in vigore”. Ma un’altra risposta è perché solo questo riesce a mantenere aperta la strada al regolamento, anzi lo sollecita implicitamente, l’altra proposta avrebbe l’indesiderato effetto di cassarlo definitivamente.
    Per spiegarle meglio questo fatto bisognerebbe conoscere le opposizioni burocratico-legislative sollevate nel parere della Corte dei Conti cui il Ministero ha recentemente risposto, ma non è questa la sede opportuna. Le segnalo pero’ che una delle questioni riguarda proprio la data di emanazione e di entrata in vigore.
    E’ vero che a Marzo, se il nuovo regolamento non venisse registrato dalla Corte dei Conti, i concorsi da ricercatore sarebbero temporaneamente sospesi, ma cio’ sarebbe per brevissimo tempo.
    Io personalmente ritengo l’ipotesi remota ma sono anche convinta che i concorsi, cosi’ come si stanno facendo, non premiano il merito, se non in casi eccezionali e quasi sempre in particolari ambiti disciplinari che hanno maggiore scambio con i paesi stranieri. E premiare il merito è ormai per le nostre università piu’ di una necessità, è un obbligo, pena il decadimento complessivo del sistema.

    Nella speranza di veder presto il nuovo regolamento di reclutamento all’opera vi saluto cordialmente e sono a vostra disposizione per ogni ulteriore chiarimento,

  33. miriam ha detto:

    Ributtante desiderio elettoralistico di portare a casa un risultato sulla pelle di tanti precari che finiranno per strada. Oltretutto si sorvola sul fatto che il reclutamento sarà comunque bloccato perche’ questi concorsi saranno bloccati da una tempesta di ricorsi al TAR.
    Prego che il centrodestra vinca le elezioni con ampia maggioranza e il nuovo ministro come prima cosa cestini questo regolamento e lo sostituisca con qualcosa di altro. Qualunque cosa, purche’ quanto meno ci sia un qualche straccio di reclutamento senza ricorsi.

  34. W Modica, W Mussi, W il MIUR ha detto:

    Avete sentito? Si tratterà di un piccolissimo blocco dei concorsi solo “per brevissimo tempo”. E noi che temevamo il grande blocco, sine die? siamo i soliti pessimisti!
    Per fortuna c’è la segreteria di Modica che ci sa consolare. Ora, dopo Modica – ex rettore dei rettori, non esattamente un marziano – tutto tornerà a risplendere come se quest’incubo non ci fosse mai stato.
    1. Non ci sarà più il precariato;
    2. ci saranno tanti concorsi (non solo per “loro”);
    3. l’Italia tornerà ad occupare i primi gradini d’ogni classifica sui risultati scientifici in campo internazionale.
    E tutto questo grazie alle tre emme: W Modica, W Mussi, W il MIUR!!!

  35. Stefano ha detto:

    Pur di allontanare Modica e questa banda di improvvisatori dal MIUR mi piegherò a votare Berlusconi. Chi l’avrebbe mai detto due anni fa?

  36. Ottavio ha detto:

    ..e Tocci, e Ghizzoni, e Volpini

  37. Tessitore ha detto:

    … e Tessitore!

  38. Nicola ha detto:

    La risposta della segretria di Modica mi lascia letteralmente senza parole!
    In ogni caso penso sia necessario continuare a mobilitarsi rompendo le scatole a tutti i livelli! Sarebbe infatti doveroso che queste informazioni anzichè circolare sui ns blog dopo essere state strappate a forza fossero rese pubbliche dai diretti responsabili. Chi vuole gestire “la cosa pubblica” deve anche avere il coraggio delle proprie azioni!

  39. Miriam ha detto:

    La cosa più irritante dei politici del centrosinistra è l’abitudine di trattarci come se fossimo tutti scemi. Si bloccano i concorsi da ricercatore in attesa del nuovo regolamento e, sempre in attesa di un altro nuovo regolamento, si sbloccano quelli da associato e ordinario. Per di più con la doppia idoneità.

    C’e’ coerenza o è solo un modo della casta PDaccademica di arraffare l’arraffabile prima del naufragio?

  40. 10annidiprecariato ha detto:

    Siccome qui ci prendono per il culo ecco il testo dell’art. 17, l. 400/1988 che disciplina la formazione dei regolamenti:
    “I regolamenti di cui al comma 1 ed i regolamenti ministeriali ed interministeriali, che devono recare la denominazione di «regolamento», sono adottati previo parere del Consiglio di Stato, sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale”.

    Sono sicuro che abbiamo già capito tutti, ma spiego ad ausilio solo degli uffici del Ministero: PRIMA DELLA REGISTRAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI IL REGOLAMENTO NON PUO’ ESSERE PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE E, DUNQUE, NON E’ EFFICACE.

  41. Nicola ha detto:

    Non sarebbe male rispondere alla Segreteria del Sottosegretario. Magari approfittando della frase “sono a vostra disposizione per ogni ulteriore chiarimento” si potrebbe chiedere qualche ulteriore delucidazione in merito al loro concetto di “emanazione dei regolamenti”.

  42. 10annidiprecariato ha detto:

    che vergogna! questi signori hanno in mano LO STATO! LA REPUBBLICA ITALIANA! Non sanno (o fingono di non sapere) come si adotta un regolamento!

  43. somaro ha detto:

    Tranquilli ragazzi, non ci pigliano per il culo: sono talmente incompetenti che non sanno la differenza tra l’emanazione di un regolamento e la sua entrata in vigore. Gli studenti di diritto pubblico del I anno di una qualsiasi Facoltà lo sanno bene, perché altrimenti col piffero che passano l’esame.

    Siamo in mano a dei SOMARI

    SO-MA-RI !!!!

  44. Comunicato CGIL ha detto:

    FLC Cgil – CISL Università – UIL PA-UR

    Segreterie Generali

    Comunicato

    Il quadro che si sta configurando per quanto attiene al reclutamento dei ricercatori universitari è gravissimo.

    Da quanto si apprende, la discussione in Parlamento del decreto “Milleproroghe” sta producendo un duplice effetto: di porre come data limite per il bando dei concorsi ordinari il 29 febbraio prossimo (il che significa che dopo quella data non sarà possibile bandire concorsi); e quella di mettere oggettivamente in contraddizione i passaggi ad associato ed ordinario (certamente necessari e di cui anche noi avevamo criticato la limitazione ad un solo idoneo per concorso), ma in un contesto di parallelo riavvio del consistente reclutamento straordinario di giovani ricercatori, di cui paiono ogni giorno allontanarsi le possibilità. La norma del “Milleproroghe”, infatti, va letta in connessione a quanto sta accadendo al Regolamento per il reclutamento dei ricercatori, con le nuove regole che dovrebbero consentire di utilizzare i fondi stanziati in Finanziaria 2007 e 2008 per i concorsi straordinari. Dopo un iter lunghissimo (ricordiamo che il Regolamento doveva essere emanato l’anno scorso) la Corte dei Conti ha rimandato il testo al MUR formulando pesanti (e improprie) osservazioni di merito e di legittimità: a questo punto è facoltà del Governo rispondere ai rilievi e adottare il Regolamento con atto del Consiglio dei Ministri decorsi 30 giorni dalla risposta. Credevamo di sapere che il MUR aveva risposto alla Corte con lettera del 16 gennaio, il che significa che dal 16 febbraio si poteva adottare il Regolamento. Apprendiamo ora, da fonti ufficiose ma attendibili, che solo nei giorni scorsi il MUR ha risposto alla Corte, il che sposta almeno a metà marzo la possibilità di adottare il Regolamento. E c’è da sperare che la Corte non richieda un ulteriore controllo, che assorbirebbe altri 30 giorni e porterebbe a metà aprile. A questo punto, la possibilità che il Regolamento non veda mai la luce sono altissime.

    Il quadro che si verrebbe così a configurare vede i concorsi ordinari bloccati dopo il 29 febbraio; quelli straordinari cancellati, con la decadenza dei milioni di euro stanziati in 2 Finanziarie.

    Non sappiamo di chi sia la responsabilità di questo possibile fallimento: se del Ministro, del suo Capo di Gabinetto, della burocrazia ministeriale o di chi altro. Sappiamo che non può passare sotto silenzio quella che rischia di essere una gigantesca presa in giro delle migliaia di giovani che aspettano risposte. Se ci stiamo sbagliando, dal Ministro attendiamo un chiarimento immediato e saremo ben lieti di scusarci. Se invece, malauguratamente, questa fosse la situazione, i ricercatori devono sapere con chiarezza a chi dire grazie. La democrazia, nel bene e nel male, significa responsabilità e trasparenza: non ci possono essere coni d’ombra in cui la discrezionalità delle procedure gestionali ed amministrative si nasconde dietro il velo della politica.

    Al Ministro, in ogni caso, chiediamo formalmente che fino all’ultimo giorno in cui questo Governo sarà in carica si sfrutti ogni spazio per adottare il Regolamento e per non gettare al vento tante attese e tante risorse.

  45. Nicola ha detto:

    Finalmente un segnale di dissenso ufficiale!!

  46. cgil-cisl-uil ha detto:

    FLC Cgil – CISL Università – UIL PA-UR
    Segreterie Generali
    Comunicato

    Il quadro che si sta configurando per quanto attiene al reclutamento dei ricercatori universitari è gravissimo.

    Da quanto si apprende, la discussione in Parlamento del decreto “Milleproroghe” sta producendo un duplice effetto: di porre come data limite per il bando dei concorsi ordinari il 29 febbraio prossimo (il che significa che dopo quella data non sarà possibile bandire concorsi); e quella di mettere oggettivamente in contraddizione i passaggi ad associato ed ordinario (certamente necessari e di cui anche noi avevamo criticato la limitazione ad un solo idoneo per concorso), ma in un contesto di parallelo riavvio del consistente reclutamento straordinario di giovani ricercatori, di cui paiono ogni giorno allontanarsi le possibilità. La norma del “Milleproroghe”, infatti, va letta in connessione a quanto sta accadendo al Regolamento per il reclutamento dei ricercatori, con le nuove regole che dovrebbero consentire di utilizzare i fondi stanziati in Finanziaria 2007 e 2008 per i concorsi straordinari. Dopo un iter lunghissimo (ricordiamo che il Regolamento doveva essere emanato l’anno scorso) la Corte dei Conti ha rimandato il testo al MUR formulando pesanti (e improprie) osservazioni di merito e di legittimità: a questo punto è facoltà del Governo rispondere ai rilievi e adottare il Regolamento con atto del Consiglio dei Ministri decorsi 30 giorni dalla risposta. Credevamo di sapere che il MUR aveva risposto alla Corte con lettera del 16 gennaio, il che significa che dal 16 febbraio si poteva adottare il Regolamento. Apprendiamo ora, da fonti ufficiose ma attendibili, che solo nei giorni scorsi il MUR ha risposto alla Corte, il che sposta almeno a metà marzo la possibilità di adottare il Regolamento. E c’è da sperare che la Corte non richieda un ulteriore controllo, che assorbirebbe altri 30 giorni e porterebbe a metà aprile. A questo punto, la possibilità che il Regolamento non veda mai la luce sono altissime.

    Il quadro che si verrebbe così a configurare vede i concorsi ordinari bloccati dopo il 29 febbraio; quelli straordinari cancellati, con la decadenza dei milioni di euro stanziati in 2 Finanziarie.

    Non sappiamo di chi sia la responsabilità di questo possibile fallimento: se del Ministro, del suo Capo di Gabinetto, della burocrazia ministeriale o di chi altro. Sappiamo che non può passare sotto silenzio quella che rischia di essere una gigantesca presa in giro delle migliaia di giovani che aspettano risposte. Se ci stiamo sbagliando, dal Ministro attendiamo un chiarimento immediato e saremo ben lieti di scusarci. Se invece, malauguratamente, questa fosse la situazione, i ricercatori devono sapere con chiarezza a chi dire grazie. La democrazia, nel bene e nel male, significa responsabilità e trasparenza: non ci possono essere coni d’ombra in cui la discrezionalità delle procedure gestionali ed amministrative si nasconde dietro il velo della politica.

    Al Ministro, in ogni caso, chiediamo formalmente che fino all’ultimo giorno in cui questo Governo sarà in carica si sfrutti ogni spazio per adottare il Regolamento e per non gettare al vento tante attese e tante risorse.

  47. Bombadillo ha detto:

    Secondo me, vale la pena di aspettare che il nuovo regolamento entri in vigore. Ritengo, cioè, che sia meglio un blocco di qualche mese, rispetto alla possibilità che dei posti da ricercatore siano ancora ASSEGNATI – a persone sia metitevoli che non – con le vecchie regole. A tal proposito, la strategia del Miur è chiara: bloccare i concorsi, infatti, è un modo di alzare la posta, perchè il regolamento vada in porto.
    Inoltre, comunque vada a finire, mi pare ingeneroso criticare così duramente i primi che hanno provato a cambiare le regole, e, allo stesso tempo, hanno dovuto combattere, per farlo, contro tutto e tutti. D’altronde, mi sembra di aver capito cha la CdC ha mosso dei rilievi di legittimità, che nulla hanno a che vedere con le questioni contabili di sua competenza, nonostante ci fosse già il parere posititvo del CdS, appunto sui profili di legittimità. E questo è un fatto che la dice lunga….
    Per quanto attiene, invece, alla questione dei ricorsi al TAR, nell’evenutalità che li regolamento vada in porto, io dico: che li facciano pure. Almeno, per una volta, non saranno i candidati con più pubblicazioni a dover ricorrere contro quelli che ne hanno meno (o non ne hanno proprio), ma viceversa: ed è già un piccolo risultato.
    Grazie delle informazioni, un saluto a tutti…e teniamo le dita incrociate.

  48. Miriam ha detto:

    Mi dispiace, ma proprio non la vedo cosi’. Mi spiegate perche’ la strategia del blocco vale solo per i concorsi da ricercatore e non per quelli da ordinario? La situazione è esattamente la stessa, in entrambi i casi si è in attesa di un regolamento (a parole più meritocratico), ma per quelli del magna-magna pre-elettorale si è optato per lo sblocco, per quelli destinati ai poveracci che non contano niente si è scelto il blocco.

  49. dupré ha detto:

    se bombadillo si fosse letto attentamente il comunicato dei sindacati si sarebbe reso conto che lo scenario probabile è che alla risposta del MUR alla CdC segua la risposta della CdC che sposta la possibilità dell’attuazione del nuovo regolamento a dopo le elezioni…

    Come a dire che il regolamento è morto, e con lui muore il reclutamento straordinario dei ricercatori e ci vorranno altri mesi prima che un nuovo governo – magari quello della Moratti – ne adotti uno nuovo. O che magari renda operativa la moratti. Tanto al 2011 ci siamo quasi arrivati….

    Tutto questo ottimismo mi pare davvero fuori luogo

  50. Homo publicans ha detto:

    gli sviluppi degli ultimi giorni dimostrano che, al di là dei loro enormi limiti, Mussi e Modica rappresentavano una garanzia a difesa dei ricercatori precari.

    Ora siamo nelle mani di forze oscure e complessivamente ostili a noi, al momento burocratico-ministeriali, in futuro politico-governative con ogni probabilità.

  51. Colombo da Priverno ha detto:

    Caro Homo Publicans, caro Bombadillo,

    quello di Mussi era un disegno coerente, e coraggioso, che richiedeva tempo (forse troppo tempo, senza il sostegno dei provvedimenti d’emergenza che sono mancati) per essere attuato. Tutto qui.

    Se non si fosse giocato al piccone per due anni, se non si fosse creato – da tutte le parti – l’orrido clima di debolezza che precedette la caduta del governo, e che fece pensare a Mastella di poter fare quel che ha fatto senza sporcare la faccia, forse quel disegno lo staremmo vedendo svilupparsi. Dopo la patrs destruens dell’attuale, sarebbe venuta la pars construens d’una nuova università fondata sul merito effettivo, e sulla fine della precarietà.

    Gli strilloni anti-Mussi ora vedono cosa vuol dire, invece, il vuoto. L’assenza d’un disegno. Il provvedimento fatto in vista dei sondaggi, non della ristrutturazione del sistema. Il clan rettorale, ed i suoi manutengoli parlamentari, liberi di far scorribande, senza più il ministro che gli si contrappone come può, mediando – per la prima volta – con un potere che da cinquant’anni non ha mediato con nessuno.

    Grazie, strilloni dalla vista corta. Ora, secondo voi, c’è un tal Valditara (uno che passava lì per caso e voleva far andare sotto il governo sul primo tema che gli capitava) a pensare a noi. Grazie!!!!!

  52. Miriam ha detto:

    Premetto che secondo me il regolamento non risolveva un tubo, ma semplicemente spostava il potere di scelta dalle mafie locali a quelle nazionali, cui donava il potere di giocare al risiko dei posti di ricercatore, uno a Catania e uno a Pordenone.
    In ogni caso in questa vicenda c’e’ tutta l’Italia peggiore: un sottosegretario che gioca alle riforme sulla pelle dei precari e non sulle progressioni degli strutturati (quando la cosa più logica sarebbe stata forzare la mani proseguendo sul blocco dei concorsi da associato e ordinario, dal momento che questi sono rivolti a persone che hanno già uno stipendio e non a gente che il mese prossimo non sa come pagare la bolletta della luce, ma gli aspiranti ordinari contano, i precari no), una classe dirigente espressione della CRUI che vorrebbe farci credere di voler rinnovare il sistema universitario con un nuovo regolamento (un po’ come affidarsi a Mastella per rinnovare il sistema politico), e dulcis in fundo un ministro in carica per l’ordinaria amministrazione che prevaricando il proprio ruolo di ministro dimissionario blocca i concorsi per provare (con scarse o nulle probabilità di riuscita) ad emanare un regolamento che comunque il prossimo ministro cancellerà il giorno dopo essersi insediato, senza lasciarlo attuare nemmeno una volta.

    Qui si fanno scommesse sulla pelle dei giovani precari, bloccando i concorsi proprio mentre ripartono quelli da ordinario, dirottando cosi’ tutte le risorse sulle progressioni. Ma probabilmente è proprio quello che si voleva…

  53. Ciccio ha detto:

    Questa è bella…Mussi e Modica gli unici a difesa dei precari.
    Ragazzi, almeno su questo blog smettiamola di fare campagna elettorale.
    La situazione attuale è colpa della loro incompetenza e incongruenza: è colpa mia se questi emanano un regolamento senza sapere la sua collocazione nelle fonti del diritto ?
    Non dico di votare a destra, ma almeno riconoscere che siamo stati governati da due sommi incompetenti sì. O vogliamo fare la figura dei presi per il culo e contenti ?
    Vabbè, tanto sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. La verità è che qualsiasi soluzione verrà presa di qui alle prossime settimane sarà un disastro. E badate ben, cari amici, la Corte dei Conti alla fine c’entra veramente, ma veramente poco.

  54. Colombo da Priverno ha detto:

    Cara Miriam,

    sono perfettamente d’accordo con la tua analisi dell’attuale. Quel che dico è – a differenza di come concludi tu – che questo NON lo si voleva. O meglio, non si voleva da parte di Mussi, il suo piano era coerente – forse ingenuo, forse coraggioso (è ingenuo o coraggioso pensare che nell’Italia che hai ben descritto si possa cambiare qualcosa?)- ma coerente.

    Il risultato che tu ben descrivi secondo me è il frutto, prima, dell’emarginazione di Mussi dopo la sua uscita dai Democratici di Sinistra ed il suo rifiuto di entrare nel minestrone PD, e poi del crollo del governo proprio nel momento per noi più difficile. Trovo, però, che questo sfacelo (la faccenda della doppia idoneità è grottesca) non sia voluto dal disegno di Mussi, ma all’assalto alla diligenza che – emarginato lui – hanno fatto gli sciacalli PD che gli stavano intorno da tempo con insofferenza (mi pare fosse evidente da tempo l’insofferenza Mussi – Modica, ad esempio).

    L’attuale è il caos. Ma di certo – ogniuno lo vede – NON E’ IL PROGETTO MUSSI. E’ solo l’erbaccia che cresce senza regola, un po qua un po là, sulle sue ceneri. Ed è chiaro che arrivano i mangioni a raddoppiarsi l’idoneità, mentre, come forse tu stessa hai giustamente notato – la tesi del “braccio di ferro” avrebbe richiesto che proprio quei concorsi fossero bloccati.

    Era meglio un progetto, che nessun progetto. Questi due concetti non vanno confusi in un generico attacco all’ex compagine di governo, anche perchè – mi pare di capire – Mussi e PD non erano affatto alleati, ma si sopportavano. L’attuale schieramento elettorale lo conferma. Il divorzio era consumato da tempo.

  55. iorio ha detto:

    Colombo, anche io penso che Mussi avesse un qualche disegno coraggioso in mente. Ma penso anche che se avesse fatto più il ministro e meno il leader di una corrente politica avrebbe portato a casa qualche risultato. Invece ha creato il disastro.

  56. Homo publicans ha detto:

    il blocco dei concorsi ad ass e ord è stato molto favorevole ai ricercatori precari. Così anche l’idea stessa del reclutamento straordinario. La caduta del governo è stata una sciagura per il completamento del percorso che si andava delineando.

    Ora con un probabile governo di centro-destra bisognerà iniziare tutto daccapo. Ma è probabile che Valditara o chi per lui darà preminenza agli interessi degli strutturati, salvo poi forse a fine legislatura – in prossimità dell’annunciato tsunami demografico del 2012-2017 – fare un pò di assunzioni via ope legis per coprire le esigenze di personale didattico.

  57. Miriam ha detto:

    Non mi aspetto molto dal centrodestra, ma il blocco dei concorsi da associato e ordinario è iniziato sotto il centrodestra ed è stato cancellato dal centrosinistra. Inopinatamente, perche’ sai cosa sta accadendo in giro? Si pagano con il reclutamento straordinario i posti che sarebbero comunque stati banditi e si usa il budget rispermiato per fare associati e ordinari.
    Al termine di questa partita di giro, i soldi del reclutamento straordinario stanno venendo utilizzati per promozioni. Ora: o non lo avevano previsto, e allora andassero subito via dal ministero, oppure lo avevano previsto, e allora meglio che non parlo.

  58. Homo publicans ha detto:

    i concorsi da ass e ord si erano bloccati per motivi tecnico-procedurali già alla fine della legislatura precedente con Moratti ministro, ma è stato il nuovo governo – Mussi e Modica- a rivendicare il valore politico e strategico di questo blocco.

    Miriam non fare la qualunquista.

  59. Miriam ha detto:

    Sarà che fra blocco dei concorsi, finto reclutamento straordinario, esclusione dalle stabilizzazioni, sblocco dei concorsi da ordinario e, dulcis in fundo, doppia idoneità sono piuttosto incavolata e stavolta il 13 aprile me ne sto comodamente a casa, ma non mi sembra di essere qualunquista. Quale valore politico e strategico assegnano Mussi e Modica allo sblocco dei concorsi da associato e ordinario?

  60. Carlo ha detto:

    Homo publicans non fare il demagogo, hai letto il testo dell’emendamento al DL milleprorohe, oppure no? Questi hanno bloccato il concorso a ricercatore e sbloccato quello per ass. e ord. (con doppia idoneità!). O non te ne eri accorto?

  61. Homo publicans ha detto:

    Carlo, il blocco dei concorsi a ricercatore e lo sblocco di quelli per gli strutturati c’è stato non appena è caduto il governo, è un fatto oggettivo.

    Quelli che governano ora per gli “affari correnti” sono agnellini, in preda ai poteri forti delle burocrazie e delle corporazioni.

  62. Homo publicans ha detto:

    portare acqua al mulino del centro-destra ignorando la realtà dei fatti – la reazione delle burocrazie ministeriali e delle lobbies politiche – porta questo paese diritto al disastro.

    Spiace solo sentire questi discorsi venire da ricercatori. Meglio tacere a volta.

    Come diceva Wittgenstein:
    “Su ciò di cui non si può parlare si deve tacere”

  63. Carlo ha detto:

    Caro Homo sapiens-publicans,
    ma tu li leggi i testi? “In principio fu il testo” (scopri, visto che ti diverte il gioco delle citazioni, chi l’ha detto). Hai letto la nota della segreteria di Modica e Tocci?
    Forse in un delirio paranoide si può anche pensare che POTERI OCCULTI MINISTERIALI tramino per controllare il mondo (della ricerca?); ma la realtà, a ben vedere, è più semplice. O per dirla filosoficamente la profondità (spesso) è in superficie.

  64. Homo publicans ha detto:

    non è conspiracy theory, ma la lettura della realtà. Usare il decreto mille proroghe per aprire la strada alla destra e al populismo è un gioco scorretto, che mi fa venire il voltastomaco.

  65. Alessandro chimico ha detto:

    Lascia stare, Carlo. Evidentemente in questo forum c’è chi si attacca disperatamente agli specchi e cerca di portare un po’ d’acqua (putrida) al duo indifendibile che fortunatamente sta per sloggiare dal ministero. Anche i muri sanno che lo sblocco dei concorsi ad associato e ordinario è un atto cosciente e voluto da Mussi PRIMA che il governo entrasse in crisi, e anche i muri sanno che il pasticciaccio del regolamento nuovo è opera della clamorosa incapacità di Mussi e dei suoi tecnici.
    E’ veramente patetico che gli alfieri del PD o di Mussi tentino di presentare il disastro che si sta profilando come la vittoria della burocrazia fascista, reazionaria e cattiva contro le due anime belle pro-precari Mussi e Modica.
    Ma per chi ci avete preso ? Per delle scimmie ammaestrate ? Ma un ministro a cosa serve ?
    Fortunatamente dalle mie parti (Bologna) siamo un decine a restarcene a casa alle prossime elezioni. Ci sono anche alcuni movimenti di precari universitari che si stanno attrezzando per fare una bella campagna “contro”, “contro” chi ci ha illusi e pretende di illuderci ancora.
    Avevamo votato a sinistra, non voteremo certo a destra, ma rinnovare la fiducia a chi ci ha mortificati MAI, MAI E POI MAI.

    Mazziati sì, babbei no.

  66. Homo publicans ha detto:

    la logica del tanto peggio tanto meglio ha prodotto sempre guasti irreparabili.

  67. Carlo ha detto:

    La tua lettura della realtà è totalmente ideologica (e pertanto non mi interessa).
    Sei o non sei un ricercatore? Fammi capire, le tue ricerche le fai a partire da tesi, dati, fonti o appoggiandoti alle tue simpatie e antipatie?
    Te lo ricordi il messaggio dell’on. Piro in cui diceva di aver risolto tutto, o no?

  68. Carlo ha detto:

    Queste porcherie le fanno in parlamento questi politici; se ti diverte continuare a fargli da leccapiede, continua pure.

  69. Homo publicans ha detto:

    le simpatie politico-ideologiche sono una parte fondamentale del mio lavoro di riflessione e di ricerca. Ciò che avverso con tutte le mie forze è la demagogia e la mancanza di onestà intellettuale.

  70. Homo publicans ha detto:

    carlo, siamo diversi!

    ma non fa niente, dai.

  71. France ha detto:

    Ma non abbiamo proprio nulla di meglio che “ricercare” la causa dei nostri mali nei nomi di Mussi o Moratti, Modica o Valditara? Non hanno gia’ dato prova di assoluta impotenza, tutti quanti? Chi sono i veri responsabili, via pensiamoci bene, le facce da c…opertina o quei furbacchioni che ci fanno le lacrimucce da coccodrillo e intanto ci fanno i cococo di 3 mesi in tre mesi? Guardate che nella trincea ci siamo noi (beh, io sono un rifugiato/disertore, via). E il nemico da combattere e’ appena al di la’ della porta in fondo al corridoio con su scritto “Prof…”, non a Roma che parla al cellulare con la squillo che si sbattera’ stasera. Torniamo coi piedi per terra e troviamo un modo per rompergli le uova nel paniere, ma non a Mussi o a Valditara, che non potranno mai fare nulla, ai veri nemici!

  72. Miriam ha detto:

    Ma questa lobby politica dove albergherebbe, dal momento che il milleproroghe lo hanno votato i partiti della maggioranza.

    E poi Mussi ha sbloccato i concorsi da ord. e ass. quando la crisi di governo non era neppure preventivabile e lo ha fatto con un decreto, cioe’ un testo votato dal consiglio dei ministri, non dal parlamento e o da qualche oscura lobby.

  73. Homo publicans ha detto:

    con la caduta del governo Prodi, Mussi ha ripristinato le idoneità e bloccato i concorsi a ricercatore. E’ diventato un agnellino imbelle, nelle mani di corporazioni politico-accademiche, interessi elettorali e burocrazie ministeriali

  74. Homo publicans ha detto:

    la situazione attuale è l’esito del fallimento della politica e dell’ingovernabilità del paese.

    Adottare letture qualunquistiche (i politici sono tutti uguali) tuttavia non aiuta.

  75. Gianluca precario ha detto:

    Ragazzi non so voi, ma io di queste polemiche non ne posso più.
    Da ex votante di centro-sinistra, con tutta la buona disposizione d’animo che posso avere, so solo una cosa:

    un governo che in 18 mesi non riesce a imporsi sulla burocrazia, sulle resistenze accademiche, sulle lobby di potere, e via dicendo, approvando un piccolo, misero REGOLAMENTO (non dico mica una riforma costituzionale, un regolamento), è un governo di INCAPACI totali. Questo, in fondo alla nostra mente, lo sappiamo tutti, anche chi ha sempre votato a sinistra e vede come il diavolo Berlusconi.

    E’ inutile cercare scuse: se un governon non è in grado di varare un regolamento, bello o brutto che sia, se non è in grado di stabilire delle piccole regole concorsuali per l’ultima ruota del carro di un’amministrazione, allora significa che non era in grado di governare, come i fatti hanno dimostrato.

    Il resto sono chiacchere, che verranno spazzate via dalla vittoria del centro-destra alle prossime elezioni, ampiamente meritata, e dall’astensionismo di chi non se la sente proprio di confermare il suo voto a dei cialtroni.

  76. […] i milleproroghe sono la normalità della politica italiana. Lo scandalo, come ampiamente ricordato anche qui, riguarda in particolare i concorsi universitari: si ristabiliscono i concorsi locali con due […]

  77. France ha detto:

    @Homo publicans: se vuoi un po’ di qualunquismo ti posso dire che i politici tendono a considerarsi piu’ uguali degli altri. Non mi dare del qualunquista, tuttavia, quando dico che le soluzioni ai nostri problemi dobbiamo trovarle a prescindere da chi sta sur seggiolone der ministero. Non e’ qualunquismo, e’ la realta’, e lo dici tu stesso che “la situazione attuale e’ l’esito del fallimento della politica”. E’ ancora lecito dire, in questo paese, “TUTTA” la politica, dandosi il caso che alle elezioni avremo da scegliere tra chi ha sempre governato, alternandosi, negli ultimi 15 anni? Oppure “grillista” e’ la nuova categoria kantiana da aggiungersi a “communista” e “facista”, e cosi’ siam tutti contenti che abbiamo le nostre belle caselline dove dividere la ghiaia fine dalla sabbia? Ti voglio stupire ma, detto quanto sopra, io votero’ PD, pensa te! Incoerente, oltre che qualunquista, nevvero? Leggila cosi’: non credo assolutamente che il voto a PD o PDL cambi alcunche’ per quanto riguarda la ricerca o l’universita’. Il cambiamento, se lo vogliamo, lo dobbiamo realizzare noi da dentro, e in maniera alquanto cruenta: facendo fuggire la gente, mandando a vuoto le tornate concorsuali, smettendo di accettare la precarieta’ come qualcosa di inevitabile “in vista di” un posto fisso a 57 anni. Quindi perche’ PD e non PDL? Per ragioni che non c’entrano nulla col nostro problema, e che se vorrai ti spieghero’ anche se OT.

  78. Colombo da Priverno ha detto:

    Beh, France ha di certo ragione – e senso civico da vendere – nel sottolineare che voterà “PD e non PDL per ragioni che non c’entrano nulla col nostro problema”. Infatti, una scelta politica di ordine generale non può essere che assunta sulla base delle soluzioni che vengono offerte, da chi si candida alla guida del paese, su tutti i problemi. E questo deve avvenire non solo per disinteressato altruismo (occuparmi dei problemi delle categorie sociali cui non appartengo: ad es. volere più sicurezza sul lavoro anche se non sono io quello che rischia di finire bruciato in cantiere), ma anche per egoismo ed interesse (non sono solo un ricercatore, ma un cittadino libero, e ad es. un consumatore, e allora devo chiedermi: voglio che l’informazione sia più o meno condizionabile? voglio che ci sia più o meno controllo sulla qualità dei prodotti e lotta alla contraffazione? voglio che sia garantita l’indipendenza della magistratura? etc. etc.).
    Ed è veramente assurdo che tutti questi problemi interessino di più ad un ricercatore che vive all’estero (come France, notoriamente) piuttosto che a noi che viviamo in Italia e con le scelte di un governo o di un’altro ci scontriamo tutti i giorni, pagandone le spese.
    Perciò smettamola di fare la scannatoia politica in questo blog, e mettiamo da parte bandiere e isterie. Auguro a tutti voi di avere la maturità di scegliere per chi votare senza pensare nè alla Ghizzoni nè a Valditara, solo questo.
    Particolarmente ingenua, per non dire altro, è la posizione di chi considera capaci o incapaci i politici, e ritiene, ad es., che l’esperimento Mussi sia andato male per “incapacità” personale. Gente personalmente intelligente ce ne è tanta, a destra, a sinistra e al centro, accompagnata da altrettanti inetti.
    Quello che Mussi non è riuscito a fare è legato al suo poco peso, la sua marginalità, in una compagine governativa già di per sè poco unita. A ciò si à sommata, penso, la pressione che il gruppo rettorale ha potuto esercitare attraverso i propri esponenti nel Partito democratico. ma sono situazioni, queste, che prescindono dall’intelligenza individuale, e si fondano sulla situazione politica del frangente. Berlusconi non dispone di persone più intelligenti (non so, penso che la legge elettorale fatta da Calderoli possa far riflettere).
    Quindi, non facciamo qualunquesmo di bassa lega. Votiamo quel che ci dice la COSCIENZA, non l’ansia nè le promesse più o meno facili.
    Quanto alla nostra specifica questione della ricerca, prepariamoci a COMBATTERE CONTRO CHIUNQUE VINCA. Se pensate il contrario, se sperate in un cinematografico Weltroni rinnovato filo-riceratori, o sperate nell’improvviso interesse per la cultura e le istituzioni pubbliche del vecchio nano telegenico a cavallo, sbagliate. la nostra non sarà una vitoria, chiunque vinca. Ma l’inizio d’una battaglia comunque.

  79. antonio ha detto:

    Ma che è diventato il sito http://www.campagnaelettorale.it ?
    Siete impazziti?
    Votate Storace, PD, Berlusconi, astenetevi perche’ il PD vi ha bastonato. Ma non raccontatecelo su questo sito, che siete OT.

  80. marco precario ha detto:

    colombo, ma non potresti essere meno logorroico? leggere i tuoi post è una tortura a volte..

  81. Alberto ha detto:

    E anche meno fazioso, magari…

  82. Colombo da Priverno ha detto:

    Marco, non leggerli se ti fa male….anche se ti ringrazio dello sforzo comunque.

    A ben vedere, ce ne sono di più lunghi…forse la tortura risiede nel fatto che il contenuto dei miei non è politically correct, o non titilla le aspettative della piazza (telematica)?

    Alberto, leggili meglio. Non sono fazioso, ho solo delle idee. Se avere delle idee deve esser ritenuto screditante, o vergognoso (perchè tu usi fazioso in un’accezione negativa) questa è forse una delle speigazioni del decadimento culturale della nostra Italia.

    Alberto, poi quando la faziosità è evidente non è insidiosa; lo è quando è ammantata di saggezza equanime…Che le mie simpatie stanno a sinistra lo sanno anche le pietre…

  83. Carlo ha detto:

    Homo publicans,
    siamo diversi, ma va bene lo stesso.

  84. mirko ha detto:

    Mai che si discutesse però di cosa fare…. senza delegare ad altri (ministri, segretari, partiti…

  85. Gigi ha detto:

    Nessuno però che abbia spiegato perchè Mussi ha riaperto i concorsi da ord. e ass. PRIMA della crisi di governo. Quando era saldamente in sella…

  86. Miriam ha detto:

    Infatti. La deriva baronale del governo è cominciata con l’ultima finanziaria, ben prima dell’arresto della moglie di Mastella.

  87. Homo publicans ha detto:

    gigi,

    il problema non è aver riattivato i concorsi da ass. e ord. (anche ricercatori e associati hanno diritto alla carriera) ma di aver ripristinato le due idoneità, un sistema scandaloso utile solo a riprodurre il potere delle sedi baronali più forti, ovvero le grandi università.

    E ciò è avvenuto all’indomani dello scioglimento anticipato delle camere.

  88. RicercDem ha detto:

    se vince Berlusconi i ricercatori precari se la saranno cercata.

  89. Analista sincero ha detto:

    sarò pure cinico o solo troppo sincero ma sono convinto che chi su questo blog o in privato (pubblicamente c’è pudore a esprimere posizioni così) strilla contro la politica e il centro-sinistra, dicendo ipocritamente di essere veramente di sinistra e antiberlusconiano, in realtà spera che vinca, anzi stravinca, il centro-destra, così si fa un bel balzo all’indietro agli anni Ottanta dell’ope legis (oggi si dice “stabilizzazioni”) e del clintelismo. Con An al ministero dell’università questa prospettiva diverrebbe possibile, perché costoro sono incapaci di riformare il sistema della ricerca, adeguandolo agli standard internazionali

    E guardate che in tutta Europa mica si garantisce il posto a chi ha un contratto post-doc ma solo a chi pubblica a livelli competitivi.

    Mi si dirà: ma le riforme sono impossibili in questo paese! Ottimo discorso conservatore in tipica salsa italiana.

  90. Miriam ha detto:

    Mah, credo che le stabilizzazioni non arriveranno ne’ da destra, ne’ da sinistra, altrimento ci sarebbero state sotto la Moratti o sotto Mussi.

    Invece abbiamo avuto delle belle ope legis di fatto tanto meritocratiche per i moltissimi neoassociati e neoordinari. E altre ne arriveranno grazie a Mussi e ai deputati dei rettori in quota PD.

  91. Colombo da Priverno ha detto:

    Analista Sincero,

    non so se pensi a me quando esprimi la tua opinione; se è così ti sbagli.

    Primo perchè le mie opinioni politiche non sono costruite sul percorso più efficace (e magari cervellotico, come il curioso gioco dell’oca che descrivi) per arrivare in cattedra. Non mi stupisce che per alcuni di voi (basta leggere) sia così. Il mondo dell’università spesso abbruttisce, e se non hai un altro sbocco professionale ti vincola a speranze improbabili ed eterne, finendo per uccidere lo spirito di libertà ed indipendenza che ti aveva reso un ricercatore.

    Secondo perchè spero che Berlusconi perda, perchè penso che l’abbinata neocon-postfascista sia il peggio per l’italia, per l’università, per il nostro futuro collettivo, ed anche per il mio individuale. Si sarà capito, leggendomi, che non apprezzo troppo neanche il PD. Come idee apprezzo di più La Sinistra L’Arcobaleno, anche se, di questi tempi, gli uomini alla guida sono assai modesti da tutte le parti, ed anche lì. Sembra che viviamo in un’era di nani (a parte la statura fisica del cavaliere abbronzato). Ma se i miei preferiti non ce la faranno, è ovvio che spero che vinca il PD. Il quadretto caricaturale che fai, d’una vecchia sinistra che vuole perdere, e magari lucrarci pure, non mi appartiene.

    Oltretutto, sono – vorrei chiarirlo – intellettualmente del tutto indipendente, e non ho la tessera di nessun partito, non rispondo a nessuno. Sono a sinistra perchè sono un liberale attento all’interesse collettivo oltrechè a quello privato. Tutto qui. Se volete capire la mia posizione leggetevi Norberto Bobbio, non Marx.

    E, ti dirò, non sono neanche disposto ad impiccarmi per un posto di ruolo. Io, che non amo mettermi nelle mani di nessuno (e tanto meno delle istituzioni e dei loro indegni custodi) ho già costruito anche delle altre realtà professionali alternative, altrettanto qualificate.

    Fate lo stesso, se potete. Non è tempo di mettere il proprio futuro, anche personale (verso i 45 anni magari vien voglia di metter su famiglia…), nelle mani di nessuno. Nessuno.

  92. Luca ha detto:

    Siamo rovinati.

  93. pp ha detto:

    Dei partiti politici (tutti) mi importa poco (niente)! Qualcuno ha novità su quello che fa la Corte dei Conti?

  94. pdp ha detto:

    Segnalo che il milleproroghe e’ stato approvato dal senato

  95. Nicola ha detto:

    Segnalo nuovamente che il giorno 3 Marzo p.v. presso L’Aula Magna dell’Università di Ferrara (Via Savonarola 9) sarà presente il sottosegretario Modica in occasione della consegna dei diplomi di dottorato.
    Potrebbe essere una buona occasione per chiedere pubblicamente chiarimenti oltre che manifestare la “giusta inquietudine” per quel che sta accadendo.

  96. 10annidiprecariato ha detto:

    Grandissimo Mirko!

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