SIAMO UNA MAREA!


456 Responses to SIAMO UNA MAREA!

  1. Giovanni ha detto:

    CONTRO GLI SCHIAVISTI AL GOVERNO DEL PAESE E DELLE UNIVERSITA’

  2. paolo ha detto:

    Bisogna eliminare l’evasione fiscale dei lavoratori autonomi (200 miliardi di euro all’anno che lo Stato non incassa) per finanziare la ricerca.

  3. lavoratore_autonomo ha detto:

    col cazzo che pago le mie tasse per darle ai fancazzisti raccomandati che lavorano in università che lavorano solo perchè vincono concorsi illegali e truccati…piuttosto me li mangio. Andate a lavorare

  4. ares ha detto:

    @paolo
    ma va a fa ‘ncu-l.o.

    Togliamo i soldi al comune di Caserta e di Roma e di Alitalia e diamoli alla ricerca!

  5. paolo ha detto:

    Ares i soldi di Caserta , Roma ecc… basterebero solo per un anno. Nel 2010 saremo di nuovo senza fondi ..non capisco perchè vuoi coprire gli evasori.

  6. carlotta ha detto:

    E poi erano i miei gli sproloqui da mentecatta??
    lavoratore_autonomo non siamo tutti dei raccomandati, fancazzisti e fannulloni anche se qualcuno si sta approfittando del momento di disordine per far passare quest’immagine, ficcatelo bene nella tua testa da operaio l’università non è quello che ti stanno facendo credere, hai messo piede in un ateneo?? se è no ti pregherei di tacere.

  7. pamela ha detto:

    caro lavoratore autonomo NOI a lavorare ci andiamo molto volentieri! SEI TU CHE FORSE NON PAGHI LE TASSE !! visto che non sei daccordo ad eliminare l’evasione fiscale, forse è perchè ti fa comodo così?! bella la vita eh!!

  8. paolo ha detto:

    Sono contento per gli interventi di Carlotta e Pamela. Vedete ci lamentiamo sempre che in Francia, Germania ecc… stanziano molti fondi per l’università. Avete mai visto il bilancio finanziario annuo di questi paesi? Incassano un mare di soldi mediante il corretto pagamento delle tasse (cifre da capogiro). Altro che storie.

  9. lavoratore autonomo ha detto:

    care carlotte, pamele, o come cavolo vi chiamate, care conigliette di questo o quel docente: invece di entrrare io nell’università perchè non entrate voi in una fabbrica o in un ufficio ? Vi accorgereste che lavorare è un’altra cosa che belare negli atenei, producendo poco o nulla. Ma voi cosa producete ? Boh…tonnellate di pubblicazioni che vi leggete tra voi e che servono solo a voi per questo o quel concorso truccato.
    Ecco: io le mie tasse per finanziare questo spreco non le pago di certo: belate, belate pure, tanto la cuccagna è finita!

    Forza Brunetta, forza Gelimini, ammazzali tutti !
    (e come me la pensa la maggiornaza di questo Paese, non avete speranze)

  10. pamela ha detto:

    Senti carissimo “non sò come ti chiami”, auguro vivamente che a nessuno della tua famiglia venga mai il CANCRO! e penso di aver risposto alla tua domanda su A CHE COSA SERVE LA RICERCA!

  11. Bogotà ha detto:

    Certo, leggendo l’ultima frase di lav.auton., come non dargli ragione?

    Però, come siamo popolari tra gli autonomi!
    Ma cosa cercheranno mai in un covo di ricercatori precari? Secondo voi ci spiano per i brevetti o per le conigliette…???

  12. rdp ha detto:

    ..le conigliette…ovvio….

  13. carlotta ha detto:

    @Lavoratore_autonomo è il classico prodotto marcio e becero di quella totale regressione culturale che sta vivendo l’Italia attualmente, la bestia che sta ragliando in questo momento non sa che proprio il suo beneamato Brunetta è anch’egli docente universitario e che lo è diventato nel 1981 ope legis… cioè quando una massa di precari come lui era divennero di botto associati.
    Inoltre io non sono la coniglietta proprio di nessuno, mi sono fatta da solo, le conigliette sono le ministre che gentaglia come te ha aiutato a far sedere sulla loro sedia… credi che la Gelmini sia migliore di noi che stiamo nell’Università..
    ecco questo dovrebbe unire tutti noi ricercatori precari perchè queste accuse infondate sono inaccettabile… ecco il frutto di anni di berlusconismi e di leghismo…
    italia sei ridotta una fognaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! Immagino che sai un operaio frustrato del profondo nord con la mogliettina sempre con la pancia piena, poichè è talmente ignorante da non saper usare nemmeno i contraccettivi, e che si nutre quotidianamente a rete quattro e telenovelas…
    questo diventerà questo paese, un covo per vecchi e ignoranti… perchè i giovani davvero di talento se ne andranno… e come se se ne andranno, anche se a voi piacerebbe vederci tutti umiliati alle catene di montaggio… questo si chiama odio e conflitto sociale… e quando si arriva a tanto, un paese non ha piu davvero speranze.

  14. pamela ha detto:

    …e aggiungo un’ ultima cosa: é evidente che tu ne fai una questione politica, MA QUI LA POLITICA NON C’ENTRA PROPRIO UN CAZZO! senza ricerca non si va da nessuna parte! dovrebberlo capirlo tutti…

  15. carlotta ha detto:

    Ah.. e io non sono cosi buona come Pamela… quindi ti dico: ti venisse un cancro a te e a tutti quelli della tua famiglia che poi ne riparliamo… magari potrai chiedere aiuto ai tuoi beneamati brunetta e gelmini.

  16. pamela ha detto:

    vabbèh buonasera a tutti, non ci perdo manco il tempo sti deficienti! c’ho ancora 4 articoli da leggere stasera! ARRIVEDORCI!!

  17. lavoratoreautonomo ha detto:

    Cara Pamela, cara Carlotta, o come cazzo vi chiamate.

    Io non mi sono permesso di augurare il CANCRO a nessuno, proprio perchè ho già avuto in famiglia chi ci ha lasciato le penne.

    E’ mio dovere informarvi che chi scrive è una persona molto determinata, che non si ferma davanti a niente, e che contatterà il gestore di questo blog, in modo da rintracciare i vostri IP e sistemare la questione viso a viso.
    Chi scrive è un lavoratore autonomo dell’informatica, gestisce server e cosucce varie (molto più complicate dei dati crittati HTText), e vi assicura che entro 72 ore arriverà al maintainer del dominio, alle vostre postazioni, e quindi a voi. Ne ho l’autoità e la possibilità.

    Così, care amiche, i pompini al vostro barone li farete senza denti.

    Ci vediamo lunedì mattina.

  18. pamela ha detto:

    …con il termine “sti deficienti” mi riferivo a gente tipo il nostro caro lavoratore autonomo …purtroppo de gente così ignorante siamo pieni in italia. A tutti gli amici ricercatori precari invece un grande in bocca al lupo!…arriverà il nostro momento!lottiamo per continuare con entusiasmo a fare il nostro lavoro!

  19. carlotta ha detto:

    scusa lavoratore autonomo ma forse hai ottenuto alcune risposte perchè ti sei posto in noi in modo sbagliato, è un momento difficile e tutti siamo molto suscettibili non mi pare corretto offendere come tu hai fatto, inoltre non hai proprio bisogno di contattare chissà chi per parlare con me viso a viso, se ti interessa ti lascio la mia mail o lasciami tu la tua dopodicchè ci possiamo sentire telefonicamente e ti inviterò personalmente a prendere un caffè a casa mia (ammesso che tu non abiti a 12 ore di treno da me) dove ti mostrerò , dimostrerò e spiegherò in modo civile che non sono chi tu pensi e che non sono affatto una coniglietta come tu pensi, ma una persona che fa il suo lavoro in modo onesto e dignitoso… è vero all’università ci sono dei fannulloni come ce ne stanno dappertutto, ma fare di tutta l’erba un fascio come fai tu non è cosa saggia.

  20. Elena ha detto:

    Pero’, questo post ed i suoi commenti sarebbero da esportare, per far vedere all’estero a che livello sia giunto questo paese. “Sistemare la questione viso a viso”, “i pompini al vostro barone li farete senza denti”. Mah!

  21. carlotta ha detto:

    Concordo con Elena… ma ripeto… 15 anni di berlusconismo e di leghismo ci hanno ridotto così… abbrutimento totale.

  22. Anna ha detto:

    C’e’ un test molto semplice per saggiare la correttezza di ciascuno di fronte allo Stato: chiedergli se e’ favorevole o meno ad aumentare il contrasto all’evasione fiscale. Se e’ contrario, vuol dire semplicemente che e’ un evasore. Altrimenti, per una questione di logica, non dovrebbe essere contrario. E questo indipendentemente dalle considerazioni sui fannulloni o su altro. E’ logica, signori, logica. Le due cose sono lo-gi-ca-men-te distinte. L’evasione fiscale va combattuta. Il fannullonismo anche. Ma dire che non si puo’ combattere la prima senza combattere il secondo (o viceversa) significa, a rigore di lo-gi-ca, essere in malafede.

  23. Luigi ha detto:

    viva la cu…viva la cu..viva.. la cultura!

    pero’ anche voi ragazze! co sto’ cancro!!!

  24. Bogotà ha detto:

    Noto con soddisfazione che dal mio ultimo commento le simpatie dei precari presso i lavoratori autonomi si sono triplicate:
    a. lavoratore_autonomo
    b. lavoratore autonomo
    c. lavoratoreautonomo

    ovviamente, ciascuno col suo bell’avatar… Non devono essere dotati di un grande spirito d’osservazione, questi lavoratori autonomi!

  25. Mamma mia…
    Troppa democrazia per cosi poca civiltà…

  26. Bogotà ha detto:

    … ancora nessun resoconto dai partecipanti alla manifestazione/assemblea…

  27. Bogotà ha detto:

    Ah, dimenticavo una cosa importante.
    Caro “lavoratore autonomo”, sarebbe forse meglio non usare qui la parola POMPINO, altrimenti più d’un precario in questo blog potrebbe scandalizzarsi…

  28. carlotta ha detto:

    @Bogotà
    si tratta sempre della stessa persona.
    la parola pompino è scandalosa se consideri il contesto in cui è detta, in quanto vista non come atto spontaneo ma come merce di scambio :).

  29. France ha detto:

    Chi l’ha deto che col PhD non si trova lavoro fuori dall’Universita’? Io l’ho trovato giusto oggi… a Utrecht.

  30. Bogotà ha detto:

    W France, ecco dove eri finito: complimenti vivissimi (come direbbe qualcuno che tu conosci), dobbiamo festeggiare!

    Se hai tempo e voglia, nel post precedente ci sono un paio di miei commenti per te…

  31. Bogotà ha detto:

    @carlotta
    “atto spontaneo”…??? adesso farai arrossire bombadillo!

  32. precaria ha detto:

    IMPORTANTE!!! NEGLI ULTIMI DUE GIORNI SONO COMPARSI IN QUESTO FORUM DUE PERSONAGGI EQUIVOCI CHE SI IDENTIFICANO COME CARLOTTA E LAVORATORE_AUTONOMO. A MIO AVVISO SONO PERSONE ESTRANEE AL MONDO DELLA RICERCA CHE STANNO SOLTANTO CERCANDO DI PROVOCARE AFFERMAZIONI SCONSIDERATE DAI FREQUENTATORI DEL FORUM. CONSIGLIO CALDAMENTE A TUTTI DI NON RISPONDERE ED IGNORARE LE LORO AFFERMAZIONI E PROVOCAZIONI. LA PRESENZA DI MESSAGGI DI QUESTO TIPO VERRA’ USATA PER SCREDITARE LE AFFERMAZIONI DI TUTTI I PARTECIPANTI AL FORUM. ATTENTI A NON CADERE NEL GIOCO DELLE PROVOCAZIONI.

  33. Bogotà ha detto:

    Cara precaria,
    effettivamente ho trovato incredibile il fatto che in questi due giorni anche molti frequentatori habitué del blog dessero tanta attenzione ad un personaggio talmente equivoco come la cosidetta “carlotta” (“‘na mezza matta”), animando una discussione schizzofrenica e sfinente, ma soprattutto di livello bassissimo, in grado di screditare per sempre tutti noi.

    Quanto ai vari “lavoratore autonomo”, ne ho contati almeno tre differenti, per costoro il discorso per me è differente. Per un verso, infatti, fin dal nome si dichiarano essi stessi esterni al mondo della ricerca; pe un altro, i loro commenti li squalificano da sé.

    Comunque, hai fatto benissimo a dare l’avviso.

  34. France ha detto:

    Ah, leggo.
    La tua categoria numero 4, come direbbe R.I., e’ un po’ vaga e puzza un po’ di corporativismo. Comunque, dove metteresti michele, ares, R.I., nicola, antonio… Dai che ti piace questo giochino…

  35. France ha detto:

    PEro’ lavoratore autonomo va a finere che rompe i denti a carlotta… Se sono disturbatori alla Cossiga, mi sa che son carabinieri…

  36. Bogotà ha detto:

    Caro Frace,
    come mai tanto acido? non era il tuo giorno per festeggiare?
    Non so dove vogliono stare gli altri; prova a chiederglielo!
    Invece, tu non mi hai risposto riguardo al Congresso per la pace…

  37. France ha detto:

    Quanto al congresso per la pace in cui Carla dal Ponte va a complimentarsi con Mladic perche’ faceva fare il segno della croce ai condannati a morte, non mi sembra una metafora tanto felice (io ci ho aggiunto due nomi famosi). Oppure vedi proprio nero, li’ a Bogota’….

  38. Bogotà ha detto:

    France,
    da Bogotà tutto è lontano, la riforma della Gelmini e la manifestazione di Roma…
    Ma a parte te (che stimo sinceramente) e gli apristi, non ne vedo molti entusiasti dell’operato della ministra!?!

  39. France ha detto:

    Beh, sono ancora ricercatore (pensa, ricercatore per una azienda privata… sembra incredibile) ma sempre precario (contratto di un anno, confermabile a t.ind.). Quindi festeggio ma con la moderazione che tutti ci informa…
    Ma sono serio: io vedrei gli apristi ovviamente nella categoria “cambiamo le regole e facciamo i concorsi”, RNRP, carlotta, michele, nicola, te nella categoria “facciamo i concorsi e poi discutiamo delle regole”, R.I. birillo 5annidiassegni nella categoria “non facciamo i concorsi e poi discutiamo delle regole” (e ora, prego, accomodatevi alla cassa dove vi forniremo di regolare RANDELLO con cui lucidare la schiena del povero France).
    A me pare che siamo ridotti a questo, e nulla piu’.
    P.S. A me i disturbatori piacciono tantissimo. Specie quelli che offendono, quelli che dicono parolacce e squalificano la conversazione. Quelli che sostengono tesi assurde o fanno sparate alla bossi dei vecchi tempi. Che ci volete fare, sono polemista e figlio dell’era berlusconiana: “Con la scusa della televisione, mi piace entrare nelle case della gente e rimanerci fino a quando non la pensano tutti come me”…

  40. cattivo maestro ha detto:

    concordo con precaria. Ignorare agenti provocatori.

  41. Anna ha detto:

    SCUOLA: BERLUSCONI, MANIFESTAZIONE INFERIORE ATTESE

    “Questa manifestazione ha avuto un esito inferiore alle attese. Questa e’ la conferma che ci e’ interessato alla scuola vuole la riforma”. Silvio Berlusconi, parlando con i cronisti prima di prendere parte alla cena offerta da Bush in occasione del G20 che si aprira’ domani, si sofferma sui temi sul tappeto. Il decreto Gelmini? “C’e’ stata un ampia disinformazione, non prevede nessun licenziamento” afferma il premier.

  42. Bogotà ha detto:

    Caro france,
    questa sera sono in vena di confidenze: vuoi sapere perché non firmai la petizione allora e perché non mi iscriverò all’Apri oggi?
    Perché non ho nessuna fiducia nel progresso; per me – qualsiasi riforma faremo – le cose potranno solo peggiorare.
    Ma nell’ambito dei cambiamenti, quelli che temo di più sono quelli che impongono costruzioni complicate e irrazionali, perché mi sembrano disumane! Ci colgo la volontà devastatrice, luciferina del moderno che tenta ogni volta di fregare l’uomo.

    Per questo motivo nella tua casella non ci voglio entrare: io non le voglio proprio cambiare le regole, al limite le potrei annullare… Lo ripeterò fino alla nausea: quello di cui abbiamo bisogno non sono le Regole (che sono sempre – per definizione – aggirabili), ma tanti nuovi concorsi; tanti quanti ne occorrono al sistema per funzionare senza i contratti precari, i contratti vergogna, né uno di più e né uno di meno!
    E’ chiaro?

  43. Bogotà ha detto:

    @France
    Se non fossi stato sufficientemente chiaro, vorrei aggiungere che non mi interessano le Nuove regole perché ritengo che non siano la via per risolvere il problema; anzi, da questo governo sono utilizzate strumentalmente per distogliere l’attenzione dal vero problema che è l’insufficienza di concorsi e la proliferazione dei contratti vergogna! Possibile che tu non lo voglia intendere?

    P.S. È leggermente offensiva la categoria dentro cui vorresti costringere chi non la pensa come l’Apri.

  44. France ha detto:

    No, perche’ dici offensiva?
    Facciamo i concorsi con le vecchie regole ti sembra offensiva?
    Non facciamo i concorsi e cambiamo le regole ti sembra offensiva?
    Cambiamo le regole e facciamo i concorsi ti sembra troppo carina?
    Inoltre, un ricercatore che non crede ALMENO UN PO’ nel progresso mi suona un po’ contraddittorio. Ma sull’importanza delle regole non mi cimento, e’ argomento da giuristi.
    Per me tanti concorsi quanti ne necessitano ad eliminare i contratti precari e’ troppo ampio. Come se per la fuga dei cervelli tu proponessi un posto da ricercatore per tutti quelli che rimpatriano.

  45. ADMIN ha detto:

    CARI DIBATTENTI
    IL BLOG E’ UNO SPAZIO PUBBLICO IN CUI TUTTI POSSONO ESPRIMERE PARERI E POSIZIONI. AFFICHE’ RESTI UNO SPAZIO PUBBLICO E APERTO E’ NECESSARIO CHE I TONI E IL LINGUAGGIO USATI SIANO RISPETTOSI DI TUTTI E SIANO CONSONI AD UNO SPAZIO CHE SI VUOLE ACCOGLIENTE E LIBERO.

    MOLTE DELLE COSE POSTATE DI RECENTE SONO SCESE FRANCAMENTE AL DI SOTTO DELLA DECENZA E DEL CORRETTO USO DI UNO SPAZIO COMUNE.

    NON VORREMMO DOVER COMINCIARE A CONTROLLARE E CENSURARE I MESSAGGI CHE SI PUBBLICANO. COSA, PERALTRO, CHE FAREMO DILIGENTEMENTE

    ADMIN

  46. cattivo maestro ha detto:

    Caro Bogotà, è inutile dirti che sono d’accordo con te?
    Li ho già sentiti i dicorsi su come fare i concorsi con le nuove regole. Oggi più che mai è tutto in man agli anziani professori. Questo decreto-legge li fa assurgere a padroni dei destini universitari. Decideranno tutto loro. Gli associati manco votano e gli ordinari giovani non hanno il peso per contare.
    Sono dieci anni che sento parlare solo di regole. Sono state cambiate già penso cinque volte da quando lavoro all’università. E non è cambiato niente… Anzi…
    Vorrei concorsi come te… ed invece abbiammo ottenuto un blocco… e ne siamo contenti. Nature lo citiamo solo quando ci fa comodo?
    Per i tuoi stessi motivi e per questi altri anch’io non aderirò all’Apri.

  47. France ha detto:

    Come diceva il mio bisnonno, “le anime son divise”: ovvero, ognuno segua la sua strada…

  48. Bogotà ha detto:

    @Cattivo maestro
    giusto, ci sono anche i tuoi motivi per non iscriversi all’Apri…

    @France,
    se vorrai rileggere i miei commenti precedenti, scoprirai con qualche sorpresa che da nessuna parte ho scritto che vorrei “tanti concorsi quanti ne necessitano ad eliminare i contratti precari”; invece ho sostenuto che servono: “tanti nuovi concorsi; tanti quanti ne occorrono al sistema per funzionare senza i contratti precari, i contratti vergogna, né uno di più [= concorso] e né uno di meno!”. Ammetterai che è molto diverso… o no?

  49. Bombadillo ha detto:

    Caro Bogotà,
    amico mio, ti ricordo che io non faccio solo il ricercatore puro, ma anche l’avvocato penalista.
    Sei mai stato in carcere? Hai mai ricevuto a studio un capo mafia albanese? Hai la minima idea delle cose assurde che vengono fuori nei processi penali, o anche solo, appunto, facendo ricevimento a studio?

    Ti assicuro che non è tanto facile farmi arrossire….

    SOlO CHE NOTO UNA DERIVA VERSO IL BASSO DI QUESTO SPAZIO E ME NE DISPIACCIO.

    Se, quando mi sono avvicinato io, il tenore generale della discussione fosse stato quello attuale, non mi sarei mai interessato al blog.
    Una cosa e arrossire quando si parla di sesso, altra, affatto diversa, è dire ad una sedicente donna, anche se dice emerite corbellerie, che è una bocchinara.
    Una cosa è essere anche molto duro nel rispondere, altra è augurare direttamente, o indirettamente, il male fisico di qualcuno (con tutta la gente che ci muore davvero di cancro)….altra cosa ancora, in assoluto la peggiore, oltre che penalmente rilevante (non diversamente, per altro, dal tuo bocchinara et similia), è passare alle minacce fisiche dirette.

    Ma cosa è diventato questo spazio? Spazio in cui, solo qualche mese fa, si discuteva, magari pure in maniera accesa e polemica, ma sempre e comunque delle nostre differenti idee sull’Università e sulla ricerca.

    Detto questo. E spero di non doverci più tornare, ma sei tu che ripeschi sempre la stessa storia. Mi sembrate un po tutti fuori dal mondo.

    Adesso, l’unica cosa che ci deve interessare è il sorteggio puro.
    Tutti assieme dovremmo inondare i parlamentari italiani di richieste di dimissioni del prof. Valditara da relatore del d.l. Gelmini.
    W il sorteggio puro! A morte la Rosa!

    Non si affida la relazione di un d.l. diretto a limitare gli eventuali abusi di una certa persona (o, come nella specie, gruppo di persone)….proprio a quella stessa persona (o, come nella specie, ad una persona appartenente a tale gruppo).

    Il prof. Valditara, proprio perchè prof., è portatore di un conflitto di interessi insanabile, e dovrebbe dimettersi, passando la palla ad un altro Senatore.

    CHIEDIAMO LE DIMISSIONI DI VALDITARA DA RELATORE DEL D.L.!!
    … in questo specifico momento è l’unica cosa utile da fare.

    Buonanotte a tutti…e fate sogni a tempo indeterminato.

  50. 5annidiassegni..avuoto ha detto:

    @France

    io starei meglio nella categoria, per i concorsi fate quello che volete, ma DISCUTIAMO DELLE ALTRE REGOLE (Quelle sulla valutazione ex post) SUBITO!

    Mi rendo conto però che io parlo da un posto privilegiato, dove comunque i finanziamenti arrivano e dove so che domani, con i tagli attuali dell’FFO, anche se non dovessi vincere un concorso subito avrei di che campare, anche se in una posizione un po’ frustrante.
    Per questo se devo scegliere sono più solidale con Bogotà, che sente più la scure della Gelmini sul capo (da quello che posso aver inferito dai suoi post), e quindi con coloro che hanno speso tante energie in quello che fanno e vorrebbero che i loro sforzi fossero equamente riconosciuti

  51. Bombadillo ha detto:

    …e bravo l’amministratore (il mio precedente commento lo ho scritto prima del tuo). Amici della R.N.R.P. difendete il valore civico di questo vostro, e spero anche un po nostro, spazio!
    I sabotatori vadano da qualche altra parte…! Ma noi non dobbiamo fare il loro gioco cedendo alle provocazioni.

  52. 5annidiassegni..avuoto ha detto:

    @Bombadillo

    quindi vuoi dire che la Gelmini non si è accorta a chi è stata affidata la relazione del DL, e quindi avvalori la tesi che lei non sappia di cosa si stia veramente parlando?
    oppure che forse lei è più furba di quanto sembri e, convincendo i precari che li sta aiutando in realtà fa’ il gioco di qualcun altro?

    comunque le risposte le avremo a breve, e se noi “dietrologi” abbiamo torto lo scopriremo presto

  53. cattivo maestro ha detto:

    altre regole:
    http://www.asca.it/moddettnews.php?idnews=791064&canale=ORA&articolo=UNIVERSITA%27:%20NARDUCCI(PD)%20PROPONE%20RIFORMA%20DOCENZA%20SU%20MODELLO%20EUROPEO

    queste un po’ piaceranno a rivoluzione italia.

    Ci sono regole per tutti qui. Avanti, il mercato delle regole è aperto! Intanto però teniamo i concorsi bloccati:
    1. I primi a morire saranno i nostri colleghi precari che lavorano nelle sedi che hanno sforato il tetto del 90% del FFO, che prima hanno firmato le nostre petizioni, poi hanno letto e condiviso o criticato le nostre chiacchiere in viaggio. Ora moriranno, ma a noi che importa?
    2. I secondi a morire saranno i nostri colleghi precari storici, da almeno dieci anni, che non hanno più tempo per aspettare nuove regole. Ma a noi che importa?
    3. I terzi a morire saranno i colleghi precari delle tante sedi che il prossimo anno sforeranno il tetto del 90% del FFO. Ma a noi che importa?

    Che nostalgia dei commenti intelligenti di Colombo da Priverno!

  54. cattivo maestro ha detto:

    altre regole:
    http://www.asca.it/moddettnews.php?idnews=791064&canale=ORA&articolo=UNIVERSITA%27:%20NARDUCCI(PD)%20PROPONE%20RIFORMA%20DOCENZA%20SU%20MODELLO%20EUROPEO

    queste un po’ piaceranno a rivoluzione.italia.

    Ci sono regole per tutti qui. Avanti, il mercato delle regole è aperto!

    Intanto però teniamo i concorsi bloccati:
    1. I primi a morire saranno i nostri colleghi precari che lavorano nelle sedi che hanno sforato il tetto del 90% del FFO, che prima hanno firmato le nostre petizioni, poi hanno letto e condiviso o criticato le nostre chiacchiere in viaggio. Ora moriranno, ma a noi che importa?
    2. I secondi a morire saranno i nostri colleghi precari storici, da almeno dieci anni, che non hanno più tempo per aspettare nuove regole. Ma a noi che importa?
    3. I terzi a morire saranno i colleghi precari delle tante sedi che il prossimo anno sforeranno il tetto del 90% del FFO. Ma a noi che importa?

    Che nostalgia dei commenti intelligenti di Colombo da Priverno!

  55. cattivo.maestro ha detto:

    segnalo altre regole:
    http://www.asca.it/moddettnews.php?idnews=791064&canale=ORA&articolo=UNIVERSITA%27:%20NARDUCCI(PD)%20PROPONE%20RIFORMA%20DOCENZA%20SU%20MODELLO%20EUROPEO

    queste un po’ piaceranno a rivoluzione italia.

    Ci sono regole per tutti qui. Avanti, il mercato delle regole è aperto! Intanto però teniamo i concorsi bloccati:

    1. I primi a morire saranno i nostri colleghi precari che lavorano nelle sedi che hanno sforato il tetto del 90% del FFO, che prima hanno firmato le nostre petizioni, poi hanno letto e condiviso o criticato le nostre chiacchiere in viaggio. Ora moriranno, ma a noi che importa?
    2. I secondi a morire saranno i nostri colleghi precari storici, da almeno dieci anni, che non hanno più tempo per aspettare nuove regole. Ma a noi che importa?
    3. I terzi a morire saranno i colleghi precari delle tante sedi che il prossimo anno sforeranno il tetto del 90% del FFO. Ma a noi che importa?

    Che nostalgia dei commenti intelligenti di Colombo da Priverno!

  56. Bogotà ha detto:

    @Bombadillo
    ti ho già detto che la mia era una spiritosaggine… Ma mai mi sono prestato al gioco della carlotta; tu non mi pare possa dire lo stesso…
    Senti, io sono persuaso che tu sia un bravo ragazzo, ma attento a non tirare la corda: francamente, questa immagine che vuoi veicolare dell’eroe senza macchia e senza paura alla lunga risulta un po’ patetica… poi fai come più ti piace: ma lasciami in pace, che con me non attacca!

    @France
    se non era una domanda retorica e desideri sapere veramente perché trovo “leggermente offensivo” il tuo tentativo di costringere chi non la pensa come l’Apri nella categoria “facciamo i concorsi e poi discutiamo delle regole”, la risposta è perché – senza minimamente lasciarti sfiorare dal dubbio che ci potrebbe essere in noi altri non dico un po’ di ragione ma almeno di buona fede – lasci intendere molto chiaramente che giudichi questo gruppo come una manica di volgari opportunisti [= prima dateci il posto e poi chi se ne frega di tutto il resto…].
    Mi dispiace, caro France, ma non è così: su questo sono certo che ti sbagli!

  57. Bogotà ha detto:

    @cattivo maestro,
    propongo un punto 1b.
    – quelli che hanno GIA’ vinto un concorso, ma – poiche le loro università hanno sforato il tetto del 90% del FFO – non avranno presa di servizio; ma a noi che importa? (tanto erano tutti vincitori truccati)

  58. cattivo.maestro ha detto:

    France complimenti per il tuo nuovo lavoro! Veramente, sono felice per te!

    @ Bogotà
    nessuno ha considerato che la posizione di chi chiede di non bloccare i concorsi ora (e senza una data certa di ripresa) è per favorire gli appartenenti alle categorie colpite dalle tre cause di mortalità che ho descritto nel mio post precedente.

    Potrei al contrario sostenere che chi vuole bloccare i concorsi oggi è perchè oggi non ha nessuna possibilità non di vincere, ma di partecipare. Ma sarebbe una tesi faziosa alla stregua di quella che usano contro di noi. Io non la voglio usare.

  59. 5annidiassegni..avuoto ha detto:

    @cattivo maestro

    un po vago, come si dice il diavolo si nasconde nei dettagli. Comunque meglio di ciò che è stato prodotta dal PD sino ad ora

  60. Bogotà ha detto:

    Caro Bombadillo,
    perché ora non rispondi alla domanda di 5anni… siamo tutt’orecchie!

  61. 5annidiassegni..avuoto ha detto:

    @France [off topic]

    una piccola curiosità per la mia statistica personale, il tuo PhD è conseguito in una università Olandese o Italiana?

    In bocca al lupo

  62. cattivo.maestro ha detto:

    @ Bogotà e 5anni

    la Gelmini è in mano ai Rettori, altro che ai precari.

    E in questo blog c’è qualcuno che sta dalla parte dei Rettori (Sapete che i Rettori leggono questo blog?)
    Di un paio di utenti ho le prove: hanno segnalato notizie provenienti dalla mailing list dei Rettori neanche due minuti dopo la diffusione di anticipazioni ancora riservate.
    Le ho confrontate quando poi le mail (dopo giorni…) sono state inoltrate anche a me (da giornalisti…). A volte i testi erano addirittura nella stessa forma…

  63. cattivo.maestro ha detto:

    France complimenti e in bocca al lupo per il tuo nuovo lavoro. Meriti una gran carriera. Sono felice per te. Davvero.

  64. 5annidiassegni..avuoto ha detto:

    Sicuramente la Gelmini apprezza molto i rettori AQUIS che inviata spesso a colloquio.

  65. Bogotà ha detto:

    @Cattivo maestro,
    anche io mi ero accorto della cosa, però gli avevo dato un’altra interpretazione. Potrebbe essere – pensavo – che quei “qualcuno” che hanno segnalato notizie provenienti dalla mailig list dei Rettori pochi minuti dopo la diffusione di anticipazioni riservate lo abbiano fatto per solidarietà ai precari. In fondo, i Rettori cosa ci guadagnavano a diffondere quelle notizie? (ma forse è un po’ ingenuo…).

    @France,
    chissà perché, nonostante i tuoi modi a volte un po bruschi, in fondo, qui tutti ti vogliamo bene!

  66. France ha detto:

    Perche’ sono ecumenico, come dice Bombadillo.
    Nessuna retorica (devo mettere il disclaimer anche per quello?) nelle mie domande. E nessun doppio senso. Rispetto le opinioni di tutti, anche quelle che non condivido. Ogni tanto mi scappa un vaffancuore, abbiate pazienza. Temo che 3000 posti con le vecchie regole siano gia’ tutti stati assegnati, qualcuno forse a chi se lo merita, tanti achi invece ha solo meriti dinastici. nonostante stia lontano, seguo le vicende dell’Universita’ dove ho studiato, e posso prevedere cosa succedera’. Magari in grandi realta’ ci sara’ spazio anch per qualche outsider, ma penso saranno rari casi. La differenza fra me e te, Bogota’, e’ che io prevedo che, nonostante le proteste e le petizioni, quei 3000 posti sono tutto quello che e’ possibile ottenere di qui a 3-4 anni, perche’ il 3% del PIL non verra’ certo investito in un sistema che e’ oggettivamnte in crisi di gestione e di credibilita’ (Univ e Enti). Quindi serviranno riforme, e ci vorra’ tempo. Chi potra’ permettersi di assumere nuovi ricercatori, in quella fase? Tu dici che la precarieta’ e’ figlia del sottofinanziamento: vero, ma solo in parte. La precarieta’ e’ anche figlia della crisi di gestione, e dalla estrema miopia delle istituzioni, da una parte, e del baronato-rettorato. I precari sono il ferro caldo tre l’incudine e il martello.
    @5annidiassegni: il PhD l’ho preso in Italia.

  67. Bogotà ha detto:

    Caro France,
    grazie delle tue risposte. Certo, hai ragione tu quando dici che il 3% è per il momento un risultato poco realistico e forse indesiderabile stante la crisi di gestione del sistema; però…
    Vorrei persuaderti che in questo momento il problema delle Regole è un falso problema che non risolve nulla; anzi, rischia di diventare un alibi per il governo per non fare nulla e portarci alla paralisi (è in questa prospettiva se risultasse vera la storiella secondo cui la Gelmini avrebbe ispirato il suo programma alla Petizione Apri sarebbe un fatto gravissimo…).

    Quello che occorre in questo momento è far passare l’idea che
    1. così non si può andare avanti, quindi aboliamo tutti i contratti precari;
    2. dopo aver fatto il loro porco comodo in questo decennio e oltre, blocchiamo tutti i nuovi concorsi per associato e ordinario (già banditi o da bandire);
    3. sblocco del turnover, da destinare al 100% per finanziare assunzioni di Ricercatori TI.
    4. estensione all’Università della disciplina per il pensionamento dei dipendenti con oltre 40 anni di contributi.

    A questi 4 capisaldi aggiungerei da subito due misure integrativa:
    a. finanziamento: distribuzione del FFO in base alla valutazione dei risultati (che però non può essere retroattiva!);
    b. (visto che ci tenete) nuove regole: i concorsi a ricercatore saranno svolti da una commissione di… ricercatori (mi sembra democratico, o no?).

    Bada che queste richieste non sono assurde; non mettono in discussione p.es. i tagli della Finanziaria…

    E poi (ma rapidamente) la Riforma Europea (britanno-neerlandese, ecc., come la si vorrà chiamare), ma senza i tagli e col 3% del PIL, come previsto da Lisbona.

  68. 5annidiassegni..avuoto ha detto:

    @Bogotà

    visto che le università AQUIS sono quelle che etero-dirigono queste riforme, almeno secondo me, ti dico cosa si sta progettando in una di queste università sui tuoi punti (per sapere cosa vi aspetta?)

    1) Assegni di ricerca continueranno, come è più di ora. Contrazione forte dei contatti di docenza esterna aumentando il carico didattico per gli interni

    2-3) Si prevede nei prossimi anni di contrarre leggermente il numero di ordinari, di mantenere stabile quello degli associati, e di portare i ricercatori a 1.5 quelli di ora, il tutto con il TD (Tutto questo fatta salva l’infornata della I e II sessione 2008; allo stato attuale i concorsi da ricercatore banditi sono intorno a 10, il resto sono quasi tutti passaggi di carriera).

    4) parametri interni per la valutazione del personale. Chi non rispetta i minimi verrà caldamente spinto a passare al tempo determinato, non avrà autorizzazione ad assumere incarichi esterni e verrà mandato in pensione il più presto possibile (65 anni)

  69. Bombadillo ha detto:

    Cari, tralasciando le polemiche personalistiche che non giovano a nessuno,
    rispondo alla domanda di 5anni con quella che, è utile chiarirlo, è una mia interpretazione che non si basa su prove, ma su indizi e, per così dire , su di una “soffiata”:
    La Gelmini conta quanto il 2 alla briscola.
    Lo schema orignario del d.l. (ottimo secondo me) è stato scritto, anche attingendo alla Petizione, da un tecnico del ministero, di cui mi è stato fatto nome e cognome
    In CdM, ovviamente, i baroni si sono ribellati e la Gelmini, che appunto non ha sufficiente peso politico, si è dovuta parzialmente rimangiare la riforma, con la storia della rosa e dell’associato in commissione del concorso da ricercatore.
    Lo stesso dirigente, che mi descrivono come un “mostro” e una “vecchia volpe”, ha detto: volete la rosa? adesso ve la servo io, una mega-rosa nazionale che, praticamnte, è come se fosse il sorteggio puro; volete l’associato in commissione? certo, certo, ma come membro interno (e vi ho fregato di nuovo).

    Il punto, però, è che il potere dei baroni in Parlamento è notevole – e so per certo alcuni fatti di reazione, in questi giorni, dei baroni, che non posso riiferire in questa sede -, e dunque sono riusciti a far affidare la relazione del d.l. ad un ordinario di vecchio corso, mi pare, dalle prime battute, con il chiaro intento di modificare in senso a loro favorevole il d.l. (mini-rose e dunque, in definitiva, si torna alle elezioni: questo per loro è il punto principale, perchè il “macello” sta succedendo per i concorsi da ordinario, che praticamente sono gli ultimi, dei nonstri concorsini da ricercatore nessuno si sta preoccupando).
    La Gelmini pure se capisce la situaizone, e se ne importa – ammesso che se ne importi, cioè, infatti potrà sempre dire: è stato il Palrlamento sovrano – certamente non ha il potere politico di intervenire sui parlamentari: non ha peso.

    Ora, noi, da parte nostra, possiamo continuare a litigare tra noi, oppure possiamo coalizzarci per tentare, con l’unica forza che abbiamo, ovverosia quella delle nostre idee e dei nostri argomenti, di vincere questa battaglia, con-vincendo alcuni parlamentari a chiedere il sorteggio puro, e comunque le dimissioni di Valditara, come relatore del d.l.

    Io sto agendo nel secondo senso, una mano sarebbe di aiuto.

    P.S.: se Dio vuole, oggi, alle 17.00, nascerà l’APRI, se c’è qualche ritardatario, è invitato ad iscriversi….altrimenti, ovviamente, si può fare in seguito, ma non sarà socio fondatore.

  70. France ha detto:

    Sottoscrivo in pieno: tanto per cominciare via Valditara (anche se rimane, purtroppo, membro della commissione). E via le rose, sorteggio puro.

  71. Michele ha detto:

    Ho già detto che considero questa riforma un’aspirina, e ritengo necessaria ed auspicabile una riforma ben più incisiva.

    Tuttavia riconosco che qualcosa di buono c’è, l’abolizione degli scritti era auspicabile, ma da sola non serve a nulla.

    Ci vuole il sorteggio puro, altrimenti i commissari potranno continuare a far vincere chi vorranno, per cui avete tutto il mio (insignificante) appoggio. Come posso aiutare?

    Infine, permettemi di ricordare al lavoratore autonomo che si proclama esperto di web, che si guadagna il pane con una creatura nata al CERN per catalogare e rendere facilmente accessibili quegli articoli che secondo lui ci leggiamo solo tra di noi.

    Credo che mai un’argomentazione sia stata smontata così rapidamente ed efficacemente.

  72. Anna ha detto:

    Possiamo chiedere che tutte le Universita’ debbano avere, tra i loro dipendenti a TEMPO INDETERMINATO, almeno il 60% di ricercatori. Le universita’ che sono al di sotto di tale soglia non possono bandire (ne’ assumere idonei) concorsi per associato ed ordinario fino a che non la raggiungono. Stassa cosa dicasi per gli EPR.

  73. 5annidiassegni..avuoto ha detto:

    @Anna

    la Gelmini non ha mai contraddetto la Moratti. L’eliminazione della figura del ricercatore a TI a breve è una fatto ormai assodato. Le norme transitorie per i concorsi da ricercatore ben presto si trasformeranno in assenza di norme perchè la figura non esisterà più

    A questo punto però molto meglio una standardizzazione con ESCLUSIVAMENTE posti da ricercatore TD per i post-doc con tempo massimo limitato. Se entro quel lasso di tempo non riesci ad entrare come associato si è fuori. Questo dovrebbe evitare di creare una inutile illusione di possibilità di ingresso che viene sfruttata per prolungare posizioni precarie a tempo indefinito

    Noi però siamo in mezzo al guado…

  74. Bogotà ha detto:

    Caro 5anni di assegni… a vuoto,
    ovviamente, hai ragione tu… non si farà nulla di ciò che ho chiesto!

    Ma la cosa che più mi fa rabbia è che con la storiella del concorso pseudomeritocratico, noi si finisca per offrire sul piatto d’argento all’attuale governo l’occasione per ammantarsi d’un principio riformatore (solo sulla carta); e nel contempo l’alibi necesario per procedere con le mani libere al nostro genocidio.

    Caro Bombadillo, caro France e amici dell’Apri,
    la cosa incredibile e sentirvi ammettere candidamente che la povera Stellina non conta nulla contro quei prepotenti dei baroni parlamentari; perciò adesso scenderà in campo la nostra Associazione e rimetterà tutte le cose a posto, fintanto che i baroni parlamentari non si cacceranno in gola il boccone amaro del sorteggio puro. Scusatemi, ma queste sono pie illusioni (altro che ‘pragmatici’, così mi obbligate a rivedere le mie caregorie).

    Ma come non capire che l’unico modo per incidere in questo momento è quello di far leva sul timore di Berlusconi dello scontento popolare. Martellare fintanto che i sondaggi non lo convincano a fare un passo indietro. E nel contempo sfruttare l’onda emotiva dell’opinione pubblica per imporre quelle misure necessarie per contrastare le due teste del leviatano: il precariato e la baronia!

  75. Bogotà ha detto:

    Caro 5anni,
    sul TD non sono d’accordo. Il governo ha dichiarato di voler procedere ad una grande riforma del sistema. A quel punto non credo che si sentiranno vincolati alla Moratti…

    Credo invece che abbia raggione Anna e che sia molto sensata la sua richiesta: nessun nuovo concorso (= blocco) fintanto che non si arrivi a quota 60% di ricercatori!

    Anzi, cara Anna, è stata una mia proposta quella di chiedere l’abolizione della figura del Professore, lasciando sopravvivere quella del Ricercatore. Con stipendi uguali per tutti (ma aumentati) e possibilità di integrazione grazie a didattica e incarichi istituzionali.

  76. ares ha detto:

    Condivido la lettura di Bogotà.
    Il legante politico di questo governo è il sondaggio, bisogna agire (anche) su questo.

    Su Valditara, come fare? lettera ai membri della commissione (ci sono Zavoli e Veronesi) oppure non so?
    i vari collettivi dell’ONDA potrebbero fare molto se informati su Valditara che è quello che redige il testo, e se questi manifestano il proprio scontento anche verso di lui, potrà essere fatto capitolare in quanto “scontenta le folle”.

    Bombadillo e Bogotà mi sembra siano quelli che meglio conoscono gli ingranaggi dentro e fuori.

  77. Bombadillo ha detto:

    Cari amici, ho appena avuto la possibilità di parlare telefonicamente con la Lupa che, carinamente, mi aveva inviato il suo numero di cell.
    Chi può, come la Lupa – e forse pure io, nel mio piccolo – deve tentare di contattare direttamente i parlamentari a cui può avere accesso.

    Tutti gli altri dovrebbero tempestare di telefonate l’Italia dei Valori: la mia telefonata di ieri mi pare abbia sortito un qualche effetto: il dirigente mi ha risposto: è un abominio!

    Insistete sul conflitto di interesse, i numeri della IDV li trovate su internet.

    Vi anticipo il contro-argomento che stanno usando in maggioranza, riferitomi dalla Lupa.

    Il d.l. è stato affidato sulla base della competenza.

    ATTENZIONE, però: questo d.l. non è sull’Università ma, al suo primo articolo, che è poi quello qualificante, CONTRO LO STRAPOTERE DI UNA CATEGORIA!

    CHIEDIAMO TUTTI INSIEME LE DIMISSIONI DI VALDITARA COME RELATORE PER UN CONFLITTO DI INTERESSE CHE RIGUARDA IL PRIMO ARTICOLO DEL D.L., sugli altri articoli può pure essere relatore secondo il principio di competenza, che invece, per quanto riguarda il primo articolo, risulta soccombente rispetto al suo CONFLITTO DI INTERESSI.

    Forza e coraggio, basta con questo atteggiamento rassegnato, e pure un po’ snobbistico, del “tanto qui non cambia mai niente”.

    Può darsi pure che sia così, ma noi abbiamo comuqnue un obbligo di mezzi, ovverosia di impegno (mica quello di risultato).

  78. Bogotà ha detto:

    @Bombadillo
    non curarsi dei risultati è il peggior errore politico!

  79. mino ha detto:

    Io ieri, nel mio piccolo, ho scritto ai senatori del PD in commissione cultura, chiedendo loro esplicitamente di perorare la causa del sorteggio “integrale” e di chiedere le dimissioni di Valditara. Contatterò anche molti altri parlamentari, ma per il momento è bene concentrarsi sul Senato.
    Chi vuole adoperarsi per lo meno per mantenere questi due passi in avanti (sorteggio e anche abolizione degli scritti che secondo me può essere in pericolo visto che Valditara è contrario all’abolizione degli scritti) può fare lo stesso. Un conto è ricevere una sola e-mail, un contro è riceverne molte e tutte riguardanti gli stessi argomenti e le stesse richieste.

  80. Bogotà ha detto:

    @France
    c’è una profonda differenza tra un ottimo ricercatore precario umanista e un ottimo ricercatore precario tecnico-scientifico.
    Il secondo, male che gli vada, a 35-40 anni avrà ancora la speranza di occuparsi in una fabbrica o in un laboratorio privato. Il primo avrà la certezza che il massimo a cui potrà aspirare sarà l’impiego in un call center…

  81. ares ha detto:

    @Bogotà
    evvabè … ha indicato cosa e come fare.

  82. Bogotà ha detto:

    Caro mino
    io non conosco bene la dialettica parlamentare, per questo vorrei capire in base a quale strumento credete veramente che il PD possa convincere il centro-destra a dimissionare Valditara?

  83. Bombadillo ha detto:

    ..è giusto, Bogotà, hai proprio ragione: dato che ogni avvocato non si assume l’obbligo di risultato di far assolvere il suo cliente (non può farlo), ma solo quello di mezzi, di fare tutto il possibile (nell’ambito del lecito) perchè sia assolto, vuol dire chè l’azione dell’avvocato è strategicamente errata.

    Io mi curo dei risultati: sei tu che non te ne curi.
    Io infatti li perseguo, con tutti i mezzi a mia disposizione, tu, invece, smonti “per professione” quelli che vogliono perseguirli.
    Ovviamente, infatti, curarsi di un risultato è avere l’obbligo di ottenerlo, sono due cose affatto diverse.

    A questo punto la domanda sorge spontanea: ma tu da che parte stai?
    O comunque, se proprio sicuro che il tuo atteggiamento sia utile alla categoria di cui fai parte?
    ..perchè a me, adesso, inizia a risultare contro-producente.

  84. Bombadillo ha detto:

    …e poi non c’è mica bisogno che Valditara si dimetta (magari: quello sarebbe il risultato massimo) per ottenere qualcosa di utile.

    Nel momento stesso in cui qualcuno dei suoi colleghi senatori solleverà la questione del sorteggio puro e del suo conflitto di interessi sul primo articolo, non vi rendete conto che la sua posizione, di punto in bianco, diventerà molto più delicata, e pure se rimarrà relatore avrà tutti gli occhi puntati su di lui, per vedere se è vero che persgue l’interesse della sua categoria.

  85. ares ha detto:

    @mino
    hai una “lettera tipo” da inviare e diffondere via web?

  86. Bogotà ha detto:

    @Bombadillo,
    se un avvocato – non curandosi dei risultati – indirizza il proprio cliente alla sedia elettrica o anche solo al carcere a vita, non è un buon avvocato….

    Quanto al resto, giudico semplicemente la riforma Apri/Gelmini o Gelmini/Apri (come preferite chiamarla) controproducente nei confronti degli interessi dei ricercatori precari, PERCHE’ distoglie lo sguardo da quelli che sono i nostri veri problemi.

    L’ho detto e ripetuto un milione di volte! Veramente strano (e anche sospetto) che tu non abbia voluto finora comprenderlo…

    Se l’Apri si ridurrà ad offrire un mazzo di rose alla ministro (anche solo metaforico), si macchierà dinanzi agli occhi di tutti i ricercatori precari della più infamante delle colpe: il collaborazionismo!

  87. carbonaro ha detto:

    non dimentichiamo che alla vigilia delle elezioni si vociferava di un incarico a Valditara come ministro o sottosegretario dell’università (effettivamente era più competente in materia dei due odierni), ora chiaramente si vuole rifare del fatto che è stato trombato anestetizzando le parti più qualificanti del d.l. gelmini (praticamente spazzando via tutta l’articolo-concorsi)

  88. carbonaro ha detto:

    forse possiamo inondare di proteste “preventive” il suo sito

    di solito lui risponde a tutte le mail

    http://www.giuseppevalditara.it/

  89. Bogotà ha detto:

    @Nora,
    a quando un primo, parziale resoconto dell’assemblea di ieri?

  90. Michele ha detto:

    @ Bogotà

    Bravo! L’aspirina propinataci dalla Gelmini serve solo a richiamare le prede, per poi colpirle in testa con un nodoso randello. Io ed i critici lo andiamo ripetendo da giorni.

    Siamo ridotti a mendicanti telematici? Dobbiamo mandare mail per implorare che almeno non ripristinino le prove e lascino il sorteggio?

    Se dobbiamo scrivere per fare sentire le nostre ragioni, almeno rilanciamo ed alziamo la posta

  91. kijio ha detto:

    Sposo in pieno quanto detto da Admin, inutile avercela contro i lavoratori autonomi oppure contro i ricercatori. Esistono lavoratori autonomi che evadono e ricercatori che sono dei pelandroni e messi li’ dall’amico di turno. Il problema che qui si discute non e’ questo. Voi ricercatori, e visto che vi conosco bene posso assicurare a tutti che siete gente 8al 99%) che lavora un sacco di ore per pochi soldi, dovete proporre soluzioni.
    Il problema principale nelle uni secondo me e’ la gestione “baronistica” che di certo non dipende dal ricercatore che si fa il mazzo dalla mattina alla sera.
    Se questo governo si decide di dare fondi alla ricerca senza darli ai baroni allora credo che qualcuno dall’america ritornera’ in italia .. altrimenti saranno ancora tanti quelli che fanculizzano l’universita’ nostrana per migliori lidi.
    Secondo me non e’ questione di governo di dx o di sx ma semplicemente di capacità gestionale e controllo da parte del governo. Facile fare i proclami e trovare le magagne all’universita’, piu’ difficile spulciare e dire :” bene, questo chi e’? .. aaa il prof. emerito pippopallo che non ha fatto nulla ed a speso un sacco di soldi per le sue cliniche/società private ? bene … LEVIAMOLO DALLE SCATOLE .. !” invece si andrà a finire come al solito “chi e’ questo? pincopallo … aaaaa beee .. si .. e’ un barone .. ma e’ dei nostri .. non si puo’ toccare … ”
    questo succede sia che il governo sia di dx, sua che sia di sx (come nella passata legislatura), perche’ i baroni sono spesso sia di dx che di sx e lo sono spesso contemporaneamente!
    Un abbraccio a tutti i ricercatori precari (so cosa significa lavorare 15 ore su qualcosa che poi sopra c’e’ scritto “con la partecipazione di…” per sapere che fra 3 mesi non sappiano se ci confermano a lavoro) con la speranza che davvero chi si e’ deciso lo faccia in maniera soprattutto CONSAPEVOLE, ma che soprattutto .. che lo faccia!

  92. lauralicata ha detto:

    Questo http://www.youtube.com/watch?v=U6N3GXR-Rb0 è un video che ho fatto io con le foto dei cortei di questo mese a Palermo Laura

  93. Bombadillo ha detto:

    Bravo carbonaro! Hai individuato una ulteriore linea di azione, che non esclude le altre indicate, ma le completa.

    Dovremmo inondare il Sen.prof. Valditara con delle e-mail tutte uguali, e molto sintetiche, io propongo:

    Evviva il sorteggio puro. Abbasso la rosa degli eletti.
    Nome e Cognome – precario/a della ricerca

  94. mino ha detto:

    @ ares: mandami una e-mail, così ti mando l’e-mail che ho inviato io, che evidentemente non è una mail-tipo ma un mio tentativo molto personale di dare un smossa a quelli del PD che dormono in commissione cultura

  95. mino ha detto:

    In particolare, per i senatori del PD, è utile scrivere a Maria Pia Garavaglia e Antonio Rusconi, oltre che all’ex-senatore Luciano Modica.

  96. Bogotà ha detto:

    PRECARI, FATE MOLTA ATTENZIONE!

    IN QUESO MOMENTO DRAMMATICO PER LE SORTI DEL NOSTRO PAESE, DELLA NOSTRA RICERCA SCIENTIFICA E PER LE NOSTRE LEGITTIME ASPIRAZIONI DI RICERCATORI, DELLE SIRENE INGANNATRICI TENTANO CON LE LORO VOCI DI FARCI DEVIARE DALLA NOSTRA ROTTA, RISCHIANDO DI FARCI SCHIANTARE CONTRO GLI SCOGLI DI UNA RIFORMA PSEUDO-MERITOCRATICA INESISTENTE E IN QUESTO MODO DI AFFONDARE DEFINITIVAMENTE IL MOVIMENTO.
    UN MOVIMENTO CHE SI E’ FORMATO SPONTANEAMENTE GRAZIE ALL’ADESIONE DI TUTTI COLORO CHE HANNO A CUORE LA RICERCA SCIENTIFICA DI QUESTO PAESE.
    MA NON CI RIUSCIRANNO!!!

    NON ASCOLTATE LE LORO VOCI. NON CADETE NELLA LORO TRAPPOLA: ADERIRE A QUELLO CHE QUESTE VOCI CHIEDONO SIGNIFICA OBBLIGATORIAMENTE ADEGUARSI SULLE POSIZIONI DEI RETTORI, DEL PD E DELLA CISL: OVVERO DEGLI AVVERSARI STORICI DELLA RICERCA SCIENTIFICA ITALIANA!!!

    A CHI VI CHIEDE DI SCRIVERE AI VOSTRI RAPPRESENTANTI PARLAMENTARI PER CHIEDERE LA SOSTITUZIONE DI DUE REGOLETTE ININFLUENTI CHE NON HANNO NESSUNA POSSIBILITA’ DI INCIDERE SULL’ATTUALE SITUAZIONE, RISPONDETE CHE LO FAREMO SOLO DOPO CHE LORO SARANNO SCESI IN PIAZZA ACCANTO A NOI CONTRO LA LEGGE 133: PER INTIMARE ALL’ATTUALE GOVERNO IL RISPETTO DELL’UNIVERSITA’ PUBBLICA.

    FAR PASSARE UNA RIFORMETTA PSEUDO-MERITOCRATICA POTREBBE COSTARCI CARISSIMO.
    DEVE ESSERE INVECE CHIARO A TUTTI CHE L’UNIVERSITA’ NON SI TOCCA, NON E’ MERCE CONTRACCAMBIABILE.
    NON FACCIAMO L’IMPERDONABILE ERRORE DI CONCEDERE AL NOSTRO AVVERSARIO UN PUNTO COSI’ IMPORTANTE!

    NO AL PRECARIATO – W LA RICERCA

  97. Bombadillo ha detto:

    ..o meglio, no al precariato, abbasso il merito, evviva le stabilizzazioni.
    ..andiamo bene.

  98. Bogotà ha detto:

    Vedo, caro Bombadillo, che come al solito si tenta di screditare chi non la pensa come voi con il sistema dell’insulto! Bravi, continuate così che vi isolerete con le vostre stesse voci!

  99. carlo (lowercase) ha detto:

    Precari fate molta attenzione!

    Alcuni eretici vorrebbero riformare l’università, con il rischio di costringere Bogotà e compagni a rinunciare ai loro bei concorsi truccati.

    Dobbiamo opporci fermamente a questo scempio! Non sia mai!

    Dai precari della ricerca si leva un solo grido: stabilizzazioni e concorsi truccati per tutti! (e se vi avanza, metteteci anche un pò di Carfagna)

  100. Bogotà ha detto:

    Bravi, continate ad insultare… i 30 mila precari della ricerca italiana sono tutti con Apri; ieri in piazza a Roma a protestare contro la L. 133 c’erano solo quattro poveracci che difendevano lo status quo e i concorsi truccati…

  101. mino ha detto:

    Caro Bogotà,
    ma lo sai che io sono stato l’unico precario del mio Dipartimento a scendere in piazza contro il Governo?!

  102. cattivo.maestro ha detto:

    torno ora dalla mia Università occupata. Non ho visto un iscritto ad APRI partecipare alle proteste universitarie. Non Ho sentito una voce di concenso a nessuna delle tesi di APRI.
    APRI non ha speso una parola sui ricercatori che rischiano di scomparire perchè appartengono alle categorie che ho indicato in un commento precendete.
    APRI non chiede di eliminare i tagli alla ricerca previsti dalla legge 133.
    APRI non chiede misure per aiutare l’immissione in ruolo dei ricercatori precari (valutazione dell’esperienza acquisita).
    APRI non contesta il modello culturale che sta alla base degli interventi del Governo sull’Università.
    APRI chiede il blocco delle assunzioni in attesa di (altre) nuove regole, fornendo un alibi al Governo per non investire nella ricerca.
    APRI chiede il blocco dei concorsi, così come i Rettori chiedono il blocco delle assunzioni non potendo ottenere lo sblocco dei fondi tagliati dalla legge 133.

    APRI dovrebbe spiegare le sue posizioni ai ricercatori che saranno soppressi dalle misure di questo governo.

    APRI dovrebbe spiegare le sue posizioni alle migliaia di giovani che protestano contro il modello di Università che sta imponendo questo Governo.

    Bombadillo ancora, nonostante le sue ironiche promesse, deve rispondere alle obiezioni sostanziali che ponevo fra i commenti del post precedente.

    Io sono contrario alle stabilizzazioni e sono favorevole ad una riforma radicale del reclutamento universitario con chiamata diretta responsabile, ma difendo il diritto dei precari di partecipare ai concorsi. APRI non vuole riconoscere ai precari storici come me il diritto di partecipare ai concorsi.

  103. cattivo.maestro ha detto:

    carlo
    non sono solo contro le stabilizzazioni, ma a pe la carfagna esteticamente fa schifo: non riesco a disgiungere bellezza e cervello! Eviterei di continuarla a citare.

  104. France ha detto:

    Bogota’, quando dai della “sirena ingannatrice” e del ‘collaborazionista’ a qualcuno, non lo consideri un insulto? E se poi chi hai insultato ti risponde acidamente, perche’ ti offendi?
    Nessuno vuole offrire rose al Gelmini. Siamo contrari alle rose.

  105. Bogotà ha detto:

    caro mino,
    la cosa ti fa onore… ma i tuoi bravacci che impazzano per il blog lanciando velate accuse o anche ultimamente insulti diretti (francamente un po’ fascistoidi) contro chiunque non la pensi come loro, hanno dichiarato che era un errore scendere in piazza… mettetevi d’accordo.

    In molti stiamo cercando in tutti i modi di dire che sarebbe un errore politico madornale concedere il punto su delle regolette che non cambiano nulla; perché il sistema senza finanziamenti e senza certezza di nuovi concorsi si bloccherà comunque (vd. i commenti di Nicola, Cattivo maestro, michele, ecc., ecc.).

    Mi è stato risposto che lo facciamo per i nostri concorsi truccati!
    Concorso che per quanto mi riguarda dopo due anni di borsa, tre di dottorato e quattro di assegno dovrebbe chiamarsi quantomeno Godot!
    Scusa, ma con questa gente ignorante e volgare non si può ragionare…

  106. carlo (lowercase) ha detto:

    Scusa Bogotà, ma se si tratta di regolette ininfluenti, per quale motivo ti innervosiscono tanto? Ben vengano le nuove regolette (se sono ininfluenti, male non possono fare). Perché questo dovrebbe danneggiare chi lotta contro la legge 133? Forse accettare le nuove regole per il reclutamento vuol dire accettare anche la finanziaria? (chiedi 1 e prendi 2? meglio che al supermarket!)

    Da tutto questo nervosismo ed arrampicarsi sugli specchi viene da pensare che forse queste regolette tanto ininfluenti non sono.

  107. carlo (lowercase) ha detto:

    x cattivo.maestro.

    Spiegami per quale motivo non puoi partecipare ai concorsi. Chi te lo impedisce? Potevi farlo prima, e puoi farlo adesso con le nuove regole.

  108. mino ha detto:

    Infatti è stato un errore scendere in piazza ieri…. ma in fondo credo che nemmeno tu sia sceso in piazza visto che stavi a scrivere su questo blog.
    Bye Bye.

  109. cattivo.maestro ha detto:

    Carlo i concorsi sono bloccati. L’ho spiegato nel post precedente. L’ha spiegato anche Nature.
    Non credi nei miei argomenti? Leggi almeno Nature?
    I concorsi sono bloccati. Le regolette non sono ininfluenti, per questo infastidiscono. Perchè bloccano i concorsi!

  110. Bogotà ha detto:

    @carlo
    ma li leggi i miei commenti?
    Le regolette sono ininfluenti per i precari perche non mettono in discussione il fatto che non ci saranno più concorsi: non cambiano un c.zo!
    Servirebbero invece moltissimo al governo per poter spacciare un loro provvedimento devastante (=il blocco di tutto) per la Riforma meritocratica!

    @Cattivo maestro,
    ora che me lo fai notare, anche a me la Carfagna fa proprio schifo!

  111. France ha detto:

    cattivo.maestro
    per tua “enorme regola”, APRI esistera’ dalle 17.00 di oggi.
    APRI chiede che i dipartimenti assumano i ricercatori in autonomia, STANTE un rigido sistema di valutazione della performance del dipartimento. Nell’attesa che un atle sistema venga realizzato, dato che non i crea dall’oggi al domani, chiediamo che i concorsi che verranno svolti di qui alla definitiva abolizione dei concorsi, siano svolti secondo regole diverse da quelle attuali che, TUTTI lo sanno, sono destinate a far vincere pochi meritevoli, molti figli, amanti e lacche’.
    APRI non contesta il modello culturale del Governo in carica: come si puo’ contestare qualcosa che non c’e’?
    APRI non chiede che si blocchi nulla, ne’ che si taglino i fondi.
    APRI non deve spiegare un bel nulla in merito agli errori di questo o del passato governo, infatti APRI, se non si era capito, e’ formata da ricercatori precari, spesso anche espatriati, non da ricercatori confermati, associati e ordinari, ne’ da deputati, senatori e ministri di questo o dei passati governi.
    APRI si prefigge di portare l’Universita’ e la Ricerca Italiane al livello di quelle dei paesi europei piu’ avanzati, dove il reclutamento, il finanziamento e lo studio sono regolati e valutati costantemente per qualita’ quantita’ e trasparenza.
    Ognuno tragga le proprie conclusioni

  112. Bogotà ha detto:

    Caro mino,
    non ti capisco proprio… Ho avuto modo di dire pubblicamente che rispettavo il tuo impegno e che ammiravo la tua passione…
    E’ chiedere troppo lo stesso riconoscimento per chi come me senza infingimenti dice – e motiva – quello che pensa?

  113. cattivo.maestro ha detto:

    France,
    riconosco il valore del tuo impegno e non voglio polemizzare con te,
    ma da quello che scrivi APRI non risponde alle domande e alle esigenze che avevo posto.
    Aspetto ancora una risposta nel merito alla mia tesi che il decreto-Gelmini e la posizione di APRI bloccano i concorsi sine die.

  114. carlo (lowercase) ha detto:

    Bogotà, riguardo al tuo commento del 15 Novembre 2008 alle 3:41 pm. Vorrei farti notare che qui sei tu l’unico che insulta ed alza la voce (insieme a qualche utente occasionale che non menziono neanche).

    Un conto è una provocazione (un ironico “più stabilizzazioni per tutti”), cosa completamente differente è accusare esplicitamente qualcuno di essere volgari ed ignoranti, sirene ingannatrici, di cercare di affondare il movimento, di far cadere in trappola ignari lettori, etc.

    Poi se dici “l’Università non si tocca”, non puoi lamentarti se ti si accusa di difendere lo status quo.

    Riguardo al commento del 15 Novembre 2008 alle 3:51 pm.

    Le regolette decideranno la destinazione di qualche migliaio di posti da ricercatori — scusa se è poco — in attesa di una riforma più radicale (che tutti chiediamo con forza, ma che non può avvenire dall’oggi al domani).

  115. cattivo.maestro ha detto:

    Carlo perchè non manteniamo la discussione stando al merito? Sai quante volte sono stato insultato io qui? Non ho mai reagito. Non me ne frega nulla. Discutiamo del merito. Aspetto tante risposte.

  116. @Bogotà

    Mi ricordi un pò colombo da priverno… o veltroni…:
    Riformisti fuori conservatori dentro.

  117. @cattivo.maestro
    la vacuità del PD raggiunge sempre il massimo…
    Quell’ articolo è vera fuffa.

  118. France ha detto:

    cattivo.maestro
    SE il sorteggio sara’ integrale e senza bizantinismi per perdere tempo tipo le rose
    SE la valutazione vertera’ solo su titoli e pubblicazioni, senza scritti e orali
    SE i soldi per i 3000 posti di Mussi verranno, come previsto, esclusi dal blocco del turnover
    SE il blocco del turnover verra’, cmoe previsto, ammorbidito per fare spazio ai ricercatori
    SEcondo me i concorsi non potranno che essere fatti, e in tempi molto piu’ rapidi rispetto a quelli fatti con le vecchie regole.
    I SE sono affare nostro: dobbiamo fare pressione e rompere le palle perche’ il regolamento sia quello.

  119. Bogotà ha detto:

    caro france
    nel tuo commento non usi mai la porola precarietà: e questo ci riporta al Post dell’ARMI.

    @carlo (lowercase)
    per quanto riguarda il primo dei miei commenti, se proverai a rileggerlo con un po’ più d’attenzione vedrai che appena un rigo prima parlavo di “università pubblica”, è in quell’aggettivo che troverai l’unico status quo che mi interessa difendere.

    Quanto al secondo, il fondato timore (vd. commenti precedenti) è che le “regolette” non si applicheranno a niente e comunque serviranno come alibi per affossare il sistema.

  120. @cattivo.maestro

    I precari storici se hanno lavorato e non leccato i piedi al barone di turno… in una riforma saranno i primi ad essere assunti.

    In una riforma dove le università sono autonome e non c’è più il valore legale del titolo di studio… ci vogliono le competenze e la professionalità… i baroni da soli in autonomia economica non possono mandare avanti un ateneo. Sanno benissimo che se l’ateneo fallisce loro prenderanno dei gran calci nel dsedere.

    La vita è più simile al poker che alla briscola.
    Tutti si devono prendere dei rischi… la stabilizzazione non può più esistere.

  121. cattivo.maestro ha detto:

    finchè sciogliete i sei “se” i concorsi saranno bloccati (perchè non scrivere esplicitamente che siete favorevoli???) ed avrete contribuito ad affossare i diritti di una generazione di ricercatori precari!

  122. cattivo.maestro ha detto:

    che fretta può avere il Governo di decidire se intanto che riflette non investe un euro???
    Per mettergli fretta occorre costringerli a continuare ad investire a pieno ritmo nella ricerca universitaria! Vedi che fretta di spendere bene i soldi che provochiamo…

  123. Bogotà ha detto:

    @rivoluzioneitalia
    noi due siamo diversissimi, ma a differenza degli apristi siamo entrambi in grado di confrontarci (ed eventualmente) di modificare le nostre opinioni in base al risultato di quel confronto.
    Non posso negare che molte delle cose che tu sostieni da tanto tempo hanno fatto breccia dentro di me e mi hanno convinto… forse altrettanto si potrà dire delle poche che dico io…
    Quindi, W l’Europa ecc. ecc., ma oggi per me il problema principale – nell’attesa della Rivoluzione – è risolvere il dramma del precariato.
    E mi opporrò con tutte le mie forze alla “soluzione finale” verso la quale vuole chiaramente condurci l’attuale governo (con la benedizione dell’Apri).

  124. carlo (lowercase) ha detto:

    x cattivo.maestro: i post precedenti non ce l’ho fatta a leggerli; troppi utenti che intervenivano solo per polemizzare.

    Sul possibile blocco dei concorsi, ti rimando al commento di Precaria del 14 Novembre 2008 alle 12:51 pm. Link:

    14 Novembre: Sciopero Generale FLC-CGIL, Manifestazione nazionale e poi l’assemblea dei ricercatori precari (Nature ha pubblicato un documento RNRP di Bologna)

  125. cattivo.maestro ha detto:

    @ rivoluzione.italia
    dovresti conoscere il metodo scientifico, per cui ti faccio notare ch non hai risposto a nessuna delle osservazioni che ho posto! Non so che commento hai letto…

    Poi…
    La notizia del progetto del pd l’ho segnalata (l’ho specificato!) non condivisa. Ho segnalato migliaia di notizie per spirito di solidarietà su questo blog. Perchè la imputi a me? Ho segnalato anche il d.l. Gelmini. L’ho imputi a me?

  126. cattivo.maestro ha detto:

    io i commenti li ho letti tutti: questo è il presupposto per confrontarci, altrimenti di che parliamo?

  127. Bogotà ha detto:

    Vedi caro France, amico mio, come si crea la “strategia della tensione”?
    Si lancia un’offesa e poi si sparisce…
    Quanti miei commenti attendono una risposta, quante mie repliche cadute nel nulla…

    Il nemico per voi è un “porco difensore dello status quo”, che si batte “contro quel briciolo di meritocrazia che finalmente Berlusconi vorrebbe introdurre nell’Università italiana”… e via di questo passo.
    Complimenti, bella squadra che ti sei scelto!

  128. cattivo.maestro ha detto:

    bravo bogotà,
    dimostri di essere un buon ricercatore: non hai preclusioni mentali, confronti le tesi altrui, le sottoponi a critica e sei aperto a mettere in discussione la tesi iniziale.

  129. Bogotà ha detto:

    Grazie cattivo maestro,
    ma francamente temo che nei call center [per chi non lo ricordasse sono un ricercatore precario scaduto di Bogotà] se ne sbattano altamente delle attitudini di un ricercatore fallito…

  130. cattivo.maestro ha detto:

    visto che con molta probabilità ci ritroveremo di nuovo colleghi (anch’io sono in scadenza), possiamo continuare a chiedere regole migliori per far carriera nei call center 🙂

  131. Bogotà ha detto:

    Già, magari l’Apri ci appoggia…

  132. caro
    bogotà

    Se sei convinto dell’europa agisci… proclamala urlala chiedila…

    Non so perchè tu ce l’abbia con apri… sappi che cmq loro sono similissimi a te… anche a loro vogliono risolvere il problema del precariato e sono affascinati dall’europa.

    Il vostro errore di fondo è concentrarvi sui dettagli (inutili) e sottovalutare la riforma chiave che da sola risolverebbe tutto.

    Il grave errore è che ci stiamo scavando la fossa:
    NON CI SONO PIU’ RISORSE PER ALIMENTARE IL CORRENTE MODELLO DELL’UNIVERSITA’.

    O si cambia o si muore…

  133. cattivo.maestro ha detto:

    avendo aspettato inutilmente ancora oggi risposte nel merito, mi ritiro a lavorare. Da più di quindici minuti nessuno replica…

  134. carlo (lowercase) ha detto:

    x cattivo.maestro: visto che i commenti li hai letti tutti, avrai letto anche quello di Precaria che ti ho segnalato, che risponde alla tua domanda sui possibili blocchi.

  135. Bogotà ha detto:

    @rivoluzione
    [senza ironia] hai proprio ragione.
    Ma il bello è che loro non lo hanno capito: vanno diritti come treni senza aascoltare nessuno; considerando chiunque osa interferire con i loro disegni come dei pericolosi sabotatori.
    Senza offesa, ma mi fanno paura…

  136. carlo (lowercase) ha detto:

    x Bogotà: non so a chi sono diretti i tuoi ultimi insulti (e non lo voglio sapere), ma sappi che alcuni di noi a volte spariscono perché hanno anche un lavoro e una vita privata.

    Quanto alle domande non risposte, io attendo ancora una risposta da de Nardis. Forse ti riferisci a lui quando parli di strategia della tensione? [attenzione: ironia]

    Adesso scusate mi dileguo. Torno dal governo a complottare per uccidere l’università pubblica. [attenzione: ironia]

  137. cattivo.maestro ha detto:

    si, l’ho letto. Veramente avevo letto prima la nota Masia da cui è tratto. Quella nota rassicura che il blocco non si protrarrà a lungo. Il mio commento critica la nota, sostenendo che i concorsi sono bloccati e ciò è testimoniato proprio da quella nota. Aspetto risposte a quel commento. Nel merito.

  138. @cattiva.maestro

    A mio avviso bogotà NON dimostra di esser un buon ricercatore…

    Il ricercatore se rimane a cincischiare su mille articoli in letteratura senza ad un certo punto operare… rischia di non produrre nulla e di non entrare veramente in profondità al problema.

    Il pensiero deve essere legato all’azione.
    Qui è come se fossimo a cincischiare su mille articoli in letteratura… senza mai per pigrizia voler fare il grande passo.

    Le “riforme” ottenibili dal metodo Bogotà avrebbero un bassissimo impact factor… sarebbero da journal di serie Z.

    Come in parte lo è il nostro paese (vedi OCSE).

  139. Bogotà ha detto:

    @cattivo.maestro,
    temo che le risposte non arriveranno mai, a loro non interessa rispondere…

    Comincio a credere che tutto ciò che a loro interessa sia questa specie di indovinello: “Ma è nato prima il Decreto o la Petizione?”

  140. @bogotà

    Chiedi loro di togliere tutte le pippe inutili sui sorteggi e di lasciare il solo modello europeo.

    Magari ti ascoltano…

    Invece del sorteggio… un bel… abolizione del valore legale del titolo di studio….

    prova…

  141. Bogotà ha detto:

    @rivoluzioneitalia
    la “qualità” delle mie riforme non si lascia ridurre alla misurazione del tuo “impact factor”. Qui stiamo parlando di diritti umani non di calcoli probabilistici…

  142. France ha detto:

    Bogota’, ce la fai a resistere ancora un po’? Io ora sono occupato, quando ho tempo ti ri-ri-rispondo

  143. kjandre ha detto:

    un ignorante e probabile ingenuo irrompe nel Vostro dibattito e VI chiede, a mero titolo informativo:

    – nel decreto si rimandano determinati (ma suppongo fondamentali) dettagli operativi ad appositi regolamenti (oppure uno solo?).
    Per tali regolamenti, si prevedono 30gg dall’emanazione del Decreto.

    Questo significa che improrogabilmente il 10-11 dicembre vedremo il testo di questi regolamenti? O si tratta dei 30gg all’italiana….rimando rimando rimando e così intanto blocco tutto?

    Nel caso ottimistico che si tenga fede ai 30gg, dovrei dedurre che qualcuno o più di qualcuno fra maggioranza, opposizione (???), libere associazioni di ricercatori, sta provvedendo a stilare tali regolamenti.

    E’ effettivamente così…?
    Potreste darmi un quadro, il Vostro anche semplicemente ipotetico quadro operativo/scadenziario su questi aspetti?

    Grazie

  144. Bogotà ha detto:

    @rivoluzioneitalia
    ci sto, ma è più probabile che ascoltino te…

  145. Dovreste rendervi conto che le riforme proposte da rivoluzioneitalia sono quelle che di fondo hanno ricevuto più consenso.

    E sapete che rivoluzioneitalia è in parte talvolta volutamente duro e anche un pò provocatorio proprio per evitare di voler fare il venditore… tipo “vota il mio partito”…. anche perchè non sono propriamente idee, visto che esistono già in europa.

    Ora un politico davanti alle stesse idee si comporta in maniera analoga al blog… non può rifiutare l’europa… anche se ha 1000 corporazioni che lo spingono da ogni dove… quindi…

    Pensiamoci e svegliamoci…

  146. Bogotà ha detto:

    Sinceramente, France,
    sto meditando di buttare la spugna e di ritirarmi nella mia biblioteca di Bogotà….

  147. @bogotà

    Le tue riforme ledono i diritti umani… prorpio perchè cincischi.

    CINCISCHIARE 1. assol. (fig.). Procedere in un lavoro con mille esitazioni e incertezze o con svogliatezza 2. Tirare in lungo un discorso senza venire a una conclusione.

  148. mino ha detto:

    @ kiandre: sul sito http://www.aprit.org ho sottoposto da giorni una lettera in cui si fanno alcune proposte in tal senso…

  149. cattivo.maestro ha detto:

    kjandre
    altro che domande ingenue…
    a) non c’è nessun obbligo di rispettare il termine di 30 gg.
    2) ufficialmente nessuna associazione o nessun esperto noto sta lavorando a questo decreto. Al solito è tutto segreto.

  150. Un posto da ricercatore, un solo candidato: il figlio del professore Il padre: «I figli dei docenti sono più bravi perché hanno tutta una “forma mentis” che si crea in famiglia»

    http://www.corriere.it/cronache/08_novembre_14/messina_concorso_universita_39ea9d2e-b26a-11dd-82fd-00144f02aabc.shtml

    Svegliaaaaaaa!!!

  151. France ha detto:

    MINO! Smetti di giocare con R.I e vieni di la’!!!

  152. Bogotà ha detto:

    @rivoluzioneitalia
    mettiamoci d’accordo, il sistema europeo della ricerca prevede essenzialmente due cose:
    + meritocrazia
    + investimenti

    senza questi due elementi restano solo i ‘cincischiamenti’!?!

  153. Bogotà ha detto:

    Molte grazie a Mino per la risposta…

  154. @bogotà

    Ma allora nn hai capito una mazza!!!
    Sei tornato al “+ soldi alla ricerca” e “vaga meritocrazia”..

    Servono modelli diversi… modelli europei…
    Autonomia economica… abolizione del valore legale del titolo e dei concorsi…

    Svegliaaaaaaaaa… ma sei “de coccio”…

  155. kjandre ha detto:

    Grazie Mino, vado a leggere.

    >> a) non c’è nessun obbligo di rispettare il termine di 30 gg.
    >> 2) ufficialmente nessuna associazione o nessun esperto noto sta lavorando a questo >> decreto. Al solito è tutto segreto

    Questi mi paiono due grossi problemi. Il primo è forse il peggiore.
    Credo che, chi di voi è più “vicino” a sapere/capire la reale portata di queste tempistiche (oltre ovviamente che dei contenuti delle varie bozze), farebbe grande servizio tenedoci informati day-by-day.

  156. precaria ha detto:

    Caro Bogota’, io d’accordo sono con te. Saluti

  157. cattivo.maestro ha detto:

    rivoluzione,
    ma tu non sei in APRI?

  158. cattivo.maestro ha detto:

    kjandre,
    veramente ho risposto io non Mino!!!

  159. kjandre ha detto:

    Intendevo citare entrambi, Maestro.

    Mino che mi invita a leggere di là ed il tuo contributo.

    In merito al mio ultimo post, ho letto sul forum APRI che c’è già una certa mobilitazione in corso, con possibilità/tentativi di sottoporre idee a parlamentari.

    Sinceramente grazie per il vostro impegno

  160. Marta ha detto:

    Sono una giornalista scientifica. Sto scrivendo un pezzo su ricerca e universita’ in Italia per una rivista scientifica internazionale. C’e’ un vostro rappresentante nazionale con cui io possa parlare?

    Vi ringrazio tutti
    da Stoccolma

  161. France ha detto:

    @Bogota’: Non puoi dire che una critica e’ una offesa’. Anche perche’ poi non e’ che tu ci vada leggero col lessico (mi dai del fascistoide, del collaborazionista, volgare e ignorante, fabbricatore di trappole etc…). Comunque, dimmi, dove sta l’offesa? Io ti chiedo come vorresti che venissero fatti i concorsi con cui (e ci puoi giurare che ne hanno una voglia matta) quelle Univ che potranno, assumeranno 3000 ricercatori da qui al 2010. I soldi per quelli ci sono (li mise Mussi), ad onta del taglio generalizzato ai FFO. Come devono essere fatti? Sto parlando del regolamento
    @ R.I. Da qui alla rivoluzione, li dobbiamo fare no i concorsi?
    @cattivo.maestro: se, come dici tu, la riforma bloccherebbe i concorsi, come li faresti svolgere? Secondo le vecchie regole?

  162. cattivo.maestro ha detto:

    @ France,
    fino a che non ci sono regole nuove dovrebbero valere le regole vecchie. La soluzione di continuità produce il blocco.
    Il blocco attuale rallenta la velocità di decisione del Governo (perchè nel frattempo non spende un euro e sai quanto è importante ciò in questa fase) e distrugge la carriera dei precari come me che non possono più aspettare.

  163. cattivo.maestro ha detto:

    io mi sono espresso chiaramente.
    puoi fare altrettanto tu?
    In attesa delle nuove regole (che non si sa quando arriveranno…) sei favorevole all’attuale blocco dei concorsi?

  164. France ha detto:

    A titolo personale, senza le nuove regole ritengo che i posti andranno secondo consuetudine, che non mi pare sia un bel modo. Inoltre, se sblocchi i soldi e dai possibilita’ a chi puo’ di bandire con le vecchie regole IN ATTESA di quelle nuove, questi 3000 concorsi se li pappano in un mese. Secondo me e’ piu’ produttivo prima introdurre le nuove regole, e noi fare pressione perche’ siano introdotte velocemente e senza inghippi, che non lasciar fare i concorsi secondo quelle vecchie e poi, finiti i soldi, avere nuove, inutili, regole.

  165. carbonaro ha detto:

    cara marta (e voi tutti)

    il miglior rappresentante delle nostre idee è france, il nostro beneamato presidente (c’è stata circa un’ora fa la fumata bianca all’elezione – APRI)

  166. cattivo.maestro ha detto:

    France ti avevo chiesto una risposta chiara e invece mi hai dato una motivazione articolata.

    Anch’io potrei argomentare dicendo che secondo me, a titolo personale, se noi permettiamo di bloccare, questa situazione può far comodo a Brunetta e Tremonti per rallentare i flussi di spesa in direzione dell’Università e quindi è improduttivo e pericoloso permettere e giustificare di bloccare i nuovi concorsi in attesa di nuove regole. Il che, non essendo certi i tempi dell’adozione dei decreti collegati può trasformarsi in un blocco sine die.

    NOn ho risposto così.

    TI chiedo, premessa la motivazione che hai esplicitato nel commento precedente, in attesa delle nuove regole (che non si sa quando arriveranno…) sei favorevole all’attuale blocco dei concorsi?

  167. cattivo.maestro ha detto:

    @ Carbonaro,
    ho assistito per qualche minuto alla vostra riunione pubblica e ho notato che eravate in dieci (!). Vi faccio i complimenti per aver dato vita all’APRI e per aver scelto un Presidente come France. NOn potevate fare scelta migliore.
    Però vi chiedo la correttezza di non usare la RETE NAZIONALE RICERCATORI PRECARI e il blog come se fosse un’appendice dell’APRI. Non lo è. La vostra discussione è su un altro forum. Se un giornalista scrive su quel forum, potete investire il vostro Presidente.
    Qui no!
    Questo blog è frequentato da ricercatori precari che non sono da voi rappresentati.
    Manteniamo le due cose distinte per correttezza.
    E’ il vostro Presidente, d’altronde, che in un commento sopra, ha chiarito che a questo punto le strade dei precari di divaricano in un percorsi.
    Il vostro è APRI.
    Il nostro si vedrà.
    Ma questo blog non è il vostro forum. Diventa uno spazio di confronto fra due gruppi diversi. APRI è una cosa noi siamo altro…

    France mi appello alla tua intelligenza e alla tua onestà per vigilare affinchè non passi l’equazione APRI=RNRP, a cominciare dall’indicazione da dare a Marta.

  168. […] 14 Novembre 2008 alle 5:29 pm […]

  169. capemaster ha detto:

    Desolanti i commenti dei lavoratori autonomi.

  170. controreazioni ha detto:

    Ieri eravamo davvero molti.

  171. France ha detto:

    Carbonaro, do ragione a cattivo.maestro (infatti io a Marta, che chissa’ chi e’, tra l’altro) non avevo risposto. In effetti cerca un rappresentante di RNRP, e io qui sono solo un utente come gli altri.
    Sankara o PIsacane indicheranno, se vorranno, chi RNRP pensa di mandare.
    @cattivo.maestro: premessa la motivazione che ti ho dto, la mia risposta era li’, come fai a non vederla? Una riga ti va bene? “Nuove regole e POI nuovi concorsi”.
    Te ora dirai che le nuove regole non verranno mai, e di conseguenza mai i concorsi. Io ritengo che con una adeguata PRESSIONE possiamo invece ottenere le nuove regole entro qualche mese. In fondo si tratta di togliere, piu’ che aggiungere.
    Fermo restando che alla fine una riforma del sistema VA fatta, con ddl e tutti i crismi, e i concorsi vanno, semplicemente, aboliti

  172. Michele ha detto:

    Ormai sono stato catalogato come appartenente alla specie “critici”, spero nella sottocategoria “costruttivi”, ordine dei “educati”.

    Vorrei far presente che in Italia nulla è più permanente delle norme transitorie, quindi le nuove regole, previste come “temporanee in attesa di”, rischiano di protrarsi a lungo.

    Se vi piace questa riformicchia bene, è una posizione legittima che non condivido ma rispetto, però scordatevi di ottenere una virgola in più. La politica dei due tempi è una pia illusione, dopo questo non avremo nessuna riforma strutturale, perché passata la tempesta nessuno avrà il coraggio di riprendere in mano la questione.

    La Gelmini andrà dicendo, come già fa per la scuola, che c’è stato qualche taglio, ma ha cambiato i concorsi e balle varie.

    Per come la vedo io, se accettiamo l’aspirina della Gelmini, questa sarà l’unica cura che vedremo nel futuro prossimo venturo.

    Off topic, due articoli su l’espresso, uno sul finanziamento universitario ed uno su Brunetta.

  173. Michele ha detto:

    Per chiudere, desolante l’intervento della Gelmini a Montecatini, vate che parla ai suoi adepti.
    Vacue parole, frasi precostituite, condite dallo specchietto per le allodole delle borse di studio. La strategia dello zuccherino per addolcire la medicina è desolante. Ancora più desolante che qualcuno abbocchi.

    Accontentarsi di una vittoria insignificante quando si gode di un vantaggio, e rimandare la battaglia decisiva a domani: così si perdono le guerre.

  174. @france
    la rivoluzione la devi fare ORA o mai più…
    i concorsi vanno aboliti ORA SUBITO…

    Se passa questa fase in cui l’opinione pubblica è sensibile all’università è finita…

    Il concorsino a sorteggio sarà la tomba finale per l’università italiana.

  175. 5annidiassegni..avuoto ha detto:

    A me sembra che la lista sia divisa fra chi (tagliando un po’ con l’accetta)

    a) spera che si avvino nuove regole che gli diano la possibilità di entrare in un sistema dove adesso ritengono di avere nessuna chance.

    b) quelli che credono che le nuove regole, bloccando di fatto i concorsi o tagliando le risorse o per chissà quale altra ragione, non permetteranno a loro di entrare

    I primi sono così contenti, i secondi sono così incazzati, che stanno diventanto entambi un po’ miopi (miopia: disturbo rifrattivo, a causa del quale i raggi luminosi non si focalizzano sulla retina ma davanti ad essa. La conseguenza pratica è che gli oggetti osservati tendono ad apparire sfocati, e __la visione ottimale è limitata solo a quelli particolarmente vicini__).

    I soggetti a) anelano ad entrare in un sistema agonizzate, quelli b) sono incazzati perché il corpo in putrefazione li respinge. L’unico che mi sembra aver mantenuto un livello di sanità adeguato è r.i.

    Svegliaaaa: l’università non si solleverà facendo più concorsi, meritocratici o finto meritocratici o clientelari. La speranza dovrebbe essere che le persone giovani che dovessero entrare modifichino radicalmente il sistema, ma mi sembra che sia così facile farli deviare con degli specchietti per allodole, che di speranza ne rimane poca.

  176. France ha detto:

    Abolisci il concorso ORA SUBITO, ok. E la resposabilizzazione?

  177. 5annidiassegni..avuoto ha detto:

    responsabilizza ora e subito, e per i concorsi fai ciò che vuoi

  178. France ha detto:

    Ora e subito vuol dire anni, 5anni di assegni. Che si fa nel frattempo?

  179. 5annidiassegni..avuoto ha detto:

    Con la volontà politica (ma riconosco che non c’è ne a dx ne a sx in questo momento) non ci vorrebbero anni, ma mesi. Nel frattempo i concorsi possono rimanere come sono o cambiare, non c’è differenza per me, specialmente per quelli da ricercatore.

    Io temo solo che dietro il cambiamento dei concorsi ci sia il solito metodo da fumo negli occhi che storicamente è sempre stato usato dalla politica italiana. Ci si occupa di inezie le si innalza ad epocali cambiamenti, si spezza un movimento di rinnovamento unitario e poi si lascia cadere tutto nel dimenticatoio. Tanti anni in università mi hanno insegnato a non dare credito, tanto meno a chi dice per ora prendetevi quest’osso, e poi lasciatemi lavorare…

    Per questo bisogna continuare a fare pressione e aprire un fronte europeo (chiedere agenzie di valutazione europee?)

  180. France ha detto:

    Mi spiace deluderti, 5anni, ma a livello europeo la volonta’ e’ ancora minore. Nei paesi dove il sistema univ e ricerca funziona, fanno benissimo da soli, e dove invece non funziona, se la devono cavare da soli. La Spagna ci sta provando e forse riuscendo. La Francia, nelle intenzioni di Srkizy, vorrebbe. Noi, al solito, no

  181. cattivo.maestro ha detto:

    Caro France
    prendo atto che sei favorevole al blocco immediato dei concorsi in attesa di nuove regole.

    A questo punto prendo anche atto pure che viene a mancare quel vincolo di solidarietà che dovrebbe essere alla base di una rete che lega i precari. Non tutti i ricercatori precari hanno la possibilità di investire altro tempo e altri soldi per aspettare nuove regole e nuovi concorsi. Il problema a voi non interessa. Il nostro problema a voi non interessa. Le strade si dividono.

    Occorre in questo momento una presa di posizione di SANKARA o PISACANE per una presa di posizione della Rete nazionale ricercatori precari.
    In questo momento non possono non far sentire la loro voce.

  182. France ha detto:

    Ma davvero pensi che per le nuove regole ci vorranno anni? Io credo di no. Ci vorranno, invece, per una riforma radicale, che ci vuole senza dubbio. Io non dico di bloccare tutto e subito fino alla riforma radicale. Ma se si possono rendere subito piu’ semplici da espletare e rigorosi nel far vincere i migliori, con pochi passaggi e senza impiegare anni, ma mesi, i concorsi che restano, ben venga.

  183. 5annidiassegni..avuoto ha detto:

    Nessuna delusione sono ben cosciente di ciò che dici, e quindi della fine che a cui probabilmente siamo destinati.

    Ma a guardare la nostra storia recente, mi sembra che qui i pochi passi in avanti che si sono fatti in Italia sono stati dovuti a vincoli europei. E quindi mi sembra l’unica strada possibile in questo momento, anche se molto molto molto difficile. In fondo l’Europa distribuisce tanti soldi alla ricerca (i vari FP ecc..), e non sarebbe così assurdo provare a chiedere che le istituzioni che partecipano a questi programmi subiscano dei processi di acceditamento/valutazione

  184. 5annidiassegni..avuoto ha detto:

    scusate per la forma un po’ sconnessa, non si dovrebbe scrivere un messaggio facendo altro, spero il senso fosse chiaro

  185. cattivo.maestro ha detto:

    @ France
    per scrivere un regolamento più semplice Mussi impiegò due anni. Senza riuscirci.
    Un regolamento che fissa i requisiti di 110 settori e che sostanzialmente decide chi vince e chi perde perchè non ci saranno prove concorsuali è ben più complesso.
    Chi scrive queste regole? Io non mi fido. Non c’è trasparenza.
    Non mi fido della politica più dei professori universitari. A scrivere il decreto saranno i Rettori.
    Non prevedo tempi rapidi.
    Una soluzione c’è: un regolamento con criteri talmente generali da valere per ogni settore. Se prevarrà questa soluzione si può fare presto. Ma non servirà a niente. Queste regole così generali ci sono già. E finiscono sempre per essere manipolati dalle Commissioni.
    Ripeto, le nostre strade si dividono.

  186. insorgere ha detto:

    perdonate l’intrusione, dopo giorni di assenza inevitabilmente mi sarò perso qualcosa…però mi sfugge perché siano esplosi contrasti tanto violenti da indurre anche i più pacati (e spesso acuti) commentatori ad invocare divorzi e a tracciare linee di confine invalicabili.

    ognuno di noi ha nella sua testa un’idea di come vorrebbe che fosse l’università. ma lasciamo stare questo un momento e concentriamoci su 3 punti, che sono poi quelli all’ordine del giorno.

    1. l’università fa schifo e va cambiata, rivotata come un calzino.
    SU QUESTO SIAMO TUTTI CONCORDI (spero, almeno su questo…)
    2. i tagli ci sono, sono pesantissimi e orizzontali. bisogna lottare per avere più fondi, almeno per rientrare nella media europea e magari anche per rispettare i parametri di lisbona.
    ANCHE SU QUESTO VOGLIO SPERARE CHE NON CI SIA DISSENSO
    3. Mary Star ha fatto un decretino piccino picciò, che prefigura un quadro tanto confuso quanto indefinito. E’ nostro interesse lottare insieme perché le nuove regole e in nuovi concorsi partano subito – entro la fine dell’anno – e perché ci sia una discussione trasparante sui fantomatici di valutazione. E questo a prescindere dal fatto che le nuove regole ci piacciano o meno.

    SU QUESTO PROGRAMMA MINIMO POSSIAMO ESSERE TUTTI UNITI. Altrimenti beh, come al solito saranno altri a decidere del nostro destino e noi non riusciremo nemmeno ad esprimerci.

    non litighiamo tra noi, di nemici veri ne abbiamo già tanti, non c’è bisogno di inventarne di nuovi.

  187. insorgere ha detto:

    doveva essere “fantomatici criteri di valutazione”…

  188. Bombadillo ha detto:

    Ciao a tutti, come sapete l’APRI si è validamente costituita, ed è stato eletto Fance Presidente. Per me è molto importante, in quanto è la prima associazione nazionale dei precari della ricerca: la R.N.R.P., infatti, non è una associazione, ma una rete di nodi locali (così, almeno, ho capito io…); e l’ADI si rovolge, per definizione, solo ai dottori/dottorandi di ricerca.
    In più anche la modalità è nuova, perchè non mi pare che esistano altre associaizoni on-line (o, almeno, io non le conosco).

    Tenterò, ora, di dare qualche risposta ai c.d. critici.

    1. Nonostante quello che pretende Bogotà, io non lo ho offeso; in questi mesi, per altro, non ho mai offeso nessuno; semplicemtne perchè io sono uno che vuole convincere con la forza delle porprie idee, e non crede negli insulti.

    2. Dire a uno che vuole le stabilizzazioni, infatti, oggettivamente non è un insulto; molti ric.prec., in questa sede, hanno difeso le stabilizzazioni, e, dai suoi discorsi, mi era sembrato di capire che Bogotà fosse uno di questi.

    3. Io sono contrario alle stabilizzazioni, sia che le si chiami così, sia che si tratti di pseudo-concorsi con un numero praticamente pari a quello di tutti gli aspiranti, che di fatto sono stabilizzazioni.

    4. Non capisco perchè cattivo maestro mi accusa di insincerità, che è una altra cosa che non è proprio nelle mie corde: il mio apprezzamento per i suoi quesiti era sincero e mi pare di avergli risposto, forse non ha letto al risposta, o non la ha giudicata adeguata, ma questo non vuol dire che io non abbia risposto.

    5. Rispondo di nuovo ora. Quante volte ho detto, con riferimento ai soldi del reclutamento straordinario, che non bisogna mettere il vino nuovo negli otri vecchi, altrimente gli otri si rompono e il vino si perde? Vino nuovo negli otri nuovi. Ovverosia io ho sempre sostenuto che fino a quando non ci fossero state le regole nuove non bisognava dare i soldi nuovi.

    6. Ora le regole nuove ci sono e dunque anche i soldi possono essere dati.

    7. Io non vedo nessun blocco dei concorsi. I ricorsi ci saranno (ma una cosa sono i ricorsi, altra è un blocco dei concorsi), ma a me pare già una vittoria che questa volta le spese e la rogne saranno a carico dei concorrenti interni “carismatici” e non di quelli esterni bravi. Ho pure riferito una questione particolare sui magistrati, che non sto qui a ripetere, per cui credo che la magistratura starà dalla parte del merito.

    8. Il decreto attuativo sarà sulla falsa riga della nostra petizione, e non una cosa settore per settore. COme ho spiegato più volte, ll decreto stesso, non avendo natura regolamentare, non dovrà fare i passaggi di quello Mussi, e quindi entrerà in vigore in tempo. Anzi, ame pare piuttosto che il tempo maggiore che si perderà sarà quello della conversione del decreto legge.

  189. Bombadillo ha detto:

    In fine, per R.I.
    Prima i freni potenti e poi il motore potente. Chiedere la chiamta diretta subito, secondo me, è irresponsabile.
    La chiamata diretta, infatti, ha senso solo se vi sono dei meccanismi che rendono la stessa responsabile.
    In Italia non ci sono. Prima c’è bisogno di quelli, e poi della chiamata diretta.
    Altrimenti avresti la chiamata diretta irresponsabile, che è praticamente quello che c’è ora, mascherata dagli pseudo-concorsi.

    Prima di congedarmi, ancora per cattivo maestro.

    Se non sono stato chiaro, rinvio il tuo ricordo anche ad un altro mio “cavallo di battaglia”, che, come appunto ricorderai, era: CONCORSI BLOCCATI SUBITO!

    La mia idea, cioè, prima di queste nuove regole, era che la nostra richiesta dovesse essere di bloccare i concorsi (il riferimento era soprattuto ai soldi di Mussi) in attesa di regole nuove. Lo slogan era proprio: CONCORSI BLOCCATI SUBITO!

    Anche per quanto riguarda i ricorsi, poi, vedrai che il problema si porrà specie per quelli da professore, perchè per quelli da ricercatore la legge dispone solo per l’avvenire e quindi non ci sono problemi. A meno che tu non ti riferisca alla mancanza di un colloquio, che secondo me non vizia, e che comunque chiederemo sia inserito in sede di d.m., senza che si riconosca un punteggio, ma solo come idoneità/valvola di sicurezza: ma su questo punto, che pure era in petizione, non tutti sono concordi.

    Buonanotte a tutti e buona domenica.

  190. @5anni…
    bravo… i tuoi post sono molto saggi.

    @france
    @bombadillo
    Non siete dei politici…
    c’è bisogno di forza popolare non di forza pseudo extraparlamentare.

  191. France ha detto:

    Buongiorno dibattenti.
    Una domanda per R.I. Ma sei per caso in US? MI spieghi come fai a mandare mesaggi alle 4 di notte? Senno’ mi preoccupo, non dormi mai!

  192. paulerdos ha detto:

    quando sei nella merda il peggio che ti può capitare che arrivi l’onda.
    ecco, l’onda è arrivata

  193. Michele ha detto:

    Concorsi per soli titoli …

    Tanto valeva fare le stabilizzazioni sulla base dei curriculum,

    non mi pare ci sia grande differenza, e ci saremmo risparmiati mesi di questa pantomima

  194. @france
    Non è tempo per dormire questo…
    Non a caso dico spesso: svegliaaaa! 😉

  195. ares ha detto:

    @R.I.
    la “forza popolare” è utile per tenere alta l’attenzione politica e mediatica ed è quella che fa politica, e che la politica usa per il consenso/dissenso.
    Nei media giornali e TV si da enfasi all’analogia con il ’68 del movimento, giusto per rinverdire un dibattito destra/sinistra che serve a rappresentare la realtà in maniera semplificata come nei film western buono=cappello bianco cattivo= cappello nero.

    Se credi che la forza popolare possa essere utile andata a manifestare alla RAI e a Mediaset per portare l’attenzione sul tema. Questi sono centri di potere, un potere vecchio che “l’onda” ha dimostrato essere vecchio grazie all’uso di internet, non Montecitorio.

    Per quanto siano criticabili le attività di Bombadillo, France sono le più utili ed efficaci.

    La forza popolare … brrrrrrrrrrr

  196. @ares

    per forza popolare intendo quella che tu chiami “onda”…
    capisco che “popolare” sia un termine abusato… e anche un pò retro-decadente… ma il mio uso era quello di semplice aggettivo… i.e. relativo al popolo.

  197. Bombadillo ha detto:

    ..vabbè, i critici, però, dovrebbero mettersi d’accordo: o i posti attualmente a disposizione sono così pochi che, anche se sono dati con le regole migliori, sono inifluenti, la classica goccia nell’oceano; oppure, al contrario, sono così tanti che i concorsi equivalgono a stabilizzazioni, perchè saranno presi praticamente tutti i ric.prec.
    Le due cose assieme non è possibile.

    Per France e r.i.: evidentemente r.i. è “ragazzo”, e mentre due “vecchiacci” come noi, che “tengono famiglia”, sono andati a fare la pizza (io pizza+cinema), lui è andato in Disco!

  198. Michele ha detto:

    Caro Bombadillo,

    non ho mai parlato di stabilizzazioni di massa. Essendo la mia un’analisi qualitativa e non quantitativa, il mero dato numerico è ininfluente.

    Le commissioni, elette o estratte che siano, valuteranno titoli e pubblicazioni e designeranno i vincitori. Assumendo, cosa non scontata, che le commissioni operino in modo etico, è lecito ipotizzare che i vincitori saranno gli attuali precari con il curriculum migliore.

    Lo stesso risultato avrebbe potuto essere ottenuto stabilizzando i precari più capaci sulla base del loro curriculum mesi fa.

    Questa riflessione dovrebbe aprirti gli occhi su quanto insignificante sia questa riforma.

  199. cattivo.maestro ha detto:

    Caro Bombadillo,
    ora ti sei soffermato sulle risposte, facendo capire anche tu esplicitamente che sei favorevole al blocco immediato dei concorsi. Tu hai le idee chiare (spero per voi che anche al Ministero abbiano le idee chiare…). Immagini un regolamento generico valido per tutti. Non so se ti è capitato di partecipare a riunioni di Dipartimento aventi ad oggetto la definizione di criteri per la valutazione della ricerca. Dopo lavori estenuanti ed inutili, si sono risolte sempre nella imposizione di un gruppo di criteri ad un altro gruppo, di un settore ad un altro. Dubito che la logica per l’adozione di un regolamento generico non sia il frutto delle medesime logiche. Io ho studiato scientificamente il tema: non esistono parametri comuni alle varie discipline se non assolutamente generali e perciò non utilizzabili. E poi… guardando ai precedenti, un decreto di questo tipo rischia di ledere l’autonomia universitaria costituzionalmente riconosciuta. La giurisprudenza sul punto è ricca (vvedi l’esempio del decreto istitutivo della LMG/01 che sicuramente conoscerai).

    Questi argomenti mi rendono pessimista sui tempi di adozione e sul rischio di rallentamenti ulteriori causati da impugnazioni del decreto sui ricercatori.

    Pur apprezzando la tua capacità di rispondere nel merito e di non rifugiarti in aprioristiche, fideistiche e ideologiche invocazioni di modelli ideali o in uso in altri Paesi, permettimi una constatazione critica.
    1) Quando scrivi:
    “non bisogna mettere il vino nuovo negli otri vecchi, altrimente gli otri si rompono e il vino si perde? Vino nuovo negli otri nuovi. Ovverosia io ho sempre sostenuto che fino a quando non ci fossero state le regole nuove non bisognava dare i soldi nuovi”.
    usi le stesse parole e gli stessi elementi retorici di Brunetta e della Gelmini. Io contesto questa lettura che giustifica tutte le azioni sin qui adottate da questo Governo, compresi i tagli disposti dalla legge 133.
    2) quando scrivi:
    “Ora le regole nuove ci sono e dunque anche i soldi possono essere dati” dici una cosa falsa. Le regole non ci sono: il decreto non è stato ancora emanato. Fino a che non sarà emanato i concorsi saranno bloccati Mussi impiegò due anni ad adottare un regolamento meno complesso. E alla fine dovette desistere.

    In virtù di questa affermazione sei favorevole al blocco dei concorsi. Rispetto la posizione tua e di France, ma non la condivido.
    1)Perchè in base ai miei argomenti i concorsi rischiano di essere bloccati a lungo.
    2) Perchè ritengo che non si debbano mai interrompere o dimuire radicalmente i flussi di finanziamento alla ricerca.
    3) Perchè ritengo che una associazione di precari della ricerca debba contribuire alla definizione di politiche per rivoluzionare il sistema universitario, così come la CRUI, il CUN, l’ADI, i sindacati e tutte le altre sigle legittimate, ma che il ruolo che le può essere riconosciuto deriva specificamente da una legittimazione diversa: quella della difesa dei diritti e delle aspettative di chi ha lavorato da precario nelle Università. Altrimenti rischiate di diventare una (magari importante, forse acuta) corrente di pensiero, una scuola per la riforma, ma non un’associazione di precari.
    4) in virtù della (unica) legittimazione specifica che legittima un’associazione di precari voi scegliete di abbandonare quanti come me sono precari da più di dieci anni (che non hanno più la possibilità di aspettare) e appartengono ad università che hanno sforato il limite del 90% del FFO o che lo sforeranno il prossimo anno. La vostra posizione (rispettabile, ma per me non condivisibile) rischia di lasciare soli i ricercatori precari più deboli, che versano in questo momento in una situazione di debolezza (e non per loro demeriti). Non è nelle mie corde far parte di un’associazione che non difenda i diritti dei più deboli. Ecco perchè per me i primi punti da rivendicare dovrebbero: a) eliminazione dei tagli previsti dalla legge 133; b) eliminazione del blocco del turn-over per TUTTI i ricercatori reclutati; c) dal 2009 introduzione della chiamata diretta responsabile; d) in attesa di una riforma vera E IMMEDIATAMENTE OPERATIVA del sistema universitario (e non di riforme che rinviano a regolamenti che possono non arrivare mai come non arrivarono mai i regolamenti previsti dalla legge Moratti…) possibilità di bandire concorsi con regole vigenti e effettive (non virtuali…).

    Per questi motivi, caro INSORGERE, gli elementi minimi per trovare una linea comune non sussistono.

  200. cattivo.maestro ha detto:

    @ SANKARA e PISACANE
    è il momento di riapparire.

  201. Michele ha detto:

    Non sono un giurista, per cui dal punto di vista legale la riflessione che segue farà acqua da tutte le parti, siate magna minimi e prendetela per quello che è: un’operetta morale.

    Qualcuno sostiene che i concorsi vanno bloccati fino all’emanazione di nuove regole, in quanto le attuali fanno schifo. Concordo che facciano schifo, tuttavia, in virtù di questo, tutti i concorsi espletati nel corso degli anni hanno validità dubbia o perlomeno questionabile, ergo nessun vincitore ha moralmente i titoli per ricoprire la posizione attuale.

    Bloccare solo i concorsi in atto o quelli prossimi venturi, dal punto di vista etico, non è una legge a retroattività limitata?

  202. Michele ha detto:

    magna minimi -> magnanimi
    dannati correttori automatici!

  203. Michele ha detto:

    Off topic: Brunetta ha pubblicato l’elenco delle sue pubblicazioni online.

    Non sono un economista per cui non posso giudicare, anche se mi sono fatto una mia opinione.

    Mi interesserebbe la valutazione di qualche esperto. E` possibile sapere quali e quanti professori universitari siedono dietro gli scranni del parlamento ed è possibile visionare i loro curriculum. Giusto così, tanto per …

  204. insorgere ha detto:

    @ cattivo maestro

    io sono precario da 12 anni e sto in un’università oltre il 90%….peraltro il mio assegno scade a gennaio e non sarà rinnovato. dunque mi sento uno dei precari più deboli.
    però non credo sia giusto, né sensato pensare che per salvarsi sia utile litigare tra noi.

    il decretino, ci piaccia o no, c’è…e fino all’arrivo del decreto complementare sui criteri sarà tutto fermo.
    ergo, a me sembra che a tutti noi debba premere innanzitutto che il secondo decreto veda la luce presto e che il primo sia convertito in legge rapidamente e senza stravolgimenti.

    questo è lo stato delle cose, non è utile discutere astrattamente di fantastiche riforme che ora come ora sono di là da venire.
    concentriamoci sul presente e su ciò che possiamo fare qui e ora.

  205. mino ha detto:

    bravo insorgere!

  206. France ha detto:

    UN piccolo chiarimento, Bogota’ e cattivo.maestro. Io non uso mai le espressioni tipo “abolizione dei contratti precari”, “eliminare il precariato” , “eliminare la precarieta’” per un semplice fatto: siccome conosco l’ironia, so che in genere chiunque usi certe espressioni alla fine verra’ tacciato di desiderare l’eliminazione fisica dei ricercatori precari (mandiamoli nel gulag, o nel lager, questi subumani…). Quindi, semplicemente, non lo dico.
    MI sembra che, inoltre, si tenda troppo ad identificare precario con “non a tempo indeterminato”, il che lo ritengo sbagliato: dove mi trovo adesso sono a tempo determinato, e lo sono persone di 38 e anche 40 anni. Ma ne’ io ne’ loro ci sentiamo “precari”: il TD fa parte delle regole del gioco in cui si diventa PI e tenured tra i 30 e i 40, oppure si cambia mestiere. Nel frattempo, e questa e’ la Vera differenza, si hanno i mezzi per poter lavorare, e bene, si hanno diritti tipo assicurazione, contributi, maternita’, indennita’ di disoccupazione se si e’ licenziati o alla fine del conratto, contratti che scadono ogni 2-3 anni e non ogni 3 mesi, e si ha uno stipendio di partenza di 1700 euro al mese. Queste cose, da dottorando e poi postdoc, me le sognavo, in Italia, e li’ si che potevo dire che ero precario. Quelli dell’APRI hanno, credo, esperienze simili e un simile “concetto” di precarieta’. Quindi non dite, please, che io, Bombadillo, mino carbonaro e gli altri di APRI siamo insensibili al problema, che dividiamo i precari in buoni e cattivi e via discorrendo.
    Sei sei precario da 10 anni e piu’ significa che non hai mai vinto un concorso, e credo tu ne abbia provati piu’ d’uno. Cosa ti fa pensare che lo potrai vincere se le regole che ti hanno tenuto fuori (e sono pronto a scommettere ingiustamente) fino ad oggi rimangono tali? Perche’ saranno tanti concorsi tutti insieme? O perche’ ritieni di aver accumulato finalmente talmente tanti punti che e’ tempo ormai che tu vinca?

  207. cattivo.maestro ha detto:

    Caro insorgere,
    concentrarci sul presente attualmente significa contestare il presente e chiedere di correggerlo.
    Ho indicato (almeno) quattro proposte di modifica. A me il brodino caldo non piace, soprattutto quando è camuffato da medicina e poi, alla prova dei fatti, non cura.

  208. cattivo.maestro ha detto:

    Io non vinto concorsi finora e immagino molti della mia generazione, oltre che per nostri demeriti, perchè nell’arco della mia esperienza universitaria ho vissuto periodi più lunghi caratterizzati da blocchi dei concorso e/o delle assunzioni che periodi di apertura di concorsi e assunzioni. Ora di anni di chiusura dei concorsi, delle assunzioni o del turn over ne abbiamo davanti altri 4! E pare che non sia questa una nostra preoccupazione…

  209. cattivo.maestro ha detto:

    Ultima precisazione:

    C’è del buono nel decreto-legge: l’abolizione delle prove scritte e orali generaliste inidonee a valutare effettivamente le attitudini alla ricerca.
    Pero…
    perchè nel d.l. non hanno inserito da subito i criteri valutazione per far partire i concorsi da ricercatore subito?
    Se è perchè serve tempo per scriverli (30 giorni secondo il decreto legge) non si poteva adottare il decreto-legge trenta giorni dopo? Nel frattempo mica sarebbero partiti i concorsi con vecchie regole (l’erogazione del finanziamento straordinario dipende sempre dal Ministero…). Ossia, perchè non sono state dettate delle regole IMMEDIATAMENTE applicabili, se bastava aspettare 30 giorni?
    L’unico effetto immediato del decreto-legge sul reclutamento dei ricercatori è stato il blocco temporaneo dei concorsi.

  210. mino ha detto:

    Cattivo maestro, la ragione dell’adozione del decreto subito, e non 30 giorni dopo, è perchè si voleva adottarlo prima che cominciassero le elezioni delle commissioni dei concorsi di I e II fascia, quei 2000 concorsi (senza contare le idoneità) che le Università (virtuose e non) si sono messe a bandire con grande disinvoltura nei mesi scorsi. Questa è anche la ragione tecnica addotta per la decretazione d’urgenza.
    E in effetti da quel che sento in giro da fonti certe questa cosa ha scombinato i piani di molti… forse di troppi, tanto che le pressioni per tornare alle elezioni si stanno facendo sempre più insistenti e rischiano di travolgere anche i concorsi a ricercatore.

  211. cattivo.maestro ha detto:

    Caro mino,
    la ragione che riporti è esatta, però appunto per i concorsi da ordinario e associato.
    Solo che io chiedo: perchè hanno inserito regole non immediatamente applicabili anche per i concorsi da ricercatore? Per quale ragione d’urgenza se non per bloccare i concorsi da ricercatore?

    “perchè nel d.l. non hanno inserito da subito i criteri valutazione per far partire i concorsi da ricercatore subito?
    Se è perchè serve tempo per scriverli (30 giorni secondo il decreto legge) non si poteva adottare il decreto-legge trenta giorni dopo? Nel frattempo mica sarebbero partiti i concorsi con vecchie regole (l’erogazione del finanziamento straordinario dipende sempre dal Ministero…). Ossia, perchè non sono state dettate delle regole IMMEDIATAMENTE applicabili, se bastava aspettare 30 giorni?
    L’unico effetto immediato del decreto-legge sul reclutamento dei ricercatori è stato il blocco temporaneo dei concorsi”

  212. mino ha detto:

    Caro Cattivo Maestro, io non credo all’ipotesi del “complotto”. … tra l’altro ora che ci penso le elezioni riguardavano anche i concorsi a ricercatore.
    Anzichè perdere tempo a lamentarsi, perchè non chiediamo, appunto, di emanare nei tempi previsti il D.M.? Nemmeno su questo sei d’accordo?
    Torno a studiare…

  213. cattivo.maestro ha detto:

    caro mino,
    la discussione così diventa senza fine ed anch’io sto studiando: si poteva incidere sulle elezioni per i concorsi già banditi e adottare un decreto con le nuove norme prendendo tempo per adottarle in modo applicabile. Non è un complotto. E’ un fatto. Le nuove regole sono inapplicabili e le vecchie superate. L’unico effetto che si è prodotto per i concorsi da bandire è il blocco. Non sei d’accordo su questo?

    Non si può essere d’accordo su un punto e in disaccordo su un altro… In ogni caso anch’io auspico ovviamente tempi certi per l’adozione del decreto, ma ho già denunciato l’assoluta mancanza di trasparenza, sin qui, su chi scrive i criteri e come. Tu non sei d’accordo su questo?
    Occorre partire da una critica radicale all’azione di questo GOverno e chiedere in tempi rapidi una riforma vera.
    Su questo punto rimaniamo in disaccordo.

  214. 5annidiassegni..avuoto ha detto:

    @ mino, cattivo.maestro

    per correttezza bisognerebbe dire che i concorsi da ricercatore bloccati (quelli delle II sessione 2008), per i quali procedere con urgenza, sono effettivamente circa 350. Una inezia rispetto ai numeri da ordinario e associato. Gli unici che però necessitano di un regolamento ulteriore, secondo il DL, sono i futuri concorsi da ricercatore (??), perchè i 350 andranno con le nuove commissioni ma con i vecchi regolamenti (e non poteva essere altrimenti). Se il regolamento è così facile da fare perchè chiedere altri 30 giorni per l’emissione e non emetterlo in contemporanea al decreto? Il modo di procedere di questo governo è quanto meno fantasioso, forse dettato da inesperienza (o forse è lecito sospettare qualcos’altro di cui noi non siamo a conoscenza)?
    Se invece non è così facile produrre i regolamenti (le mie fonti dicono che il CUN era al lavoro da più di 6 mesi su questi e non si sono messi ancora d’accordo), è lecito sospettare che 30 giorni non siano sufficienti?
    Tutte queste incognite mi inducono a dare un po’ di credito a coloro che sospettano il blocco per i concorsi da ricercatore.

  215. ANDU ha detto:

    ANDU – Associazione Nazionale Docenti Universitari

    I CONCORSI DEL DL 180 RICHIESTO DA GIAVAZZI

    Francesco Giavazzi e’ un professore di economia, insegna alla Bocconi,
    ‘dispone’ dell’accesso alla prima pagina del Corriere della Sera e quindi
    e’ uno degli “opinionisti piu’ autorevoli e interessanti che meritano
    attenzione”, come l’hanno definito “Mariapia Garavaglia, Ministro
    dell’Universita’ del governo ombra” e “Luciano Modica, responsabile
    nazionale Universita’ del Pd” sul Corriere del 5 novembre 2008 (nota 1).
    I due esponenti del PD avevano ‘colto’ che a livello governativo si stava
    preparando un Decreto-Legge, cosi’ come richiesto dallo stesso Giavazzi
    che, sulla prima pagina del Corriere della Sera del 3 novembre 2008 (nota
    2), aveva ‘prescritto’ al Governo i “Tre segnali da dare in una settimana”,
    dettando i contenuti del Decreto-Legge.
    Garavaglia e Modica hanno tentato di far capire a Francesco Giavazzi che
    “modificare frettolosamente i bandi di concorso gia’ emanati dai rettori
    secondo la legge vigente, e con i termini scaduti, per recepire nuove
    regole di formazione delle commissioni farebbe correre il rischio di un
    enorme contenzioso difficile da dirimere”.
    Ma non c’e’ stato nulla da fare. Giavazzi aveva gia’ deciso che occorreva
    comunque “un segnale di discontinuita’ forte”, “ora, non dopo la tornata di
    concorsi che stanno per essere espletati. Centinaia di baroni universitari
    hanno accuratamente organizzato i voti, hanno usato la perversione delle
    doppie idoneita’ (due vincitori per un posto) per costruire solide
    maggioranze, insomma hanno truccato i concorsi” (Corriere della Sera del 5
    novembre 2008, nota 3).
    Insomma, per Giavazzi si trattava di un’emergenza e pertanto occorreva,
    immediatamente e ad ogni costo, impedire lo svolgimento dei “concorsi
    finti” (cosi’ li ha definiti) gia’ banditi.

    Francesco Giavazzi ha pienamente ragione: i concorsi a ordinario, ad
    associato e a ricercatore sono finti.
    Peccato che Giavazzi se ne sia accorto solo ora, cioe’ DOPO che i finti
    concorsi a ricercatore si sono svolti, sempre con le stesse regole, dal
    1980 (da quasi trent’anni!) e quelli a ordinario e ad associato dal 1997
    (da oltre dieci anni!).
    Peccato che Giavazzi non abbia mai potuto leggere sulla prima pagina del
    ‘suo’ Corriere quanto da SEMPRE denuncia l’ANDU e che solo ora (perche’
    solo ora? Che e’ successo di nuovo?) egli scopra, come emergenza su cui
    intervenire addirittura con un Decreto-Legge, una realta’ che chiunque,
    anche senza l’aiuto dell’ANDU, ha potuto osservare in tanti anni.

    In particolare, ci si chiede: come mai il professore Giavazzi, PRIMA
    dell’approvazione della legge Berlinguer sui finti concorsi a ordinario e
    ad associato, non si sia contrapposto alla ‘propaganda’ a favore di quella
    legge condotta da tanti suoi ‘prestigiosi’ colleghi. Perche’ non si e’
    unito all’ANDU, che a quella legge allora si e’ opposta da sola?

    Puo’ essere utile a Francesco Giavazzi, e comunque al resto del mondo
    universitario, leggere qui una sintesi della propaganda di allora (1996) a
    sostegno dei concorsi locali, ora universalmente definiti “finti” e
    riconosciuti come strumento di localismo, nepotismo, familismo, ecc.
    Una propaganda che ora si ripete, con contenuti apparentemente diversi, ma
    con lo stesso strumento della ‘guerra mediatica’, ancora una volta per
    cambiare tutto per non cambiare nulla o, addirittura, per peggiorare tutto.

    SINTESI della propaganda mediatica nel 1996 a favore della Legge Berlinguer
    che ha introdotto i “concorsi finti” a ordinario e ad associato:
    – Giorgio De Rienzo sul Corriere della Sera del 6.7.96 scriveva che con le
    nuove norme della legge Berlinguer “i nuovi concorsi dovrebbero sfuggire
    alle vecchie logiche mafiose. Infatti sara’ piu’ difficile per i membri
    della commissione stabilire accordi truffaldini, poiche’ si troveranno a
    decidere su un solo posto, per un singolo ateneo, e non piu’ posti a
    livello nazionale.”
    – Angelo Panebianco sul Corriere della Sera del 22.7.96 affermava che solo
    “con l’autonomia e la liberta’ di competizione” si puo’ contrastare il
    provincialismo”.
    – Umberto Eco su Repubblica del 23.7.96 sosteneva che la legge Berlinguer
    “cerca di far funzionare l’universita’ come i giornali o un’altra azienda
    produttiva. Gli atenei diventano responsabili della scelta del professore
    di cui hanno bisogno. Ma allora avverrebbe quel che avviene per i giornali:
    alcuni fanno ottime scelte, vendono bene e sono considerati autorevoli,
    altri fatti male, e tirano a campare. O chiudono”. Se non passa senza
    sostanziali modifiche la legge Berlinguer “addio Europa”, concludeva.
    – Aldo Schiavone su Repubblica del 24.7.96 asseriva che e’ “importante non
    perdere tempo in discussioni improduttive impancate solo per vanificare
    tutto”. Berlinguer, per “vincere una partita difficile”, “la conduca con
    freddezza e duttilita’ – come sa del resto fare”. “Vada per la sua strada,
    con fermezza e alla luce del sole.”
    – Marcello Pera sul Corriere del 25.7.96: “Finalmente abbiamo un bel
    ministro di destra – ha esordito il senatore berlusconiano -. Proprio
    quello che ci voleva! Se ha bisogno di aiuto, eccomi qua”. “L’essenziale e’
    resistere alle pressioni del partito trasversale che si oppone al
    rinnovamento. E’ una lobby potentissima: associati, ricercatori, sindacati
    dell’universita’” (in realta’, purtroppo, era solo l’ANDU, ndr)
    Tra coloro che costituivano (e continuano a costituire) ‘l’opinione
    pubblica’ sulle questioni universitarie, solo Nicola Tranfaglia riconobbe
    che “il decentramento cosi’ realizzato rischia di accentuare gli aspetti di
    clientelismo e di localismo gia’ forti nelle nostre universita’.” (da
    Repubblica del 25.7.96).

    Naturalmente l”opinione pubblica’ allora vinse – come sempre – e la Legge
    Berlinguer fu approvata, nonostante le argomentazioni-previsioni dell’ANDU
    dettate da semplice buon senso.
    Infatti, il 27 giugno 1998, PRIMA dell’approvazione della legge
    Berlinguer, l’ANDU aveva scritto:
    “Con questa legge i concorsi locali ad ordinario e ad associato
    risulteranno una FINZIONE come da sempre lo sono quelli a ricercatore.
    Localismo, nepotismo e clientelismo (insistiamo, parole usate dieci anni
    fa!, ndr), gia’ ampiamente esercitati nei concorsi per l’ingresso nella
    docenza, saranno praticati anche nell’avanzamento nella carriera, in misura
    di gran lunga superiore a quanto sperimentato con gli attuali meccanismi
    concorsuali” (“Universita’ Democratica”, n. 162-163, p. 5).
    E nel dicembre 1998 l’ANDU ha aggiunto: “ora anche la carriera deve
    essere decisa attraverso una cooptazione personale da parte di quelli che
    una volta si chiamavano baroni ed e’ ad essi che bisognera’ affidarsi, con
    adeguati comportamenti anche umani, per vincere concorsi che sono
    considerati, non a torto, una mera perdita di tempo, un fastidioso ritardo
    all’attuazione di una scelta gia’ operata.” (“Universita’ Democratica”, n.
    168-169, p. 7).

    Pensiamo sia utile analizzare nel merito il punto delle ‘nuove’ modalita’
    concorsuali contenuto nel Decreto-Legge.
    Ribadito che non si puo’ intervenire con un provvedimento d’urgenza su una
    ‘urgenza’ vecchia di decenni (e quindi mancano i requisiti d’urgenza
    previsti dalla Costituzione), ma scoperta solo ora da Francesco Giavazzi, e
    che ancor meno si possono cambiare le regole di concorsi gia’ banditi, con
    domande gia’ presentate e con una parte delle commissioni gia’ costituite
    (i membri interni), si deve purtroppo constatare che quanto previsto dal
    Decreto-Legge 180 e’, ancora una volta, un pasticcio.
    L’ANDU da decenni, nell’ambito di una riforma generale dello stato
    giuridico dei docenti, chiede che per i concorsi per il reclutamento si
    costituisca, per ogni settore, un’unica commissione nazionale, composta da
    ordinari tutti direttamente sorteggiati, senza la presenza di professori
    delle sedi che hanno bandito i posti e senza la presenza di piu’ di un
    professore della stessa sede. Analoga commissione dovrebbe essere prevista
    per il passaggio da una fascia all’altra sulla base di giudizi di idoneita’
    individuali (senza comparazione). Tali commissioni dovrebbero DECIDERE i
    vincitori dei concorsi e le idoneita’.
    Questa e’ una proposta ORGANICA che, se approvata, darebbe un durissimo
    colpo al localismo degli attuali finti concorsi. Va sottolineato che tali
    nuove regole, nel caso dei concorsi a ricercatore, sarebbero introdotte PER
    LA PRIMA VOLTA. Ed e’ soprattutto ‘bonificando’ i concorsi a ricercatore
    (la fascia di reclutamento in ruolo) che si puo’ veramente impedire la
    cooptazione personale al momento dell’ingresso e, poi, nelle successive
    promozioni ad associato e a ordinario.
    Invece, per intervenire subito e a ogni costo, si sta facendo il solito
    pasticcio. Infatti, le norme attualmente contenute nel Decreto-Legge non
    eliminano il localismo concorsuale e rendono ‘complesso’ e in alcuni casi
    ingestibile il completamento delle commissioni. Il sorteggio previsto,
    infatti, riguarda solo una parte delle commissioni, quella attualmente
    elettiva, e per giunta esso e’ preceduto da una votazione di una rosa che
    in molti casi superera’ il numero dei professori ordinari del settore.
    E tutto questo per incidere in maniera molto relativa sull’esito
    ‘preventivato’ dei concorsi banditi. Infatti rimane nelle commissioni (che
    continuano ad essere separate, una per ogni singolo concorso) il membro
    locale. Inoltre, e soprattutto, per i concorsi a ordinario e ad associato,
    la sede ‘bandente’ rimane assolutamente libera di non assumere NESSUNO dei
    due idonei nel caso la maggioranza della commissione dovesse fare lo
    ‘scherzo’ di non idoneare colui per il quale il posto e’ stato bandito. Si
    osservi che, ‘naturalmente’, non viene modificata in alcun modo la
    distinzione in tre ruoli separati delle attuali tre fasce e rimane anche la
    follia giuridica che fa ripetere per tre volte lo straordinariato a chi
    ‘attraversa’ le tre fasce della docenza.
    Questo pasticcio vuole essere un modello ‘a regime’ e non un intervento
    ‘transitorio’, come rivela il fatto che esso e’ previsto anche per i posti
    a ricercatore ancora non banditi, per i quali si potrebbe piu’
    ‘liberamente’ decidere di cambiare le regole nella direzione indicata
    dall’ANDU, l’unica che puo’ veramente farla finita con il nepotismo e con
    tutti i fenomeni ad esso ‘annessi’.

    Comunque il provvedimento ‘sollecitato’ da Giavazzi e’ ‘solo’ un
    Decreto-Legge che, in quanto tale, puo’ essere modificato dal Parlamento in
    sede di conversione in legge.
    Ci ‘aspettiamo’ che il Parlamento non ‘ubbidisca’ ai ‘desideri’ di un
    professore-opinionista e prenda atto che qualsiasi intervento sulle
    modalita’ concorsuali puo’ riguardare solo i concorsi ancora da bandire (e
    non quelli in via di espletamento), che deve comunque essere un intervento
    complessivo all’interno della riforma dello stato giuridico e che deve
    essere fatto attraverso lo strumento del disegno di legge e non con quello
    ‘autoritario’ del Decreto-Legge, strumento che, assieme alle Finanziarie e
    ai voti di fiducia, e’ stato ripetutamente usato da tutti i Governi degli
    ultimi decenni, sempre per aggredire l’Universita’ statale.

    Ma il Decreto-Legge n. 180, in sede di conversione in legge, una volta
    ripulito dalle norme ‘improprie’, potrebbe financo diventare utile
    all’Universita’ e al Paese se esso diventasse il ‘contenitore’ di norme
    inserite per accogliere le richieste dello straordinario movimento di
    protesta che vuole l’abrogazione della Legge 133 (tagli, turn over,
    fondazioni, ‘regali’ all’IIT).
    Siamo infatti ‘sicuri’ che tutto il Parlamento, maggioranza e opposizioni,
    riconoscera’ che di piu’ “meritano attenzione” le non meno “autorevoli e
    interessanti” (per usare gli stessi termini che Garavaglia e Modica hanno
    usato per Giavazzi) richieste avanzate da centinaia di migliaia di
    universitari, piuttosto che quelle di una sola persona, anche se e’
    professore di economia alla Bocconi e se puo’ scrivere sulla prima pagina
    del Corriere.
    Se questo dovesse avvenire, sarebbe la prima volta che in Italia, per le
    questioni universitarie, a prevalere sarebbero gli interessi generali
    dell’Universita’ e del Paese, piuttosto che quelli della solita lobby
    trasversale accademico-confindustriale.

    ISTIGAZIONE ALLA PRECARIZZAZIONE. Denunciamo che quanto previsto dal comma
    3 dell’art. 1 del Decreto-Legge 180 (“Ciascuna universita’ destina tale
    somma per una quota non inferiore al 60% all’assunzione di ricercatori a
    tempo DETERMINATO e indeterminato”) equivale ad aumentare a dismisura il
    precariato e a ridurre i posti in ruolo. Infatti le baronie avranno
    interesse a preferire ai ricercatori in ruolo quelli ‘a scadenza’ perche’
    piu’ ‘subalterni’ e meno pagati, la cui spesa peraltro non deve essere
    ‘contabilizzata’ nel famigerato 90%.

    16 novembre 2008

    – Nota 1. Per leggere l’intervento di Mariapia Garavaglia e Luciano Modica
    “Concorsi, si’ a nuove regole. Bene i segnali del governo”, sul Corriere
    della Sera del 5.11.08, cliccare:

    Fai clic per accedere a 05SIP3004.PDF

    – Nota 2. Per leggere l’intervento di Francesco Giavazzi “Tre segnali da
    dare in una settimana”, sul Corriere della sera 3.11.08, cliccare:

    Fai clic per accedere a 03SIP1319.PDF

    – Nota 3. Per leggere la risposta di Francesco Giavazzi “Ma il Pd ora si
    impegni per favorire un rinvio”, sul Corriere della sera del 5.11.08,
    cliccare:

    Fai clic per accedere a 05SIP3005.PDF

  216. ANDU ha detto:

    Repetita iuvant:

    ISTIGAZIONE ALLA PRECARIZZAZIONE. Denunciamo che quanto previsto dal comma3 dell’art. 1 del Decreto-Legge 180 (“Ciascuna universita’ destina talesomma per una quota non inferiore al 60% all’assunzione di ricercatori atempo DETERMINATO e indeterminato”) equivale ad aumentare a dismisura ilprecariato e a ridurre i posti in ruolo. Infatti le baronie avrannointeresse a preferire ai ricercatori in ruolo quelli ‘a scadenza’ perche’piu’ ‘subalterni’ e meno pagati, la cui spesa peraltro non deve essere’contabilizzata’ nel famigerato 90%.

  217. 5annidiassegni..avuoto ha detto:

    Sicuramente la visione storica sul fatto che ogni volta un insignificante cambiamento delle regole viene sistematicamente salutato come una grande rivoluzione, che poi si risolve in nulla o in un peggioramento, è una lezione utile da ricordare. Dopodiché le soluzioni ANDU sono ancora sull’alchimia delle regolette uffffffffff

  218. Repetita iuvant ha detto:

    Concordo, l’alchimia delle regolette è da bassa cucina caslinga, ma importante l’allerta sull’istigazione al precariato: occhio!

  219. Bombadillo ha detto:

    Scusami cattivo maestro, sono certo che tu non lo abbia fatto a posta, ma sei stato quasi blasfemo. La metafora degli otri e del vino, infatti, è di N.S. Gesù cristo, altro che di Brunetta & co.
    Comunque, il d.l. non si poteva fare tra un mese, per via delle votazioni, nè era immaginabile che se ne facessero due, di d.l., per 350 posti.
    Dai c.m., abbiamo aspettato per anni, e adesso ci “stracciamo preoccupiamo per due mesi: ma chi se ne frega!

    Per michele, scusami anche tu, ma come selezioni i migliori tra i precari, se non tramite concorso? Stabilizzazione è quando assumi a tempo indeterminato tutti i precari, ad es., tutti gli assegnisti e i ricercatori a TD.
    Concorso è quando tra quelli che hanno i requisiti, pochi li assumi in base ad una selezione dei migliori, altri no.
    Quindi il dato quantitativo è importante.
    Se tu sai che in Italia ci sono 100 precari della ricerca di diritto penale è metti a concorso 100 o anche 90 posti, praticamente, è una stabilizzazione, se pur mascherata da concorso.
    Per questo, se c’è qualcuno chi dice di volere concorsi per tutti i precari, non uno di più, farebbe prima a dire che vuole le stabilizazioni.

    Sulla cosa delle legge retroattiva limitata, invece, non posso risponderti, perchè non ho capito, se mi spieghi meglio forse ti posso dare un chiarimento tecnico.
    In ogni caso, se pure – sono d’accordo con c.m. – i ricorsi ci saranno sicuramente, la cosa non se la sono studiata male.

  220. Bombadillo ha detto:

    Mi spiego.
    Hanno fatto bene a far valere le nuove regole concorsuali – quelle, cioè, del concorso da ricercatore -solo per il futuro; e hanno fatto bene a var valere le nuove regole sulle composizioni delle commisioni, solo per quelle che non erano state già votate.
    Se la sono pensata bene.
    Allo stesso modo, quelli del ministero sono stati tecnicamente bravi a rimangiarsi l’idea iniziale – che mi aveva fatto mettere le mani fra i capelli – di far ribandire concorsi già banditi.

    Quello che mi ha fatto più sorridire è che un gruppo di ricercatori strutturati ha fatto una lettera al Ministro perchè ora si “sentono di fottere” di non aver presentato la domanda ai concosi da associato. Poverini mi spiace per loro, ma alcuni erano sicuramente giuristi, perchè citavano un manuale di diritto privato, eppure non capiscono che la riapertura, testualmente, manu militari, dei termini per partecipare a bandi di concorso scaduti avrebbe portato sicuramente, non ad una valanga di ricorsi, ma ad una valanga di ANNULLAMENTI (che è cosa affatto diversa)?

    Quindi, mi sbaglierò, ma secondo me tecnicamente sono stati proprio astuti, e la pioggia di ricorsi che si preannucia, sarà priva di effetti.

    Inoltre, se davvero, come dicono gli scettici, non è cambiato nulla, perchè questi amici e colleghi strutturati ora si sentono così “di fottere” – è l’unica espressione che rende veramente l’idea: altrimenti uno non perde la lucidità tanto da scrivere quella butade del manu militari – di non poter partecipare a concorsi che prima non avevano minimamente preso in considerazione?

  221. Bombadillo ha detto:

    Ultimo post, il più imoprtante.

    Oggi ho sentito un po’ Gastaldi sulla Rai.

    Perfino lui – sapete chi è vero: è quell’associato che presentò denuncia penale in un concorso da ordinario -, forse perchè è fuori dai giochi, ha riproposto la fesseria della rosa di 12 commissari eletti, detta da Stellina in sede di conferenza stampa, prima che la stessa questione delle rosa, emersa in CdM. fosse materialmente scritta.

    Noi tutti sappiamo, invece, che ora si tratta di una mega rosa che, in alcuni casi, si traduce in sorteggio puro. Ad es., ci sono 11 valutazioni comparative da ordianrio in questa sessione, nella mia materia, per cui ci vorrà una rosa da 165 ordinari, che sono di più di quelli esisteni (si andrà perfino al settore affine).

    Ovviamente, con riferimento alla mini-rosa, che però non esssite, se non nella conferenza stampa del Mnistro, Gastaldi era favorevole, ma non entusiasta.

    Attenzione, però, noi adesso abbiamo la mega-rosa, ovverosia il sorteggio puro, SOLO CHE LA GENTE NON LO PERCEPISCE, E QUESTO RENDE FACILE IL LAVORO DI QUELLI CHE VOGLIONO FAR PASSARE LE MINI ROSE E DUNQUE UNA FINTA RIFORMA.

    Io mi premurerò di avvisare il buon Gastaldi di come stanno veramente le cose.

    Quello che voglio dire, però, è che coloro i quali diminuiscono la portata rinnovatrice del d.l., in questa fase fanno solo il gioco dei conservatori, che non vogliono affatto che le cose cambino, e lavoreranno in questo senso in sede di conversione.

    Ricordate le parole di Valditara, in Commisisone senatoriale: non è vero cha il d.l. ha una portata palingenetica!

    Sembra proprio di sentire uno dei critici/scettici di questo blog!

  222. Bogotà ha detto:

    [ATTENZIONE: messaggio no APRI]

    Cari dibattenti,
    nei giorni scorsi ho sostenuto che il gruppetto dell’Apri (= associaz. precari della ricerca italiani) sbagliava a dichiararsi interessato al precariato; ma ero io che sbagliavo (ero stato troppo benevolo), i cosiddetti “apristi”, in realtà, sbagliano ad occuparsi tout court della Ricerca.

    Lo dimostra – se ce ne fosse ancora bisogno – l’ultimo commento dell’ “intuitivo” Bombadillo [guarda che la battuta dell’ordinario era una ‘antifrasi’!], che continua – ma evidentemente non è colpa sua – a fraintendere il senso ‘letterale’ di quello che legge.

    Sostenere infatti che occorrano tanti concorsi quanti sono i posti necessari al Sistema universitario per funzionare (senza più ricorrere all’inaccettabile selva dei contratti precari; salvo poi bandire col contagocce i concorsi per parenti ed amici), in nessun modo significa chiedere le STABILIZZAZIONI.

    E’ evidente che è stato il doppio combinato di Concorsi (truccati) col contagocce per i pochi fortunati + Contratti precari per tutti gli altri ad aver affossato l’università italiana. Se non si tiene conto di questa dimensione del problema, non si va da nessuna parte.

    Non dovrebbe essere difficile da comprendere, vero? Eppure, a quanto pare, risulta un concetto veramente troppo ostico per il gruppo di aspiranti ricercatori come Bombadillo & C.

  223. Bombadillo ha detto:

    …boh, in effetti non ti capisco proprio.
    Ma poi perchè “te la meni” tanto, io mica di ti ho chiamato in causa?
    ..e che è sta storia della battuta dell’ordinario? Quale battuta?

    Evvia il sorteggio puro! Abbasso la rosa!
    Prof. Valditara sei in conflitto di interessi: dimettiti da relatore del d.l.

    (nella mia materia è importante essere chiari, nella tua non saprei)

  224. Bogotà ha detto:

    ah no? non mi hai chiamato in causa? e allora, di grazia, dicci, caro Bombadillo, a screditare chi era rivolta la tua insinuazione circa le stabilizzazioni?

  225. Bogotà ha detto:

    [ATTENZIONE messaggio no APRI]

    Cari dibattenti,
    abbiamo avuto tutti la dimostrazione “in corpore vili” di che pasta sono fatti questi signori: la stategia ormai la conosciamo bene, insinuare, insultare, gridare slogan (questi sì veramente volgari per le intelligenze che leggono questo blog) e poi sparire… fingendosi finti tonti!
    Non diamogli più ascolto, isoliamoli!

  226. Michele ha detto:

    Bogotà credo che Bombadillo ce l’avesse con me.

    @ Bombadillo Mi rendo conto che per un giurista la terminologia è di capitale importanza, al punto che, al contrario di un fisico, tende a concentrarsi più sulla terminologia che sulle proprietà dell’oggetto definito.

    Cerco di spiegarmi meglio eliminando quei fattori che possono causare fraintendimenti.

    Alcuni mesi or sono gruppi fortemente ideologizzati proponevano l’irrealistica e deleteria ipotesi di stabilizzare in massa i precari della ricerca; altri, più pragmatici, proponevano la trasformazione di contratti di tipo precario in ricercatori, sulla base di selezioni di merito ed in numero ragionevole. Beninteso, assumiamo che questa quota ragionevole sia la quantità coperta dai finanziamenti, di sicuro molto minore del numero dei precari, che i criteri di selezione siano titoli e pubblicazioni, e prendiamo questa come definizione di “stabilizzazione”.

    Qual è la differenza rispetto ai concorsi che si suggeriscono ora? La commissione sorteggiata, dirai tu. Hai ragione, ma secondo me, il membro interno dirà: “Esimi chiarissimi colleghi, poiché il vincitore dovrà lavorare nel mio gruppo, permettetemi di proporre tizio”. E come dargli torto, il ragionamento fila, vari membri del blog hanno segnalato la questione dell’inserimento in un gruppo di ricerca, per cui non voglio tornarci su. D’altronde è assurdo affidare la scelta di chi deve lavorare in un gruppo ai membri di un altro. Se racconti questa cosa all’estero si mettono a ridere ed a scuotere la testa!

    Si sono persi mesi per mettere in piedi una procedura che produrrà un risultato che si sarebbe potuto ottenere banalmente.

    Il secondo punto come ho detto non ha basi legali, è solo una considerazione su questioni di principio. Non è neanche importante, solo mi sembra ingiusto bloccare i concorsi fino all’emanazione delle nuove regole, solo perché quelle attuali fanno schifo. Scusate ma chi è entrato ieri non ha vinto con quelle regole che fanno schifo? Questi fortunati vengono forse amnistiati? Devo essere punito solo io (io generico, non ho concorsi in vista) perché colpevole di non essere entrato ieri?

  227. Bogotà ha detto:

    [ATTENZIONE messaggio no APRI]

    Caro Michele,
    invidio il tuo autocontrollo; questi signorini mi hanno fatto perdere il mio.
    Dici che il riferimento alle stabilizzazioni era rivolto a te; forse hai ragione. Ma non è questo il punto (ieri la medesima insinuazione era rivolta contro di me).
    Il punto è che leggono e capiscono (o fingono di capire) “fischi per fiaschi”. Poi quando arriva la tua precisazione, anziché riconoscere il loro grossolano errore, sviano e ricominciano con i loro oramai insopportabili slogan.
    Ieri avevo deciso di ritirarmi dal dibattito, oramai scaduto a un livello inqualificabile, cosa che intendo fare adesso.
    In bocca al lupo ai “Critici (costruttivi, educati)”.
    Carlo

  228. 5annidiassegni..avuoto ha detto:

    @ Michele

    quello che tu dici su come andranno i concorsi per l’ambito scientifico è lapalissiano. Escludendo i casi patalogici, che proprio perchè tali continueranno ad esserci perché i furbi sono sempre un passo avanti, passeranno i candidati mediamente validi e funzionali al gruppo di lavoro del membro interno. Quindi continuo a sostenere che non cambierà nulla, fatto salvo un possibile blocco per assenza di regolamenti applicabili, cosa che nessuno è in grado di smentire allo stato attuale

    Sembrerebbe però che l’ambito umanistico sia fatto di singoli soggetti che non hanno bisogno di null’altro che loro stessi, e che quindi ritengono esista una scala oggettiva è assoluta del merito che li premierà. A loro non posso che augurare il mio in bocca al lupo

  229. cattivo.maestro ha detto:

    bombadillo,
    continui a concentrarti sulla forma e non sulla sostanza. Ovviamente sostengo che le tue osservazioni coincidono NELLA SOSTANZA con quelle di Brunetta e Gelmini.
    E questo non lo hai smentito.
    Non mi riferisco esplicitamente a te, ma mi sono stufato del modo di “ragionare” per slogan e con frasi apodittiche invalso in questo blog.

    HO GIA’ SCRITTO E ARGOMENTATO CHE IL PROBLEMA NON SONO I DUE MESI DI BLOCCO. Perchè continuate a rispondermi così???
    VOI AVETE SCRITTO CHE SIETE FAVOREVOLI ALL’ATTUALE BLOCCO DEI CONCORSI.
    Ok. Anche nella mia disciplina occorre essere chiari, come chiaro lo è Bogotà.
    Siamo tutti chiari e ottimi ricercatori. Non mi importa polemizzare. Mi importa rilevare che non avete legittimazione a difendere i diritti dei precari e che non ve ne impota niente.
    Non sono d’accordo con quanto qui ha sostenuto TOGNON (PD), ma persino lui ha sostenuto questo:

    “Chi come voi è in attesa da anni, ha diritto a concorsi rapidi e continui per tutte e tre le fasce”

    Questo è chiaro?
    “Il diritto a concorsi rapidi e continui per tutte e tre le fasce” oggi non è riconosciuto dal Governo Berlusconi,tremonti,brunetta,gelmini) e APRI è d’accordo con questa politica.

    “Il diritto a concorsi rapidi e continui per tutte e tre le fasce” (si legga bene CONTINUI) non è compatibile con le posizioni di APRI!
    (semplice e chiaro)

  230. cattivo.maestro ha detto:

    persino TOGNON delc PD è più sensibile di APRI al tema dei diritti dei precari…

  231. Bogotà ha detto:

    @5anni…
    chi sostiene simili sciocchezze (circa il campo umanistico) dimostra solamente di essere una ‘macchietta’ che non ha idea di dove sia la ricerca…

  232. insorgere ha detto:

    scusatemi ma questa discussione è veramente surreale.

    siamo nella merda, e siamo agitati, ansiosi, frustrati, fottutamente inkazzati. QUesto però non basta a giustificare il livello di tensione e di rivalità che animano questo blog.
    Ora siamo pure alle scomuniche…
    non è possibile né onesto affermare che i ragionamenti degli altri siano sempre solo slogan, che fraintendono volontariamente, che complottano contro i poveri precari.

    per favore, facciamo lo sforzo di restare coi piedi per terra.

    se esiste davvero il rischio di un rinvio sine die dei concorsi – come paventa cattivo maestro – beh allora esercitiamo tutte le pressioni possibili per evitarlo. Ma non stiamo a litigare tra noi.

    Inoltre mi permetto di aggiungere che sarebbe opportuno che tutti noi lavorassimo, ciascuno nel suo ateneo, per ottenere localemente modifiche e sviluppi positivi. Ricordo a tutti che a prescindere dalle scelte del governo e del parlamento gli atenei hanno un certo grado di autonomia e anche su quello dobbiamo far leva.

  233. insorgere ha detto:

    @ cattivo maestro
    certo che tutti vorremmo concorsi puliti e rgolari per tutte le tre fasce!

    il punto però è che devono essere contemporaneamente puliti e regolari. a che serve avere concorsi regolari se sono TUTTI finti? a che giova consentire ai leccapiedi di piazzarsi lasciando a spasso i meritevoli? perché sprecare anche un solo centesimo per concorsi farsa?

    l’obiettivo deve essere avere rapidamente concorsi puliti e regolari. ci siamo vicini, più che mai…concentriamoci sulle cose da fare e smettiamo di azzannarci tra noi.

  234. 5annidiassegni..avuoto ha detto:

    @bogotà

    ho detto sembrerebbe perché non è il mio ambito. Dai alcuni post mi è sembrato di inferire questo ma seriamente non ho gli strumenti per dare un giudizio mio su questo

    Comunque lo scontro non aiuta nessuno. Se non si è d’accordo con l’APRI non ci si iscrive.
    io sono più interessato a capire da apristi e non come si vuole procedere su quanto si muove per il futuro, dopo l’effettivo espletamento di questi pochi concorsi I e II sessione 2008. In un post precedente

    SIAMO UNA MAREA!


    ho fatto un cenno a cosa si discute da noi (molto moltissimo TD).
    Ci sono in atto discussioni di questo tenore nelle vostre università?

  235. Michele ha detto:

    A 5annidiassegni,
    quindi anche tu appartieni alla specie dei critici. E naturale e giusto che si scelga il candidato più adatto ad inserirsi in un gruppo, anche se questo non è necessariamente il migliore in senso assoluto.

    Purtroppo in questo modo si perpetra il potere dei gruppi, e si perde l’opportunità di inserire “sangue fresco” cioè nuove linee di ricerca.

  236. insorgere ha detto:

    @ 5annidiassegni
    per quanto ne so io – ma sono in ateneo oltre quota 90 – l’unica cosa certa è che da noi si discute solo del fatto che parecchi baroni e tanti “predestinati” ai concorsi da ass e ord. sono inkazzati neri perché il decreto gli ha rovinato la festa.

    del futuro, del nostro futuro di precari, non gli frega nulla a nessuno. è per questo che prossimamente vedremo di ricordargli con iniziative concrete che senza di noi l’università resta ferma.

  237. France ha detto:

    DISCLAIMER: IRONIA A PIENE MANI.
    Mah, libero di fare come vuoi, Bogota’. Il problema e’ che fuori c’e’ la realta’: il d.l. c’e’, lo discuteranno e lo convertiranno, e ne faranno quello che vogliono. Se uscira’ “addomesticato” come e’ probabile (se non facciamo nulla per impedirlo), non cambiera’ granche’: ci saranno minirose dove saranno eletti commissari pilotati, reintrodurranno scritti e orali, etc etc.tra due mesi le Univ ricominceranno a bandire, e via fino al 2011, 3000 posti cosi’. Parteciperete, qualcuno vincera’, tanti no. Questo e’ il futuro, senza interventi da parte nostra (nostra di tutti, io, te, R.I. e Pisacane).
    Quei fascistoidi, collaborazionisti, leccaculi, signorini, quattro gatti dell’APRI proveranno a evitare che il sorteggio puro, l’abolizione di scritti e orali, l’adozione di criteri oggettivi di valutazione di titoli e CV siano mantenuti. Questo perche’ ovviamante sono dei pazzi criminali che godono a vedere soffrire i poveri nonnetti che da anni tessono la loro tela per fare quel che vogliono sotto la comoda copertura del concorso-senza-responsabili. Ed hanno in spregio il criterio della cooptazione fittizia irresponsabile. E, ovviamente, l’APRI si dissolvera’ nel nulla subito dopo aver conseguito questo orgasmo galattico, tanto loro non frega nulla della precarieta’, del sottofinanziamento, della piramide rovesciata, dei fuori ruolo: a loro interessa fare solo casino ora e subito, perche’ animati dal demone malvagio della supponenza.
    RNRP sosterra’ le manifestazioni contro la legge 133, contro la Gelmini, contro Berlusconi. Solo il ritiro di tutti i rpovvedimenti e la caduta del Governo potra’ creare i presupposti per mettere mano alla riforma.
    R.I. abolira’ ORA e SUBITO i concorsi, il valore legale del titolo di studio, i limiti massimi per i salari dei docenti, il tetto massimo per le tasse, e la festa della Befana.
    Bogota’ non lo so e non mi riesce capirlo.
    Colombo da Priverno secondo me ride come un matto, da qualche parte nell’Universo… Mi manca tanto…

  238. France ha detto:

    mi fate incasinare
    “quei fascistoidi….proveranno ad evitare che il sorteggio…NON siano mantenuti”

  239. 5annidiassegni..avuoto ha detto:

    sarà che io vengo da una università virtuosa e nel mio dip. gli ssd sono tutti piccoli, ma dei concorsi non se ne sta fregando nessuno. I precari invece servono per portare avanti i lauti contratti che permettono di essere virtuosi, quindi fingono indifferenza ma sono un po’ preoccupati

  240. cattivo.maestro ha detto:

    DIRITTO A CONCORSI CONTINUI
    non è
    DIRITTO A CONCORSI PULITI E REGOLARI

    Non è difficile!
    Sono due fasi diverse.
    Sulla seconda “DIRITTO A CONCORSI PULITI E REGOLARI” siamo tutti d’accordo.
    Sulla prima “DIRITTO A CONCORSI RAPIDI E CONTINUI per tutte e tre le fasce” no. Sulla prima TOGNON era più rispettoso dei diritti dei precari di molti di noi…

    Io non so in quali Università lavorate, ma io vedo nell’Università italiana MOLTO marcio, ma non TUTTO marcio.
    Io non ho mai visto fenomeni tali da poter scrivere una frase del genere
    “serve avere concorsi regolari se sono TUTTI finti? a che giova consentire ai leccapiedi di piazzarsi lasciando a spasso i meritevoli? perché sprecare anche un solo centesimo per concorsi farsa?”
    Se avessi visto una realtà così, di concorsi “TUTTI finti” vinti solo da leccapiedi non avrei scelto la carriera universitaria.

    Mi sono davvero stufato anch’io caro BOGOTA’.
    Abbandono anch’io questo blog.

  241. Bogotà ha detto:

    [ATTENZIONE messaggio no APRI]

    @Insorgere,
    ti so in prima linea coi valorosi “precari di Pisa” contro la L.133: e la cosa ti fa onore! Vorrei sottoporre alla tua attenzione il seguente, incomprensibile doppio commento del leader aprista Mino: «Caro Bogotà, ma lo sai che io sono stato l’unico precario del mio Dipartimento a scendere in piazza contro il Governo?!» (mino, ieri, h. 3:25 pm); pochi minuti dopo (a seguito dei miei sinceri complimenti): «Infatti è stato un errore scendere in piazza ieri…. ma in fondo credo che nemmeno tu sia sceso in piazza visto che stavi a scrivere su questo blog. Bye Bye». (mino, ieri, h. 3:47 pm).
    Ora, ti chiedo, anche per te è stato un errore scendere in piazza contro la L. 133?

    A titolo di cronaca – sempre per mostrare di che pasta sono fatti questi signori dell’Apri – ti riporto l’epilogo della scenetta. Dopo questo scambio di battute (veramente “surreale”, per riprendere una tua immagine), ho scritto il seguente commento: «Caro mino, non ti capisco proprio… Ho avuto modo di dire pubblicamente che rispettavo il tuo impegno e che ammiravo la tua passione… E’ chiedere troppo lo stesso riconoscimento per chi come me senza infingimenti dice – e motiva – quello che pensa?» (Bogotà, eri, h. 3:55 pm).
    E’ inutile dire che il mio commento attende ancora una risposta.

    @5anni…
    il mio riferimento non era a te, ovviamente; ma a chi in questi giorni – dal settore umanistico – ha tentato di spacciare una simile barzelletta!

  242. mino ha detto:

    Giusto per precisare il mio pensiero sulle manifestazioni.
    Ho preso parte a molte assemble e manifestazioni in queste ultime settimane. A dire la verità non c’era quasi nessun precario (io ero l’unico del mio dipartimento)… c’erano soprattutto molti studenti e, alle assemblee, anche molti professori.
    Perchè ho partecipato? per protestare contro la legge 133 e contro il totale immobilismo della Gelmini, la quale, fino alla fine di ottobre, dopo vari mesi non aveva presentato assolutamente nulla per l’Università, fuorchè avvallare i tagli di Tremonti, tagli peraltro indiscriminati.
    Il mio giudizio critico nei confronti di questi provvedimenti del Governo rimane. Come non potrebbe? Ora, però, se un bel giorno la Gelmini presenta un provvedimento su cui sono d’accordo – e che oltretutto recepisce praticamente tutte le proposte per le quali ho contribuito a raccogliere 1000 firme – che devo fare, che siccome è di uno schieramento a me avverso devo dire che non mi va più bene?
    Non è che se uno concorda con un singolo atto di un Governo automaticamente avvalla tutti gli atti di quel Governo. Mi sembrano ovvietà, comunque…

    Riguardo la protesta del 14 novembre, preciso il mio pensiero. E’ chiaramente una mia opinione, ma secondo me è stato un errore sindacale la scelta della data. Lo sciopero doveva, a mio parere, essere messo in una data più ravvicinata al 30 ottobre (sciopero della scuola) o, meglio ancora, coincidente col 30 ottobre. E comunque prima del varo del decreto. Dopodichè, credo che bisogna capitalizzare gli scipperi, e se un Ministro contro cui hai indetto uno sciopero ti chiama al tavolo delle trattative e ti dice anche che è disposto a rivedere i tagli (ok, molto generico, ma se non ci si siede per trattare non si saprà mai cosa in dettaglio cosa c’è sul tavolo) e perfino anche a considerare le stabilizzazioni negli epr tanto care ai sindacati (non so a voi, ma non vorrei che qualcuno si offenda), beh io credo sia un errore sindacale rispondere “non mi interessa trattare, io sciopero lo stesso”. Chiaramente è una mia opinione.

  243. mino ha detto:

    Poi, Bogotà, non avevi capito l’ironia del mio messaggio? Poco prima, nel tuo anatema contro l’associazione, avevi detto ai precari di tutto il mondo “non mandate e-mail a parlamentari come costoro vi chiedono!!! fatelo solo quando essi scenderanno in piazza contro i tagli del Governo!”
    Ora, siccome io in piazza ci sono sceso, mi aspettavo che allora tu conseguentemente acconsentissi ai precari di poter contattare i parlamentari per chiedere di non stravolgere il decreto.
    Buonanotte.

  244. Bombadillo ha detto:

    Bogotà, vedi che la gente ha pure una vita privata (lavoro o famiglia).

    Non è che sta tutto il giorno a dare risposte puntuali su questo Blog.
    Quando uno non risponde, magari, è solo perchè è andato a prendere una boccata d’aria. E poi può anche perdersi qualcosa.
    Quando non capisce, o fraintende, magari è solo perchè non conosce l’interlocutore, o ha letto troppo in fretta (o quello che è scritto è oggettivamente oscuro).

    Davvero, non capisco questa tua fissazione per la presunzione di mala fede (ma non era la buona dfede che si presumeva?), e per gli insulti personali, o , come è stato scritto, le scomuniche: che non snon reciproche, però, perchè io non mi sono mai sognato di offendere o, appunto, di scomucare nessuno.

    Per c.m. penso che ci siamo spiegati dal post precedente: la tua posizione mi è chiara, e non la condivido, e viceversa. Da cattolico, però, ho creduto opportuno riferirti, per il solo caso che non lo sapessi (e visto che avevi scritto, testualmente, “parli con le parole di”), che quella era una frase di N.S. Gesù cristo. Tutto qui.

    Per Michele, qui parte della questione sta diventando solo terminologica, e quindi noiosa. Mi pare più interessante l’altra parte.

    Quello che tu dici sul passato è giusto, ma devi sapere che un pricipio generale dell’ordinamento giuridico è che la legge dispone per l’avvenire. In verità, è un principio che può essere derogato, ma non in campo di norme incriminatrici. Allo stesso modo non può essere derogato con riferimento ai c.d. diritti acquisiti. Per questo ho scritto che sono stati astuti e se lo sono pensato bene – da un punto di vista tecnico, perchè i ricorsi cadano nel nulla – il d.l.

    Non potevano toccare i commissari già nominati, figuriamoci se potevono toccare quelli che hanno vinto, in questi anni, con queste regole assurde. Il tutto può apparie ingiusto, ma è solo l’applicazione di un principio generale dell’ordinamento.

    In fine, voglio ribadire che, da parte mia, non ho nemici tra i precari – io sono un precario, ricordate?.. mica un ordinario come r.i. (allerta ironia) – e non voglio litigare con nessuno, tranne con quelli che oramai chiamo “candidati carismatici”, ed i loro difensori.

    Un nuovo slogan?

    Abbasso i candidati “carismatici”. Evviva i candidati meritevoli.

  245. France ha detto:

    DISCL:IRONIA (GREVE)
    AHHH Bogota’ non mi hai risposto! Hai risposto a 5anni e a insorgere e a me no! Questo e’ un grave insulto! E allora dillo che invece che pensare a me dovevi andare a trombare!

  246. Bogotà ha detto:

    Mino, tu stesso da qualche parte in questo blog hai sostenuto che la Petizione è stata fatta in un contesto completamente diverso rispetto alla situazione attuale.
    In sintesi:
    – prima della L. 133;
    – prima del d.l. 180.

    Se mai al momento della Petizione aveva senso chiedere quello che avete chiesto, oggi non è più così. E’ cambiato tutto.

    L’atteggiamento dell’Apri mi sembra di una miopia grottesca e paradossale: sembra che voi più che a le sorti dei precari siate interessati a difendere la presunta paternità della Petizione (ma “pater semper incertus”, o no?), a disquisire se è nato prima il Decreto o la Petizione…

    Quindi alla tua domanda su cosa si debba correttamente rispondere alla ministra, rispondo dicendo: “no, mia cara, troppo tardi! Così tu mi fotti fingendo di darmela” (scusandomi per la volgarità, che spero non offenda i più sensibili dell’Apri).

    Per il resto (ironia e quant’altro), scusa ma proprio non ci ho letto nulla da ridere; nè ho trovato una qualche risposta alla mia domanda:
    «Ho avuto modo di dire pubblicamente che rispettavo il tuo impegno e che ammiravo la tua passione… E’ chiedere troppo lo stesso riconoscimento per chi come me senza infingimenti dice – e motiva – quello che pensa?»

    Come s’usa dire tra legulei, tanto vi dovevo!

  247. Bogotà ha detto:

    France, a te ho smesso di rispondere da un po’…

  248. France ha detto:

    Ma dai, sei proprio offeso allora…

  249. Bogotà ha detto:

    Bombadillo, apprezzo le tue parole. Se la tua è ancora un’apertura al dialogo rispondimi, per piacere, su questi due punti:

    – sostenere che “occorrano tanti concorsi quanti sono i posti necessari al Sistema universitario per funzionare (senza più ricorrere all’inaccettabile selva dei contratti precari)” per te significa “chiedere le STABILIZZAZIONI”?
    SI / NO

    – sei d’accordo che “il doppio combinato di Concorsi (truccati) col contagocce per i pochi fortunati + Contratti precari per tutti gli altri” sia una delle principali cause dell’affossamento dell’università italiana? – Ed in partic., che se non si tiene conto di questa dimensione del problema, non si va da nessuna parte?
    SI /NO

    Se le risposte dovessero essere nell’ordine negativa + affermativa, sarebbero vivamente gradite delle scuse!

  250. Bogotà ha detto:

    No, France, sono molto spaventato…

  251. Bogotà ha detto:

    No, France, sono SOLO spaventato…

  252. insorgere ha detto:

    @ bogotà:

    personalmente io credo fortemente nel diritto/dovere di manifestare (in generale) e nel dovere nostro di precari di far sentire la nostra voce, non solo per salvarci il culo, ma per tentare di migliorare il sistema universitario per tutti.

    Sono mesi che spendo tanta parte (forse troppa, infatti sono in ritardo per la consegna di un libro…) del mio tempo in riunioni, assemblee, cortei ecc.
    A mio modo di vedere ci sono 3 battaglie diverse, ma un’unica guerra.
    La guerra è quella al sistema marcio e corrotto e le battaglie sono contro i tagli, per concorsi puliti e per maggiore democrazia e trasparenza nei dipartimenti, facoltà, atenei. Su questi fronti sto lavorando, nel mio piccolo, anzi piccolissimo.
    Le cose di cui vado più fiero e che penso siano più utili le abbiamo fatte e le stiamo facendo a livello locale: per es. contiamo di bloccare il prossimo appello di esami nella facoltà di lettere qui a pisa – puntando sull’astensione dal lavoro gratuito di tutti i cultori della materia.

    Apri può, a mio avviso, rappresentare uno strumento utile, sopratutto per quanto riguarda per la seconda battaglia: concorsi puliti. Dal mio punto di vista quella rimane una parte del lavoro, solo una parte…per quanto importante.

    @ cattivo maestro:
    so di non averti citato in maniera filologicamente corretta. il punto è che per me se non sono puliti (almeno un poco) i concorsi sono uno spreco.

    la mia esperienza dopo 12 anni di precariato è che si sanno SEMPRE i vincitori dei concorsi in anticipo (di solito prima che venga bandito il concorso). NE ho fatti/seguiti moltissimi e in un solo caso non ha vinto il predestinato, ma solo perché aveva spedito i titoli in ritardo rispetto alla scadenza….

    Capita a volte che i predestinati e poi vincitori di concorsi non siano completamente imbecilli, ma in tutti i casi che ho seguito a me – come a molti altri nel mio settore – risultava evidente che non erano comparativamente i migliori (non i più produttivi, non i più originali). In ogni caso non vincevano MAI per i loro meriti, ma solo perché avevano santi in paradiso, perché si erano prestati ad offrire per anni prestazioni servili e per quelle – non per il loro curriculum (buono o cattivo) – venivano premiati.

    Ho visto le migliori menti della mia generazione umiliate, offeste, ingannate e sfruttate. Il sistema, dal mio parzialissimo punto di osservazione, è completamente marcio. Se ne deduce che ogni centesimo speso con le vecchie regole concorsuali è un centesimo buttato.
    spero di averti risposto.

  253. cattivo.maestro ha detto:

    Come abbiamo vinto i nostri concorsi di dottorato?
    Come abbiamo vinto i nostri concorsi per gli assegni di ricerca?
    Come abbiamo vinto i nostri concorsi post-doc?
    Come abbiamo vinto i nostri concorsi a tempo determinato?
    In un sistema “completamente” marcio anche i nostri concorsi erano truccati.
    In non ho visto, dal mio angolo di visuale un sistema “completamente” marcio.
    Ho visto tanta cooptazione non responsabile.
    Quelli che oggi va di moda chiamare concorsi “truccati” erano forme di cooptazione di fatto.
    Il problema è la cooptazione o l’assunzione non responsabile da parte dell’Ateneo e della Commissione?
    Allora perchè diamo la precedenza sempre alla riforma delle regole e non alla riforma del principio che i chiamanti (Ateneo, facoltà, dipartimento, commissari) devono essere responsabilità del chiamato?

    Mi sono scontrato più volte con RIVOLUZIONEITALIA, ma diamine su questo ha ragione da vendere.

    E’ più urgente cambiare le regole o il principio della responsabilità di chi chiama?

    Per favore, caro MINO, non si può sostenere che non si possono adottare due decreti-legge sull’Università!
    Dai un minimo di rigore, il Governo ha già adottato quattro decreti-legge sull’Università da giugno a ottobre!!!
    Si poteva aspettare trenta giorni per adottare regole APPLICABILI sull’Università?

    “perchè nel d.l. non hanno inserito da subito i criteri valutazione per far partire i concorsi da ricercatore subito?
    Se è perchè serve tempo per scriverli (30 giorni secondo il decreto legge) non si poteva adottare il decreto-legge trenta giorni dopo? Nel frattempo mica sarebbero partiti i concorsi con vecchie regole (l’erogazione del finanziamento straordinario dipende sempre dal Ministero…). Ossia, perchè non sono state dettate delle regole IMMEDIATAMENTE applicabili, se bastava aspettare 30 giorni?
    L’unico effetto immediato del decreto-legge sul reclutamento dei ricercatori è stato il blocco temporaneo dei concorsi”

  254. cattivo.maestro ha detto:

    Errata corridge:
    “i chiamanti devono essere responsabili del chiamato”

  255. Conservatori che diventano riformisti… riformisti che si incastrano su burocrazie conservatrici…

    non ci si capisce più nulla…

    cmq per far chiarezza ripartiamo dalla madre di tutte le riforme…:

    ABOLIZIONE DEL VALORE LEGALE DEL TITOLO DI STUDIO

    la più dura, ma la più elegante ed espressiva… l’effetto domino è infatti quello che tutti auspichiamo… ma la paura è ancora tanta…

  256. France ha detto:

    Fa molto piacere vedere che cattivo.maestro e Bogota’ sono finalmente d’accordo con R.I.! C’e’, mi pare di capire, una leggera differenza fra loro: Bogota’ e cattivo.maestro sono pel l’abolizione dei concorsi e la cooptazione responsabile quando sara’ possibile, ma per il presente vogliono tenere la cooptazione irresponsabile figlia del vecchio sistema. E quindi 3000 posti assegnati cosi’, vecchio stile.
    R.I. sospetto che vorrebbe cambiare ttutto e subito ma sa benissimo che non si puo’ in un giorno, e quindi terrebbe i soldi bloccati nell’attesa che venga quel giorno.

  257. Bogotà ha detto:

    … già e poi c’è France e gli apristi che sono convinti che basta cambiare due regolette sulla formazione delle commissioni (sic!) per riformare il sistema, imponendo per forza di legge la meritocrazia…. ma mi faccia il piacere!
    Principe de Curtis

  258. France ha detto:

    http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-7/bozza-autoriforma/bozza-autoriforma.html

    RNRP, voi che senz’altro c’eravate, avete per caso il documetno ufficiale? Per lo meno la parte che riguarda la ricerca e il reclutamento.
    Grazie

  259. France ha detto:

    Cosi’ me la metti giu’ male Bogota’.
    Noi vogliamo esattamente quello che volete tu e R.I: chiamata diretta responsabile, finanziamento in base ai risultati, valutazione su base individuale, dipartimentale, facolta’, ateneo. Nell’attesa, NON blocchiamo le assunzioni ma facciamole un po’ piu’ pulite.
    cattivo.maestro, quello del “tutti ladri, nessun ladro”, e’ un vecchio adagio che appartiene al secolo scorso, voglio sperare. Assegni, borse e dottorati, tutti concorsi finti. Ma concederai che c’e’ differenza fra avere un vitalizio irrevocabile e un contratto di 6 mesi?

  260. Bogotà ha detto:

    A.D. 2009: la riforma meritocratica.

    Dopo una battaglia durissima ed estenuante in Parlamento il grupppetto dell’Apri capeggiato dal suo valoroso presidente, noto ai più con il nome di battaglia di France il neerlandese (un nome che al solo sentirlo pronunciare infonde terrore tra gli sgherri del potere baronale di destra e di sinistra), riesce finalmente ad imporre la cosiddetta “regoletta” sulla formazione delle commissioni per il concorso a ricercatore: appassita la rosa, d’ora in poi ci sara il sorteggio puro!!!

    Il giorno della valutazione concorsuale la commissione di commissari si riunisce. Cinque fottutissimi ordinari sorteggiati, e pertanto liberi di scegliere finalmente il candidato migliore, senza più subire il ricatto del collega.

    Alt, si diffonde una voce: tra i candidati ci sarebbe la figlia di un collega. C.zo, non lo avevamo previsto… e ora che si fa?
    Beh, la ragazza è bravina, forse non è la migliore… ma i suoi titoli sono buoni… anche se non i migliori…
    Vabbè, si fa tardi: cosa facciamo?
    Propongo di votare: …
    [Fine dell’atto primo]

  261. France ha detto:

    A.D.2009????? Allora hanno fatto prestissimo!

  262. Bogotà ha detto:

    France, nell’attesa che io finisca di completare la mia ultima fatica drammaturgica vorrei sottoporti un questionario che ieri ho distribuito a Bombadillo… mi interessa davvero molto conoscere le tue risposte.
    Ti ringrazio anticipatamente per l’attenzione.

    Quesiti:
    – sostenere che “occorrano tanti concorsi quanti sono i posti necessari al Sistema universitario per funzionare (senza più ricorrere all’inaccettabile selva dei contratti precari)” per te significa “chiedere le STABILIZZAZIONI”?
    SI / NO

    – sei d’accordo che “il doppio combinato di Concorsi (truccati) col contagocce per i pochi fortunati + Contratti precari per tutti gli altri” sia una delle principali cause dell’affossamento dell’università italiana? – Ed in partic., che se non si tiene conto di questa dimensione del problema, non si va da nessuna parte?
    SI /NO

    (Se le risposte dovessero essere nell’ordine negativa + affermativa, sarebbero vivamente gradite delle scuse!)

  263. France ha detto:

    Quesito 1)
    SI. Mi permetti di motivare? Il sistema universitario (e gli Enti, anche) funziona ormai esclusivamente grazie ai cococo, cocopro, borsisti, assegnisti etc, nonche’ pochi fortunati TD. Il punto e’ che fare un concorso per sostituire tutti questi contratti, che sono quelli precari, con contratti a t.ind significa, nella sostanza dei fatti, stabilizzare chi ora e’ precario (infatti se, diciamo, prevedessimo 50.000 concorsi per coprire con t.ind quello che ora e’ coperto con contratti precari, chi adesso e’ precario avrebbe un concorso aperto dove, verosimilmente, vincerebbe). Al di la’ della sostenibilita’ economica di tale misura (i soldi, volendo, si stampano), tale operazione e’ profondamente errata. Ti ho gia’ speigato che, secondo me, la precarieta’ non e’ il non avere il contratto a t ind quando si e’ 30nni, ma il non averlo dopo i 40 e nel frattempo, agonizzare in un percorso a singhiozzo fatto di 300 tipologie contrattuali diverse, senza diritti, pagati un cazzo e senza una prospettiva (o fuori, o dentro) ben definita. Ora, nel resto d’Europa (civile) i ricercatori chiamiamoli TD (o postdoc fellows) sono inquadrati in una forma contrattuale unica, che porta a diventare PI tra i 30 e i 40 anni, senno’ cambi lavoro. E, per farti un esempio, nel mio istituto tra PhD students e postdoc superiamo largamente la maggioranza dei dipendenti. Tu vorresti passare in un botto da 60.000 tind a 100.000 tind in Italia. Ma allo stesso tempo dovremmo anche creare un postdoc e un PhD come nel resto di Europa, e perche’ no, investire nelle strutture, nei macchinari etc… perche’ anche quelli fanno abbastanza pena… Insomma, se ora l’Italia spende lo 0,9 del PIL (che nei prossi anni e’ dato leggermente incalo), da domani dovrebbe spenderci stabilmente il 5%? E’ realistico? Secondo me no.
    Quesito 2
    Sono due domande, e la prima dice “una delle principali cause”: SI, e’ una delle principali cause, ma ce ne sono altre, anche. La mancanza di vaultazione, per dirne una
    La seconda e’ “se non si tiene conto del problema non si va da nessuan parte”? SI: lapalissiano, direi. 50.000 persone senza un futuro sono un bel casino.

    A rigore, quindi, NON ti devo delle scuse. E non credo tu le volessi da me, by the way…

  264. Birillo ha detto:

    Carissimi

    Sono stato alla manifestazione e sono rimasto senza parole. Mi brillavano gli occhi per la felicità. Non avrei neanche immaginato un successo del genere. Piazza Venezia era già gremita e la coda del corteo era ancora almeno al Piazzale dei 500.
    Per chi consoce Roma sa cosa significa. Una marea. Davvero un onda.
    Vi erano moltissimi studenti e un numero incredibilmente alto di precari (@mino forse il tuo dipartimento è un po’ particolare. Dal mio, che cenrtamente non è definibile enorme, eravamo almeno una ventina nonostante che per essere a Roma si è dovuti partire prima dell’alba).
    Se non avessi letto svariati commenti un po’ fuorvianti non sottolinerei nemmeno che lo scopo della marea di persone non era l’ottenimento di regole più o meno bizantine che hanno il solo scopo di buttare fumo negli occhi ai “suggeritori” del ministro.
    Lo scopo era quello di bloccare il taglio dell’FFO. Come hanno capito tutti quelli che sono scesi in piazza, e molti di quelli che avrebbero voluto farlo ma per un motivo o per un altro non hanno potuto, il taglio dell’FFO è la morte della ricerca nell’università pubblica. Inutile parlare di cure quando il malato è stato accoltellato! Prima fermare il coltello.

    Mi dispiace sottolinearlo, non è carino, ma se mai il governo si siederà ad un tavolino non sarà certamente per i ringrazziamenti dell’APRI, che si pone sulla stessa linea del gruppuscolo di studenti universitari di AN che in uno scarso centinaio manifestavano sotto il ministero in appoggio a MS, ma sarà grazie alle fatiche di quelli che venerdì, spendendo i propri pochi soldi, sono scesi in piazza.

    Per tutti quelli che dicono che al momento non ci sono soldi e che il 3% è un obiettivo impossibile ricordo che il Berlusca ha, domenica, parlato di un aiuto di 80 Miliardi a non si sa bene chi. 80 miliardi sono più di 11 volte l’FFO attuale (senza tagli) e siccome l’FFO è circa l’1% del PIL l’aiuto è dell’ordine dell11% del PIL. Questo porta a due possibili conclusioni:
    a) I soldi ci sono e la distruzione dell’università pubblica è un obiettivo dell’attuale governo. Le riforme sono quindi un mero fumo atto ad ingannare chei vuol essere ingannato.
    b) I soldi non ci sono. Il nano è un bugiardo e pensare di riformare in senso meritocratico un governo in cui chi si scaglia contro i “Fannulloni” è un ministro che come professore non ha quasi mai pubblicato è una barzelletta.

    Marco

  265. Birillo ha detto:

    @ France

    Complimenti per il lavoro ed un grande in bocca al lupo
    Marco

  266. Bogotà ha detto:

    France, la tua motivazione è talmente involuta e contraddittoria da non fare onore alla tua intelligenza…

    Comunque, prendo atto di quello che hai scritto e considero chiuso l’incidente. Ora tutti sanno cosa è l’Apri. Con tali presupposti – è evidente – nessuna comunicazione tra di noi è più possibile.

  267. cattivo.maestro ha detto:

    Carpo France,
    ho già detto che non parteciperò più alla discussione in questo blog perchè mi ha annoiato.
    Ho sempre apprezzato la tua capacità di discutere e la tua ironia.
    Però mi costringi a replicare, veramente contro ogni mia voglia.

    La tua sintesi è francamente inaccettabile.
    Io ho posto l’accento sulla priorità della responsabilità di chi assume e sul diritto a concorsi rapidi e continui.
    Voi invece potete l’accento sulla priorità del sorteggio (avete mai assistito ad una discussione fra tre anziani ordinari? Frasi tipo “è il figlio di un collega, non posso che volergli bene” dovrebbero farmi rabbrividire).
    Sono convinto che non è il sorteggio o l’elezione che cambieranno le cose, ma la responasibilità di chi sceglie.
    Questo dovrebbe essere chiaro.

    La mia lenzuolata di esemplificazioni qualunquiste era la dimostrazione qualunquista delle conseguenze di un’affermazione qualunquista che io non condivido e che volevo criticare: TUTTO E’ MARCIO.
    Non ho visto solo marcio. Ho visto ordinari che vivono per studiare. Qualche giorno fa la figlia di un ordinario all’Università mi ha chiesto “anche tu come Papà lavori sempre, anche la domenica e la notte?”. Io andrei cauto con le generalizzazioni qualunquiste perchè altrimenti rischiamo di trascinare nella merda anche persone serie che hanno un indice di produzione scientifica altissimo. Ne ho conosciuti tanti. C’è MOLTO marcio. Non TUTTO marcio. Se però voi continuate a pensare, come molti di voi, hanno scritto esplicitamente che è “TUTTO MARCIO” ne dovete trarre TUTTE LE conseguenze. I nostri titoli non sono valutabili ai fini concorsuali. Io me li sono sudati, ma ai concorsi che ho vinto hanno partecipato non più di due o tre candidati. Non c’è una graduazione di concorso truccato: o è truccato o no. Non c’è differenza se si vince un posto a tempo determinato o un assegno di quattro anni (a me l’unica richiesta di rinuncia a partecipare ad un concorso con pressioni pesanti è arrivata per un concorso per un assegno di ricerca!!!).
    Io vorrei che vi fermaste a riflettere su queste cose ed invece vi vedo andare avanti con furia.
    Io non lavoro mai senza mettere in discussione quello in cui credo.

    Per es. da anni sono un convinto sostenitore dell’abolizione del valore legale della laurea. Ma non penso, caro RIVOLUZIONE ITALIA; che si possa partire così. Anche l’Unione europea quando adotta normative di forte impatto, non sceglie la mannaia del regolamento comunitario, ma la graduazione della direttiva, che ammorbidisce gli effetti della riforma nel tempo.
    Non si può partire dalla riforma dell’abolizione del valore legale del titolo di studio. Ci si deve arrivare.
    E poi, caro RIVOLUZIONE, tu almeno puoi stare tranquillo perchè suol valore dei titoli di studio è già intervenuta una direttiva comunitaria nel 1999. Che significa? Che l’Unione europea è già competente in materia e non tarderà, prima o poi, ad adottare una seconda direttiva stavolta nella direzione da te auspicata. Ma anche l’EUROPA è cauta sul punto, perchè le riforme di forte impatto non si inseriscono nel tessuto normativo con un semplice innesto chirurgico, ma è necessario adeguare (armonizzare) tutto il corpus normativo ad una trasformazione radicale come questa.

    Vi chiedo di leggere e di riflettere su queste cose. Non vi chiedo di rispondermi perchè ho dichiarato di non voler più partecipare alla discussione su questo blog, perchè la ritengo improduttiva.

  268. Bombadillo ha detto:

    Ciao Bogotà, dai non stare così sgorbutico pure di mattina!

    Prima la questione Gastaldi. Il ch.mo prof. Gastaldi mi ha subito risposto: un vero signore.
    Mi ha ringraziato per le informazioni sul decreto, e ha detto che porterà avanti anche lui la battaglia di quei ricercatori precari (spero non solo dell’APRI) che vogliono il sorteggio puro. Mi ha scritto, inoltre, di vigilare perchè le modalità del sorteggio siano pubbliche, tipo lotto, altrimenti si va a finire come nelle commisisoni per la conferma, in cui lui si è ritrovato il prof. che aveva denunciato.

    Veniamo a Bogotà.

    sostenere quello che sostieni tu al primo punto può significare tutto e nulla.

    Mi pare quell’anno in cui Massimino baffetto si era fissato con il dire in ogni trasmissione TV che la finanziaria doveva essere EQUA. Gli pareva di aver trovato la parola magica: ma ovviamente può voler dire tutto o niente.

    Lo stesso mi pare di poter dire di quel periodo che riporti tra virgolette.
    Perchè il punto cruciale diventa: quanti sono i posti necessari al sistema?
    Se, guarda caso, sono un numero pari a quelli dei precari – come SEMBRA di poter dedurre dal proseguo della frase – allora PARE che tu voglia le stabilizzaizoni: PARE!
    Secondo me, uno che legge può pensare questo, perchè è il tuo periodo che si presta a questa interpretazione. Ma perchè insistere ancora?

    Tu hai offerto la tua interpretazione autentica – che a me è parsa altrettanto oscura, ma questo è un “classico” delle leggi di interpretazione autentica – e nessuno si sogna di dire che sei in malafede, per cui volevi dire un’altra cosa, e adesso invece…bla, bla , bla.

    Noi presumiamo la buona fede!

  269. cattivo.maestro ha detto:

    scusate per gli errori di battitura, ma la mia tastiera ormai è al limite…

  270. cattivo.maestro ha detto:

    Caro birillo, veramente avevo bisogno di leggere riflessioni intelligenti come le tue. Complimenti!

  271. Bombadillo ha detto:

    Continuazione:
    sono perfettamente d’accordo con me stesso, e dunque anche con te, sul secondo punto, che poi è quello che vado scrivendo continuamente, da mesi, su questo blog. E non vedo proprio di cosa dovrei scusarmi, perchè sono d’accordo con me steso, e con te.
    Fammi capire, uno se è d’accordo con te ti deve chiedere scusa?
    No, perchè io sono uno convinto che quando si sbaglia si deve chiedere scusa, e lo faccio sempre volentieri, ma questa cosa del chiedere scusa se si è d’accordo non la capisco proprio.

    In fine, per c.m.

    Siamo tutti d’accordo pure sulla questione della responsabilità

    Il “è tutto marcio”, però, non è qualunquismo.

    Infatti, è tutto marcio.

    Ma non nel senso che vincono sempre i peggiori, o comunque persone inadeguate.
    Nel senso, invece, che anche quando vince uno bravo e meritevole, non vince perchè è bravo e meritevole, ma perchè il posto era stato messo per lui, o comunque perchè doveva vincere.

    Abbiamo detto mille volte che questo vale anche per i concorsi precari.
    Però ti devo dire che se uno e bravo ed utile (al suo prof. di riferimento), ma non è abbastanza sponsorizzato, quello che solitamente accade è che gli danno un posto da precario: quello fisso non lo danno a lui perchè non è potente, mentre quello da precario lo danno, perchè altrimenti perdono un utile collaboratore.

  272. cattivo.maestro ha detto:

    a tua interpretazione autentica – che a me è parsa altrettanto oscura, ma questo è un “classico” delle leggi di interpretazione autentica

    Come fa ad essere un classico delle legge di interpretazione autentica?????

    Le leggi di interpretazione autentica sono quelle approvate dallo stesso autore dell’atto. Ossia dal legislatore. Chiaramente non può essere una interpretazione autentica quella fornita da Bogotà.
    Sarebbe il caso di ricondurre il livello del dibattito ad un livello più adeguato e consono a ricercatori universitari di materie giuridiche e cercare di scrivere argomentazioni fondate utilizzando concetti formalmente corretti.
    Non è una puntualizzazione, ma a che serve dare una risposta fondata su un concetto giuridicamente sbagliato?

  273. Birillo ha detto:

    @Cattivo maestro
    Ti ringrazio per i complimenti.
    Ti vorrei chiedere di non abbandonare la discussione. Anch’io la trovo alquanto surreale (vedersi fregare 1500 milioni di euro in 5 anni e pensare di ringraziare la ministra è completamente folle) e tediosa. Anch’io ho pensato più di una volta: ma chi me lo fa a fare. Tuttavia se la si abbandona temo che alcuni siano portati a credere che li si da’ implicitamente ragione. E questo può portare acqua al mulino della ministra proprio quando, forse, l’acqua inizia a mancare.
    Quindi, per favore, continua ad esprimere le tue opinioni in questo luogo. Ne abbiamo (intesi noi ricercatori precari) abbiamo bisogno

    Marco

  274. Bogotà ha detto:

    Bombadillo,
    come dovrebbe essere evidente per chiunque, “stabilizzare” significa reclutare TUTTI indipendentemente dai loro meriti e SOPRATTUTTO indipendentemente dagli effettivi bisogni del Sistema universitario per funzionare.

    Viceversa, chiedere che siano aboliti i contratti precari (ho detto PRECARI!) e bandire senza contagocce tanti concorsi quanti ne servono al Sistema per funzionare NON significa “stabilizzare”, in nessun modo può significare “stabilizzare”.

    Quello che si chiede è di avere la possibilità – come peraltro già esiste in tutta Europa (vd. commento precedente di France) – di diventare PI (?) tra i 30 e i 40 anni, non dopo un decennio di TD (con diritti e tutto) ma, appunto, di contratti vergogna del c.zo (o altrimenti cambiare lavoro).

    Se lo volete capire, bene, concentriamoci tutti insieme su come intervenire per ottenere una responsabilizzazione del Sistema; altrimenti, salutiamoci e ciascuno vada per la propria strada: voi contro l’ “Università truccata” (per citare un famoso pamphlet), noi contro l’ “Università precaria”.

  275. Bombadillo ha detto:

    ????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

    Appunto, Bogotà ha scritto una frase (mi pare ieri, o anche prima) e poi (visto che l’intepretazione che ne vedeva una richieta di stabilizzazioni non era corretta) lui stesso, che è l’autore della frase, ne ha chiarito l’interpretazione: dunque è proprio una interpretazione autentica.

    Inoltre la “battuta” sulle leggi di interpretazione autentica, che possono essere oscure, è semplicemente dovuta al fatto che anche le leggi di interpretazione devono essere interpretate: e dunque, a loro volta, possono risultare oscure.

    ..bo, chi vi capisce? ….a me pare che qui la questione stia diventando squisitamente personale, e me ne dispiaccio.

    Ciaociao!

  276. cattivo.maestro ha detto:

    questione personale?
    APRI ha svoltato lasciando per strada i destini dei colleghi precari che non si riconoscono in quelle posizioni di sostegno alle politiche del Governo e che si sentono in pericolo in conseguenza di quelle azioni e poi noi la mettiamo sul personale.
    Noi riflettiamo con voi mentre voi preparate una petizione al Ministro su cui noi non siamo d’accordo e noi la mettiamo sul personale?
    1) Ieri ho scritto che non avete legittimazione a parlare a nome dei ricercatori precari, perchè non partite dalla difesa del diritto minimo riconosciuto ai ricercatori precari (e persino affermato dal prudente e da noi contestao TOGNON) a concorsi rapidi e CONTINUI.
    2) Oggi l’acuto birillo (grazie davvero per le tue parole, in un momento nero come questo sono una pacca sulla spalla molto importante…) che “APRI, che si pone sulla stessa linea del gruppuscolo di studenti universitari di AN che in uno scarso centinaio manifestavano sotto il ministero in appoggio a MS”.
    3) Ieri ho scritto che le vostre premesse sono le medesime di Brunetta, Tremonti e Gelmini.

    Voi avete fatto una scelta di campo, che non mi sembra in linea con la nostra. APRI ha chiarito la sua posizione politica e ideologica: diventare interlocutori del Governo, condividendo persino le premsse delle loro politiche.

    E’ per evidenziare la distanza della RNRP che io invoco da due giorni l’apparizione di SANKARA o PISACANE.
    Sono fiducioso che non tarderanno ancora a tornare.
    Se poi ritornasse pure Colombo da Priverno, una delle menti migliori fra noi (e sicuramente la penna più bella…) qui.
    Ora davvero, devo proprio lavorare. Mi assento un po’. Ho sostenuto con Bogotà una contrapposizione dura e per me dolorosa (si, confesso che mi ha provato molto…) con ex compagni di strada. Birillo (Marco) mi ha convinto a non abbandonare il blog, ma mi assento solo temporaneamente (vi leggo però).
    Penso sia urgente una presa di posizione della RNRP su APRI.

  277. Bombadillo ha detto:

    Bravo Bogotà la tua sintesi è giusta.
    Ma devi aggiungere irresponsabile!

    L’APRI, infatti, come tu giustamente sostieni, non è contro l’Università precaria, ma contro l’Università truccata E IRRESPONSABILE.
    Basta leggersi il nostro statuto, dove non diciamo mica che vogliamo eliminare la precarietà, ma sosteniamo che vogliamo aprire al merito ed alla responsabilità l’Università.

    Come chiarito da France, infatti, è normale che i contratti non siano tutti a TI.
    I contratti a tempo determnato non hanno niente di patologico, e non vanno eliminati.
    Bisogna migliorarli!
    Secondo me bisgonerebbe togliere tutte le figure e figurine e lasciare solo il dotorato e, DOPO, il ricercatore a tempo determinato.

    Attualmente, è l’unico contratto a TD serio che abbiamo: con 13^, TFR, etc., etc. E poi non è con scadenza a 3 mesi.
    Io metterei la scadenza di 3 anni, con la regola che se uno è stato una volta ricercatore a TD non può mai più esserlo, neppure in una altra università, o in un altro settore. Questo per evitare il precariato a vita!

    Rispondo pure sulla questione della petizione. Alla discussione sulla petizione hanno partecipato tutti. Ma non si poteva mica discutre all’infinito. Quindi, a un certo punto, mino ha preso la decisione di chiudere il testo e di farlo votare su gopetition…
    Ovviamente, non si tratta della petizione di tutti i precari, ma della petizione di chi la ha votata.

    Rispondo pure sulla questione partitica.

    Ho detto, ma ripeto, che l’unico “politico” che mi interessi minimamente è mia moglie, che è consigliere comunale del gruppo del PD.

    Se poi quelli della Destra o di Rifondazione si vogliono schierare sulle mie posizioni, io, che non ho pregiudizi ideologici, posso dare il benvenuto ad entrambi i gruppi.

  278. Bogotà ha detto:

    Bombadillo, riprendendo l’immagine dell’avvocato, ti dico chiaramente che un avvocato che si disinteressa alla sorte del proprio cliente e si perde inseguendo fantasie pseudo-procedurali (che evidentemente lo attraggono molto di più del banale destino di quel poveraccio che è finito nel suo studio), lo considero un pericolo per la causa dei “ricercatori precari italiani” che osate dire di voler rappresentare!

    Come ho già detto a France, “prendo atto di quello che hai scritto e considero chiuso l’incidente. Ora tutti sanno cosa è l’Apri. Con tali presupposti – è evidente – nessuna comunicazione tra di noi è più possibile”.

  279. kary@nowhere.com ha detto:

    dunque il concorso di dottorato l’ho vinto sui posti non cooptati, perche’ quando sono andato a chiedere mi hanno detto 3 sono presi ma sugli altri c’e’ possibilita’, l’assegno perche’ mi hanno chiamato da un dipartimento con “posto scoperto” (avevano chiesto i soldi e poi la persona se ne era andata), all’estero invece mi hanno chiesto COSA SAI FARE e non CHI CONOSCI
    qunidi non so se sono per una situazione cooptata al 100% e va anche detto che e’ inutile voler applicare modelli non italiani all’italia.
    Vogliamo prendere ad esempio la raccolta differenziata ??? gli inceneritori a copenaghen li ha costruiti una ditta italiana e quindi siamo anche bravi a occuparci di rifiuti. ma come vanno le cose a casa nostra ?
    quindi
    1) sono contro un sistema marcio,e se le risorse sono poche PER FORZA DI COSE ANDRANNO agli INTERNI, se avessimo piu’ risorse per i giovani e non per gli stipendi ci sarebbe piu’ mobilita’
    2) Mobilita’ dei ricercatori come del resto dalla comunita’ europea viene suggerito
    3) responsabilita’ di chi chiama ma questo problema come lo risolviamo e’ una domanda che dovremo farci insieme e cercare di buttarci su una proposta, ma la vedo molto irrealizzabile, avete visto un tacchino che si prepara il pranzo di Natale ?

    cmq io vorrei anche parlare di due cose su cui non si discute ma. domanda stupida.. che dovrebbe fare un’associazione ?
    proteggere la propria categoria giusto ?
    dunque mettiamo che sono a conoscenza di un concorso truccato (magari fosse uno) e alla fine decido di presentare ricorso… una buona associazione di categoria non dovrebbe darmi una mano ? se la risposta e’ si’ mi iscrivo domani ovunque

    seconda cosa.io avrei un’idea. secondo nuove leggi (e speriamo che ci sia una MEGA ROSA con accoparmento di settori affini) chiunque puo’ partecipare ad un concorso mandando titoli giusto ?
    bene visto che con l’informatica ci acchiappiamo una brava associazione di categoria dovrebbe creare un aggregator dei concorsi cosi’ da poter aiutare i propri soci ad iscriversi ai concorsi.. mi spiego, so che e’ deciso il vincitore di un concorso ? bene, chiamo France ad esempio con cv pazzesco e gli dico.. perche’ non ti iscrivi anche tu.. cosi’ valutano i titoli,
    se non vengono valutati mandiamo un bel ricorso, e se alla fine ti prendono ti hanno preso perche’ e’ giusto che sia…
    per una volta tanto usiamo le stesse tecniche dei baroni a nostro vantaggio ovvero chiamare gli amici per “proteggere” i concorsi… vediamo se poi rimangono d’accordo sul fatto che IL SISTEMA E’ GIUSTO cosi’..
    Nelle varie esperienze ho lavroato pure in una fabbrica e devo dire che tra alcune categorie la SOLIDARIETA’ vera aiuta !
    Basta con i piatti di lenticchie.
    Considero poi che quelli che ci stanno aiutando di meno a volte sono i ricercatori (quelli presi quelle TI e TD a tre anni che in italia significa TI visto che poi a tutti il rinnovo si fa).
    Se bloccassero tutta la didattica e direbbero basta con sto schifo ! prof in pensione a 65 come in tutto il mondo civile, aiutiamo i giovani perche’ lo siamo gia’ stati…tutto TUTTO si bloccherebbe. Invece NIENTE. Ci si appoggia sugli studenti (anello debole) sperando che facciano qualcosa loro.

    Cmq un po’ autocelebriamoci pure.. a parte le differenze che e’ giusto che esistano fa piacere vedere che il blog e’ tornato un luogo di discussione e non di insulti

  280. France ha detto:

    Bogota’, io son buono e caro ma ogni limite ha una pazienza. Tu sostieni che “occorrano tanti concorsi quanti sono i posti necessari al Sistema universitario per funzionare (senza più ricorrere all’inaccettabile selva dei contratti precari)” . IO ti ho detto che i posti necessari al sistema universitario per funzionare (male, perche’ l’Universita’ italiana non funziona certo bene, oppure non si puo’ piu’ dire nemmeno questo senza essere paragonati ai fascisti di AN?) sono quelli coperti da contratti a t.ind e, ormai la per la maggioranza, quelli coperti dai precari. Tu dici che bisogna fare tanti concorsi quanti sono questi posti necessari, quindi io desumo che tu voglia fare tanti concorsi quanti sono i posti oggi coperti dai precari.
    Dove sta l’involuzione? Cosa sbaglio?

  281. Bogotà ha detto:

    @Nora,
    che dici? è quasi l’una di lunedì 17 novembre e questo Post ha superato col mio commento quota 281 risposte… Forse è arrivata l’ora di voltare pagina, o no?

    Perché non ci racconti di come era bella Roma attraversata dai cortei e di tutti i pischelli che tu hai guardato e che ti hanno corteggiato?

  282. Bogotà ha detto:

    France, lo dico l’ultima volta. Chi vuole intendere, intenda.

    Le Nuove regole (o “regolette”) non saranno né migliori né peggiori di quelle attuali; saranno uguali. Chi ci ha fottuto finora, troverà comunque il sistema di fotterci ancora!

    Come ci fottono? semplice, con i contratti precari!

    Come impedirlo? semplice, abolendo i contratti precari!

    Non ci vuole molto a capirlo, no? se poco poco si vuole alzare lo sguardo….

    Quanto al TD, va bene per chi entra oggi a 25-30 anni (dopo il dottorato), NON a chi si è fatto “10annidiprecariato” o “5annidiassegno…avuoto”, anche questo non è difficile da capire, no?

    E poi, il TD e basta NON va mica bene. Servono garanzie che dopo tre anni non ti buttano fuori a calci in culo, “e avanti un altro!”

    Anche questo, mi pare, non è difficile da capire, o no?

  283. Michele ha detto:

    Bogotà per piacere moderati, troppo buonsenso in una sola volta.

    Non ci siamo abituati, potrebbe avere effetti collaterali

  284. France ha detto:

    Se il T.D. con diritti (e magari 3+3, invece che solo 3 anni) paventato da me e Bombadillo ti va bene ma solo per chi ha 25-30 anni, possiamo riformulare la tua affermazione, ti va? “Servono tanti concorsi quanti sono i precari con piu’ di x anni di precariato”.

  285. insorgere ha detto:

    @ Kary

    bell’intervento!

    da modestissimo socio dell’apri (che purtroppo non ha partecipato alla prima assemblea perché in viaggio) io penso che hai perfettamente ragione. un’associazione dei precari dovrebbe sforzarsi di vigilare sui concorsi, di fare da rete di sostegno per i concorrenti, non in funzione di logiche clientelari ma in nome della tutela del merito e della trasparenza.

    quanto al problema del rapporto coi ricercatori, tocchi un punto dolentissimo. Sono mesi che a Pisa – Lettere mi confronto coi ricercatori di vari dipartimenti ed è sconfortante ma evidente il fatto che sono troppo abituati a subire il sistema per pensare di sfidarlo. Dobbiamo fare da noi, altri forse seguiranno.
    Abbiamo tanto da fare ma anche grandissime risorse, sotto molti aspetti siamo le menti migliori della nostra generazione – in tutti i campi.

  286. France ha detto:

    Kary, se hai voglia posta anche sul forum www . aprit . org, e si discute come si potrebbe organizzare.

  287. Bogotà ha detto:

    France, vaffancuore!
    il concetto di “Servono tanti concorsi per quanti posti occorrono al Sistema univ. per funzionare” (che come ho già spiegato NON significa in nessun modo “stabilizzare”), è una cosa dannatamente seria e non può essere ridotto alle tue battutine spiritose, ma francamente fuori luogo… Qui, caro Presidente, non c’è proprio un c.zo da ridere!

    Comunque, Cari amici dell’Apri,
    vogliamo fare tutti insieme una cosa concreta?
    Bene, mettete da parte la Petizione e le Regolette che ormai non servono a niente e concentriamoci tutti insieme su un obiettivo comune.
    Noi ci metteremo la nostra critica (costruttiva [se possibile, educata]), voi il vostro “pragmatismo” (ovvero la capacità organizzativa, l’esperienza legale e, non ultimo, il “carisma” del vostro Presidente).
    Se lo vorrà, il gruppo dei “politici” potrà metterci il supporto tecnico o il cappello o la bandiera o quello che più gli piacerà…

    Quale è il minimo comune denominatore: l’Europa!
    Bene, come raggiungerla: lo sappiamo, è un casino, ci vuole tempo, forse un giorno…
    No, adesso e subito. Partiamo noi, il Paese ci dovrà seguire.

    Cosa si può fare subito? (non è una domanda retorica)
    p.es. chiedere ai nostri rappresentanti al parlamento di far cadere il d.l. 180 e di promuovere una campagna per l’adozione di pochi strumenti.

    1. abolizione dei contratti precari
    2. concorsi senza contagocce (o in alternativa chiusura delle strutture ingestibili)
    3. licenziamento per chi non è produttivo (per i giuristi: è plausibile una norma che lo preveda; e se sì, la si può estendere a chi il contratto già ce lo ha?)
    4. unica figura pre-ruolo (solo per i nuovi arrivi!)
    5. […] (precari, proponete cose semplici ed immediatamente realizzabili).

    Questo subito.
    Nel frattempo, si lavora per creare il sistema di “valutazione” e il principio di “responsabilizzazione”. Quando saranno pronti i criteri, gli scrocconi saranno accompagnati alla porta.
    Si può fare?

  288. Bombadillo ha detto:

    Michele, scusa, ma poi ti hanno mai risposto da Ballarò?

    Kary, l’appunto sugli inceneritori è giusto: proprio per questo, adesso che gli è stato tolto il giocattolo (o, almeno, adesso che c’è il rischio che venga loro tolto, sempre se non ci fregano in sede di conversione o attuazione del d.l.), molti baroni sono diventati “profeti” della cooptazione diretta responsabile, della quale prima non avrebbero parlato pubblicamente neppure sotto tortura.

    Il trucco, ovviamente, sta nel fatto che loro sperano che la cooptazione diretta non sia affatto responsabile, ma sia “all’italiana”, e che quindi si torni allo stato pre-d.l.
    Su questo mi scontro sempre con r.i., che vorrebbe questo sistema subito, mentre io sostengo che prima dobbiamo mettere a regime i meccanismi di controllo e SE e quando tali meccanismi saranno perfettamente funzionanti potremo passare alla fase della chiamata diretta. Diciamo 3 anni di rodaggio?

    Per l’altra questione, è molto interessante, ma ha ragione France, conviene parlarne sul sito dell’APRI (altrimenti rischi una scomunica).

  289. France ha detto:

    Bogota’, non ho fatto nessuna battuta, e non c’e’ niente da ridere. Dai tuoi ultimi interventi mi sembra di capire che un T.D. all’europea a te vada bene, ma non per i precari che, nei fatti, hanno oggi quasi 40 anni e 10 anni o piu’ di precariato. La tua affermazione “Servono tanti concorsi quanti posti servono all’Universita’ per funzionare” (che ammetterai essere un po’ generica), stante che l’Universita’ oggi sopravvive grazie a 50.000 precari, implica che
    a) Che bandisci 50.000 posti da ricercatore (spendendo tanti soldi)
    b) Che ne bandisci un po’ a t.ind per i precari storici, e un po’ a T.D. per i precari giovani.
    Dimmi pure tu come la vedi, ma non ti scaldare, quando voglio essere ironico in genere si capisce.
    Cosa si puo’ fare subito?
    1)Chiedere che venga ritirata la 180 (e anche la 133, direi): equivale su per giu’ a chiedere la caduta del Governo, che ne ha fatto un nodo gordiano di questi decreti. Siamo in grado di ottenerlo? L’APRI di sicuro no, e dubito anche tutto il movimento.
    2)Abolire i contratti precari: mi sembra generico, ma se intendi impedire alle Univ ed Enti di rinnovare quelli in essere e stipularne di nuovi, nei fatti significa lasciare senza stipendio per mesi un botto di gente
    3)Concorsi senza contagocce: ovvero tanti concorsi, da subito e spesso, e con le vecchie regole? Chiudere le strutture ingestibili? Tipo Siena Firenze etc? E chi ci lavora, che fine fa?
    4)Licenziare i fannulloni: chi lo decide? Su quali parametri? I soliti che non si possono adottare in due mesi per riformare le regole concorsuali?
    5) Unica figura pre-ruolo (ma solo per i nuovi arrivi): e per gli altri?

    Nel frattempo NOI dobbiamo creare il sistema di valutazione e la responsabilizzazione? Ma noi mica siamo la Gelmini! Noi possimo indirizzare e vigilare, mica creare da zero! Mi aspetto repliche da R.I. in questo senso.

  290. Bogotà ha detto:

    France, se si potesse – ma non sono un giuslavorista e non lo so davvero – assumere con dei contratti più “flessibili”, con delle clausole che regolino la possibilità di continuare a fare la ricerca in base ai risultati raggiunti, e in caso di risultati insoddisfacenti di essere licenziati; dico, se fosse tecnicamente possibile questa cosa – anche nell’assenza momentanea di quei criteri – si potrebbe intanto porre fine allo scandalo del precariato facendo:

    tutti i concorsi che avrebbero dovuto essere fatti in questi anni e che non sono mai stati fatti (se ti piace di più questa formula)

    Questo subito.

    Contestualmente, occorre fare pressione su Governo e Parlamento affinché si lavori per allineare il sistema italiano ad uno europeo (come tu mi insegni, c’è ne più d’uno!).

    Quando tra tre anni ci saranno i criteri pronti si inizieranno le valutazioni. Chi alla prima valutazione sarà colto in fallo (in base alle regole contrattuali che oggi ci stiamo dando) pagherà la penalizzazione stabilita (p.es. chiusura dei finanziamenti, licenziamento, ecc.).

    Io non lo so se questa cosa è fattibile, vorrei che lo diceste voi.

    Ma il punto per me fondamentale è che se la lotta merita di essere fatta deve avere al centro non solo le idee ma anche gli uomini.

  291. France ha detto:

    Quindi tu non sei interessato al giudizio ex-ante, ma vorresti un ferreo giudizio ex-post, diciamo un periodo straordinario e poi la conferma, come e’ oggi, ma magari fatta seriamente. E questo per il presente, dove dobbiamo fare “tutti i concorsi che avrebbero dovuto essere fatti in questi anni e che non sono mai stati fatti “, mentre si spera che poi si possa veramente passare alla chiamata diretta responsabile.
    si ritorna a bomba, purtroppo. Anche mettendo da parte il problema soldi per fare non 3000 ma molti di piu’ concorsi (perche’ 3000 sembrano pochi anche a me, che ti credi), tu mi devi spiegare come fai in meno tempo di quanto ne serva a fare una riforma (temporanea) dei concorsi a fare una riforma della “conferma”. Non va a finire che i concorsi si bloccano (perche’ mica puoi cambiare le carte in tavola una volta che sono partiti…)? E allora cattivo.maestro cosa ti dice?

  292. Bogotà ha detto:

    France, sul punto 1) non so cosa riuscirà a fare il movimento, ma una associazioni di precari non può esimersi da questo tentativo;
    su 2) no, e si bandiscono i concorsi;
    su 3) non lo so; si cerca tutti insieme una qualche soluzione (europea)
    su 4) i fannuloni non possono essere presi a motivazione per bloccare un intero sistema. Quando (tra 3-4 anni) ci saranno i criteri di valutazione li manderemo a casa;
    su 5) per gli altri, concorsi

  293. Bogotà ha detto:

    Le mie risposte erano al commento precedente

    questo delle 4.44 non lo ho capito o comunque non so rispondere; se ti riferisci alla questione tecnica ‘giuslavorista’ occorrerebbe il parere di un giurista…

  294. Bogotà ha detto:

    Nicola, soccorrici…

  295. cattivo.maestro ha detto:

    Non so se è possibile per i ricercatori già assunti, neanch’io sono un giuslavorista, ma guardando il d.l. non si trova un cenno al principio della sottoposizione almeno dei ricercatori neoassunti e degli Atenei ad una valutazione postconcorsuale (voleva introdurlo Mussi questo principio, ricordate?).
    E questo silenzio è significativo!
    Questo era un principio da inserire in un d.l. che voleva cambiare pagina. Sarebbe stato sicuramente immediatamente applicativo, certo in attesa di definire i criteri, a cui si poteva lavorare con calma e serietà nei successivi tre anni.
    Invece si è seguita la strada delle regole che rinviano ad altre regole che arriveranno presto, ma che non ci sono e in attesa tutto è bloccato. E poi tutto sarà uguale senza valutazione responsabile postconcorso.

  296. Michele ha detto:

    A Bombadillo: ricevetti una risposta vaga in cui mi informavano che avevano in preparazione una puntata sul tema

    A France: guarda che ci sono un sacco di soldi. Nei prossimi anni 1,5 miliardi di euro lasceranno l’FFO per finire nelle casse del ministero delle finanze. E se si usassero questi fondi per finanziare tenure tracks? Sarebbero sprecati anche in questo caso?

    Più ex post per tutti!

  297. cattivo.maestro ha detto:

    è questo che intendo quando parlo di responsabilità del chiamante e del chiamato, come riforma urgente…
    e quando resto scettico su ennessime regolette che alla fine non cambiano niente. Il sorteggio esisteva già. Negli anni ’80. E’ stato un fallimento… Poi è stato ripreso dalla Moratti. Veramente c’è qualcuno qua dentro che pensa che la regola del sorteggio sia stata pescata dalla nostra petizione e non dalla legge Moratti????

  298. Bogotà ha detto:

    France, intravedi qualche punto di contatto su cui si possa tornare a ragionare insieme (e possibilmente ad agire)?

  299. France ha detto:

    (Commento nr 301. Una pagina lunga 16 metri)
    Bogota’, la valutazione, l’introduzione di un percorso chiaro e di una unica forma contrattuale per chi vuole cominciare lavorare in Univ e ricerca, la richiesta di abolire i concorsi, questi sono utti punti comuni e che sono il DNA dell’APRI. Non mi sarei mai avventurato in questo percorso se il tutto si fosse limitato a cambiare 3 regolette. PERO’ fuori dal mondo delle idee, c’e’ il mondo reale, dove c’e’ un Governo con poche idee, una opposizione altrettanto vuota, e un manipolo di manigoldi che riesce a infilarsi in questi varchi e continuare a fare come gli pare, sulle spalle proprio dei precari. Io e te che ci divertiamo a pitturare il sistema di valutazione perfetto, l’Universita’ dei sogni e via discorrendo non incidiamo per niente su quello che ci accade intorno. E intorno approvano decreti, cambiano regole, impapocchiano, rimescolano e servono caldo il prossimo boccone avvelenato per una generazione. Io,e anche l’APRI, credo, non ci sto a rimanere a guardare senza dire la mia e cercare, nel marasma, di ottenere quello che quei mille (balenghi, dirai tu) hanno firmato questa estate. Anche perche’, cerca di capire, questo Governo non ritira i decreti, questo Governo non va giu’. A volte bisogna mettersi i guanti di lattice e infilare la mano LA’, anche se fa schifo…

  300. Bogotà ha detto:

    France, non è proprio così… intanto, si sono già rimangiati parte del blocco del turnover (dal 20% al 50%).
    Poi, ho sentito in un’intervista il sig. Perotti sostenere la tesi secondo cui il Governo alla fine farà marcia in dietro per l’ 80% dei suoi provvedimenti su Scuola e Università… (non lo so se è vero, ma vista la vicinanza col sig. Giavazzi immagino che abbia idea di quello che dice).

    La situazione è incasinata ma non è così bloccata come tu ritieni. Sbagliare l’obiettivo della lotta, in questo momento, sarebbe imperdonabile!

    Una precisazione.
    Circa la mia famosa frase incriminata “occorrono tanti concorsi ecc.”, chiarisco che io non lo so quanti sono questi posti necessari al Sistema per funzionare. In un qualche documento della Rete si dice più o meno che “in Italia ci sono 60 mila ricercatori precari, dividiamo per due fa 30 mila” (perché dividere per due?).
    Ora, non so se questi 30 mila ricercatori sono sufficienti o eccedenti rispetto all’idea di far funzionare il Sistema senza i contratti precari; però mi è chiaro che è in questa direzione che bisogna spingere.

    Quando avremo eliminato i contratti precari (per non dire del “contollo ex-post”), avremo tolto (quasi) tutto l’attuale potere dei baroni!

  301. France ha detto:

    Guarda Bogota’ che lo so che le manifestazioni sono importanti e possono anche ottenere risultati. Probabilmente fossi stato in Italia sarei andato anche io in piazza come Mino. Pero’ convengo con lui quando dice che andarci come precario e’, se non dannoso, inutile. Io, se ti ricordi, ero quello che diceva, a giugno, che i precari dovevano bloccare tutto, non far svolgere esami e sessioni di laurea, rompere le scatole la’ dove piu’ si arriva al lavoratore autonomo che tanto ci disprezza (facciamogli saltare la laurea del bimbo o del nipotino, vedi come si incazza!). Oggi una simile forma di protesta, sebbene sacrosanta perche’ tagliare i fondi a tutti indiscriminatamente e’ tremendamente antimeritocratico, si identifica coi precari? No, i precari sono la goccia nel mare (a parte pochi casi come quello di Pisa narrato da insorgere). Si puo’ chiedere che la 133 venga ritirata (anche se secondo me ha conseguenze politiche troppo grosse per Brlusconi&co), ma non si puo’ accettare che vengano messe nuove regole che noi non abbiamo avuto modo di “mantenere sulla retta via” perche’ finche’ Berlusconi non muore o se ne va, noi non apriamo nemmeno la posta…

  302. Bogotà ha detto:

    la posta…?

  303. mino ha detto:

    purtroppo france ha ragione … forse è la realtà di bari così deprimente … ma vi assicuro che di precari non ne ho visti molti (per usare un eufemismo) alle manifestazioni e alle assemblee, almeno alla facoltà di scienze. per non parlare del politecnico, dove pure gli studenti erano pochi.
    il punto, poi, è che gli altri miei colleghi precari non è che non partecipassero perchè fossero tutti di centro-destra o fossero addirittura d’accordo con i tagli, o perfino non fossero concordi nel protestare genericamente per richiedere più soldi. No, erano nella loro stanzetta a fare il lavoro di sempre, nelle aule a fare lezione, ecc. ecc. e non hanno neppure firmato la petizione (tranne sparute eccezioni). Insomma: non se ne fregano niente di niente.

  304. Birillo ha detto:

    @France
    Scusami ma non ti capisco.
    Dici che la lotta contro la 133 è sacrosanta. E poi dici che i ricercatori precari non avrebbero dovuto (nel senso che secondo te non era nel loro interesse) partecipare a tale lotta.
    Rendiamoci conto che i ricercatori precari fanno parte dell’università, che vogliono cambiare ma che non vogliono distruggere. Questo penso sia vero almeno per la maggior parte dei ricercatori precari.
    Non è possibile curare un morto.
    Non possiamo separare i problemi di tutta l’università dalla nostra richiesta (sacrosanta) di maggiori diritti. Se lo facessimo sarremmo solo un ulteriore gruppo corporativo.
    Per tale motivo, IMHO, i ricercatori precari dovrebbero giocare un ruolo centrale nella lotta contro loa 133 e non rimanere a casa a lavorare per il barone di turno (come un tale Antonio che se ne è anche vantato in un altro trend).

    Marco

  305. Bogotà ha detto:

    Mino, qui a Bogotà è lo stesso. Con un piccolo gruppo di precari, ci siamo visti per più di un anno e non eravamo mai più di dieci…
    Ma questo cosa c’entra? Qui si sta discutendo degli obiettivi della lotta.
    Che a mio avviso non possono che essere “a morte i contratti precari, W i concorsi con controlli ex-post” (e in nessun modo “a morte la rosa, W il sorteggio puro”, che non inciderebbero in nulla sulla situazione e che invece sarebbero strumentalizzati dal Governo),

  306. cattivo.maestro ha detto:

    Le poche concessioni che abbiamo finora ottenuto (eliminazione delle prove scritte e orali al concorso; riduzione del blocco del turn over) sono dovute alla mobilitazione contro la legge 133.
    Sabato mattina ho partecipato ad un’assemblea di studenti. Se leggessero le cose che scriviamo qui si dispererebbero. Lottano per ottenere il fututo. Tutto. E chiedendo tutto hanno ottenuto per es. investimenti aggiuntivi per il diritto allo studio.
    APRI scegle invece la strada non della contrapposizione e della radicale e vera richiesta di cambiamento, ma quella del collaborazionismo in nome della stabilità del Governo Berlusconi.
    Cari colleghi, mi dispiace, ma non vi riconosco più. Mai mi ricordo una fase in cui abbiamo accettato una minestra calda anzichè lottare per un pasto vero e regale.
    Io lotto per l’abolizione della legge 133 e per il ritiro del d.l. nel punto in cui blocca i concorsi da ricercatore e vedo nella stabilità del Governo Berlusconi la via per ottenere una riforma vera e finalmente a regime.
    MAI, NEANCHE UN GIORNO, ACCETTERO’ CHE IL DIRITTO A PARTECIPARE AI CONCORSI SIA COMPRESSO A ME E AI RICERCATORI PRECARI COME ME.
    MAI, NEANCHE UN GIORNO, ACCETTERO’ LEGGI NON IMMEDIATAMENTE APPLICABILI, CHE IN ATTESA DELLA LORO APPLICAZIONI BLOCCANO I CONCORSI.

  307. cattivo.maestro ha detto:

    e ringrazio gli studenti e i precari che sabato mattina hanno partecipato all’Assemblea.

    C’erano le telecamere di Repubblica Tv a documentare quanti precari erano presenti.

  308. cattivo.maestro ha detto:

    a morte i contratti precari, W i concorsi con controlli ex-post e lotta per il diritto a concorsi rapidi e continui

  309. Bogotà ha detto:

    Mino, lo ho già detto in un commento che forse ti sarà sfuggito

    SIAMO UNA MAREA!


    Ma ostinarsi a difendere le posizioni illustrate dalla Petizione oggi, quando tutto il quadro è cambiato, sarebbe del tutto insensato!

  310. mino ha detto:

    Caro Bogotà,
    in effetti mi era sfuggito quel tuo commento, anche perchè oggi non ho avuto molto tempo per leggere i vari commenti.

    Non ricordo di aver detto quelle parole, non so… in ogni caso non credo che le posizioni presentate nella petizione oggi non siano ancora valide. Questo perchè credo siano, dal mio punto di vista, posizioni di buon senso, cioè tese allo sblocco dei concorsi Mussi e contestualmente ad un miglioramento delle procedure concorsuali con cui esse si svolgono. O comunque sono più di buon senso di quelle che ho sentito sul forum ADI, dove uno mi disse che bisognava insistere sul regolamento Mussi!!!
    Francamente non credo ci sarà un blocco sine die dei concorsi, perchè il danno di immagine per la Gelmini sarebbe evidente: se pensi che in conferenza stampa, anzichè spiegare il decreto (e infatti lo spiegò malissimo), si preoccupò di dire che non c’era nessun blocco dei concorsi ma solo uno slittamento a gennaio delle elezioni. e il giorno dopo queste dichiarazioni furono riportate da tutti i giornali. A parte questo, credo che gli unici ostacoli possano venire dalla conversione del D.L. in legge, nel caso venga modificato ulteriormente il meccanismo di formazione della commissione, magari rendendo tutto più complicato (anche per questo il sorteggio integrale sarebbe stata la soluzione migliore).

    Il punto, credo, è che tu non condividi e non condividevi proprio la petizione. Ed è una posizione che rispetto. Ma, appunto perchè immagino ci sia reciproco rispetto, ti prego non diamoci addosso e cerchiamo di trovare dei punti in comune, perchè in fondo siamo colleghi e siamo sulla stessa barca.
    Ricordo che anche a Giugno la petizione divise molto il blog. Ma lo stesso Pisacane (se non mi sbaglio rispondendo a carlo) ha detto che, sebbene RNRP non ha potuto o voluto appoggiarla, in molti (chiaramente non tutti) nella RNRP l’hanno firmata (ed è vero). Viceversa, le discussioni sulla petizione portarono molta attenzione e visibilità su questo blog, tanto che arioprecario all’epoca parlava di numero di contatti record per quel periodo.

    In questi giorni sto ricevendo molte e-mail di risposta alla mia e-mail di aggiornaemnto ai firmatari. Si tratta di brevi e-mail di ringraziamento, in assoluta buona fede. Alcuni mi raccontano anche di altri problemi (ricordo una ragazza che mi ha chiesto se l’associazione può occuparsi di un problema legato al “rientro dei cervelli”, per esempio).

    I giudizi negativi sul governo restano eccome. E anche i giudizi altrettanto negativi sul sistema universitario italiano.
    Anche per questo ho partecipato alle proteste. Ma ti confesso che l’ho fatto con molta sfiducia, perchè vedevo che la maggior parte dei precari restavano in ufficio e perchè sentivo il pericolo che si correva nell’essere additati di “stare dalla parte dei baroni”. Credo comunque che le proteste siano servite, ma non solo in maniera diretta, anche in modo indiretto. Mi spiego. Ci sono le proteste contro i tagli. Il governo allora non ha altra strada per difendersi che tirare fuori la storia degli sprechi, delle sedi distaccate, dei concorsi truccati, dei baroni. Improvvisamente giornali, televisioni, media dedicano pagine e pagine al mondo dell’università, completamente dimenticato fino a quel momento. Si tirano fuori parentopoli, concorsopoli, ecc. ecc. Ora però perfino il PD riesce a rispondere al Governo che i tagli sono indiscriminati e il blocco del turn-over non colpiscono i baroni ma i più giovani… ed è anche (non solo) per questo che il Governo a mio avviso ha deciso di cambiare strada (fino ad allora si parlava di ddl su idoneità nazionale) e varare un decreto con regole nuove, alcune delle quali valessero addirittura pure per i concorsi in corso, un ammorbidimento del blocco del turn-over, ecc. ecc.
    Per il resto, avevo espresso solo una mia opinione, per carità anche sbagliata, circa il fatto che sarebbe convenuto ai sindacati anticipare lo sciopero del 14 e ravvicinarlo a quello del 30 per avere una visibilità e un effetto mediatico maggiore, ma anche per capitalizzare le proteste e poter chiedere al Governo di più nel decreto: per esempio il 100% invece che il 50% del turn-over.
    Sono infatti pessimista sul fatto che la protesta potrà andare avanti ancora per molto, anche se spero di sbagliarmi. Nè credo a maggior ragione che si possa ottenere il ritiro della 133 o la caduta del Governo. Per questo c’è il rischio che chi doveva (i sindacati) non abbia capitalizzato al momento opportuno la protesta.

    Purtroppo noi precari poi siamo una categoria a parte. Potenzialmente potremmo bloccare tutto, come fecero i camionisti. Ma ti assicuro che se dovessi chiedere ai miei colleghi lo “sciopero bianco” (no lezioni gratuite o commissioni a esame, ecc.) mi riderebbero in faccia. Purtroppo è così, almeno da me.

  311. kary@nowhere.com ha detto:

    @mino purtoppo e’ verissimo c’e’ un assogettamento che fa pensare che purtoppo siano rimaste le persone “giuste” nei posti “giusti”. ricordo ancora risposte da coetanei come “ma chi se ne frega basta che mi sistemino, io prego solo quello”
    il grado di solidarieta’ e’ terrificante. non siamo capaci di fare massa critica
    Ribadisco anche il non appoggio dei ricercatori strutturati che se ne stanno dalla parte dei baroni e sono intenti a vedere cosa cambiera’ nelle commissioni da associato.

    ribadisco che sarebbe giusto darsi un’immagine.
    io ho un paio di idee continuo a proporle. Mettere negli articoli “nessuna affiliazione” (perche’ quando pubblico faccio comodo anche se precario..ma non ho neanche le chiavi del lab dove lavoro perche’ non strutturato a differenza dei custodi) o “universita’ precaria ITALIA” o roba del genere, sai da domani quando inziano ad arrivare alle riviste una valanga di articoli cosi’ il divertimento.
    Non abbiamo neanche un minino di corporativismo. A volte rabbrividisco. se si trattasse di “eliminarci” fisicamente non so quanto verremmo difesi. Ma scusate mettere una persona di 30-40 ultraformata ed esperta anni in mezzo ad una strada come lo definiamo ? ma quanto ne avete le scatole piene voi ? io di sentire nei dipartimenti 60 enni che dicono nella migliore delle ipotesi.. eh non ci possiamo fare niente.. non e’ uno scandalo ?

    fatemi concludere con un po’ di sana ironia

    Fight club.. stiamo lucidando le maniglie del titanic
    Snake plinskeen: piu’ le cose cambiano e piu’ restano le stesse

  312. Bogotà ha detto:

    Caro Mino,
    come ho già avuto modo di dirti rispetto la tua posizione anche se non la condivido, ma soprattutto apprezzo lo sforzo di riaprire un dialogo che sembrava ormai irrecuperabile.

    Non sto qui a ripetere cosa in particolare non mi convince (lo si può facilmente recuperare nei tanti interventi precedenti), ma vorrei comunque ribadire quanto ho già sostenuto con France poco fa: fallire l’obiettivo della lotta, in questo momento, potrebbe esserci fatale…

  313. mhmm… quante disquisizioni… troppa energia… non convogliabile da nessuna parte…

    qui siamo tutti innamorati a giocare al “partito del fare”…
    azione… azione… azione… peccato che la teoria è sbagliata…

    L’italia va formata… mediante opportuno tirocinio… a partire dall’opinione pubblica fino ad arrivare alla politica… (questi ultimi banda di ignoranti patentati)

    In fondo l’opzione del triste sorteggio… nasce quello che abbiamo sempre constatato: l’italia NON è pronta perchè arretrata…

    basterebbero non più di una decina di apparizioni fra annozero, ballaro e porta a porca… riportando i dialoghi che abbiamo fatto qui sul blog e su cui siamo tutti d’accordo:
    i.e. autonomia economica atenei, valutazione cantralizzata tipo RAE, abolizione titolo di studio, abolizione dei concorsi… insomma tendenza europa

    In un anno avremmo di sicuro un bel decreto che ci farà riappropriare di ciò che ci spetta… con in più tanti calci in cu*o (professionali) ai baroni…

    Quindi benvengano le associazioni… ma che siano innovative… che siano di orientamento culturale e non di masturbamento legislativo…

    La voce.info (vedi nota) ad esempio è una realtà che (non rifacendosi a nulla di italiota) ha acquisito un’autorevolezza sempre maggiore grazie alla novità ed alla levatura dei contenuti, venendo ripetutamente citata dalle più note agenzie di stampa.

    Novità e contenuto è la chiave…
    Non pippe e vaghezza…

    NOTA: http://www.lavoce.info/ è un sito di informazione che pubblica articoli e approfondimenti su tematiche di economia ed attualità.

  314. France ha detto:

    R.I. va bene che l’amore e’ cieco e sovrano, ma ti vorrei sottoporre un paio di osservazioni.
    Uno dei redattori de lavoce e’
    Daniele Checchi: ordinario, insegna economia del lavoro all’Università Statale di Milano. Ha collaborato come consulente economico del sindacato nel periodo 1978-88, e successivamente ha partecipato a diverse ricerche sulla contrattazione decentrata.
    Egli il 14 novembre scrive:
    “…nel sistema che è stato abolito coesistevano incentivi, positivi o negativi, a fare il commissario. Gli incentivi positivi nascevano dalla disponibilità di molti docenti universitari onesti, che richiesti di far parte di commissioni di docenti par loro, erano pronti, e in alcuni casi persino contenti, di partecipare alla selezione dei candidati più meritevoli. Gli incentivi negativi nascevano dalla disponibilità di docenti interessati (o succubi) a scambiare la loro partecipazione come commissari di un concorso di cui fossero predefiniti gli esiti in cambio di favori di un qualche tipo da riscuotere in futuro.
    Il nuovo sistema ha cancellato la possibilità di entrambi i comportamenti. Il docente onesto si rifiuterà di partecipare a una commissione di valutazione, venendo a mancare la garanzia della compresenza di persone oneste a par suo. Il docente disonesto non può più offrire la sua partecipazione compiacente, in quanto ha una probabilità molto più ridotta di finire nella sede per la quale si auspicava il suo operato. I concorsi, ammesso e non concesso che si riescano davvero a formare le commissioni, diventeranno un vero terno al lotto, senza avere alcuna garanzia di svolgimento maggiormente meritocratico[…]Se il ministro Gelmini non ha fiducia nell’accademia italiana, al punto che per punire una parte di comportamenti opportunistici è disposta a far saltare alla radice l’intero meccanismo di reclutamento, allora forse era meglio una soluzione proceduralmente molto meno onerosa: estrarre a sorte i vincitori da un elenco di potenziali candidati, purché questi soddisfacessero alcuni requisiti minimali: avere un dottorato, aver scritto e pubblicato qualcosa. La qualità media di questa selezione non sarebbe molto diversa da quella che il nuovo sistema sarà in grado di produrre.”
    Ora, ripeto, il nuovo regolamento e’ una merda, non cambia nulla, e’ una vergogna e uno scandalo. E, ripeto ancora, io rispetto profondamente i sentimenti delle persone, quando e’ Amore e’ Amore. Pero’ questo prof ORDINARIO ci ha detto chiaro e tondo che col nuovo deprecabile sistema i vecchi giochetti non vengono piu’ bene. E che allora tanto varrebbe tirare a sorte i candidati (bella battuta ma c’e’ copyright mio e di Eiunaudi). E non si e’ per nulla sognato di dire che i concorsi vanno, semplicemente, aboliti. Tu come la vedi?

  315. Marcello ha detto:

    Scusate se mi intrometto nelle vostre più che giustificate discussioni. Da perfetto estraneo rispetto al mondo universitario, leggo che è stata modificata la modalità di formazione della commissione giudicatrice non soltanto per i concorsi futuri , ma anche per quelli già banditi e in attesa di espletamento. Leggo in giro che alcuni chiedono di riaprire i bandi già chiusi, poiché molti candidati non hanno presentato la domanda in quanto di tali concorsi, palesemente truccati, si conoscevano i vincitori già all’uscita del bando. Oltre ad essere inquietato da tutto questo (penso a medici, architetti, ingegneri, ecc, formati chissà come!), chiedo ai fautori di tale richiesta (a mio parere, giuridicamente molto discutibile): se la situazione è veramente quella da voi descritta, non sarebbe il caso di annullare tutti i concorsi già espletati da adesso a una data anteriore indefinita, in quanto tutti coloro che si trovano nelle nostre università vi sono entrati, a vostro parere, con concorsi truccati?

  316. France ha detto:

    E visto che ci siamo, inficiare i risultati dei plebisciti di annessione della Toscana al regno d’Italia, perche’ votavano solo gli uomini.

  317. MailingList ha detto:

    Si riporta il contenuto di una email girata in MailingList. Se ne sconsiglia la lettura agli animi sensibili o esasperati.

    “Lo scorso anno a chimica de La Sapienza abbiamo fatto uno studio comparativo dei regolamenti per i ricercatori a T.D. nelle università italiane.
    Ci risulta che un ricercatore a T.D. costi meno di uno a T.I. Ad esempio a La Sapienza la retribuzione deve essere al massimo l’80% di quella di un ricercatore a T.I. (“La retribuzione ed il trattamento previdenziale ed assistenziale saranno rapportati, nella misura non superiore all’80%, alla posizione iniziale del Ricercatore di ruolo confermato”) e può durare anche solo 6 mesi (“non può essere stipulato per una durata inferiore a 6 mesi, né superiore a 3 anni e può essere rinnovato per una durata complessiva di 6 anni.”).
    Naturalmente il confronto andrebbe fatto con la retribuzione iniziale di un ricercatore a T.I. non confermato, che non conosco. Aggiungo, anche se la questione è off-topic, che La Sapienza ha uno dei regolamenti peggiori d’Italia (lo studio era finalizzato a chiederne una revisione), che l’80% è una soglia massima (mi sembra si fosse calcolato che il massimo mensile del contratto T.D. de La Sapienza è solo poco più alto del minimo dell’assegno di ricerca) e che comunque la media delle altre università non è molto migliore de La Sapienza.
    A parte la questione economica, comunque, perché gli atenei dovrebbero fare ricercatori a T.D. anziché a T.I.?
    Per recuperare il budget ed aggirare il vincolo del 60%. Esempio rapido: ho 100 risorse, ne uso 60 per ricercatori T.D. a 6 mesi e 40 per associati e ordinari; dopo 6 mesi recupero le 60 e ne uso 36 per ricercatori T.D. a 6 mesi e 24 per associati e ordinari; dopo altri 6 mesi recupero le 36…. Bastano due anni per destinare alle autopromozioni circa l’87% del budget iniziale.

    A parte poi la questione della definitiva precarizzazione della figura del ricercatore, che è comunque importantissima.” – (FINE DELLA EMAIL).

    Concusioni. Questo d.l. non cambia di nulla la situazione; anzi no, la peggiora notevolmente. Precari, organizzatevi e partite! Questo è un paese per vecchi…

  318. France ha detto:

    Come evitiamo questo giochetto? Vincoliamo il 60% ai soli ricercatori T.Ind? Ma poi possono fare lo stesso gioco al momento della conferma, semplicemente dilazionato ogni 3 anni invece che ogni 6 mesi. E poi, quanto dura il blocco del turnover? 3 anni? 6 anni? 30?

  319. Michele ha detto:

    Il ragionamento è palesemente sbagliato. Dice il decreto: ”… assunzioni di personale nel limite di un contingente corrispondente ad una spesa pari al cinquanta per cento di quella relativa al personale a tempo indeterminato complessivamente cessato dal servizio nell’anno precedente. Ciascuna universita’ destina tale somma per una quota non inferiore al 60 per cento all’assunzione di ricercatori a tempo determinato e indeterminato e per una quota non superiore al 10 per cento all’assunzione di professori ordinari …”

    Fatte 100 le risorse ottenute da cessazioni di personale TI, ne posso spendere 50, di cui almeno 30 per ricercatori TI o TD. Supponiamo di spendere 30 in TD a 6 mesi e le restanti 20 in promozioni. Trascorsi 6 mesi, tornano le 30 risorse, ma non posso fare ulteriori promozioni perchè le 20 che potevo destinarvi le ho già usate.

  320. Michele ha detto:

    Il motivo per cui le università potrebbero preferire il Td è già stato sollevato. Se spendo 30 in ricercatori TI e per qualche motivo questi lasciano, mi ritornano 15 risorse (il 50% di 30). Se spendo 30 in ricercatori TD e questi lasciano, mi ritornano 30, perché il decreto fissa il limite del 50% alle cessazioni di personale TI

  321. France ha detto:

    Ma che ricercatore TI lasci e’ piuttosto improbabile… O no?

  322. MailingList ha detto:

    [Si riporta dalla ML; valgono le solite avvertenze]
    “perché un ateneo dovrebbe imbarcarsi nell’avventura di una complicatissima e dall’esito imprevedibile procedura concorsuale e di valutazione comparativa per un ricercatore TI quando potrà agevolmente utilizzare la coptazione legale per un TD?”

    la Legge 230/2005 dispone che le Università, previo espletamento di procedure disciplinate con propri regolamenti che assicurino la valutazione comparativa dei candidati e la pubblicità degli atti, possano assumere ricercatori a tempo determinato.

    Le procedure devono quindi rispettare solamente le norme relative alla pubblicità degli atti e la valutazione comparativa di candidati potendo pertanto espletarsi sulla base di regolamenti d’Ateneo autonomi.

  323. Michele ha detto:

    Sì però il pericolo esiste, e potrebbe bastare questo (senza contare il differente trattamento economico)

    Metti che vinca da associato in un altro ateneo, o riceva un’allettante offerta da un’azienda olandese …

    Ogni riferimento è tutt’altro che casuale 🙂

  324. cattivo.maestro ha detto:

    France,
    guarda che le considerazioni di Marcello, sono il corollario delle generalizzazioni diffuse da alcuni su questo forum (“tutto è marcio” “chi merita generalmente è precario, chi merita meno generalmente vince a tempo indeterminato”).
    Anch’io dall’esterno del mondo accademico se leggessi frasi di questo tipo arriverei alle stesse conclusioni di Marcello…
    Vogliamo cominciare almeno noi qui ad iniziare ad impostare il problema del reclutamento in maniera rigorosa e seria.
    Il vecchio sistema si era caratterizzato per una cooptazione di fatto irresposanbile. In alcuni casi in coscienza può capitare che a vincere sia stato il migliore, in altri può essersi determinato qualche abuso.
    Poichè io non penso che il sistema migliore per reclutare un ricercatore sia la valutazione comparativa, nè quelle inutili prove scritte e orali di un giorno (su questo siamo tutti d’accordo?) propendo non per l’abbandono della cooptazione, ma per l’introduzione di una chiamata diretta responsabile, previa valutazione dei titoli, delle pubblicazioni e l’espletamento di un colloquio sui titoli, ma con una forte responsabilizzazione della commissione, della Facoltà, del Dipartimento e dell’Ateneo che chiamano.

    Premesso questo…
    trovate che il sistema introdotto con decreto-legge va nella direzione della cooptazione responsabile o del caso irresponsabile?

  325. Michele ha detto:

    La chiave che ha permesso alle università britanniche (almeno alcune) di risorgere è stata la competizione.

    Questa è la via maestra che dovremmo percorrere anche noi. Se vi spaventa troppo facciamo una competizione moderata, diamo un handicap come nel golf.

    In questa luce, le commissioni sorteggiate con esterni sono ridicole, è come se i giocatori del Milan li facessimo scegliere a Mourinho.

    La riforma Gelmini è l’ennesima soluzione di compromesso all’italiana. Per non scontentare tutti si fa una riformina che non risolve nulla.

  326. Miriam ha detto:

    @Marcello:

    scusa, ma il ragionamento sul recupero del budget resta valido. La tua controargomentazione, se capisco bene, sposta il limite da 6 mesi a un anno.

  327. Bombadillo ha detto:

    ..ba, io avevo letto altri regolamenti in cui il trattamento dei ricercatori a TD era equiparato a quello dei ricercatori a TI.
    Il regolamento della Sapienza mi pare un caso speciale, che merita di essere stigmatizzato.

    Per quanto riguarda il d.l. Gelmini, poi, mi sembra che vi stiate perdendo in un bicchiere di acqua: ricordate, in primo luogo, che i soldi del reclutamento straordinario, che sono a parte, sono tutti per ricercatore a TI! E come li dovevamo assegnare, con le vecchie regole?

    In più (non che io creda a molto a questa storia che le Università preferiranno bandire posti a TD, ma sono valutazioni prognostiche, e quindi tutti ci possamo sbagliare), per stre tranquilli, basta chiedere che il riferimento al TD sia escluso in sede di conversione.

    Si tratta, appunto, di una delle richieste che l’APRI avanzerà domani mattina in Senato – assieme al sorteggio puro, ed alla graduatoria finale – per la fase di conversione del decreto.

    Invece, secondo voi sarebbe più utile buttare a mare l’intero decreto, solo perchè non vi piace quel TD?
    Non ci piace? Bene facciamolo togliere in sede di conversione.

    Dalle mie parti si dice che non bisogna “buttare il bambino assieme all’acqua sporca”.

  328. MailingList ha detto:

    No, il d.l. 180 va nella direzione della cooptazione irresponsabile (= ric. TD), della precarizzazione del lavoro e dello sfruttamento economico (i TD sono pagati 20% in meno dei TI), senza nessuna garanzia contrattuale (= dopo 6 mesi o tre anni ti mandiamo a casa e ne facciamo un altro).

  329. cattivo.maestro ha detto:

    Questo d.l non migliora sotto nessun aspetto le regole sul reclutamento, lo status del ricercatore, la responsabilità del ricercatore e del chiamante, la precarizzazione del lavoro e dello sfruttamento economico.
    Si allontana dal modello della chiamata diretta, , da noi stessi riconosciuto come il modello migliore, introducendo elementi di pura casualità nei meccanismi concorsuali.
    Blocca certamente temporaneamente (da un minimo di due mesi ad un massimo imprecisato i concorsi da ricercatore universitario).

    Trovate che il sistema introdotto con decreto-legge va nella direzione della cooptazione responsabile o del caso irresponsabile?

  330. Bombadillo ha detto:

    ???..appunto, quindi, in sede di conversione, dobbiamo chiedere che sia tolto il riferimento al TD. (vedi che il regolamento della Sapienza, comunque, è anomalo).

    Così il 60% dei soldi che devono spendere per reclutare docenti andrà a ricercatori a tempo indeterminato: in realtà sarà molto di più, perchè i soldi del reclutamento straordinario sono a parte.

    In ogni caso, l’eliminazione del riferimento al TD sarà una delle nostre (nel senso dell’APRI) 3 richieste di domani in Senato.
    Le altre saranno il sorteggio puro – che eviterà che le commisisoni assomiglino a “plotoni di esecuzione” – e la graduatoria finale.
    Perchè se il sistema si APRE è capace che Tizio, che è molto bravo, vince 5 concorsi da ricercatore, è sarebbe un peccato se 4 posti andassero sprecati.

  331. Luca ha detto:

    @Bombadillo.

    Abbiamo uno studio piuttosto esteso. Il trattamento dei ricercatori T.D. non è quasi mai equiparato a quello dei T.I. La Sapienza è un caso limite negativo, ma non è isolata.

    Parlando del 60% non ci riferiamo solo al reclutamento straordinario, ma alla situazione che si creerà a regime. Il reclutamento è un fatto del tutto episodico.

    Credo che tutti siano d’accordo con l’abolizione di scritti ed orali e il 60%, perciò mi sembra evidente che l’abolizione del riferimento al T.D. è in un certo senso emendativa. Anche se il giudizio sul D.L. 180 è chiaramente più complesso.

    Cosa accade domattina in senato? C’è un’audizione dell’APRI? Sarebbe utile saperlo.

  332. Michele ha detto:

    Un nuovo dubbio sull’interpretazione del decreto fa capolino nella mia mente.

    Riguarda ancora la frase “… assunzioni di personale nel limite di un contingente corrispondente ad una spesa pari al cinquanta per cento di quella relativa al personale a tempo indeterminato complessivamente cessato dal servizio …”

    Che fine fanno le risorse derivanti da cessazioni di personale TD? Possono essere spese interamente, come assumevo finora, o vengono perse integralmente, come comincio a pensare adesso? Esempio, nell’ateneo X, nel 2008 cessano contratti TI per 100 risorse e contratti TD per altre 100 risorse. Mi pare che la lettura corretta sia che nel 2009 potrò assumere personale per 50 risorse, destinandone minimo 30 ai ricercatori. Quindi le 100 risorse dei TD cessati sono perse.

    Secondo questa lettura, i ricercatori TI risultano convenienti, e le università che hanno contratti TD sono più penalizzate.

    Nuove domande, in questi conteggi rientrano anche gli assegni e le borse? Vaffanc**o, me ne torno alla mia fisica quantistica, dove tutto è molto più semplice e chiaro.

  333. cattivo.maestro ha detto:

    APRI ha scelto di andare avanti senza di noi, senza APRIrsi alla discussione con noi: domani va in SEnato ha portare una proposta unilaterale.
    La strada è segnata. La parvenza di dialogo è caduta. APRI è rappresentativa dei suoi 31 soci.

    Noi a questo punto vogliamo prenderne atto, vero SANKARA e PISACANE? E magari vogliamo anche cominciare a discutere se vogliamo giocare anche noi un ruolo in tutto questo?

  334. Bombadillo ha detto:

    ..veramente è rappresentativa delle idee dei 1.000 firmatari di una petizione che è stata mooooooooooolto lungamente discussa su questo sito.

    L’APRI, domani, non andrà a chiedere niente di nuovo, o di diverso, rispetto a quello che è previsto nella Petizione che, non a caso, sarà di nuovo consegnata.

    Se, poi, vi è qualcuno che non ha firmato quella Petizione, e – beninteso: legittimamente – non crede nei suoi contenuti, ovviamente non può avere nell’APRI un rappresentante. Così come quelli che dicono di aver firmato, ma sostengono anche che la Petizione oggi avrebbe perso di attualità.

    Per noi non è così.

    Forse non lo avete notato, infatti, ma il Manifesto dell’APRI non fa che riproporre i contenuti della Petizione dei Mille. Chiederci di rinnegare quei contenuti è come chiederci di rinnegare noi stessi. Il Manifesto dell’APRI non è negoziabile, ma vi ricordo che nasce dalla Petizione che è stata discussa su questo sito mooooooooooolto a lungo.

  335. cattivo.maestro ha detto:

    è una petizione scritta prima della l. 133 e d.l 180!
    Allora, per esempio non si paventava il rischio di un blocco dei concorsi sine die o di ulteriore precarizzazione del lavoro di ricerca.
    A parte chi non l’ha firmata, come dici tu legittimamente perchè non ha mai creduto nel sorteggio, e chi ha fatto notare che il contesto è cambiato, non mi pare che si trattava di una petizione dell’APRI!

  336. Bogotà ha detto:

    Sarebbe un esercizio interessante stabilire quanti di quei “Mille valorosi” oggi con un quadro politico così mutato sarebbe disponibile a sottoscrivere nuovamente la Petizione dell’Apri, se accompagnata da una mia letterina…

    L’arroganza di Bombadillo è inversamente proporzionale alla sua onestà intellettuale.

  337. France ha detto:

    Infatti e’ molto onesto e poco arrogante

  338. Untenured ha detto:

    la disputa fratricida di questi giorni tra Apristi e Rnrpisti merita una riflessione al di là dei rispettivi contendenti..

    La Rnrp è una rete informale e un pò disgregata ultimamente ma con una propria storia che difende soprattutto i precari più “insiders” – in genere assegnisti pluriennali – e ha buoni rapporti con i sindacati (a dispetto delle sue origini più movimentiste)

    L’Apri è un soggetto ancora piccolo e quasi virtuale, neo-costituito, che aspira a rappresentare tutti i precari, “insiders” e “outsiders”, italiani e espatriati.

    Entrambi corrono rischi di perdita d’autonomia: la Rnrp rischia di farsi dettare la linea dai sindacati (dalla Flc in particolare) e di fare così gli interessi degli strutturati o al limite dei soli precari “insiders”; l’Apri rischia di essere compiacente col governo e di passare dalla parte del nemico, per di più accontentandosi di un “piatto di lenticchie” (il sorteggio in forma di rosa grande).

    E’ possibile recuperare lo spirito antico Rnrp fatto di autonomia, radicalità e anche pragmatismo? Credo metterebbe fine a queste dispute fratricide, che però evidenziano problemi reali.

  339. Bombadillo ha detto:

    ..quindi, non essendo arrogante, sono estremamente onesto intellettualmente?

    Evidentemetne, però, coniugando la tua ultima frase con quella che la precede, si intende facilmente che tu volevi affermare il contrario. E dunque, dandomi del disonesto e dell’arrogante, mi hai nuovamente insultato.

    A parte ogni altra consderazione, non ti pare strano questo tuo bisogno spasmodico di insultare? Non riesci a contenerti per più di 5 post…è più forte di te!

    A me sembra che, in generale, il bisgono di insultare cresca in modo inversamente proporzionale alla possibilità di portare argomenti a difesa delle proprie tesi.

    Io non vedo alcun nesso tra il quadro politico e le richieste di nuove regole contenute nella prima parte della petizione.

    Se ben ricordate, infatti, il senso della lungamente discussa petizione era proprio quello di non insistere sul quantum dei finanziamenti, ma sulla qualità delle regole: la Petizione, cioè, attiene alle regole, mica sulla misura del finanziamento!

    A limite, si potrebbe dire che “il quadro è cambiato” solo se ci fossero stati tolti i soldi del reclutamento straordinario. Allora avreste ragione.
    Ricordate l’incipit della petizione? Era appunto di apprezzamento per il fatto che era stato mantenuto il reclutamento straordinario. E mica è ci è stato tolto.

    In defintiva, anche se non ve lo ricordate, la prima parte della petizione era diretta proprio a regolare quei concorsi del reclutamento straordinario, che ci saranno. Da qui la richiesta di fare le regole per d.l. ,PRIMA di dare quei soldi, come è stato fatto.
    E duqnue la petizione rimane valida.

    Piuttosto, dite che non la avete firmata perchè non la condividevate, e quindi non la condividete neanche adesso. C.M., infatti, ha sempre sostenuto di non averla firmata (così, almeno, mi pare di ricordare, ma se mi sbaglio chiedo scusa), e tu, caro insultatore a tempo pieno e indeterminato? ..a suo tempo, hai firmato?

  340. France ha detto:

    Posso fare alcune precisazioni?
    1) Io parlo da Presidente dell’APRI solo sul sito dell’APRI. Qui sono solo uno dei tanti utenti dello spazio che RNRP egnerosamente concede a tutti. Ho le mie idee, sparo le mie cazzate
    2) L’APRI e’ nata dalla Petizione, e questo e’ un fatto. Io ho scritto il Manifesto, e Bombadillo lo Statuto, Petizione alla mano. Chi si e’ iscritto l’ha fatto sull base di Petizione, Manifesto e Statuto, senno’ non si iscriveva.
    3) Che ci siano quasi 100 utenti registrati al sito, e 33 soci, e non i 1000 della petizione, e’ un altro fatto: ma avete provato a contare quanti postano su questo spazio? E quanti di quei 1000 avranno semplicemente letto e basta questo spazio, e letto e basta il forum APRI? Perche’ vi attaccate ancora ai numeri come quelli che dicono siamo 10.000, la questura dice 300 e etc etc…
    4) Il quadro politico e’ cambiato. Anche il clima: era estate, ora e’ autunno. Bombadillo e’ piu’ pelato, io sopno piu’ grasso e Bogota’ e’ sempre piu’ bello. C’era Bush, e fra poco c’e’ Obama. Quello che NON e’ cambiato e’ lo stato in cui versa l’Universita’, e il sistema di reclutamento che anche in quella Petizione si proponeva di cambiare, in due tempi: per l’immediato, modificare il regolamento, per il futuro, abolire i concorsi. Il taglio del FFO e’ scandaloso, bloccare le sedi indebitate e’ (abbastanza) ingiusto, ma al di la’ di questo, se si riesce ad ottenere quello che nella prima parte della Petizione si chiedeva e’ un male?
    Si, vabbe’, ora ricominciamo con la storia dei concorsi bloccati, e non si finisce piu’…

  341. France ha detto:

    Bombadillo batti un colpo!

  342. Birillo ha detto:

    Si potrebbe sapere qualcosa in più rispetto a questa “convocazione” dell’Apri in senato? Chi rappresenta l’Apri? e l’Apri chi rappresenta?

    Faccio solamente notare che i precari delle università sono circa 60.000. Anche ipotizzando di avere il supporto di 1000 Firme, e così non è come detto da cattivo maestro e da altri, questi 1000 non raprresentano neanche il 2% dei precari della ricerca. Ci vuole una bella faccia di Bronzo per spacciarsi per rappresentanti dei ricercatori precari con quelle percentuali. Se invece si rappresentano gli iscritti (come avviene in tutti i sindacati degni di questo nome) allora la percentuale è infinitesima. Mi auguro davvero che abbiano sufficiente onestà intellettuale per non scendere a quesi livelli.

    Marco

  343. France ha detto:

    Birillo, tu puoi andare al senato. Tu e tre amici potete andare. Tu e altri 30 amici. oppure potete delegare solo 3. C’e’ una associazione con uno statuto e un manifesto, con dei soci con tanto di nome e cognome, che va a discutere con chiunque in merito alle finalita’ che si e’ posta. Ti rompe che si chiamo Associazione Ricercatori Precari Italiani? E come si doveva chiamare, sentiamo? (e vai con le prese di culo…)

  344. Bogotà ha detto:

    Caro France, caro Bombadillo,
    permettetevi d’usare un’immaginetta per spiegare cosa intendo (a messo che non lo abbiate capito benissimo da voi e che ora stiate facendo il giochetto del finto tonto solo per provocare il povero Bogotà).

    E’ evidente che in un villaggio occupato andare a trattare col nemico affinché d’ora in poi i viveri siano distribuiti seguendo un più giusto ordine alfabetico (magari forti delle nostra piccola petizione di firme raccolte la settimana prima), mentre il nemico si prepara a compiere un’esecuzione di massa è offensivo nei confronti di chi ha firmato quella richiesta.

    Negarlo è fortemente arrogante e dimostra una limitatissima onestà intellettuale. Ecco cosa intendevo.

    (Spiace che nella polemica ci vada di mezzo sempre il povero Bombadillo, che peraltro mi è molto simpatico ma che giudico inidoneo al ruolo di portabandiera dell’Apri).

  345. cattivo.maestro ha detto:

    sapete perchè non sottoscrivo mai le proposte ai tavoli delle petizioni popolari? Perchè te le ritirano fuori dopo mesi, quando a condizioni cambiate non avresti più firmato…

    Ci sarà una ragione perchè allora la petizione la firmarono in 1000 e oggi APRI raggiunge 31 iscritti? No, dice il Presidente dell’APRI. Per favore non ricorrere ai registrati al furum, anche tu sai che fra i registrati ci sono anch’io e … (ironia on) magari una decina di casalinghe curiose (ironia off)

    Ci sarà un problema di legittimazione se la paternità della petizione non è dell’APRI? No dice il Presidente dell’APRI.

    Male! Ne prendo atto e esprimo tutta la mia contrarietà alla vostra azione.

    Caro Untenured, il tuo commento è intelligentissimo e, per molti versi, condivisibile. Il problema però non è l’arroganza di APRI, per il momento il problema è la RNRP! Hai messo il dito nella piaga! Vogliamo discutere di cosa fare? Invoco da ormai tre giorni e da una ventina di commenti la riapparizione di SANKARA e PISACANE.

    Caro Untenured, scrivo che il tuo commento è solo in parte condivisibile perchè individui sia i problemi della RNRP che di APRI.
    Però poi chiedi una cura solo per la RNRP; “E’ possibile recuperare lo spirito antico Rnrp fatto di autonomia, radicalità e anche pragmatismo? Credo metterebbe fine a queste dispute fratricide, che però evidenziano problemi reali”.

    Il male di APRI secondo te non è curabile?
    Se è così hai ragione, perchè secondo me APRI è composta da 33 iscritti poco inclini ad APRIrsi alle idee altrui.
    O la soluzione che tu prospetti è trainare la RNRP dentro APRI?

  346. Rita ha detto:

    L’importante è che chi va a parlare non parli a nome di tutti i precari: non è così.
    Del resto con il Governo in carica che non ammette dialettica mi pare abbastanza chiaro del perchè abbiano invitato l’Apri.
    Per cortesia, non parlate a nome di tutti i precari.
    Grazie Rita

  347. carbonaro ha detto:

    scusate ma il giudizio su chi sia idoneo ad essere il portabandiera dell’apri, evidentemente, non può spettare che all’APRI stessa

  348. France ha detto:

    Permettimi una domanda impertinente, e te la faccio da scellerato sostenitore di un partito che ora non e’ al governo: ma se la stessa situazione si fosse presentata con, diciamo, Luciano Modica ministro, avresti usato le stesse metafore del genocidio?
    (Sicuramente mi dirai di si, figurati)

  349. Luca ha detto:

    Tanto per sapere, cosa dirà l’APRI domani al Senato?

  350. Bogotà ha detto:

    France, il mio apologo è astorico. Il colore politico non conta un c.zo.

    Così come – nero su bianco (basta andare non troppo in dietro su questo foglio) – ad APRI non conta un c.zo di precari e precarietà.

  351. cattivo.maestro ha detto:

    Ecco le prove dell’apertura di APRI.
    Brava Rita.
    Per cortesia, non parlate a nome di tutti i precari.

    Come avete fatto ad ottenere l’audizione?

  352. Bogotà ha detto:

    @Luca, nulla che interessi concretamente ai precari…
    Sono dei ragazzini che si divertono con la ‘teoria del gioco’: roba tipo sorteggio puro, cabala e menate di questo tipo!

  353. cattivo.maestro ha detto:

    se siete onesti, come predicate qui, dovete in premessa precisare che parlate a nome dei vostri 33 iscritti!

  354. Untenured ha detto:

    @cattivo.maestro io da quando ho iniziato a vedere che la Rnrp aveva la stessa piattaforma della Flc-Cgil me ne sono distaccato, deluso.

    Per un momento ho provato interesse nell’Apri, ma quando ho letto la sua lettera accomodante al ministro Gelmini (per di più in una fase come questa di movimento) ne ho preso le distanze.

    Per questo invoco un soggetto autonomo (modello vecchio Rnrp), radicale (modello vecchio Rnrp) e al tempo stesso pragmatico e traversale ai precari insiders e outsiders (modello Petizione).

  355. Birillo ha detto:

    @France

    Avete 33 inscritti. Non rappresentate che voi stessi.
    Siete convinti della vostra proposta politica?Benissimo

    Allora fate proselitismo. Ognuno dei 33 inscritti cerchi altre persone che diano il loro appoggio a tale proposta e, quando sarepte arrivatio ad una percentuale significativa dei ricercatori precari andate dove vi pare. Ma se con 33 inscritti pensate di rappresentarne 60000 di cui almeno 59000 non sanno nemmeno chi siete è un comportamento disonesto.

    Se siete onesti andate in senato e dite: Io e i miei 32 amici la pensiamo così ….
    E non: i ricercatori precari ringraziano la Gelmini . Siete non la minoranza ma una piccolissima percentuale di questa. E te ne renderai conto se tu, o i tuoi amichetti
    inizierete ad andare in giro a confrontarvi con gli altri e non solo su questo Blog che il 90%dei precari non conosce. Molti più precari di quelli che vi appoggiano hanno partecipato alla stesura del programma dell’Onda nel fine settimana. Alcune cose mi piacciono, altre meno, ma come numero di ricercatori precari coinvolti e come idee mi sento, e la maggior parte dei precari dell’università si sentano, molto più rappresentati da quel documento e non da un comunicato stampa, e dalle persaone che lo hanno redatto, in cui si ringrazia vivissimamente la Gelmini. Prima di ergerti/vi a rappresentanti di chicchessia bisogna davvero vedere se queste persone condividono le idee che professate. Lo so che è difficile ma si chiama Democrazia.

    Poi, del nome che vi date non me ne frega un emerito cxxxx. Vi ritengo delle persone politicamente poco acccorte che non rappresentate niente e nessuno. Ma sinora vi concedevo il beneficio dell’onestà intellettuale. Spero di poterlo continuare a fare anche domani.

    Marco

  356. Bombadillo ha detto:

    Guardate che l’APRI non va affatto a parlare a nome di tutti i ricercatori precari.

    Ma come vi salta in mente?

    Chi è, poi, che può parlare a nome di tutti?

    Inoltre, come non tutti i ricercatori precari possono riconoscersi nella Petizione, e nell’APRI, così anche io non mi riconosco affatto in tutti i ricercatori precari:
    non mi riconosco, ad es – MA LI RISPETTO: ALMENO LORO QUALCOSA HANNO FATTO, A DIFFERENZA DI CHI SA SOLO “PONTIFICARE” – in quelli che hanno protestato in questi giorni, secondo me, portando avanti un messaggio diluito o confuso che, pure nella parte in cui non lo era, è stato preso per il “più Carfagna per tutti”.

    A me il “più Carfagna per tutti” non interessa.

    L’APRI si presenta per quello che è : ovverosia una associazione NEONATA di precari della ricerca italaiani (E, ANCHE SE PICCOLA, E’ LA PIU’ GRANDE: INFATTI MI RISULTA CHE SIA L’UNICA), frutto diretto dell’esperienza della Petizione dei Mille: i suoi promotori, infatti, sono gli stessi e, soprattutto, sono i contenuti ad essere i medesimi.

    Il nostro contributo, inoltre, non vuole essere di tipo quantitavito, l’APRI non è un sindacato.

    Noi pensiamo di poter esprimere da un punto di vista QUALITATIVO delle belle idee che, se accolte, possono portare ad un miglioramento della situazione “a costo zero”.

    Ricordate? “A costo zero” è una espressione contenuta nella Petizione, quindi, contrariamente a quanto sostenuto da alcuni, che evidentemetne NON CONOSCONO O NON RICORDANO IL TESTO DELLA PETZIONE i tagli non possono influeanzare in alcun modo la petizione che – lo ribadisco: ma, evidentemente, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire – proprio non verteva sul quantum dei finanziamenti, ma SULLE REGOLE!

    L’unico caso in cui si potrebbe dare ragione a quelli che sostengono che la petizione non è più valida, sarebbe quello in cui fosse stato tolto il reclutamento straordinario, cui la petizione stessa si riferiva: ma così non è.

    W l’APRI: LA PIU’ GRANDE ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI RICERCATORI PRECARI!…e facile arrivare primi quando si è i soli…

  357. cattivo.maestro ha detto:

    Untenured se in aggiunta alle cose che scrivi e su cui sono perfettamente d’accordo, anche tu come me escludi l’apprezzamento per il sorteggio (che io ripudio da dieci anni!) e pensi che non si possa esprimere apprezzamento per una regoletta dimenticando il mare di m. che ha tirato giù la l.133 siamo esattamente sulle stesse posizioni…

  358. Untenured ha detto:

    @ cattivo.maestro penso che il sorteggio possa servire ad “aprire la contraddizione” nel sistema, possa funzionare come una provocazione rivolta al sistema universitario e politico: non siete capaci di creare un meccanismo responsabile e valutato di reclutamento? allora lasciamo al caso decidere!

  359. Luca ha detto:

    @Bombadillo:

    anche se naturalmente non avete alcun obbligo in tal senso, a titolo informativo reitererei la richiesta di sapere cosa dirà domani l’APRI in senato.

  360. Bogotà ha detto:

    Dopo aver letto l’ultimo commento, mi son detto tra me e me “che pagliacci: sembrano dei ragazzini che stanno giocando al Piccolo socio…”

    Poi mi son detto, non posso scriverlo altrimenti mi accuseranno di ricorrere agli insulti poiché sono accorto di argomenti.

    E’ vero, sono proprio a corto di argomenti. Non riesco a trovare nulla di intelligente da dire a proposito del “Piccolo socio”.

  361. cattivo.maestro ha detto:

    CARI COLLEGHI DELLA RNRP

    Bogotà, Birillo, Michele, io, ora Untenured abbiamo sostenuto in questi giorni una dura contrapposizione ad un’associazione che ha scritto una lettera morbida morbida alla Gelmini proprio quando la protesta invece cominciava ad ottenere qualche piccolissimo risultato.

    E’ il momento di farvi sentire e di far sentire la vostra voce.

    Avrete notato tutti come sono pronti a rispondere alle provocazioni con altre provocazioni. Ma non sono altrettanto pronti a rispondere alle domande sostanziali?

    La prova? Pronta risposta alla provocazione su chi deve essere il portavoce, pronta reazione e imbonimento in stile berlusconiano sulla bontà di APRI, la più grande associazione costituita da 33 iscritti.

    Luca domandava prima cosa andranno a dire? Risponderanno dopo la mia “provocazione” che il contenuto è la petizione.

    Io ho chiesto come hanno fatto ad ottenre la petizione… in 24 ore. Non ho ottenuto risposta. LA RNRP sarà pure vicina ai sindacati, ma LA VICINANZA POLITIVA DI APRI E’ CHIARISSIMA!

  362. cattivo.maestro ha detto:

    scusate errore nel commento precente:
    come ha fatto Bombadillo ad ottenere la petizione dal Presidente del Senato in sole 24 ore a nome di un’associazione di 33 iscritti?

  363. France ha detto:

    Se vai sul sito APRI ci sono 3 o 4 discussioni aperte riguardo al decreto, e lettere che abbiamo scritto per sollecitare i politici coinvolti a vigilare perche’ sorteggio, abolizione delle prove e graduatoria finale (e “norma anti abuso dei TD che si e’ delineata di recente) vengano mantenuti-introdotti. E chi andra’ avra’ con se il Manifesto di APRI, la petizione alla quale il manifesto si rifa’, un mazzo di rose per la Gelmini, un inginocchiatoio per conferire con l’Altissimo, una bottiglia di Braulio per Bossi, una di chinotto per Veltroni, un po’ di olio di ricino di annata per Fini, e tanti baci a tutti i bimbi….

  364. Rita ha detto:

    Beh,quello che direte sarà pubblico. per cui si saprà. E si potrà anche smentirvi qualora vantiate meriti e numeri che non avete.
    R

  365. cattivo.maestro ha detto:

    sono così incazzato che non mi riesce di scrivere:
    ad ottenere l’AUDIZIONE!

  366. cattivo.maestro ha detto:

    come ha fatto Bombadillo ad ottenere l’audizione dal Presidente del Senato SCHIFANI in meno di 24 ore a nome di un’associazione di 33 iscritti?

  367. France ha detto:

    Devi capi’ na cosa cattivo.maestro: io ho una vita la di fuori di questo forum (fra poco e’ na chat!). Quindi ti puoi aspettare una cazzata ogni mezz’ora, e poi alle 22.30 vado a letto perche’ io dormo ogni tanto, dato che mi buttano giu’ alle 6.00. Quindi, please, non ti immaginare che mi frantumo un femore per correre a rispondere a tutte le tue PROVOCAZIONI

  368. carlo (lowercase) ha detto:

    Direi che si è creata una polemica inutile. Scusate se ripeto cose già dette, ma…

    1) Un’associazione parla a nome dei soci (e solo i soci hanno potere decisionale all’interno di un’associazione).

    I soci APRI sono ricercatori precari italiani, dunque il nome è giustificato. Non è l’ Associazione di Tutti i Precari della Ricerca Italiani, altrimenti si chiamerebbe ATPRI. Stesso dicasi per RNRP, che non rappresenta tutti i precari.

    Ora, mentre l’Apri parla per conto dei suoi iscritti, la RNRP a nome di chi parla?

    Nel Resoconto dell’incontro con Fabio Mussi del 29/10/2007 a Ferrara, RNRP si vanta di rappresentare 60000 persone. Ma queste 60000 persone lo sanno? Questo comportamento è assai scorretto (direi gravissimo), visto che io – e come me immagino molti altri ric. prec. – non ho mai delegato RNRP a parlare a mio nome.

    2) Per quanto riguarda la petizione, accanto ad ogni firma c’è la data. Dunque, è corretto dire che in tale data tali ricercatori la pensavano in questo modo. Sarà cura di eventuali interlocutori trarne le debite conclusioni.

    Una nota finale. Se RNRP fosse stata un pò più dinamica e meno indecisa, forse non sarebbe stato necessario procedere in questo modo. Ma tutt’oggi non è chiaro neppure (almeno, a me non è chiaro) cosa è esattamente RNRP. E’ l’insieme delle persone iscritte alla mailing list? E’ un blog? Parla a nome dei commentatori del blog? E i commentatori sono consapevoli che RNRP parla per loro?

  369. France ha detto:

    Via dai, allora facciamo ad indovinare.
    Primo indizio
    Schifani non c’entra

  370. Bombadillo ha detto:

    ..come al solito la mia lunga risposta arriva dopo che altri hanno già postato.

    Comunque, posso solo ribadire che l’APRI NON VUOLE parlare a nome di tutti i precari, per la semplice ma fondamentale ragione che non si riconosce nelle posizioni di tutti precari: per dirne una, ma è solo un esempio, non si riconosce nei molti che chiedono le stabilizzazioni.

    Luca, poi, si chiede cosa dirà domani l’APRI.

    Ma è molto semplice, dirà quello che sta nel Manifesto e nella Petizione,
    ovverosia:

    sorteggio puro (proposta della petizione), al posto del sorteggio nella rosa di eletti;

    introduzione della graduatoria finale (altra porposta della petizione);

    eliminazione del riferimento ai ricercatori a TD, nel senso che il 60% riservato ai ricercatori deve essere tutto destinato a ricercatori a TI (qui qualcuno ci ha preso per odrinari, o per pizzaioli, ma ti assicuro che noi siamo tutti precari della ricerca, e ognuno di noi ci tiene a tutelare gli interessi della categoria).

  371. cattivo.maestro ha detto:

    France
    anch’io ho una vita al di fuoric di questo forum esattamente come la tua, ma ovviamente (altra incomprensione?) mi riferivo al fatto che siete prontissimi a replicare ai commenti contenenti provocazioni, meno a quelli contenenti argomenti sostanziali.
    E questo tuo commento lo dimostra ancora! Rispondi alla polemica, non ai miei argomenti!

  372. Bogotà ha detto:

    @bombadillo
    quest’ultimo punto non c’era nella petizione o sbaglio

    siamo sicuri che TUTTI i firmatari siano di questo avviso? (glielo avete chiesto?)

  373. cattivo.maestro ha detto:

    APRI parlerà solo del d.l 180 che contiene misure strumentali a dare attuazione alla legge 133, quindi proponendo misure per correggere la legge 133 e per darle attuazione, proprio quando là fuori nel mondo relae, nelle università la protesta monta contro la legge 133!

  374. Bogotà ha detto:

    @France
    scusa se ti disturbo, sapresti dirmi a occhio e croce quanti PRECARI hanno firmato la Petizione (non voglio però che ti disturbi ad andare a vedere)?

    tutti e mille?

  375. France ha detto:

    Bah, a occhio e croce non saprei. Sicuramente non tutti e mille (se cerchi su petition online c’e’ sempre, anche se chiusa). Se sei stato attento, nei documenti abbiamo detto precari e non, italiani e esteri. Che e’ anche piu’ bello e trasversale, ti pare?
    Secondo indizio:
    Non c’entra Bombadillo

  376. Bombadillo ha detto:

    ..ovviamente dovete darmi il tempo di rispondere.

    Comunque, ribadisco che – ci volgiate credere o meno – l’unico politico a me minimamente vicino è mia moglie, consigliere comunale del PD.
    Non è mica un errore di battitura: ho scritto PD, non PDL.

    L’APRI è dinamica e pare – perchè del domani non v’è certezza – che potrà interloquire con un Senatore che, mi dispiace per quelli della tesi collaborazionista, e proprio del PD. Anche qui non si tratta di un lapsus calami, nè di un refuso: PROPRIOP PD; NON PDL!

    Se avessimo avuto possibilità di parlare con uno della PDL state certi che lo avremmo fatto. Noi siamo a-partitici e quindi portiamo avanti le nostre idee senza pregiudizi ideologici.

    P.S.: non vi fate Film, l’incontro non lo abbiamo avto tramite mia moglie che è un pesce davvero troppo piccolo.

    P.P.S.: Bogotà continua ad offenderci dandoci ora dei Pagliacci. Avanti così, che ti qualifichi da solo.

  377. carlo (lowercase) ha detto:

    x cattivo.maestro, Bogotà, (e Pisacane, Sankara, Ario, …)

    Ripropongo la domanda: a nome di chi parla RNRP quando siede ai tavoli di discussione con politici e sindacalisti?

  378. cattivo.maestro ha detto:

    Tutti i lettori di questo blog potranno notare la arroganza degli indovinelli con cui il Presidente dell’APRI risponde alla mia richiesta di chiarimento e la genericità della risposta di Bomabillo.
    Io mi disconneto perchè devo lavorare!
    Sono convinto che quanto ho sostenuto sin qui riguardo ad APRI sia assolutamente fondato.

  379. Luca ha detto:

    @Bogotà:

    adesso non esageriamo però. Se l’APRI va a chiedere l’eliminazione del riferimento ai ricercatori a TD, nel senso che il 60% riservato ai ricercatori deve essere tutto destinato a ricercatori a TI mi pare un’ottima cosa. L’importante è che nessuno si spacci per ciò che non è. Premessa questa elementare norma di correttezza e di democrazia, non vedo perché Bombadillo non possa parlare a nome dei 33 soci di APRI e presentare una richiesta che non era nella petizione. Mica Veltroni chiede le firme agli iscritti del PD ogni volta che deve esprimere una posizione.

  380. cattivo.maestro ha detto:

    Caro Carlo
    che ne so io?
    Io ho sottoposto sempre le mie proposte ai lettori del blog e quando non ho ottenuto un consenso ampio le ho ritirate. Così come dovreste fare oggi voi!

  381. Bogotà ha detto:

    @Bombadillo
    però anche tu… vedi solo gli insulti! Nel commento precedente avevo detto che mi sei “simpaticissimo” e non mi hai nemmeno ringraziato…

    Invece, come al solito, non rispondi alla sostanza: a proposito dell’ultimo dei tuoi punti (sul TD), ti avevo chiesto se, visto che non c’era in Petizione, lo avete concordato con TUTTI i firmatar… è cosi, vero?

  382. cattivo.maestro ha detto:

    Luca,
    leggeremo giovedì se nel resoconto parlamentare ci sarà scritto che il rappresentante di APRI ha premesso di parlare SOLO a nome dei 33 iscritti. Se è così hai ragione tu.

  383. France ha detto:

    Ma non andavi a lavorare?
    Comunque, basta indovinello perche’ mi sono rotto.
    Io sono nipote di Fanfani (o meglio, bis, il nipote e’ il mio babbo). Quindi posso ottenere numeri di telefono e chiedere abbastanza facilmente.
    Contento c.m.?

  384. Bombadillo ha detto:

    …l’ultimo punto non è espresso nella petizione, ma non la contraddice.

    Al contrario, ovviamente, contraddice la Petizone chiedere la abrogazione di un d.l. che ha recepito le richieste della petizione stessa: e che è “l’arte dei pazzi”?

    Prima chiediamo delle cose, quelli ce le danno, e noi diciamo che devono fare retromarcia? Ma vi rendete conto di quello che sostenete?

    Volgio chiarire anche la questione della Petizione.

    Noi ci presentiamo come i promotori di quella petizione, perchè: 1. è la verità; 2. secondo noi è un merito.

    E’ un biglietto di presentazione. Un modo di dire, vedete come siamo bravi? ..siamo quelli che hanno fatto questa bella petizione, che in parte è stata acolta nel d.l. Gelmini, e dunque non vogliamo che il decreto stesso sia stravolto.
    Anzi, dev’essere migliorato, e questi sono i nostri suggerimenti per migliorarlo, ovviamente in un senso che non contraddica il testo e lo spirito della Petizione: 1, 2 e 3.
    I punti li ho già chiariti prima.
    Tutto qui. Non capisco cos’è che vi rode tanto.

  385. Bombadillo ha detto:

    Guarda che i rappresentati di una associazione, per definizione, parlano solo per i soci dell’associazione stessa: quindi non hanno nessun bisogno di dire per chi non parlano.

    Se, poi, uno vuole sapere quanti soci ha l’APRI, ti faccio notare che il dato è pubblico, quindi nessun inganno.

    Qualsiasi cosa ci chiederanno, inoltre, noi risponderemo (ovviamente la verità). Infatti, noi siamo persone educate: quando uno ci chiede, rispondiamo…. anche se non siamo soliti rigraziare chi ci ritiene simpaticissimi ma, nello stesso tempo, ci riempie di insulti.

  386. cattivo.maestro ha detto:

    Caro Bombadillo,
    chiederò domani all’On. Mauro Ceruti conferma dell’appoggio del PD all’audizione APRI.

  387. Bogotà ha detto:

    @Luca
    forse parli così perché non conosci questi signorini dell’Apri ai quali – lo hanno messo nero su bianco – non importa nulla della questione del precariato (se hai voglia di approfondire ci sono qui sopra svariati metri di messaggi che lo dimostrano), ma solo della loro Petizione che – ne sono convinti – avrebbe generato il Decreto.

    La loro è una forma paranoide di narcisismo: sono talmente invaghiti di questa stro.ta, che subordinano qualsiasi conseguenza ne possa venire ai precari, alla difesa della loro creatura.

    In questi giorni, insieme a un gruppetto di precari ancora lucidi, mi sono battuto come un leone per cercare di farli ragionare, ma senza ottenere il benché minimo risultato. Semplicemente non ragionano.

    Quanto alla tua domanda, lo hai letto da te: svicolano si autodefiniscono APRI (ma poi negano di essere interessati al precariato) e solo se incalzati ammettono di non poter parlare che a nome dei mille… ma come ha dovuto ammettere poco fa il loro Presidente, France, nemmeno tutti quei mille erano precari e ci scommetto se si trovassero a leggere quanto hanno osato sostenere in questi giorni su questo blog gli ritirerebbero all’istante la firma, magari promuovendo un’azione legale!

  388. carlo (lowercase) ha detto:

    x cattivo.maestro: la mia polemica non era con te (non era neanche una polemica). Cercavo di spiegare secondo me quale è il problema, ossia essenzialmente il fatto che RNRP non sia voluta (o non abbia potuto) diventare una associazione, che non si capisca chi sono i portavoce/rappresentanti, con chi parlano e soprattutto a nome di chi.

  389. Luca ha detto:

    @cattivo.maestro

    nell.O.d.G. della 7a commissione c’e’ scritto che la convocazione è alle ore 15. Bombadillo va domattina, per cui mi sembra evidente (Bombadillo correggimi) che non ci sarà un’audizione, ma un semplice incontro privato con una senatrice del PD. Il che vorrebbe dire che non ci sarà nemmeno un verbale. Se il PD decidesse di condividere l’abolizione di scritti e orali ed il vincolo del 60% e di chiedere che il 60% riservato ai ricercatori deve essere tutto destinato a ricercatori a TI sarebbe una buona cosa, per la quale ringrazierei Bombadillo. Resta aperto il tema della rappresentanza ina caso di audizioni ufficiali, che va discusso approfonditamente, ma con serenità.

    L’O.d.G. è:

    47ª seduta: martedì 18 novembre 2008, ore 15
    48ª seduta: mercoledì 19 novembre 2008, ore 15
    49ª seduta: giovedì 20 novembre 2008, ore 15

    IN SEDE REFERENTE

    Seguito dell’esame del disegno di legge:
    Conversione in legge del decreto-legge 10 novembre 2008, n. 180, recante disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca. – Relatore alla CommissioneVALDITARA.
    (Pareri della 1a, della 2a, della 3a, della 4a, della 5a, della 8a, della 9a, della 10a, della 11a, della 12a, della 13a Commissione e della Commissione per le questioni regionali)
    (1197)

    IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

    Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 139-bisdel Regolamento, dell’atto:
    Piano programmatico di interventi volti alla razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e strumentali del sistema scolastico. – Relatore alla CommissioneASCIUTTI.
    (Parere al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, ai sensi dell’articolo 64, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133).

    E le senatrici sono

    # FRANCO Vittoria, PD
    # GARAVAGLIA Mariapia, PD
    # SERAFINI Anna Maria, PD

    La Garavaglia è anche il ministro ombra.

  390. Luca ha detto:

    @cattivo.maestro

    nell.O.d.G. della 7a commissione c’e’ scritto che la convocazione è alle ore 15. Bombadillo va domattina, per cui mi sembra evidente (Bombadillo correggimi) che non ci sarà un’audizione, ma un semplice incontro privato con una senatrice del PD. Il che vorrebbe dire che non ci sarà nemmeno un verbale. Se il PD decidesse di condividere l’abolizione di scritti e orali ed il vincolo del 60% e di chiedere che il 60% riservato ai ricercatori deve essere tutto destinato a ricercatori a TI sarebbe una buona cosa, per la quale ringrazierei Bombadillo. Resta aperto il tema della rappresentanza ina caso di audizioni ufficiali, che va discusso approfonditamente, ma con serenità.

    L’O.d.G. è:

    47ª seduta: martedì 18 novembre 2008, ore 15
    48ª seduta: mercoledì 19 novembre 2008, ore 15
    49ª seduta: giovedì 20 novembre 2008, ore 15

    IN SEDE REFERENTE

    Seguito dell’esame del disegno di legge:
    Conversione in legge del decreto-legge 10 novembre 2008, n. 180, recante disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca. – Relatore alla CommissioneVALDITARA.
    (Pareri della 1a, della 2a, della 3a, della 4a, della 5a, della 8a, della 9a, della 10a, della 11a, della 12a, della 13a Commissione e della Commissione per le questioni regionali)
    (1197)

    IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

    Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 139-bisdel Regolamento, dell’atto:
    Piano programmatico di interventi volti alla razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e strumentali del sistema scolastico. – Relatore alla CommissioneASCIUTTI.
    (Parere al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, ai sensi dell’articolo 64, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133).

    E le senatrici sono

    # FRANCO Vittoria, PD
    # GARAVAGLIA Mariapia, PD
    # SERAFINI Anna Maria, PD

    La Garavaglia è anche il ministro ombra.

  391. cattivo.maestro ha detto:

    Luca ma ti sembra trasparente e, come dici tu, democratico che i ricercatori precari della RNRP, tra cui molti firmatari della petizione, debbano dedurre cosa farà APRi da attività di tipo psuedo-investigativo?

  392. Luca ha detto:

    Questo no, più trasparenza sarebbe utile per tutti.

  393. Bombadillo ha detto:

    Infatti, Luca, hai proprio ragione, io non “parlato” di una audizione, ma di un incontro.

    “Audizione” significa una cosa precisa; mentre noi abbiamo un incontro privato, in prima mattinata, sull’esito del quale – SEMPRE SE AVRA’ EFFETTIVAMENTE LUOGO – riferirò domani stesso sul sito (APRI), perchè noi non abbiamo nulla da nascondere.

    Poi, caro mio, puoi parlare con chi vuoi, basta che non gli dici cose inesatte.
    Il riferimento, chiaramente, è a c.m., che evidentemente, diversamente da me, ha contatti con le alte sfere.
    …”conferma l’appoggio all’audizione”..ma che significa? Bo!

  394. Bogotà ha detto:

    Spero che nessuno sano di mente in questo blog si sia bevuto la storiella dell’audizione in Senato dell’Apri.
    E’ evidente che è stata una boutade del tenero Bombadillo (tra l’altro potrà sempre dirvi – e lo farà – che lui non lo ha detto).
    L’apri si è costituita sabato scorso, non c’erano i tempi per organizzare la cosa.
    Credo invece che intendesse dire che i senatori da loro contattati solleveranno in aula la questione (sarei curioso di conoscerne i nomi).

  395. Bombadillo ha detto:

    …guardate che non c’è bisogno di alcuna investigazione.

    Chiedete e vi sarà risposto.

    Ma dateci il tempo di rispondere.

    Ora vado a complottare con i cospiratori dell’ordine economico modiale anti precari.
    Per meglio dire, vado lavorare che ho fatto proprio tardi. Quindi non risponderò ulteriormente. Tanto ero stato esustivo? No.

    P.S.: vedete che stasera non penso che mi potrò collegare perchè mia moglie ha il consiglio, poi vediamo.

    Qua andrà a finire che dovrò chiedere il permesso per andare in bagno…

  396. Bogotà ha detto:

    Grazie, Bombadillo, della smentita puntuale…

    Il motivo per cui io temo i signorini dell’Apri è che – considerato lo spessore dei nostri parlamentari, notoriamente a corto di immaginazione – rischiano di bersi le loro cavolate “a costo zero” o, per meglio dire, pagate con lo sfruttamento dei precari!

  397. cattivo.maestro ha detto:

    caro Bombadillo
    io posso contattare tramite un amico di un amico un parlamentare di cui però scrivo NOME e COGNOME.
    Tu dopo due giorni ancora non tiri fuori nè perchè sollecitato da me, nè per rispetto dei mille firmatari che, per bocca vostra, domani parleranno, il nome del misterioso e non meglio identificato senatore del PD.

    Come vedi è una questione di Trasparenza.

    Ora vado proprio a studiare, altrimenti il rinnovo annuale del mio contratto mel o sogno stavolta!

  398. Luca ha detto:

    Caro Bombadillo,

    un pò di trasparenza non farebbe male, però. Scrivere “faremo una richiesta in senato” e poi dire “abbiamo un incontro privato” sono due cose ben diverse. E anche giocare sugli equivoci e costringere gli altri a compiere attività pseudo-investigative non è proprio il massimo.
    Detto questo, la cancellazione del riferimento a TD è tanto importante che se riuscirai a conquistarti alleati, meglio per tutti.

  399. cattivo.maestro ha detto:

    ….oddio sempre che dopo l’intervento di APRI sia possibile rinnovare i contratti a tempo determinato, essenso stato già io titolare di borsa di dottorato, borsa post-doc, primo assegno di ricerca e ora contratto a tempo determinato…

  400. France ha detto:

    Bogota’ e c.m., vi ricordo che voi potete sapere chi sono io, chi e’ bombadillo, chi e’ il socio “nickname XXYY” dell’APRI, potete sommergerci di insulti e fare “campagna contro”su questo sito e anche su quello dell’APRI, dell’ADI, della lega antivivisezione e della bocciofila di Cernusco sul Naviglio. Inoltre, se vi prendeste la cura di leggere questo e il forum APRI, avreste trovato tutte informazioni che cercate (incontro, orario, chi va, a discutere cosa). Ti ho detto anche come ci siamo procurati l’aggancio. Io purtroppo una mia lastra ai polmoni non ce la posso mettere per essere piu’ trasparente! Luca mi sembra in fondo condivida quello che facciamo, Untenured non ci passa i complimenti alla Gelmini (sara’ la mia natura ma li leggevo con ironia, chissa’ perche’) ma anche lui forse tutto contrario non e’, Michele oscilla, R.I. si sta svegliando ora per il fuso orario….

  401. France ha detto:

    Per dire che il vincolo di trasparenza deve essere in entrambi i sensi
    Io sono Francesco Cerisoli
    Tu chi sei?

  402. Bogotà ha detto:

    @France
    prendendo spunto da un tuo precedente commento, suggerisco di sostituire l’insoddisfacente etichetta APRI con quella più aggiornato ApNRIE = Associaz. (precari) e Non della Ricerca Italiani ed Esteri [è inutile che ti chiarisca il senso di quella “p” minuscola, vero?).

    @Bombadillo
    proprio TUTTI d’accordo che il vostro punto sul TD (assente dalla Petizione) non sia in contraddizione con la Petizione? Glielo hai chiesto? (in fondo anche quella era una riforma “a costo zero”, anzi ci si guadagava anche qualcosina sulla pelle dei precari…).

  403. Birillo ha detto:

    @Luca

    IMHO, se ad una prima analisi questi piccolissimi risultati potrebbero
    sembrare un piccolo successo, dal punto di vista strategico non lo sono.
    Noi dovremmo ottenere dai rappresentati dell’opposizione nel parlamento
    l’impegno alla lotta contro la 133. Senza di questa, tra un paio di anni,
    stanti i tagli dell’FFO le assunzioni saranno di fatto, anche se non di
    diritto, quasi inattuabili. Infatti, molte università sono solo di poco
    al di sotto della fatidica soglia del 90%. Diminuendo l’FFO aumenterà
    questa percentuale rendendo le assunzioni inattuabili.
    Per questo motivo ritengo che, se veramente volessimo coinvolgere
    l’opposizione parlammentare nella nostra lotta (e ho più di un dubbio
    sulla convenienza di una tale alleanza che ci qualificherebbe non come
    contestatori di una proposta del governo ma come suoi diretti oppositori
    con tutte le difficoltà che ne conseguirebbero) dovremmo coinvolgerla al
    fine di ottenere la neutralizzazione della 133.
    Tutto il resto (sorteggino, sorteggione, composizione commissioni, TD, TI)
    sono cose secondarie che, tra l’altro, non vanno verso una maggiore
    meritocrazia dell’università ottenibile solo con una responsabilizzazione
    delle persone che scelgono chi chiamare. Quindi chiamata diretta + verifica
    a posteriori connesso con un meccanismo di premi/punizione.

    Marco

  404. Neclord ha detto:

    Appoggio l’idea delblog alla grande. Sono con voi!

  405. insorgere ha detto:

    IRONIA AL MASSIMO

    PERDINCIBACCO! (scusate l’esclamazione non voglio offendere nessuno)

    I precari della ricerca sono dei tipi strasimpatici, gioviali, non sospettosi, aperti e disponibili al dialogo senza preconcetti. Veramente dei tipi in gamba sti precari…

    Sono anche un poco buffi, a dirla tutta. Sono un po’ litigiosi a volte, ma forse anzi sicuramente è anche questo colpa del sistema che li ha esasperati. In genere hanno troppo fretta di arrivare alla meta, troppo convinti di possedere ciascuno individualmente la formula magica che ci può tirar fuori dal pantano.

    Però mi restano simpatici, sono emotivi e vivaci. Sicuramente appassionati. Alla fine mi piacciono anche quando si arrabbiano perché finalmente alcuni di loro un po’ meglio organizzati e forse un poco più concreti hanno ottenuto un piccolo – minuscolo – riconoscimento simbolico e un’occasione per far sentire la propria voce.

    I ricercatori precari son fatti così, un po’ bizzarri, ma io gli voglio bene lo stesso.

  406. Bogotà ha detto:

    Ma che succede: la carlotta si è impossessata del pc di insorgere? che fine gli avrà fatto fare…

  407. insorgere ha detto:

    ????

  408. insorgere ha detto:

    son sempre io…sarà l’effetto allucinogeno di questo forum

  409. France ha detto:

    @Bogota’: prendendo spunto dal mio commento precedente, ma anche no. Hai perso il filo?

  410. insorgere ha detto:

    bogotà gioca a fare il piccolo sherlok holmes…ma si vergogna a uscire allo scoperto

  411. Bogotà ha detto:

    @insorgere
    per te deve essere ancora più dura, barcamenarti tra “barricate” in piazza e “audizioni” in Senato… (lo dico con simpatia!)

  412. insorgere ha detto:

    qualcuno è a corto di argomenti???

  413. Luca ha detto:

    @ Birillo.

    Le varie cose mica si escludono. Che con la 133 non ci saranno più concorsi dal 2009 in 6 atenei, dal 2010 in 26 e dal 2011 in tutti lo sappiamo benissimo. Che l’opposizione parlamentare sia il braccio politico della CRUI e quindi tutt’altro che amica, lo abbiamo ripetuto chissà quante volte.
    Questo però non impedisce di provare a dire la nostra sul D.L. 180 e magari di migliorare qualche punto e difendere gli aspetti positivi dall’assalto che presto gli strutturati condurranno.
    Fermo restando, ovviamente, che l’abolizione dei tagli è il punto prioritario, sarebbe suicida restare fermi su tutto perché c’e’ la 133. Faccio un esempio: se si cambiasse il 180 stabilendo che le università sopra il 90% possono fare un turnover al 30% di soli ricercatori, oppure rientrare prepensionando un numero adeguato di ultrasessantacinquenni, non andrebbe bene? Intanto si andrebbe incontro a qualche migliaio di precari.

  414. cattivo.maestro ha detto:

    Caro France
    dopo questo mio commento non ti risponderò più, nel senso che non ritengo possibile un dialogo con te, se non riesci a tenere i nervi saldi.
    A me che ti chiami come ti chiami non interessa affatto.
    Sai qual è il motivo per cui su questo blog teniamo l’anonimato e mi sorprende veramente tanto la tua uscita.
    Non perdo tempo a spiegare che quando parlo di trasparenza non me ne frega niente di sapere come si chiama un utente del blog, ma mi importa molto sapere chi sono i politici davanti ai quali avanziamo rivendicazioni.

  415. Bogotà ha detto:

    Oggi che France è il Primo Presidente Apri, ha voluto – teatralmente – rivelarci la sua vera identià!

    Bene, ma che senso avrebbe dirvi chi è il povero Bogotà, ricercatore scaduto, ultimo degli ultimi, reietto tra i reietti… Magari lo farà un giorno… quando anche lui finalmente sarà qualcuno; magari, perché no, presidente di qualche associazione di straccioni o anche Primo Rettore della Precaria (e Non) Università di Bogotà!

    W France – abbasso il sig. Francesco Cerisoli Primo Presidente Apri!

  416. France ha detto:

    Il mio nome e’ scritto chiaro chiaro nella lista dei soci accanto al nickname. Qui l’ho solo, come dire, ribadito. Lo so benissimo che non volete rivelare la vostra identita’ perche’ senno’ vi rovinate la carriera. E secondo te perche’ l’APRI ha scelto un pischello che sta all’estero per farne il presidente? Perche’ sono carismatico?
    Ma mi sembra che siamo stati molto ma molto trasparenti nel dirvi dove andiamo, cosa andiamo a chiedere, chi ci va e con quali documenti. Voi volete il nome dei parlamentari, ma non vi sorge il dubbio che forse non possiamo spiattellare tutto urbi et orbi anche per rispetto dei parlamantari in questione? Mica ci siamo solo io,bogota’ e c.m. al mondo. Domani avrete un bel resoconto (sul sito APRI) dell’incontro.
    Mo’ vado a donare il sangue, che mi sembra una cosa molto piu’ costruttiva al momento.

  417. Bogotà ha detto:

    @Luca
    ti riposto un mio commento di ieri a proposito delle “regolette” tanto care all’Apri e del TD. Il tono come al solito è piuttosto concitato dal momento che è diufficile mantenere la calma dopo giorni e giorni di provocazioni e insulti.

    “Le Nuove regole (o “regolette”) non saranno né migliori né peggiori di quelle attuali; saranno uguali. Chi ci ha fottuto finora, troverà comunque il sistema di fotterci ancora!

    Come ci fottono? semplice, con i contratti precari!

    Come impedirlo? semplice, abolendo i contratti precari!

    Non ci vuole molto a capirlo, no? se poco poco si vuole alzare lo sguardo….

    Quanto al TD, va bene per chi entra oggi a 25-30 anni (dopo il dottorato), NON a chi si è fatto “10annidiprecariato” o “5annidiassegno…avuoto”, anche questo non è difficile da capire, no?

    E poi, il TD e basta NON va mica bene. Servono garanzie che dopo tre anni non ti buttano fuori a calci in culo, “e avanti un altro!”

    Anche questo, mi pare, non è difficile da capire, o no?”

    Ora un’associazione di Precari che va a parlare di queste menate e trascura il nocciolo della sostanza (per giunta dicendo esplicitamente di disinteressarsi al precariato) è indegna di rappresentare i precari italiani. Questo è ilo punto.

    Sostenere le “regolette” è un doppio errore:
    – pratico, perché rischia di bloccare tutto;
    – politico, perché si darebbe al Governo un argomento per ammantarsi di una riforma pseudo-meritocratica a costo zero (!).

    Dobbiamo convincerli a ragionare. Sono giorni che ci sgoliamo inutilmente per far passare queste evidenze. L’Apri è un pericolo per la causa dei Precari. Lo devono capire.

  418. Birillo ha detto:

    @Luca

    Queste proposte che tu fai sarebbero sicuramente un passo avanti.
    Eliminerebbero il blocco di fatto delle assunzioni dal 2011 (nel senso
    che ridurrebbero la sua influenza nefasta).
    Ma di esse non vedo traccia ne nelle idee espresse dagli ARPIsti
    (sbaglio?) ne tra le intenzioni del governo (arisbaglio?).

    Lasciami inoltre dire che:

    – il discorso dei precari nell’università, per quanto fondamentale,
    non è l’unico problema. Il taglio dell’FFO va contrastato non solo
    perchè impedisce assunzioni di personale giovane ma anche perchè mina
    in maniera sensibile la funzionalità stessa delle università. Di
    questa lotta non vi è traccia nel programma che i colleghi dell’ARPI
    vogliono sottoporre al loro referente politico.

    – il sostenere il sorteggione (sorteggio senza rosa) rispetto al
    sorteggino (sorteggio con rosa) non va verso l’obiettivo di una maggiore
    meritocrazia.

    Quindi, se la proposta dell’ARPI (tralasciando, per ora, problemi di
    correttezza e trasparenza) fossero queste da te avanzate se ne potrebbe
    discutere molto volentieri. Ma mi sembra che così non è. Invece mi sembra
    che l’ARPI punti a delle piccolissime e del tutto inutili modifiche del
    d.l. 180 che non mi trovano per niente in accordo.

    Marco

  419. 5annidiassegni..avuoto ha detto:

    quanta energia sprecata….

  420. cattivo.maestro ha detto:

    il primo punto da proporre è la responsabilità di chi assume (ATENEO, Facoltà, dipartimenti, commissari) e la valutazione rigorosa e CONTINUA dei nuovi entrati.
    E una regola di rispetto per chi lavora qui da undici anni: adottare regole solo se immediatamente applicabili. Siamo stanchi di norma che rinviano a regolamenti che non ci sono ma arriveranno e nell’attesa blocchiamo tutto!
    MA anche di questi due punti non c’è traccia nel manifestino di APRI.
    Posso dire senza essere linciato che non ha senso discutere di sorteggio della rosa o nella rosa se non si comincia ad entrare in un’ottica seria di valutazione ex post dei ricercatori?
    I vincitori con il sorteggio con la rosa o senza la rosa il giorno dopo dell’assunzione possono dormire sonni beati? Al Governo e ad APRI interessa solo infastidire (solo un po’) i commissari. Del lavoro che faranno questi neoricercatori non interessa niente a nessuno!
    Noi proponiamo di iniziare ad affrontare i problemi con serietà e rigore, senza farci prendere dalla contingenza, introducendo il principio della chiamata responsabile.
    E poi è urgente inserire nei decreti criteri che riconoscano quanto sangue abbiamo versato nell’UNiversità noi precari. Non stabilizzazioni, ma riconoscimento delle esperienze acquisite quali punteggi pesanti che entrano nelle valutazioni concorsuali.
    E non chiedamo di abolire il TD.
    Fra tre anni ci sarà solo quello!!!

  421. Untenured ha detto:

    solo una precisazione @cattivo.maestro per quanto sia critico verso l’accelerazione dell’Apri, non rinnego la Petizione, anzi, sottolineo il potenziale destabilizzante che avrebbe oggi il sorteggio costringendo chi governa ad andare finalmente verso un sistema responsabilizzante e basato sulla valutazione.

    quindi una preghiera: non associarmi a Bogotà, le cui posizioni sono talmente arretrate (meravigliosi gli anni 80! potrebbe essere il suo slogan) che condivido quanto una volta espresso da R.I. in riferimento a lui: è “de coccio”

  422. Luca ha detto:

    @ c.m.
    Non per fare l’avvocato del diavolo, ma nessuno propone di abolire il TD.
    Si vuole escluderlo dal calcolo del 60%, che è una cosa ben diversa.

    @ birillo
    ho già detto che cancellare i tagli è un punto fermo, non solo per la questione dei precari. Ho solo aggiunto che mi sembra un po’ suicida fermare ogni altra rivendicazione perché non ci tolgono i tagli. Visto che al 99% i tagli non li aboliranno mai, non vedo cosa ci sia di male a provare di salvare qualche migliaio di persone che rischiano di andare a fondo. Per di più, non credo che le due cose si escludano.

  423. Bogotà ha detto:

    untenured, ricordo bene delle belle paroline del nostro fantastico R.I. riservate anche a te; e non erano molto più lusinghiere…

  424. cattivo.maestro ha detto:

    Luca,
    non rispondevo a te e non mi riferivo nello specifico alla soluzione che tu indichi.
    Visto che ci accusano di non proporre niente, ho solo sintetizzato le principali proposte che ho avanzato negli ultimi cento commenti.

  425. ares ha detto:

    @Bogotà @C.M.

    secondo me non avete idea delle dinamiche delle consultazioni che vi sono quando si scrivono atti legislativi e normativi.
    La rappresentatività è determinante nel momento in cui detti i principi di una azione politica, non nei dettagli dell’articolato legislativo, mentre è proprio nell’articolato in come è scritto che si determinano le ricadute più importante ma su questo non è possibile intervenire a nome della rappresentatività.

    perchè i tempi per la rappresentatività sono lenti mentre quelli della decisione sono veloci, soprattutto non si è un politico.

    Succede così in tutti gli atti legislativi e normativi, c’è sempre un “omino che scrive” ed è questo “omino che scrive” che decide non i politici, e scrive dopo ore ed ore di discussioni.

  426. Bogotà ha detto:

    Untenured
    te ne ho trovata una ma se vuoi posso continuare:

    rivoluzioneitalia Dice: 11 Novembre 2008 alle 4:58 pm
    Il sintomo del fatto che questo governo ci stà prendendo per il culo è che un nostalgico-conservatore-doc come Untenured è a favore dell’operato Gelmini.

    Dimmelo tu?

  427. carlotta ha detto:

    Carlotta è ancora viva per fortuna, ho preferito farmi da parte dopo le farneticazioni di precaria secondo la quale io sarei una provocatrice estranea alla ricerca e un personaggio equivoco. Equivoci mi sembrano invece coloro che tirano fuori dal cilindro a mò di coniglietto informazioni con largo anticipo… mi chiedo da dove le attingano.
    Comunque sia… permettetemi una riflessione… circa 430 commenti su un post intitolato “siamo una marea”… è vero che sta diventando una chat!
    Infine vorrei fare delle precisazioni sulla mia persona. Quasi tutti i miei post erano provocatori-ironici-sarcastici… perchè? perchè trovavo questo blog di un grigiore disarmante e volevo movimentarlo un pò. Solo una volta ho cercato di mostrare il mio vero pensiero in quella specie di progetto di riforma… ma mi avete tutti aggredito. Pertanto spero vivamente che si voti al più presto per queste commissioni e che chi doveva concorrere possa espletare il proprio concorso, a me personalmente vanno bene sia le vecchie regole che le nuove… ancora non ho sperimentato nessuna delle due, quando avrò contestazioni da fare ve lo farò sapere. Comunque non so voi, io il dottorato l’ho superato con le vecchie regole e tutti i concorrenti hanno affermato che ero la migliore di quella tornata… quindi queste vecchie regole in alcuni casi non erano cosi grame.

    un caro saluto a tutti

  428. Untenured ha detto:

    @R.I. è un “liberista che sbaglia”, tu hai posizioni “anni 80” arretrate

  429. Bogotà ha detto:

    tu sei molto spinto, avanzato, unsaccotrendi…

  430. insorgere ha detto:

    mi vien voglia di vomitare, sarà un virus…..

  431. Bogotà ha detto:

    No, è che ultimamente sembra di essere regrediti all’asilo:
    “faccia di maiale, non mi hai fatto male; faccia di serpente, non mi hai fatto niente” (primi anni ’70).

  432. Michele ha detto:

    @ France,

    ma in Olanda si dona il sangue alle 5.20 pm? Non si dovrebbe essere a stomaco vuoto? Digiunate fino a pomeriggio inoltrato? C’è il Ramadan?

    Comunque, anche se citando un famoso collega il 90% della fisica è fatto da oscillatori (e quel che rimane è random walk) io non oscillo per niente.

    Ribadisco e riassumo quanto detto più volte:
    1 Questa riforma è un lenzuolino che copre solo tagli, secondo la strategia già sperimentata con scuola e sicurezza.

    2 Scordatevi la strategia dei due tempi, le riforme strutturali che auspichiamo da tempo o le otteniamo adesso, oppure le mettiamo in naftalina per un bel po’.

    3 Se ringraziate la Gelmini sarete strumentalizzati.

    Quanti all’APRI, faccio mie le parole di untenured nel post delle 3:08 pm

  433. Bogotà ha detto:

    @ untenured,
    da molti giorni sostengo su questo blog poche cose.
    Essenzialmente queste:

    -che siano aboliti i contratti precari e, contestualmente, disabilitato il contagocce ai concorsi;
    – che, tralasciando in questo momento il problema delle regole concorsuali, sia introdotto un severo controllo ex-post (che preveda anche il licenziamento per i non produttivi);

    questo subito. Contestualmente:

    – che siano attivate le misure necessarie per riallineare il Paese agli standard internazionale per quanto riguarda gli investimenti (Strategia di Lisbona);
    – che siano attivate le procedure per arrivare ad un sistema di valutazione della ricerca attraverso il quale distribuire i finanziamenti.

    Come vedi, davvero poche cosette. Ora, dimmi, di grazia, quale tra questi argomenti ti ricorda di più “quei favolosi anni ’80” del tuo commento precedente?

    Mi piacerebbe davvero avere una tua risposta, altrimenti la tua affermazione di prima – lo ammetterai – rischierebbe di sembrare un po’ strumentale alla rissa e francamente anche parecchio campata in aria.

  434. Untenured ha detto:

    in Italia dire che si devono bandire tanti posti quanti sono i precari (ad es 50mila) vuol dire invocare l’università degli anni ’80 (dei primi anni 80 per la precisione, perché quelli che si laurearono nel 1984 e successivi rimasero fregati, anche se erano dei geni).

  435. Bogotà ha detto:

    Bene, questo non l’ho detto. Poi?

  436. Untenured ha detto:

    sicuro? allora mi sono sbagliato..

  437. Bogotà ha detto:

    @ untenured
    già, ti sei sbagliato. Ma non importa.

    L’equivoco nasce dal fatto che io ho sempre difeso l’idea che la nostra generazione non può pagare per qualche genio che un giorno verrà: e quindi tutti precari e poi a 40 anni giù nella discarica.

    Noi abbiamo tutti i diritti a fare i concorsi che non ci sono stati in questi anni.
    Ma – per non fottere i geni che verranno (come tu giustamente auspichi) – introduciamo delle regole ben precise (contolli ex-post): chi non è produttivo, chi non ricerca se ne esce. E avanti il genio.

  438. Bogotà ha detto:

    P.S. Ovviamente, questa “Riforma meritocratica” (certo più della commissione tirata a sorte), veramente “a costo zero”, non è venuta in mente né a Giavazzi né ora agli amici della Petizione…. forse perché era troppo anni 2080 per i loro gusti?

  439. Untenured ha detto:

    @Bogotà NON mi ero sbagliato.. le tue idee e posizioni sono di un’arretratezza imbarazzante

  440. Bogotà ha detto:

    @ untenured
    allora, dicci, di grazia, cosa è che ti imbarazza così tanto in queste posizioni?

  441. Bogotà ha detto:

    … e, soprattutto, qual è la tua proposta al passo coi tempi?

  442. insorgere ha detto:

    bogotà, ma ti ascolti quando parlai – anzi ti leggi quando scrivi?

    chiedere tanti concorsi quanti sono i precari vuol dire chiedere la stabilizzazione, con buona pace del merito, del futuro e delle logiche della competizione….
    ma ci faccia il piacere!

  443. Untenured ha detto:

    ha risposto insorgere per me..

  444. Bogotà ha detto:

    @insorgere
    come tutte le persone in buona fede che leggono questo blog sanno perfettamente, non ho mai sostenuto quello che mi vuoi far dire. Nè mi interessa replicare ad un attacco gratuito che si commenta da sè.

    Ma – lo chiedo anche a te – qual è la tua proposta al passo coi tempi?

  445. Bogotà ha detto:

    Bravo untenured, come al solito di poche parole; ma questa volta anche con poche idee…

  446. Untenured ha detto:

    ancora vuoi discutere delle proposte generali? mi pare che le posizioni siano chiare… siamo al 400esimo messaggio. Ma vai a stancamento?

    Basta vado a cena (alle 20 si cena a casa mia)

  447. Bogotà ha detto:

    Come abbiamo imparato da tempo i precari hanno molti nemici.

  448. insorgere ha detto:

    hanno anche molti problemi

    tra questi spicca l’assenza di senso pratico

  449. Bogotà ha detto:

    già e alcuni tra questi lamentano soprattutto l’assensa di spirito critico

  450. insorgere ha detto:

    basta, mi son stancato. bye bye

  451. Bogotà ha detto:

    Come abbiamo potuto ammirare, lo spirito della critica costruttiva (ed educata) ha preso finalmente il sopravvento in questo blog.

    Sono finiti gli insulti, gli attacchi immotivati, le interpretazioni “false e tendenziose”, come si dice; e il discorso è tornato – come era giusto che fosse – all’interno di una dialettica misurata e civile degna di ricercatori (sebbene precari).

    Grazie a tutti per il vostro sforzo.

  452. France ha detto:

    Si, perche’ mi sembra che sei rimasto da solo, o Bogota’.
    Comunque, MIchele, e’ proprio vero: in Olanda si dona il sangue (Rotterdam, Sanquin Bloedbank, Centrumlocatie) anche alle 7 la sera! Vedi che finche’ uno resta chiuso in Italia gli possono far credere quello che vogliono?

  453. France ha detto:

    E meno male che ci hanno aggiunto un nuovo post cosi’ almeno si volta pagina!

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