Il punto della situazione

15 gennaio 2009

aCome è noto il 9 gennaio sono state convertite in legge le “Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca“. Il titolo è tutto un programma.

Un nuovo anno è cominciato ed è forse utile fare il punto della situazione con gli occhi di un precario della ricerca. Entrando nel merito dei provvedimenti, per quanto possibile, e tracciando il quadro che ci consegna questo 2009.

Un quadro a tinte fosche, decisamente fosche.

In primo luogo è utile ricordare a tutti due aspetti del contesto prossimo futuro: i tagli drammatici all’ FFO degli Atenei che incidono poco per il 2009 ma che si abbatteranno sulle Università dal prossimo anno; la questione Fondazioni. Non possiamo che partire da qui per qualsiasi analisi dello stato delle cose.

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La Stella non sbaglia mai

6 gennaio 2009
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Fonte: enteroclisma.blogspot.com

E’ importante essere guidati da una giusta Stella. Soprattutto oggi.

Ormai è ufficiale, il povero Giavazzi, ormai raggiunto il suo obiettivo,  non riusciva proprio ad occuparsi dell’università tutte le settimane. Allora tocca al buon Gian Antonio Stella, che è un professionista del ramo, occuparsi di denigrare qualsiasi cosa passi sopra il liceo classico, ma anche lui non ci riesce regolarmente.

Lui non è (ancora) professore, ma come il professore della Bocconi non sbaglia mai. Se volete arrivare a destinazione potete seguirlo senza dubbio alcuno.

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Anche i ricercatoriprecari su FaceBook?

6 gennaio 2009
lamu30Ebbene si’.
Ha resistito per molto tempo, non ne voleva sentir parlare. Ma noi abbiamo insistito tanto, era necessario anche avere una presenza dei ricercatori precari anche sul social network più trendy del momento.
Alla fine ha ceduto. Anche Nora Precisa, la portavoce dei “Ricercatori Precari”, sbarca su FacciaLibro!
Se per caso avete già un profilo FB, da oggi, il giorno del suo compleanno, potete diventare amici (o amiche) di Nora!
http://it-it.facebook.com/people/Nora-Precisa/1175105809?
Avete dei consigli per l’immagine di Nora della prossima settimana.
E’ ancora un buon inizio d’anno?

I ricercatori non vogliono più

7 dicembre 2008

00353106Sempre lui, il nostro professore-editorialista-ministroombra preferito, Francesco Giavazzi, non più di un mese fa affermava con la sua solita ed estrema sicurezza che gli associati (e quindi anche i ricercatori) erano ben felici di non dover più partecipare alle commissioni di concorso.

Ne è un segno il tentativo (fortunatamente fallito) di modificare in extremis il testo del decreto per consentire ai professori associati di partecipare alle commissioni. Un vecchio trucco: gli associati devono ancora essere giudicati (per diventare ordinari) quindi sono facilmente ricattabili. E infatti a premere per estendere l’eleggibilità ai più giovani erano gli anziani non gli stessi associati.

Evidentemente la cronaca (come la storia) si vendica sempre dell’eccessiva fiducia nelle proprie certezze. E’ da poco stato diffuso un documento firmato da molti ricercatori dell’Università di Bari che affermano (tra le altre) di essere contrari proprio a quell’esclusione.
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Gravi fatti a Pisa

28 novembre 2008

Di seguito il comunicato stampa dei “ricercatori precari” di Pisa:

Comunicato Stampa
Il nodo di Pisa della Rete Nazionale dei Ricercatori Precari esprime la propria condanna per i vergognosi fatti verificatisi oggi in Rettorato, durante lo svolgimento del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Pisa riunitosi per approvare la previsione di bilancio per il 2009.
L’estrema difficoltà economica in cui versa il nostro Ateneo rende di assoluta importanza le decisioni assunte, decisioni ­ è bene ricordarlo ­ – che riguardano la gestione di denaro pubblico e il futuro di tutte le persone a vario titolo legate all’Università di Pisa. In una simile situazione sarebbe opportuna e dovuta la massima trasparenza dei processi decisionali e una seria e coerente apertura al dialogo.

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“Cara Mariastella”

11 novembre 2008

img_31316_lrgQuesto periodo Nora è davvero irrefrenabile. Di seguito una lettera aperta che ha appena terminato di scrivere indirizzata alla nostra attuale preferita ministra dell’Università. Siamo in piena organizzazione della manifestazione e dell’assemblea di venerdì quindi non ho un momento per inviarlo a giornali e giornalisti o farlo circolare sul blog, siti e mailing list.

Volete darle (e darci) una mano?

Cara Mariastella,

mi permetto di darti del tu visto che siamo quasi coetanee ed entrambe precarie. Apprezzo il tuo tentativo di aprire alla discussione l’ennesima riforma che viene dal mondo politico. Spero che i provvedimenti evidenziati non celino solo il tentativo di dividere il dissenso sulla Legge 133. Se il tuo è un tentativo di affrontare uno dei problemi principali dell’Universita’ italiana, ossia le “baronie” e l’inefficienza, alcune novita’ proposte, pur andando nella giusta direzione, sono del tutto insufficienti e non toccano la radice di questi problemi.

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Sentito dire

9 novembre 2008

img_271125_lrgSiamo sempre oberati e quindi sempre un po’ in ritardo. Invece Giavazzi (ed altri) se ne escono ogni settimana con un nuovo editoriale disinformato e disinformante. Ma non dobbiamo smettere di farci sentire e provare ad ottenere una qualche soddisfazione. Contro il pessimo editoriale del professore bocconiano anche Nora aveva provato a reagire.

Naturalmente a Via Solferino non ha risposto nessuno. Ci avevano provato molte altre e altri. E a quanto pare ce l’hanno fatta con la concorrenza. La Stampa di Torino risponde e pubblica la lettera di due ricercatori.

Soddisfatti?


Non perdiamoci di vista. Link deliziosi &Co.

3 novembre 2008

Tutti i giorni qualcuno o qualcuna ci chiede di inserire qualche link nel nostro piccolo blog (o nella pagina provvisoria ricercatoriprecari.org). Purtroppo wordpress non dispone di una sezione link aggiornabile non necessariamente dagli oberat* gestor* del sito e del blog.

Abbiamo allora scelto un modo migliore, più diffuso e partecipato: il social bookmarking!
Attraverso del.ico.us chiunque potrà segnalare link su precarietà, università e mobilitazioni.

Come fare?

E’ semplice. Basta andare sul sito:

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Ora Basta! Scaricate i dati OCSE prima di pubblicare numeri politicamente scorretti!

2 novembre 2008

Insomma giorno dopo giorno i grandi giornali italiani pubblicano dati per dirci che l’Università va tagliata…

Oggi pure la Repubblica (scarica articolo) ci dice che l’Italia ha troppi professori strutturati  se paragonata alla Germania con solamente 40.000 unità di personale!

Ma i dati statisti dove diavolo li prendono, quali sono le fonti?

Ecco una tabellina OCSE 2006 con la classifica degli strutturati (Educational personnel) per Nazione

Country
United States 1 290 426
Japan .. 511 246
Germany .. 287 744
Mexico .. 261 889
Korea .. 192 579
Spain .. .. 146 229
United Kingdom 125 585
France .. 109 975
Italy 99 595
Poland .. .. 85 971
Ecc…

Di seguito il link  alla suddetta tabellina e dallo stesso link (diffondete!) si possono accedere a tutti gli altri dati e comparazioni  (per tutto il sistema educativo dalle elementari all’Università!) su finanziamenti, personale,differenti tipologie di personale, numeri di laureati, ecc…

http://stats.oecd.org/wbos/Index.aspx?DatasetCode=RPERS

Ora invito tutti coloro che commenteranno a navigare nel sito statistico OCSE ed estrapolare i dati prima di dare agli altri degli incompetenti. Trovate gli iperfinanziamenti please!

Una piccola annotazione in Italia abbiamo circa 99.500 strutturati (Educational Personnel universitario), molto al di sotto di altre nazioni europee come Francia, Spagna, Germania. Con la cura Berlusconi-Tremonti-Gelmini blocco turn over e concorsi, presto -a causa dei pensionamenti in crescita- saremo fra i paesi del terzo mondo. Però avremo recuperato soldi dal sistema educativo!

Per avere un sistema educativo moderno occorrono soldi e riforme ….non si fanno le nozze con i fichi secchi. Bisogna investire nell’educazione per ottenere uno stato moderno e competitivo!

Oppure consolideremo una Repubblica delle Banane.


prof. Giavazzi? Nun te reggae più!

28 ottobre 2008

Il patto Confindustria-RcS-Governo continua a dare buoni frutti. Il Corriere della Sera, costretto a dare spazio al movimento studentesco continua l’opera di disinformazione/demolizione delle sue ragioni. Per farlo chiama uno dei suoi maestri: il professor Francesco Giavazzi, anche noto come docente della Bocconi di Milano.

Nel suo articolo di oggi dedicato alla “La fabbrica dei docenti” usa il suo consueto metodo argomentativo con alcune marginali imprecisioni…

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