Il decreto sui concorsi è uscito in Gazzetta Ufficiale …segue qualche commento

Cari dibattenti (fratelli, amici, compagni, cugini)

Ecco il link alla Gazzetta Ufficiale

Trovate di seguito anche una copia del decreto con note di rimando che chiariscono tutti i vari passaggi giuridici (inviato da una collega in lista nazionale) (decreto-legge-universita).

Qualche piccola considerazione dello scrivente:

1- Le proteste contro i tagli alla 133 e il blocco del turn over continuano perché siamo stufi delle università sottofinanziate, fatiscenti e male organizzate in cui operiamo.

2- L’attuale Governo ha mostrato comunque una reattività che seppure non risolutiva ha tenuto conto di alcune richieste della base ed ha in un certo senso resistito ad altre sirene accademiche.

3- Il decreto apre ad alcune conseguenze che nel lungo periodo possono essere utili:  a) rimanda ad un regolamento da emanarsi fra un mese i criteri per la selezione dei nuovi ricercatori. Questa è una buona possibilità per fare dei “criteri italiani ispirati alle pratiche internazionali” (come richiesto da molti lettori nei post precedenti) che attribuiscano un punteggio predeterminato a tutte le esperienze e i tipi di produzione scientifica svolti dai precari (cercando di valorizzare il lavoro di alto livello portato avanti anche in un contesto locale o minoritario di tradizione di ricerca qualora internazionalizzata)….e infine …. potrebbe  esserci una ricaduta  sui concorsi da associato e da ordinario …infatti sarà difficile sostenere davanti alla legge amministrativa la legittimità di far vincere concorsi da associato o ordinario a candidati che non rispettano i criteri minimi che si richiedono ai precari per divenire ricercatori (!); b)- Il decreto salva  dal blocco del turn over tutti i posti straordinari già finanziati dal precedente governo per il 2008 e il 2009 c)- Rimescola le carte e le possibilità nei settori grandi e piccoli di controllare con certezza le elezioni dei commissari che non possono nella stessa sessione partecipare a più concorsi e nello stesso tempo devono essere eletti per tre volte la quantità necessaria e poi sorteggiati.

Note dolenti

…l‘articolo 1 comma 4 è poco chiaro! Recita

“Per le procedure di valutazione comparativa per il reclutamento dei professori universitari di I e II fascia della prima e della seconda sessione 2008, le commissioni giudicatrici sono composte da un professore ordinario nominato dalla facolta’ che ha richiesto il bando e da quattro professori ordinari sorteggiati in una lista di commissari eletti tra i professori ordinari appartenenti al settore scientifico-disciplinare oggetto del bando, in numero triplo rispetto al numero dei commissari complessivamente necessari nella sessione. L’elettorato attivo e’ costituito dai professori ordinari e straordinari appartenenti al settore oggetto del bando. Sono esclusi dal sorteggio relativo a ciascuna commissione i professori che appartengono all’universita’ che ha richiesto il bando. Ove il settore sia costituito da un numero di professori ordinari pari o inferiore al necessario, la lista e’ costituita da tutti gli appartenenti al settore ed e’ eventualmente integrata mediante elezione, fino a concorrenza del numero necessario, da appartenenti a settori affini….”

Questo comma dell’articolo 1 premette che fanno parte delle commissioni solo ordinari poi però dice che se i settori sono troppo piccoli la lista è costituita da tutti gli appartenenti al settore …sono propenso ad interpretare….se i numeri degli ordinari elegibili sono esigui non si vota e si estraggono a sorte aggiungendo agli ordinari anche gli straordinari (a lume di naso associati e ricercatori non possono entrare a giudicare loro simili o addirittura superiori) …poi  se ordinari e straordinari presi in blocco non bastano perché sono ancora sotto il 300% necessario ad ogni sessione per effettuare i concorsi devono essere eletti altri ordinari da settori affini….una bella botta per i piccoli settori che devono integrarsi…(almeno secondo questa mia prima interpretazione). Certo c’è una “seconda” e peggiore interpretazione alternativa quella per cui i regolamenti attuativi delle elezioni (da emanarsi entro 30 giorni) reintroducano se non bastano numericamente ordinari e straordinari gli associati nelle commissioni per le valutazioni da associato e i ricercatori nelle commissioni per le valutazioni da ricercatore . Certo però che il decreto parla di commissioni composte solo da ordinari (o forse straordinari) ma sarebbe una beffa  se in settori più grandi  le commissioni fossero composte solo da ordinari e in altri settori (quelli più piccoli spesso più controllati e controllabili) si tornasse indietro alle solite commissioni.

…occorreva che il 100 % del turn over fosse liberato su tutti i posti da ricercatore

…il decreto introduce con disinvoltura la possibilità di usare il 60% di budget di ritorno dal turn over  per posti da ricercatore a Tempo Determinato ovvero precarizzazione senza un disegno di tenure track.

... è poi assolutamente necessario uno svecchiamento del corpo accademico. Se infatti si mantiene  rigidità in uscita (con una età pensionabile troppo alta rispetto alle università internazionali) e si continua con il taglio al Fondo di Finanziamento Ordinario presto molte università supereranno il 90% spesa per stipendi e non potranno bandire nessun nuovo posto e non servirà a nulla né il decreto nuovo né le nuove regole di valutazione, né le possibili conseguenze virtuose.

Per cui tutti pronti per la manifestazione del 14 Novembre a Roma per una università nuova e contro i blocchi e i tagli!

Noi non pagheremo (più) la vostra crisi!

146 Responses to Il decreto sui concorsi è uscito in Gazzetta Ufficiale …segue qualche commento

  1. “criteri italiani” = http://www.corriere.it/appsSondaggi/votazioneDispatch.do?method=risultati&idSondaggio=3680

    Davanti alla difesa dell’italianità si perdona anche un certo costume caratterizzato da arretratezza e ingenuità.

  2. Carlo Pisacane ha detto:

    Effettivamente l’articolo ART. 1 COMMA 4 PERIODO 4 sulle commissioni da seri problemi interpretativi

  3. Radical researcher ha detto:

    scusate ma non mi dò pace.. perché l’Andu – se sapeva già il giorno dopo il CDM – non ha denunciato in tempo l’imbroglio del governo sul sorteggio integrale prima annunciato e poi ritirato e sostituito con la rosa di eletti? per di più con una normativa confusa che rischia di paralizzare tutto?

    buonanotte popolo

  4. carbonaro ha detto:

    ragazzi effettivamente è un momento importante e va bene la notte in bianco

    allora facciamo il simpatico esempio di 5 concorsi ricercatore

    servono 5 x 2 = 10 commissari professori ordinari (secondo me si deve moltiplicare per 2 e non x 3, perchè quelli “necessari” sono i membri elettivi, non quelli designati, che già ci sono, in quanto già nominati e quindi noti a tutti, ma il punto è effettivamente poco chiaro, v. decreto prossimo venturo)

    allora servono 10 commissari, per far partire il sorteggio però ne devo eleggere prima il “triplo”, ossia 30

    a quel punto per pilotare il concorso (o i concorsi) dovrei essere in grado di far eleggere 30 persone (non sono poche, e se i posti in quella sessione sono 10 – come potrebbe accadere se parte sto benedetto reclutam straordinario – devo riuscire a mettere nella list dei papabili commissari 60 persone!:
    una bella impresa anche per lo special one dei baroni, soprattutto se si considera che
    VOTANO SOLO ORDINARI E STRAORDINARI (art. 1 comma 5 periodo 2), quindi gente che non si compra con vaghe promesse

    la cooptazione per far entrare qualcuno o per promuoverlo viene ad essere estesa e si spera così di elimnare localismi e spadroneggiamenti da signorotti universitari alla don rodrigo

  5. Carlo Pisacane ha detto:

    Forse ho capito una cosa interpretativa sulle commissioni guardate il post corretto.

  6. carbonaro ha detto:

    a cosa ti riferisci pisacane?

    non so ancora quanto ce la faccio a stare sveglio..

  7. momo ha detto:

    @Carbonaro
    capisco la tua lettura di “necessari”, ma io intendevo il “complessivamente” che viene prima come se volesse dire: “i commissari che servono in totale a formare le commissioni”, cioè sia interni che esterni.
    Forse però il complessivamente si riferisce a “nella sessione”.
    Comunque mi sembra che il passaggio sia poco chiaro.

    @Pisacane
    il cambio nel post mi sembra quello sull’accorpamento, anch’io non avevoc apito inizialmente come mai avevi scritto che favoriva l’accorpamento, così mi sembra una interpretazione più corretta.

    buona notte a chi riesce a reggere

  8. Carlo Pisacane ha detto:

    Ho corretto.

    Mi spiego ancora secondo me solo ordinari possono entrare nelle commissioni se non bastano entrano in lista sorteggio gli straordinari senza elezione e se non bastano ancora si eleggono solo ordinari da settori affini.

    Oppure ipotesi peggiore nel decreto si reintroducono nelle elezioni gli associati per valutare associati e ricercatori per valutare ricercatori….così i settori piccoli si salvano.

  9. Carlo Pisacane ha detto:

    Tra l’altro la votazione credo sia generale per eleggere una lista nazionale e non una rosa per un singolo concorso!

    Io interpreto così mi pare la cosa più logica…

    Ma alla CRUI si sono accorti quello che gli è passato sotto il naso?

    Dovrebbero chiederci qualche consulenza e …sono un po’ invecchiati…

  10. Lorena ha detto:

    Richieste da fare subito (difendibilissime anche con i sig.ri Giavazzi et al.): a) 100% turn-over per reclutamento ricercatori finche’ ciascuna universita’ non avra’ una quota del 70% di ricercatori; b) tenure-track

  11. manolo ha detto:

    ciao ragazzi,
    mi piacerebbe leggere una vostra valutazione complessiva sul decreto ed eventuali critiche.
    A me pare un buon passo avanti, almeno per il reclutamento dei ricercatori, fermo restando che le norme di valutazione siano davvero di buon senso e che si riesca ad allentare il blocco del turnover.
    Saluti,
    Manolo

  12. mino ha detto:

    Anche per me è un gran passo in avanti.

    Leggo su “IlSole24Ore”: per i concorsi a ricercatori banditi d’ora in poi la valutazione dei titoli dovrà basarsi su un Decreto Ministeriale da emanare entro 30 giorni ecc. ecc.
    Cioè il Sole24Ore, forse, a torto o a ragione, interpreta che l’aver tolto “esclusivamente” comporti che ci siano sempre prove scritte e orali, cambia solo la valutazione dei titoli che ora dovrà essere disciplinata dal D.M. da emanare entro 30 giorni…. spero proprio che non sia così, almeno non credo che fosse questa l’intenzione del legislatore, altrimenti avrebbe scritto “la valutazione dei titoli dovrà essere effettuata seguendo ecc.ecc.” e non “la valutazione comparativa è effettuata sulla base dei titoli ecc. ecc.”.
    Cosa ne pensate di questa interpretazione de Ilsole24Ore? Una leggerezza del giornalista?

  13. Untenured ha detto:

    Bellissima rosa!

    colleghi se l’interpretazione dovesse essere quella finale di Pisacane, e riflettendoci un pò pure io mi pare così, ossia listone nazionale di commissari eletti (ad es. per 6 concorsi straordinari per ric 36 commissari), il metodo della rosa dovrebbe rivelarsi perfino migliore del sorteggio puro. Responsabilizzerà le accademie nazionali che comunque avranno l’illusione di eleggere i propri rappresentanti nei concorsi e non avranno l’alibi del meccanismo ‘irrazionale’ del sorteggio.

    Restano i tagli e la misera situazione finanziaria vicina all’umiliazione delle università pubbliche, il paventato ingresso della figura TD di ricercatore nel reclutamento ordinario, l’ancora insufficente vincolo del 60% di budget destinato ai ricercatori: insomma tutto questo basta (e avanza!) per farci continuare la lotta con gli studenti e rafforzare ancora di più il Movimento.

    Costruiamo uno spezzone autonomo dei ricercatori precari nel corteo del 14 novembre!

    Per l’autonomia da sindacati e organi accademici!
    Insieme con gli studenti si vince!

  14. manolo ha detto:

    Dio non voglia Mino, e neppure la Gelmini!
    sarebbe davvero una beffa, ma come dici tu voglio pensare che sia solo una licenza giornalistica.

  15. Birillo ha detto:

    A me non sembra tanto buono.

    1) La quota che va all’assunzione dei ricercatori è abbastanza limitata 60% e può essere utilizzata per l’assunzione di ricercatori a TEMPO DETERMINATO. Temo che, tra i vari concorsi per ricercatore che questo decreto causera, una enorme fetta sarà rappresentata dei contratti a TD a 2 o 3 anni che non si discostano pio troppo degli assegni di ricerca.

    2) Se si vuole rendere il concorso davvero trasparente, e non passare alla chiamata diretta responsabilizzata che sarebbe la vera soluzione, si a) doveva eliminare il membro interno b) si devono definire in maniera stringente (e penso che non verrà fatto) i criteri di classificazione per titoli e merito. Così come appare, temo non cambierà nulla. Il membro interno deciderà (come fanno anche adesso) e i membri esterni, eletti o sorteggiati che siano, avalleranno per avere la libertà di movimento quanto toccherà a loro chiamare.

    3) Ci stiamo facendo abbagliare da un decreto, neanche troppo buono, e ci si dimentica che la legge 133 massacrerà l’FFO. Tra due o tre anni quando l’FFO risulterà decurtato di più di 300 milioni, le università che potranno assumere si conteranno sulle punta di una mano. Allora tutti i discorsi di concorsi, sorteggi, elezioni e tombolate varie andranno a farsi friggere.

    4) Tra l’altro va ricordato che la legge 133 impone che la riduzione degli stipendi per pensionamento non resti all’università (abbassando così la percentuale di FFO che va in stipendi che per poter assumere deve essere minore del 90%) ma torni al ministero. Questo peggiora nettamente il rapporto tra stipendi e quota FFO rendendo il superamento della soglia molto facile soprattutto in presenza di tagli consistenti dell’FFO.

    Ci sarebbero anche altri punti ma penso che questi siano sufficienti per motovare il mio giudizio ampiamente negativo.

    Il governo non recepisce, e purtroppo non lo recepisce tanto neanche l’opposizione che l’istruzione superiore e la ricerca non sono un lusso per un paese che vuole dirsi civile nel XXI secolo. Questo decreto non è altro che una misera captatio benevolentia. A che serve assumere ricercatori che, per mancanza di fondi, potrebbero non avere i soldi per fare il loro lavoro?.

    Marco

  16. Bogotà ha detto:

    Possibile che non ci sia tra tanti precari qualche matematico in grado di fare due semplici calcoletti?
    Occorre poter conoscere esattamente:
    1) il budget che resterà all’università con il turnover al 50%.
    2) quanti posti da ricercatore si potrebbero creare nei prossimi anni (diciamo fino al 2013) con questo budget e con i tagli della Finanziaria.
    Non mi sembrano dettagli al fine della valutazione del presente provvedimento.
    Grazie.

  17. La Lupa ha detto:

    Nora, grazie per la documentazione.
    Continuo a non capire se “i concorsi di cui all’articolo 1, comma 650, della legge 27 dicembre 2006, n. 296” sono per ricercatori TI o TD.
    Decidono le facoltà?
    Qualcuno è in grado di recuperare la legge?

  18. Untenured ha detto:

    @Pisacane

    non credo che i rettori della Crui non si siano accorti di quel che stavano creando e siano affetti da demenza senile. Ma stiamo scherzando? Ca nisciun è fesso..

    I rettori della CRUI perseguono interessi INDIVIDUALI, figli e parenti riescono a piazzarli in ogni caso e con qualunque legge, ma come quelli del governo fanno politica (spesso la faranno al termine del loro mandato) e quindi sono interessati ad adottare provvedimenti con velleità riformatrici-meritocratiche che li facciano belli di fronte all’opinione pubblica.

    Al contrario, questa vicenda dimostra (qualora ve ne fosse bisogno) che:

    – il CUN è espressione degi interessi corporativi degli eletti e quindi le sue rivendicazioni sono finalizzate a tutelare quegli interessi, in contrasto con le aspettative dei ricercatori precari;

    – le associazioni dei docenti tipo ANDU (per non parlare di quelle di destra o a-politiche) tutelano palesemente gli interessi di specifiche categorie di docenti strutturati.

    – i sindacati (tipo FLC) in questi frangenti non si espongono in pubblico più di tanto nei loro comunicati per non perdere il consenso dei ricercatori precari che cercano di portarsi dalla propria parte. Il loro ruolo resta marginale.

    – i ricercatori precari ottengono risultati se sono uniti e non fanno rivendicazioni che li dividono al loro interno. E se sono autonomi dagli soggetti accademici.

  19. arrabbiato ha detto:

    SUL TRURN-OVER:

    Sono d’accordo che il blocco del turn-over al 20% o al 60% che sia è sbagliato. Però a nostro vantaggio c’è che questa percentuale, quale che sia, è su numeri crescenti, e di molto, nei prossimi anni. Il che dovrebbe garantire, a mio avviso (ma non ho fatto i conti), stando così le cose, circa 3000 posti da ricercatore l’anno, in media, per i pressimi 4 anni. Giusto?

    Poi, Moratti…

  20. Carlo Pisacane ha detto:

    Guardate che il rischio serio è lo sforamento del 90% che blocca i concorsi!

    Occorre lavorare per anticipare i pensionamenti e sbloccare risorse e rinnovare un po’!

    L’alternativa sarebbe far addirittura aumentare il Fondo di Finanziamento Ordinario ma la vedo dura nella situazione a cui ci hanno portato i “nostri capi”.

  21. Michele ha detto:

    I punti oscuri, ivi compresi quelli sollevati da Birillo, sono ancora tanti. Non vedo tanti motivi di giubilo.

    L’inclusione della tesi di dottorato tra le pubblicazioni valutabili mi lascia perplesso. Nella mia università la tesi la si invia ai commissari, spesso stranieri, però non riceve una valutazione analitica. Ne mi risulta che qualcuno non abbia conseguito il dottorato per una tesi scadente. Come si fa ad equipararla ad un articolo peer reviewed? Non discuto che in alcuni settori abbia una grande rilevanza, ma nel mio ed in altri affini non conta nulla. La mia era sostanzialmente la raccolta degli articoli.

    Temo serva per introdurre arbitrarietà e lasciare mano libera alle commissioni.

    Non mi entusiasmerei particolarmente neanche per la questione delle rose. Prevedo scambi di favore da lasciare ammirato pure “il padrino” di Coppola.

    Sarà che vedo streghe dappertutto…

    A Pisacane, sul Sole 24 ore di ieri, pagina 3, articolo di Gianni Trovati, una tabella mostrava che nel 2011 l’FFO scenderà poco sotto il livello del 2001!

    “Ti rispedirò indietro nel futuro!”

  22. Carlo Pisacane ha detto:

    Se si riesce ad abbassare l’età pensionistica aumenta di conseguenza l’FFO…

    Partita doppia invenzione di Luca Pacelli il maestro di Leonardo Da Vinci.

  23. Bogotà ha detto:

    Il calcolo dei posti sul turnover deve tenere conto dei tagli in finanziaria e del conseguente eventuale scivolamento di alcuni atenei nella balza dei “non virtuosi”.

    Una lotta fondamentale di RNRP (o Apri o come diavolo vogliamo chiamarla) dovrebbe essere quella per l’espugnazione del CUN. Oggi vi siedono rappresentanze degli studenti ma non dei precari.

    L’Andu fa i suoi legittimi interessi, mentre i sindacati giocano sporco.

    I precari al momento planano veloci sull’Onda, ma se questa dovesse ritrarsi andrebbero immediatamente a fondo.

  24. Bombadillo ha detto:

    Cari amici,
    non cadete in questa trappola, è inutile interrogarsi su questo meccanismo bizantino della rosa: A MORTE LA ROSA! Abbiamo bisogno di richieste semplici, sempli, che possano essere veiocolate facilmente: A MORTE LA ROSA!

    Proprio sulla quesione della rosa, poi, mi scuso ma, effettivamente, verso la mezzanotte di ieri, ho dato una indicazione sbagliata, in quanto, per la fretta, non ho letto il “nella sessione”.
    Mi pare evidente, quindi, che si tratta di una mega rosa complessiva.
    Non sono d’accordo però con l’llustre collega carbonaro. Il decreto non distingue affatto tra commissari interni ed esterni, e non è che quelli interni, dato che ci sono già non sono necessari ai fini della valutazione. Voglio dire, se ci sono in una sessione 5 concorsi da ricercatore. a me pare indubitabile che, nella stessa sessione, saranno necessari 15 commissari, e quindi bisogna moltiplicare 15 (e non 12) per 3.

    MA QUESO A NOI NON DEVE IMPORTARE: A MORTE LA ROSA!

    Inoltre, oramai io questa storia che i posti sono pochi proprio non lo capisco.
    I posti sono più di prima, perchè sembra proprio che il reclutamento straordinario sia stato “fatto salvo” dalla regola del turn over e quello è SOLO PER RICERCATORI A TEMPO INDETERMINATO!!!!

    In più, ci sono i posti del fondo ordinario che sono satai orientati a nostro favore, se pur in un contesto di tagli (c’è la recessione, ve ne siete accorti?, nessuno si vorrebbe affacciare al modo del lavoro in un periodo di vacche magre, ma a noi è capitato, con chi ce la volgiamo prendere? Piove Governo ladro?).

    I ogni caso, sono pronto a scommettere che la stragrande maggioranza dei posti da ricercatore del fondo ordianrio sarà destinata a ricercatori a TEMPO INDETERMINATO!…. e dai scommettiamo!

    Io, a questo punto, tutti sti tagli non li vedo più.
    Tra reclutamento straordinario ed ordinario, infatti, mi pare che ci sarà una bella infornata di ricercatori a tempo indeterminato, che certamente non accontenterà tutti, ma accontenterà molti (i migliori), e questo mi pare sia assai positivo, soprattutto in una situazione economica come l’attuale.

    Per quanto riguarda, inoltre, la questione sollevata da qualcuno, che non ci voleva proprio il commissario interno, ricordo che quello lo avevamo lasciato anche noi, dopo un’ampia dsicussione sul punto, e dunque adesso non possiamo criticare il ministro per averci accontentato.

    Lascimo cadere nel nulla le provocazioni su scritto e orale che, secondo me, sono in mala fede!

    Concentriamoci, niente bizantinismi, A MORTE LA ROSA!

    In più, mi pare utile la questione della graduatoria, proprio perchè ora i concorsi sono aperti. E quindi la faremo inserire.

    Qualcuno, infine, diceva che si vince assieme agli studenti; mentre, secondo me, abbiamo dimostrato che si vince da soli, perchè la nostra vera forza è stata nella qualità, anche tecnica, del messaggio, e non nella quantità dei parecipanti ai cortei inneggianti al “più Carfagna per tutti”, e nelle prove “muscolari”.

  25. 5annidiassegni...avuoto ha detto:

    Gli scambi continueranno ad esserci perché non si è eliminato il vero scandalo della doppia idoneità (e questo indirettamente peserà anche sui concorsi da ricercatore)

    Visto che si sono banditi molti concorsi per prof di I e II fascia nella I sessione 2008, per anticipare il più possibile la presa di servizio dei vincitori e degli idonei (le idoneità scadono…), gli atenei che potranno cercheranno di fare infornate di ricercatori per rispettare i vincoli del decreto. significa che i concorsi dei prossimi anni saranno tutti per posti da ricercatore, altrimenti non sale lo stipendio degli strutturati. E’ questa è una cosa positiva

  26. Bogotà ha detto:

    Cari amici,
    invito tutti ad aspetterei ad esultare (o ad avvilirsi), almeno fintantoché non si chiariscano i giochi; al momento, le incognite sono troppe.

  27. Bombadillo ha detto:

    ..vabbè 5anni, però mica potevano togliere la doppia idoneità per i concorsi già banditi, altrimenti avrebbero avuto una pioggia di ricorsi fondati.
    Adesso, invece, la “pacchia” della doppia idoneità – a quanto mi ricordo – è finita, e, proprio da novembre, i concorsi banditi dovrebbero essere ocn un solo vincitore.

    Per Bogotà: scusa, caro, ma qui non bisonga aspettare porprio niente, bisogna incider subito. Anzi, dato che stamane il p.m. ha chiesto il rinvio, sono libero e mi metto all’opera per il comunicato stampa dell’APRI!

  28. Birillo ha detto:

    @ Bombardillo

    Scusami ma non ho ben capito da dove nasce il tuo ottimismo.
    Perchè secondo te i posti da ricercatore dovrebbero essere in maggioranza a TI e non TD? Non è che confondi le speranze con le certezze?

    Pensi davvero che il sorteggio renda più equo un concorso? In base a cosa? Io, spero di sbagliarmi ma non credo, non riesco ad immaginarmi la battaglia dei membri esterni per imporre al membro interno un candidato non desiderato. A meno che questo candidato non sia particolarmente “caro” ad almeno un membro esterno. Secondo me l’unica cosa che si avrebbe è un po’ di aleatorietà connessa al fatto che il membro esterno potrebbe cercare di imporre un suo candidato. Ma sono cose che si hanno anche a tutt’oggi.

    L’unica speranza e che il decreto ministeriale crei dei metri di giudizio talmente ferrei da trasformare i commissari in meri segretari addetti al calcolo numerico di punteggi decisi dal ministero. Ma sinchè non lo vedo non ci credo. E tra l’altro se si avesse un qualcosa del genere se i commissari sono sorteggiati o nominati non cambierebbe una virgola.

    Inoltre il tuo discorso sul fatto che non vedi più i tagli non mi trova affatto d’accordo.
    Se vieni assunto come ricercatore ma non hai i fondi per fare ricerca ti andrebbe bene?
    Sicuro? Io vengo da una facoltà scientifica e vedo che, già oggi, molti gruppi sperimentali hanno enormi difficoltà a far funzionare le macchine che possiedono. Non parliamo di acquistarne delle nuove. E domani? Anche se alcuni dei ragazzi che vi lavorano (io sono teorico e a me il problema riguarda un po’ meno) venissero assunti a T.I. ma privati della possibilità di fare ricerca, dovrebbero essere felici?
    Io non credo! C’è chi dirà che comunque la pagnotta la portano a casa. Ma sarebbe come dargli non uno stipendio ma una cassa integrazione a tempo indeterminato. E’ questo per cui si lotta?

    Marco.

  29. 5annidiassegni...avuoto ha detto:

    Non è il massimo, ma sono d’accordo con bombadillo è meglio di niente o di come era prima.
    Sicuramente bisogna continuare a farsi sentire, prevenire è sempre meglio 🙂

  30. Untenured ha detto:

    @ Bombadillo,

    guarda che la rosa è preferibile al sorteggio puro perché responsabilizza le accademie nazionali e allarga la platea dei coinvolti nei concorsi di fatto a tutti gli ordinari.

    Ciò nel migliore dei casi potrebbe avere l’effetto di disfare attuali maggioranze e minoranze, cordate e contro-cordate, nelle corporazioni disciplinari e costringere chi comanda a redistribuire le risorse (i posti) in modo da accontentare – se possibile – anche gli outsiders (quelli che non riescono a vincere nella propria sede o in una controllata e che fino a oggi sono costretti a emigrare, cambiare lavoro o consumarsi nell’attesa decennale di un posto facendosi un fegato così).

  31. Bogotà ha detto:

    Io sto ancora aspettando di capire cosa succederà con i tagli, perché se come q. ha ipotizzato c’è il serio rischio che (non per quest’anno ma dal successivo) la maggior parte degli atenei italiani scivolino nella balza dei “non virtuosi”, andando incontro al blocco totale, altro che esser contenti…

    Se invece così non fosse, e in presenza di un discreto numeo di concorsi, le nuove regole fossero veramente in grado di scompaginare i giochi, allora si potrebbe cominciare a rallegrarsi… (ferme restando le opportune riserve di Marco Birillo, ovviamente!).

    Ma se poi tutti questi posti si dovessero trasformare in TD, allora per la nostra generazione di precari storici, potrebbe essere una trappola pericolosissima: l’ultimo miraggio che ci attira verso la più crudele delle morti…

  32. lassie ha detto:

    è da parecchi post che non trovo un commento uno contenente la parola “fondazioni”.
    cari tutti, con il taglio dei FFO all’orizzonte 2012 e la possibilità di conversione in fondazioni è chiaro il progetto di voler togliere di mezzo quelle facoltà che non riescono di per sé a “stare sul mercato”, se per mercato intendiamo unicamente quello di merci e tecnologie.
    tutti qua dentro stiamo a baccagliare se sia più giusta la “rosa degli eligendi” o la “chiamata diretta” guardando unicamente al problema che più è vicino alla nostra situazione di ricercatori precari, ma a me sembra che su tutto ciò saranno sempre possibili riforme e controriforme, regolamenti banditi da un governo e annullamenti alla legislatura seguente; il problema “fondazioni” è invece qualcosa da cui difficilmente, se avviato, si tornerà indietro.
    Quando la fondazione bancaria XYYX avrà materialmente “comprato” l’università di Trento e chiuso le facoltà di sociologia e lettere per trasformare l’ateneo di fatto in un “politecnico privato”, voglio vedere a che cazzo sarà servito l’avere in cambio u nnuovo regolamento per il reclutamento dei ricercatori.
    io il 14 sarò in piazza contro la 133, né più, né meno incazzato di 3 settimane fa, perché nulla di sostanziale contenuto in quella legge è stato messo in discussione da questo decreto.
    ci si vede a roma.
    saludos.

  33. Marco ha detto:

    Qualcuno ha capito se:

    – I bandi emessi entro il 30 giugno 2008 saranno annullati e sostituiti?
    – I candidati dovranno rifare le loro domande in base a nuovi bandi?

  34. kjandre ha detto:

    Voi più smaliziati di me,
    potreste spiegarmi perchè il reg Mussi ha dovuto subire un iter lunghissimo di approvazione del Consiglio di Stato e poi di bi-bocciatura della Corte dei Conti… mentre questo decreto in una settimana è uscito alla luce ed è passato dritto come un treno?

    Non mi riferisco tanto all’ovvia differenza di natura legislativa,
    ma vi chiedo piuttosto quale muro o veto consociativo esisteva prima ed ora è caduto.
    Insomma se qualcuno remò contro in precedenza, chi era e perchè ora non lo ha più fatto?

    oltre 7 anni in questo ambiente mi hanno impartito l’assioma che nulla avviene per caso

  35. Bogotà ha detto:

    p.c.

    Re: nuovo decreto legge Gelmini‏
    Da: redazione.web@palazzochigi.it
    Inviato: martedì 11 novembre 2008 10.53.39

    Gentile sig. XXX, La ringraziamo per l’attenzione dedicateci con il messaggio inviato. Può trovare il testo del DECRETO-LEGGE: Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca sul nostro sito al link http://www.governo.it/Governo/Provvedimenti/dettaglio.asp?d=40921
    Cordiali saluti, La redazione

  36. carbonaro ha detto:

    ragazzi voglio “la testa” di quel giornalista che ha messo la pulce delle “indistruttibili prove scritte” nell’orecchio dei lettori del Sole 24h.

    stiamo molto attenti perchè sulla cancellazione delle prove scritte si gioca molta della portata innovativa della riforma, le prove scritte sono il punto dove più facilmente allignavano i trabocchetti dei concorsi

  37. Marco ha detto:

    Qualcuno ha capito che cosa si intende con:

    “Ciascun commissario può, ove possibile, partecipare, per ogni fascia e settore, ad una sola commissione per ciascuna sessione.”?

    L’inciso “ove possibile” significa forse che uno stesso ordinario può essere CONTEMPORANEAMENTE in due o più commissioni, magari nominato da una parte e eletto dall’altra?

  38. Bombadillo ha detto:

    Caro Birillo, hai davvero ragione, tu proprio non puoi capire da dove nasce il mio ottimismo.

    Dove eri tu, infatti, quando io invocavo di continuo arioprecario, PREGANDOLO perchè ci aprisse una discussione sulla riforma dei nostri sogni?

    Dove eri, inoltre, quando a furia di pregarlo ho ottenuto l’apertura di una apposita discussione?

    Dove eri, poi, mentre io facevo i salti mortali per arrivare ad un testo condiviso?

    …o mentre io scrivevo materialmente parti significative della Petizone?

    …e quando mino ha dovuto indirizzarci su di un altro sito perchè qui non si combinava nulla, tu, dove eri?

    Del resto, non so neanche tu dove fossi, quando, messa on-line la petizione, si temeva che non la firmasse nessuno;o quando io e gli altri ci facevamo il c…. per farla firmare; o ancora quando abbiamo iniziato ad esultare perchè la Petizione andava alla grande; o, infine, quando ho scritto la letternina di accopagnamento, chiedendo a Stellina di fare le riforme per decreto legge, prima di dare i soldi del reclutamento straordinario.

    Il mio ottimismo nasce dal fatto che partendo da ZERO, senza l’appoggio di nessuno, neppure della R.N.R.P., uno sparuto gruppo di precari è riusctio ad incidere come non mai sulla riforma dell’Università. Tu non puoi condividere il mio ottimismo, perchè tu non eri dei nostri. Tutto qui. E adesso io mi dovrei “prendere paura” del riferiemento ai ricercatori a TD. Ma andiamo.
    Sul punto, io non sono speranzoso, sono sicuro: sono così sicuro che sono pronto a scommettere. La figura del ricercatore a TD è marginale, e tale è destinata a rimanere: gli ateni dovendo scegliere, faranno la scelta a loro più conveniente, che secondo me è quella della ricercatore a TI.
    Comunque, se tutto il tuo problema e questo, ci possiamo anche battere per eliminare, in sede di conversione, il riferimento al ricercatore a TD.
    Abbiamo ottenuto mari e monti, e adesso ci devono negare questa inezia? Non credo proprio.

    In ogni caso ricordati del reclutameno straordinario “fatto salvo” che si riferisce solo a ricercatori a tempo indeterminato.

    Passando alla questione della ROSA, non facciamoci fregare. Questi non si responsabilizzano manco per niente, l’unico modo per responsabilizzarli è PUNIRLI se sbagliano e su questo nulla è previsto nel decreto.

    Se io ordinario mi devo fare eleggere devo chiedere comunque il favore a qualcuno, quindi la logica dello scambio, invece di essere limitata, si allargherà.

    Mentre il commissario sorteggiato e basta non deve dire grazie a nessuno, e sarà libero di fare quello che vuole.

    Poi è chiaro che il concorso perfetto non esiste per definizione, ma questo era il massimo che si poteva fare per decreto, il nostro progetto più ambizioso, di una riforma sul modello europeo di cooptazione responsabile, dev’essere destinato al d.d.l.

  39. Pisacane ha detto:

    @Bombadillo

    ma tu ci vieni alle manifestazioni?

    Cosa sarebbe accaduto senza le manifestazioni in sostegno delle petizioni?

    Ma sai quanti documenti RNRP ha prodotto, quanti Ario il precario, quanti Sankara…sai chi è che in questi giorni è attivo nelle assemblee…indovina un po’.

    Ti ricordo inoltre se s.t.r.o.n.z.i come me non fossero attivi 24h al giorno su sto sito voi non vi incontravate e non facevate nessuna petizione e poi chi ti ha firmato la petizione? Chi erano quei mille? Come è arrivata a tutti la petizione senza la Rete…

    Il problema è che voi fondatori dell’APRI siete un po’ giovani.

  40. France ha detto:

    Certo, e allora ringraziamo pure il Pentagono perche’ senno’ Internet non esisteva, ringraziamo mio nonno partigiano che ha fatto perdere la guerra a Mussolini, ringraziamo sempre e comunque il Divo Nerone che ha fatto “Roma piu’ bella e piu’ potente che pria!”
    Bravo!
    Grazie!

  41. Birillo ha detto:

    @Bombardillo

    Non mi ero accorto che, in questo luogo, esistesse una legge del tipo
    “O parli adesso o taccia per sempre”
    Pensavo fosse in uso soltanto nei matrimoni.

    Se ben interpreto il SUO pistolotto, il fatto che io non sia intervenuto prima in questa discussione (ovviamente il motivo non lo conosce ma questo non può intaccare in alcun modo le SUE granitiche convinizioni) mi toglie ogni possibilità di avere un idea diversa dalla tua al riguardo.

    Democratico!

    Se, e mi si perdoni l’ardire, ho ancora il permesso di avanzare alcuni dubbi sui SUOI (tutto maiuscolo come si usava con il duce) enormi successi, io (tutto minuscolo perchè sono un misero essere che osa infastidirla) non li ritengo spettacolari. Anzi, e mi scusi se mi permetto ancora di infastidire i SUOI augusti occhi con le mie vili scritture, non li ritengo affatto successi.

    – Non sono successi perchè la maggior parte, la quasi totalità direi, dei concorsi sarà a TD.
    – Non sono successi perchè, almeno ad oggi, la liceità dei concorsi non è stata attaccata.
    – Non sono successi perchè il vero maglio che demolirà l’università italiana è il taglio enorme dell’FFO che non viene in alcun modo fermato.

    – Lo so che le mie idee, espresse fuori tempo massimo, non sono valide.
    – Lo so che LEI nella sua onniscienza conosce il mio impegno contro questa legge nel mio ateneo ma che lo considera nullo in quanto non ho contribuito come LEI desiderava (avrei dovuto dire ordinava).
    – Lo so che questi miei obiezioni non potranno scalfire le granitiche idee di un suggeritore del ministro potente quale LEI è

    Ma restano le mie e, come io rispetto le SUE gradirei fossero rispettate le mie.

    Marco

  42. lassie ha detto:

    ribadisco quanto sopra detto.
    senza toccare il taglio dei FFO e la questione “fondazioni”, l’attacco all’università rimane tal quale.
    sti cazzi di regolamenti, concorsi e concorsini che tanto qua ogni legislatura fa come cazzo gli pare e bisogna sempre sperare di essere al posto giusto al momento giusto.
    venerdì si torna in piazza a chiedere il ritiro dei tagli previsti dal 133 e la cancellazione della possibilità di trasformazione in fondazioni private, non certo a discutere se la “rosa” va bene o no.

  43. France ha detto:

    Allora, adesso mi faccio picchiare da tutti, Apristi e RNRPisti e outsiders, vediamo se ci riesco.
    Magari siamo come i cani che abbaiano alla luna per farla tramontare, e si convincono che e’ merito loro.
    Dico cosi’, pour parler. Magari Stellina, zio Giulio e la Brunetta stannoa giocare con la casa di Barbie tutto il giorno e di quello che noi scriviamo, petizioniamo, manifestiamo, occupiamo, lezioninpiazziamo non gle ne frega un cavolo. E ogni tanto prendono un tecnico del ministero a caso, gli fanno scrivere due stronzate (gembiulini, rose, maestro prevalente…) e fanno ammuina che lavorano. Invece poi hanno solo intesta di raccattare due soldi perche’ senno’ Berlusconi non puo’ fare il ganassa da Bruno Vespa.
    S’intende, pour parler…

  44. Michele ha detto:

    Tutti meritano rispetto, perché qui siamo tutti giovani, belli ed abbronzati.

    Bombadillo, che si condividano le tue opinioni o meno, credo tutti debbano riconosecere la tua enorme devozione e l’impegno che hai profuso per la nostra causa.

    Personalmente, condivido la visione di France (però se ti fa piacere ti picchio anche se sono d’accordo con te 🙂 ).

    Non credo che davvero abbiamo avuto tutta questa influenza. Sembra abbiano abolito gli esami, e la cosa potrebbe paradossalmente tornare utile alla laureata in lettere che non deve perdere tempo a studiare il compitino di medicina legale.

    Se le università diventeranno fondazioni, il nuovo regolamento finirà nel cesso. E c’è sempre nell’aria una certa riforma Moratti, che prevede l’estinzione dei ricercatori TI.

    France, la metafora dei cani ululanti è meravigliosa

  45. Bombadillo ha detto:

    Caro Birillo,
    veramente io ti ho solo spiegato perchè non capivi il mio ottimismo, dato che, appunto, era quello l’incipit del tuo precedente post.

    Quando ho affermato che non puoi esprimere le tue opinioni?

    Risposta: MAI.

    Quindi tu mi contesti qualcosa di OGGETTIVAMENTE non conforme al vero: andiamo bene.

    Ovviamente, infatti, tu puoi esprimere le tue opinioni come tutti, ma, se vuoi farlo, come tutti devi stare al gioco delle critiche. Questo, cioè, a meno che non sia tu, e non io, a non voler essere contraddetto come Benito.

    ..come in quel vecchio racconto del neofita che va alla riunione della locale sezione del PCI e, avendo sentito qualcosa che non lo convince, si alza e prova ad esprimere le sue perplessità, ma viene automaticamente zittito: STAI ZITTO TU, FASCISTA!

    Insomma, basta che uno non la pensi come te (o come altri davvero troppo ideologizzati) per essere accusato, direttamente, o con continue velate allusioni, come fai tu, di essere fascista. Per cui, per dimostrare di non esserlo, si dovrebbe zittire.

    Ma credi davvero che questo tipo di intimidazione pseudo-culturale possa funzionare con uno come me?

    Ti sbalgi di grosso. Sono io che continuerò a dire quello che penso, senza paura, per questo, di essere tacciato di essere fascita da te, o da quelli come te.

    Per Pisacane:
    io ho smepre detto che voi qui fate un lavoro veramente meritorio. Detto questo, però, ho sempre detto, altresì, che non mi sarei unito alle manifestazioni di questi giorni, che ritenevo – beniteso: a torto o a ragione – CONTROPRODUCENTI! Spero davvero di essermi spiegato su questo: non inutili, no, CONTROPRODUCENTI!

    Queste manifestazioni, con tutti uniti allegramente, baroni, studenti e precari, chi vuole le stabilizzazioni, chi vuole piazzare l’amante, chi vuole le mense, chi più fondi per la ricerca, e chi più Carfagna per tutti, non fanno proprio per me.

    A parte questo, rimane il dato oggettivo che la R.N.R.P., non diversamente dall’ADI, richiesta reiteratamente di appoggiare la Petizione, si è rifiutata di farlo.

  46. Bogotà ha detto:

    [Nello studio di Silvio]

    Letta: Silvio, scusa, ma la piazza grida contro di noi…
    Silvio: cosa altro vuole la plebe?
    Stellina: ce l’ha per la questione dei tagli all’università…
    Silvio: ma come, invece di ringraziare!
    Brunetta: già, finalmente sistemiamo questi fannulloni!
    Tremonti: ci vuole un po’ di rigore nei conti…
    Silvio: nessuno ha un’idea per placarla
    Letta: diamole un diversivo…
    Silvio: tipo?
    Letta: non so qualcosa che dia speranza a costo zero: ecco, un pizzico di meritocrazia…
    Silvio: illusione di meritocrazia vorrai dire!
    Letta: va be’, è lo stesso…
    Silvio: Stellina, hai qualche idea?
    Stellina: io non… forse… non so… Ci sarebbero dei precari che mi hanno mandato una petizione… ma non so se c’entra col discorso…
    Letta: fai un po’ vedere… Bene, bene, bene… [passandola a Tremonti e Brunetta] che dite? si può fare?
    Tremonti: per me va bene, l’importante è che sia a costo zero.
    Brunetta: mi piace, promettendogli la riforma meritocratica, con questa manovra gli scaviamo la fossa…
    Silvio: e i Baroni? non è che poi ce li troviamo a protestare in piazza o in parlamento?
    Letta: non preoccuparti, ci penso io a sistemare la cosa…
    FINE DELLA PRIMA SCENA

  47. France ha detto:

    Ma, o miei cari, come diceva Mino nella preistoria, facciamo almeno un gradino, anche se sarebbe meglio farne 7. Vinciamo questa battaglia, e poi vinciamo anche la guerra. Qui si oscilla fra R.I. che vuole tutto e subito e RNRP che vuole tutto e subito. Cosi’ non abbiamo niente e mai.

  48. Bombadillo ha detto:

    Per France: sai, la prima cosa che ho pensato anche io, è che non vi era un nesso.
    Ma poi, ripensandoci meglio, le coincidenze erano davvero troppe. E mi sono convinto che abbia ragione il “mio” prof. , secondo il quale abbiamo finito per fare breccia nel “cuore” di qualche dirigente del ministero.

    Ma ora, per favore, pensiamo tutti insieme al futuro.

    ..o pensiamolo divisi.

    Nel senso: divisi nelle strategie, ma uniti negli intenti.

  49. carlo (lowercase) ha detto:

    Esco dal letargo solo per fare una domanda a Pisacane, sperando che almeno stavolta risponda.

    Per motivi che tutti sappiamo la RNRP non ha potuto appoggiare la petizione. Ok.

    Ma tu, individualmente, la petizione almeno l’hai firmata?

    Per quanto riguarda l’utilità delle manifestazioni di baroni e studenti. Le piazze chiedono “più Carfagna per tutti”, poiché qui di Carfagna non se ne vede, direi che le manifestazioni non hanno avuto un grande successo.

    Riflettete su questo. Cosa chiedevano i manifestanti? E cosa chiedevano i firmatari della petizione? E quale dei due gruppi è stato accontentato?

  50. karlo ha detto:

    non e’ chiaro se le modalità del concorso di seconda fascia sono modificate ( discussione dei titoli e lezione di 40-45 minuti) o se tutto riamane uguale al vecchio sistema. grazie

  51. Pisacane ha detto:

    L’ho firmata insieme a quasi tutta la vecchia guardia RNRP che tra l’altro vi ha aiutato con questo spazio.

    E’ che noi siamo vecchietti e abbiamo anche famiglia..

  52. Pisacane ha detto:

    Per la petizione era inutile chiedere un appoggio a tutta RNRP che è un organismo dinamico e non veramente associativo..RNRP per prendere una decisione unitaria ci mette un secolo e non è mai unitaria…per questo volevamo fare una associazione di ricercatori precari e strutturati che però promuovesse una ricerca di base e autoorganizzata e libera.

    In questi giorni il movimento sta assumendo delle forme molto simili alle nostre idee utopistiche…professori che fanno lezione in piazza idee nuove e spazio per tutti anche per voi dell’APRI.

    Sarebbe quindi bene veniste a manifestare e alla riunione dopo la manifestazione del 14.

    A bientot

  53. France ha detto:

    @Pisacane
    Classe 1976, due figlie. Sono sempre giovane e scapestrato?

  54. Carlo Pisacane ha detto:

    Hai qualche anno in meno rispetto a me ohibò 😦

  55. Bombadillo ha detto:

    Art.635-bis c.p.: “Chiunque distrugge, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili sistemi informatici o telematici altrui..è punito..(nel caso in cui il sistema sia destinato a uso pubblico, in modo aggravato n.d.r.)…con la relcusione da uno a quattro anni.” Uomo avvisato…

    Ultime piccole precisazioni:

    Karlo, il concorso da associato rimane così com’è (nel senso: cambia la composizione delle commisisoni, non le regole di valutazione).

    Kjandre, il problema di Mussi è stata la divisione del Governo, e la divisione della stessa S.A., che infatti si è subito sfasciata. Come è risultato dagli interventi del buon de Nardis, responsabile della ricerca per rifondazione, mentre ancora Mussi era in sella, e noi facevamo il tifo per il suo regolamento, rifondazione pensava già alle manifestazioni di questi giorni.
    Mussi ha dunque dovuto alzare il tiro. Non poteva procedere con d.l., perchè lo avrebbero bocciato in CdM. Si è dunque fatto fare una delega in bianco, in finanziaria (ALTRIMENTI LA FINANZIARIA NON LA VOTAVA ED IL GOVERNO CADEVA), per cambiare tutto, non con legge – o atti aventi forza di legge -, ma con decreto ministeriale. Così pensava, tutto contento, non dovrò ripassare in CdM.
    Ma aveva fatto i conti: senza il controllo, sui regolamnti, del CdS e della CdC; senza le rispettive sezioni consultive, magari con i relativi membri laici, eventualmente professori ordinari. E così ha fallito miseramente.

    PASSANDO A QUELLO CHE MI IMPORTA FONDAMENTALMENTE:
    Ho scritto il comunicato stampa dell’APRI, e me lo sono fatto correggere da France e da mino; e poi l’ho spedito a quet’ultimo per la sua divulgazione. Anzi, come uno stupido mi sono dimenticato di spedire la versione definititva a France, ora rimedio.

    Io mi sento svuotato. Adesso mi riposo un’oretta, e poi vado a studio a scrivere di diritto penale, altrimenti Brunetta dice che sono un fancazzista (ah, è vero, il ministro è più educato, ed usa un altro termine).

    Per chi vuole – e chi si vuole iscrivere -, ci vediamo all’assemblea costitutiva di sabato prossimo, alle ore 17.00, sul sito dell’APRI.

    GLi altri continueranno con la strategia della Piazza, ma in fondo è giusto così, che ognuno combatta con le modalità in cui più crede.

  56. Bogotà ha detto:

    @Pisakan,
    che facciamo, mettiamo dei limiti d’età anche per la rete dei precari? O forse è che a Nora piace farsela con i pischelli…?!? A questo punto non vi dico la mia età altrimenti vi mettete a piangere….

    Certo che questi precari… senza un minimo di spirito (né di pietà)! Almeno un applauso potevate anche farmelo, per la mia ultima fatica drammaturgica…!?!

  57. claudinski ha detto:

    vorrei capire se i concorsi da ricercatore banditi prima del decreto manterranno le prove scritte. (mentre cambierà solo il sistema di votazione delle commissioni?)

  58. Birillo ha detto:

    @Bogota
    Clap clap Clap

    L’ho appena letto. Bellissimo!

    Aspetto la seconda scena.

    @Bombardillo

    Mio caro, io avevo fatto delle domande (quelle frasi con i punti interrogativi)
    Speravo in delle risposte
    Invece il tuo pistolotto inizava con

    “Tu proprio non puoi capire….”

    seguita da una serie di

    “Dove eri tu …”

    Secondo te è un modo di fare democratico? Sono la base di una discussione aperta e rispettosa? Secondo me no ma il mondo è bello perchè è vario.
    Ti ho enunciato quali sono i punti per cui si dovrebbe, in mia personalissima opinione, non considerare buono il decreto legge della Gelmini. Sono due lettere che fai pistolotti ma non ho visto una risposta.
    E poi sono io quello che fa “intimidazione pseudo-culturale”?

    Comunque, penso che la polemica personale non porti da nessuna parte.

    Se ti va di continuare il confronto potresti finalmente spiegarmi perchè…..

    …. un ordinario che in un concorso organizzato nella sua facoltà farebbe fuoco e fiamme per inserire un suo figlioccio, quando sorteggiato per un concorso in una diversa università si dovrebbe trasformare in un paladino della meritocrazia?

    …. uno di noi dovrebbe essere contento se, una volta assunto, i tagli dell’FFO gli renderanno la ricerca impossibile?

    …. una facoltà dovrebbe scegliere di assumere una persona a TI quando può assumerla a TD aumentando così il potere di ricatto del professore di riferimento?

    Marco

  59. Michela ha detto:

    Per claudinski: Per quanto ne capisco io si, infatti dal decreto si legge “nelle procedure di valutazione comparativa per il reclutamento dei ricercatori bandite successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto legge”.

    Per carbonaro: ma tu pensi che sia stato un semplice errore di interpretazione del giornalista del sole24ore o credi a una possibile differente interpretazione del comma 7? Qui nell’ambiente dei matematici si pensa che anche la seconda ipotesi sia plausibile (ma si sa, noi matematici siamo tutti un po’ matti…) quindi rimarrebbero gli scritti e in piu’ i titoli e le pubblicazioni avrebbero una valutazione diversa “utilizzando parametri riconosciuti anche in ambito internazionale”

    Boh?? Chi ci capisce e’ bravo…

    Chi ha news si faccia avanti…

  60. Bombadillo ha detto:

    Caro Birillo,
    veramente, il mio post, che evidentemente tanto ti ha colpito, non inziava affatto, come tu pretendi, con un “Tu proprio non puoi capire”, ma con un “Hai davvero ragione”.

    Quindi, ancora una volta, quanto mi contesti è OGGETTIVAMENTE non conforme al vero.

    Potrai facilmente controllare, infatti, che sei tu che affermavi di non capire (il mio ottimismo), e dunque io ti ho risposto dicendo che avevi ragione, e ti ho anche fornito una mia spiegazione del perchè non potevi capirlo (il mio ottiismo). Tutto qui.

    In qesto, caro mio, per quanto tu, ad ogni costo, la voglia mettere su questo speciale piano, OGGETTIVAMENTE non c’è nulla, nè di democratico, nè di anti-democratico.

    Io, poi, nel post successivo, ho GIUSTAMENTE stigmatizzato la tua tendenza a dare dell’anti-democratico, o del non-democratico, o del poco-democratico, o più apertamente del fascista (ci volevi tu per parlare di fascismo in questo spazio, perchè non mi pare che da queste parti nessuno avesse sentito il bisogno di evocarlo, prima di te), a chi non la pensa come te.

    Generalmente, questa è una tecnica usata – potrei dire storicamente – per intimidire e zittire chi la pensa diversamente.
    Tu non avei questa particolare intenzione? ..buon per te. Ma il dato oggettivo rimane.

    Come rimane il dato oggettivo delle tue reiterate contestazioni, nei miei confronti, di fatti non conformi al vero. Ed io dovrei entrare nel merito delle questioni con te, che mi offendi dandomi (se pur velatamente) del fascista, e che continui a muovermi contestazioni oggettivamente non conformi al vero?
    Ma non ci penso proprio.
    Sai quel che si dice del metodo, no?
    Vitiatur e vitiat!

    Io non ho alcuna intenzione di rispondere ad uno come te, che sta continuando a “peggiorare” la sua situazione, e sta evitando di fare quella che, a mia opinione, sarebbe l’unica cosa sensata da fare, per chi – come te, appunto – ha iniziato, in modo del tutto gratuito, ad offendere uno sconosciuto.

    P.S.: e il mio nik è Bombadillo, e non Bombardillo, caro amico attento agli altri.

  61. Birillo ha detto:

    @Bombadillo

    Perfetto!
    Siamo addivenuti alla conclusione che tra noi due è impossibile una discussione
    Saluti

  62. @france

    quello che abbiamo ottenuto con questo decreto è:
    “niente e subito”.

    Quello che secondo me tu sbagli… è che se vuoi ottenere 10 devi chiedere 100.

    Tutto quel simbolismo che state dando alla petizione mi sembra un pò adolescenziale.
    Di fatto Chiedere 10 per ottenere 0.001 non mi sembra tanto un buon segno…. perchè l’estrazione a sorte quello ha fatto…

    non capisco l’entusiamo bipartisan di questi giorni… e nemmeno il tuo.

  63. Untenured ha detto:

    @r.i. evidentemente tanto tu il posto già ce l’hai, che te frega, continui a invocare il “modello anglosassone” hic et nunc…

    sul Corriere della Sera il tuo amico/idolo Giavazzi oggi chiama quelli come te “anime belle”

  64. Birillo ha detto:

    @rivoluzione

    Sono contento di non essere l’unico a non capire…
    Mi sento meno solo

    Marco

  65. Birillo ha detto:

    @untenured

    senza assolutamente voler creare altro caos…
    mi spieghi, perchè davvero non paisco (sarò limitato), dove è il vantaggio del sorteggio dei commissari. Io penso che non cambi pressocchè nulla. ma forse mi sbaglio. Mi spieghi il perchè

    Marco

  66. Birillo ha detto:

    paisco -> capisco

  67. lassie ha detto:

    anche le buste con le prove d’esame sono sempre state “sorteggiate”, no? 🙂

  68. Il sintomo del fatto che questo governo ci stà prendendo per il culo è che un nostalgico-conservatore-doc come Untenured è a favore dell’operato Gelmini.

  69. Untenured ha detto:

    @Birillo il sistema vigente sinora è pessimo, la chiamata diretta non è possibile in assenza di valutazione dipartimentale e individuale.

    Quindi ogni intervento che movimenti un pò l’attuale quadro stagnante, compreso il sorteggio-rosa, ben venga.

    Altrimenti che si fa?

    a) si continua coll’attuale sistema che premia solo gli insiders e non dà speranza agli altri (infatti c’è spesso il candidato unico negli attuali concorsi)

    b) si aspetta che entri a regime una buona valutazione per introdurre la chiamata diretta come si fa in tutto il mondo. Forse vedremo il reclutamento straordinario nel 2015 se tutto va bene.

    Ma non era ancora chiaro dalle precedenti discussioni?

  70. France ha detto:

    @R.I. Mi entusiasmo raramente, ed ho una soglia molto alta. Non ci sono nemmeno vicino. Tu sei quello del si puo’ osare di piu’, il che, come la vedo io, serve ad ottenere niente e mai, perche’ scrivere qui o a Stellina:”Abolizione del valore legale, autonomia totale alle universita’ per salary caps e tasse, cooptazione diretta, valutazione per la ripartizione dei soldi pubblici, E ORA!” e’ come andare da nonna e dirle:”Tira fuori la pensione che me la vado a sputtanare in sala giochi vecchia stronza”: la nonna si incazza e non ti da’ nemmeno i soldi per la miscela. Capisci che dobbiamo ricordarci con chi abbiamo a che fare? “Di la’” c’e’ un Ministero pieno di quinte colonne (i burocrati), una ministra che dell’Universita’ conosce il corso di laurea in Giurisprudenza, della scuola quella che ha frequentato e che le racconta la sorellina, un manipolo di manigoldi tipo corruttori-baroni di lungo corso-associati esterni a cosa nostra sui banchi del Parlamento e varia mercanzia. Dell’Opposizione, quella ufficiale, quella non eletta e quella che si butta in piazza accanto a studenti, precari e strutturati tnato per mettersi in mostra, manco ne parlo. Quindi se con una petizione del cavolo (forse) siamo riusciti a suggerire una buona, piccola idea, con un lavoro martellante e un associazione “reattiva” possiamo fare anche tutto il resto. Questi sono alla disperata ricerca di una idea, qualsivoglia (tipo nel dialogo di Bogota’). Che facciamo, aspettiamo che se ne vadano perche’ a noi ci piace passare le idee a Modica, il quale le ha, e pero’ sono sbagliate? Oppure siccome sono duri a capire, li prendiamo a mazzate come pretendi di fare tu (metaforicamente, s’intende)?

  71. L’unica riforma con sorteggio che risolleverebbe l’università italiana è:

    Sorteggiare direttamente il candidato.

  72. France ha detto:

    E vai con Einaudi… Pero’ c’ero arrivato prima io…

  73. @france
    Tu parli da fuori italia dove tutto in principio può essere cambiato attraverso la politica. Qui la politica serve solo a conservare.

    Qui serve appunto una rivoluzione…. poichè le “quinte colonne” non si tagliano col tuo coltellino svizzero… ma a “mazzate” e con tanti “calci in cu*o” come ritengo di fare io.

  74. @untenured
    grazie per il suggerimentoi all’articolo… che mi sembra ottimo come al solito… http://www.corriere.it/editoriali/08_novembre_11/Chi_ha_paura_del_sorteggio_6cc64d3e-afb7-11dd-981c-00144f02aabc.shtml

    Il punto è che se Giavazzi parla con la Gelmini è questi sono i risultati, direi che è il momento delle “mazzate” e non dei “coltellini svizzeri”.

  75. Birillo ha detto:

    @untenured

    Per prima cosa grazie per la risposta argomentata.
    Non la condivido (ed ora spiegherò i motivi), ma è una base di discussione.

    Veniamo ai motivi per cui non ritengo positivo il decreto legge Gelmini.

    Tu dici che questo decreto serve a movimentare la situazione ma io non vedo alcun movimento verso una maggiore meritocrazia. Come ho scritto anche in precedenza per quale motivo dovrei pensare che la stessa persona se agisce da commissario interno ha un atteggiamento nepotistico e se agisce da commissario esterno diventa uno strenuo difensore della meritocrazia. Il massimo risultato che si potrà ottenere in alcuni casi e che, invece di far passare il raccomandato del commissario interno si farà passare il raccomandato del commissario esterno. Ma ripeto, secondo me, non succederà neanche questo. Secondo me, sorteggiati od eletti, i commissari esterni non andranno a “rompere le uova nel paniere” del commisario interno che, come oggi, deciderà tutto lui.

    L’unica via di uscita, se proprio si vuole preservare l’idea di un concorso, e che il ministro faccia un decreto ministeriale che crei paletti così stretti che i singoli commissari siano ridotti ad un ruolo ragionieristico. Ma è oggettivamente difficile ottenere un tale risultato valido per tutti i campi di ricerca. Figurarsi se questo risultato potrà essre ottenuto da Mary Star.

    E per questo che ritengo irrinunciabile il passaggio a chiamata diretta più valuazione dipartimentale o, ancora meglio, valutazione del singolo gruppo di ricerca.

    E bisogna provarci ora cercando di approfittare della prossima ondata di pensionamenti per cambiare la faccia a questa Università. Ed è per questo che dobbiamo impedirgli di raderla al suolo con il taglio dell’FFO. Se ci accontentiamo di un sorteggio dei commissari e di una cancellazione della ridicola prova scritta non abbiamo davvero ottenuto nulla.

    Difficile ottenere questo?
    No. Difficilissimo

    Ma se non ci proviamo sarà impossibile

    Marco

  76. Ice ha detto:

    Intervengo a sostegno di France e untenured. La riforma e’ un passo in avanti, bisogna essere pragmatici, e capire che per fare le rivoluzioni ci vuole la forza, e che noi come ora non contiamo nulla o quasi.
    Gli scettici devono riconsocere che la rosa ampia rende inutili gli accordi fatti a priori; certo ci possono essere sempre collusioni a posteriori ma la cosa e’ meno probabile di prima semplicemente perche’ i due ordinari esterni non hanno un incentivo ben definito a colludere con il mebro interno. Primo sono ordinari e quindi hanno bsiogno di un incentivo mediamente alto, secondo in virtu’ del sorteggio non sanno con chiarezza se e quando il membro interno potra´ricambiare loro il favore.

  77. Cmq ritornando a un dialogo senza troppi slogan….

    L’errore che si commentte è quello di avere come interlocutore la politica. La rivoluzione a cui alludo io è quella culturale fatta su noi stessi…

    La politica sbaglia perchè ha doveri morali alla quale non assolve. Noi sbagliamo perchè la usiamo come unico interlocutore.

    La rivoluzione culturale invece deve essere fra di noi… siamo noi che dobbiamo cambiare.

    La politca ci rappresenta perfettamente… è esattamente il nostro specchio.

  78. gujro ha detto:

    seguo da tempo questa discussione sulla definizione giudizio da dare a questo decreto.
    Per quel che riguarda le mie esperienze da cane sciolto frequentatore non gradito di concorsi da ricercatore, il giudizio non può che essere positivo (certo è possibile anche che le volpi accademiche saranno in futuro capaci di farmi cambiare opinione…).
    Le ragioni si basano direttamente sulle mie esperienze.
    Ad esempio mi attendo che con il nuovo sistema sia più difficile che un dottore di ricerca assegnista con pubblicazioni internazionali e docenze venga “comparativamente” superato da uno che non ha né dottorato, né docenze, né assegno. In questo caso il vincitore è stato infatti scelto sulla base di straordinarie prove scritte.
    Oppure qualora il dottore di ricerca assegnista con pubblicazioni internazionali e docenze abbia eseguito anche delle straordinarie scritte, la commissione riusciva ad eleggere il candidato prescelto sulla prova un orale migliore (orale in cui, tra l’altro, il prescelto si è mostrato estremamente titubante ed impreciso mentre il sottoscritto ha realizzato una prova di tutt’altro spessore, con testimoni presenti…).Queste sono esperienze dell’ultimo mese, in Italia. Gli esperti sanno quanto sia difficile far poi valere le proprie posizioni con un ricorso, e dall’altra parte immaginano quanto i ricorsi sarebbero più facile con valutazioni basate esclusivamente sui titoli.
    Nel vecchio sistema la possibilità per un outsider di vincere un concorso da ricercatore si concentrava interamente sulla stabilità psicologica del prescelto, stabilità che talvolta è venuta meno trattenendolo a casa e quindi stravolgendo l’esito del concorso.
    Mi aspetto che con questo sistema aumentino le probabilità degli outsider sia di vincere, sia poi di farsi valere con eventuali ricorsi. Per quel che riguarda un solo concorso aperto è ben più utile di 1000 concorsi truccati.
    Quindi per me si tratta di una lieta notizia, per cui non devo far altro che ringraziare profondamente gli organizzatore della petizione.

  79. carlo (lowercase) ha detto:

    Rispondo a Birillo. Quoto: “Il massimo risultato che si potrà ottenere in alcuni casi e che, invece di far passare il raccomandato del commissario interno si farà passare il raccomandato del commissario esterno.”

    Ma se il commissario esterno è sorteggiato a caso, come fa il suo protetto a sapere a quali università fare domanda? La commissione viene sorteggiata DOPO che i candidati si sono iscritti al concorso. E c’è un limite massimo al numero di concorsi per anno accademico, quindi non si può neppure pensare di fare domanda in tutte le università, sperando che il proprio boss sia il candidato esterno in almeno una di esse.

    Sul secondo punto. Mettiamo che tu vieni estratto come commissario esterno ed il commissario è un certo Tizio. Che probabilità ci sono che negli anni successivi Tizio venga sorteggiato come esterno nella tua università lo stesso anno che tu fai il commissario interno?

    Comunque non si tratta di accontentarsi. Il punto è: intanto un piccolo passo è stato fatto. Ora possiamo chiedere un pò di più (ad es., niente rosa nel futuro prossimo, più fondi e chiamata diretta in un futuro speriamo non remoto).

    L’importante è non impuntarsi sul “tutto e subito”, come vorrebbe qualcuno. Perché quello è il modo per non ottenere veramente nulla.

  80. Barbalbero ha detto:

    In generale, teniamo presente che la chiamata diretta non e’ costituzionalmente possibile
    finche’ c’e’ il valore legale degli studi (e quindi i docenti sono pubblici ufficiali che
    firmano atti pubblici per conto dello stato). La consueguenza logica, e’ che
    la prima azione da chiedere fortemente e’ l’abolizione del valore legale
    del titolo di studio.

    Per quanto riguarda questa riforma….poco, ma molto meglio di niente…guardate
    che tanti ordinari sono spaventati dalla perdita di controllo che inevitabilmente
    si ha….e (almeno nei settori scientifici che conosco) per 5 ordinari che vorrebbero
    continuare con lo status quo, ce ne sono almeno 10 che non ne possono piu’
    dello schifo di gente che continua a essere chiamata senza alcun merito scientifico…
    Con i sorteggi, le cose saranno molto meno scontate (in molti settori, bastera’ che
    uno voti se stesso per entrare nella rosa dei sorteggiabili….il tutto diventa molto
    difficile da controllare…)

  81. carlo (lowercase) ha detto:

    Ice, ho postato senza leggere il tuo commento. Sorry.

  82. @ice

    Affidare le sorti della ricerca, dell’economia del benessere di un paese ad un micromodello legislativo che opera attraverso tali stravaganti dinamiche è un FALLIMENTO.

    Stai facendo lo scienziato-pazzo-equilibrista col destino degli altri.

    Tali alchimie sono da medioevo.

  83. Ice ha detto:

    @http://rivoluzioneitalia.blogspot.com/

    Qui nessuno fa l’equilibrista. Se fosse per me raderei al suolo l’Università italiana. Si tratta semplicemente ti riconoscere un miglioramento. Ora entreranno meno predestinati, i quali a loro volta saranno un giorno commissari e si aspica si comporteranno in modo baronale.
    E’ chiaro che la lotta non fisisce qui, anzi…

  84. @Barbalbero

    mi fa piacere che vi siano anche dei “baroni” buoni… quello che dici è condivisibile (per essere precisi…”parola e “azione” del barone sono cmq in generale diverse fra loro).

    Cmq la tua percentuale 5 su 10 = 50% mi sembra un pò ottimistica.

    Te la correggo io tale percentuale… è al massimo il 10%.

  85. Ice ha detto:

    Volevo dire “si aspica si comporteranno in modo NON baronale” ovviamente

  86. @ice
    L’università e la ricerca non sono parrocchie… non è una questione di equilibrio gerarchico di poteri… ma di efficienza e di benessere per tutti anche per coloro che non vi lavorano. La tua visione sembra quella dello stipendificio… dove arrivi tu e metti rigore fra i salariati.

    L’università e la ricerca hanno un valore che va oltre a quello della ragioneria aziendale.

  87. @france

    Altro sintomo di parossismo…:
    Ice a fatto un a replica riferendosi a te insieme con Untenured…

    Il decreto sui concorsi è uscito in Gazzetta Ufficiale …segue qualche commento

  88. Ice ha detto:

    @ http://rivoluzioneitalia.blogspot.com/

    Sono perfettamente d’accordo con la tua definizione di Università. Il tuo errore è pero’, se mi consenti, di concentrarti solo sui principi astratti semza pensare a come raggiungerli, o almeno avvicinarti, date le condizioni al contorno attuali.

  89. France ha detto:

    @R.I. Scusami ma mi devi spiegare di nuovo come si fa la tua rivoluzione: ovvero, oa ono le mazzate, se quello che abbiamo ora e’ il coltellino svizzero. Andiamo a rapire i rettori e li rispediamo a casa a fettine? Bruciamo Pisacane e ne disperdiamo le ceneri in mare?

  90. carlo (lowercase) ha detto:

    Più che altro, R.I. dovrebbe spiegare quante rivoluzioni ha fatto. Perché secondo me alla fine sono soltanto chiacchiere.

  91. @france
    come tu stesso dici: con l'”orientamento culturale”.

  92. @carlo

    guarda che non sono Che Guevara… forse ti aspettavi lui…
    la mia “rivoluzione” e attraverso parole e contenuti… ma diversi, non adeguati supinamente alle opinioni di chi vuol conservare… poi le puoi chiamare anche chiacchiere se ti fa piacere.

    Tu sei invece sei quello della politca del fare…
    si… fare micro-riforme per grandi conservazioni.

  93. Birillo ha detto:

    @carlo(lowercase)

    In via del tutto teorica avresti ragione. Tuttavia a) se teniamo in conto della frammentazione dei settori disciplinari e, quindi, del fatto che il numero di concorsi nei quali il tuo “Boss” (tuo generico, per carità, non c’è l’ho con te) può essere sorteggiato non è grandissimo b) dell’esistenza di “alleanze” per cui non è necessario che sia sorteggiato proprio Tizio ma basta che venga sorteggiato Caio amico di Tizio, allora vedi bene che la situazione con il nuovo concorso non si discosta in maniera sensibile da quella attuale.

    Inoltre, ammesso anche che l’ordinario sorteggiato non abbia un suo “cavallo” in concorso. Non gli converrebbe “vendersi” per acquisire futuri “favori” a questo o quel gruppo che presentano i loro “cavalli”. Faccio sempre la solita domanda, sono ripetitivo e noioso oltre ogni dire: ma perchè il Prof. X che nella sua università si comporta da “Barone”, dovrebbe diventare un “meritocratico” andando a fare il concorso nell’università del Prof. Y

    Continuo a ritenere che il problema non sia nella scelta della commissione. Se non si vuole puntare alla chiamata diretta, oppure se si vuole puntare a questo solo come obiettivo successivo, l’unica cosa è una riforma del concorso basato solo su titoli e pubblicazioni in cui i criteri siano strettissi e riducano in maniera drastica il peso dei singoli commissari. Altrimenti penso che tutto resti come è adesso.

    Per questo io ritengo che quello che ci da questo decreto è prossimo allo zero. Io credo che il solo scopo di questo D.L. è quello di nascondere alla vista il fatto che la Legge 133 rimane li dove è.

    @Ice

    Io non capisco perchè gli ordinari dovrebbero essere più difficilmente manovrabili. Normalmente gli ordinari hanno sotto di loro ricercatori, assegnisti, borsitsti, dottorandi e laureandi. L’appoggio che daranno al ricercatore, assegnista borsista di un qualsiasi altro ordinario se li faranno ripagare in appoggi al loro ricercatore assegnista borsista quando verrà il momento.

    @Barbalbero

    Pienamente d’accordo che uno dei punti da sostenere è la cancellazione del valore legale della laurea.

  94. Ice ha detto:

    @Birillo

    Si ma con le nuove regole il “quando” e soprattutore il “se” è molto aleatorio. E poi non tutti gli ordinari sono dotati di schiavi. Poi ne conosco alcuni che sono assolutamente dei cani sciolti e, mentre prima non venivano mai eletti, ora possono autoeleggersi ed essere sorteggiati.

  95. France ha detto:

    R.I. Ah, quindi cosa proponi, in partica?

  96. Birillo ha detto:

    @Ice

    Temo che il quando e il se possano essere aleatori solo perchè tra due o tre anni con queste regole e con i tagli all’FFO di concorsi ne vedremo ben pochi.
    Anch’io conosco diversi “cani sciolti” ma, almeno nelle facoltà scientifiche, il 99.99% di loro più che ad insegnare all’università dovrebbe studiare all’asilo.

    Marco

    p.s. scusami per la risposta cumulativa precedente

  97. Nicola ha detto:

    “Per le procedure di valutazione comparativa per il reclutamento dei professori universitari di I e II fascia della prima e della seconda sessione 2008, le commissioni giudicatrici sono composte da un professore ordinario nominato dalla facoltà che ha richiesto il bando e da quattro professori ordinari sorteggiati in una lista di commissari eletti tra i professori ordinari appartenenti al settore scientifico-disciplinare oggetto del bando, in numero triplo rispetto al numero dei commissari complessivamente necessari nella sessione”.

    Dal una lettura più attenta di questa parte del DL mi sembra di evincere una grossa novità rispetto all’interpretazione che viene solitamente data.
    Mi sembra (chiedo conferma agli altri giuristi) che dietro le parole “complessivamente necessari nella sessione” si nasconda una vera e propria rivoluzione. Il sorteggio dovrebbe, infatti, avvenire non in base agli eletti per ogni singolo concorso (come accade ora), bensì su una lista complessiva di tutti i commissari eletti nel SSD per quella sessione. Per ES: se nella sessione XY ci sono 5 concorsi da associato per IUS/01 e quindi servono 4 commissari per concorso, verranno eletti un totale di 60 commissari. Da questa lista saranno sorteggiati i vari componenti.

  98. 5annidiassegni..avuoto ha detto:

    La discussione mi sembra oziosa. Se non ci saranno valanghe di ricorsi e non verranno emessi dal ministero regolamenti inapplicabili, in pochi mesi vedremo anche sulla nostra pelle se sarà cambiato qualcosa oppure no.

  99. La Lupa ha detto:

    Mentre qui si parla dei massimi sistemi, la ministra sta ricevendo “i rappresentanti sindacali dei ricercatori e degli studenti universitari”.
    Chi c’è andato? C’è qualcuno di noi?

  100. UnRicercatore ha detto:

    @ice
    Cioè auspichi il tutti contro tutti (diciamo la guerra di mafia) alla “pax” imposta dalla cupola?
    Da fuori è più spettacolare, peccato che i cani sciolti (ce ne sono) in genere abbiano comunque propri interessi, o, in soldoni, dei protetti, meritevoli O NO.

    In generale:
    Sulla questione delle prove non parlo più. Nel mio SSD ed in generale nel mio campo è ben difficile vedere vincitori senza titoli, o con titoli grotteschi.
    Resta il fatto che, in molte facoltà, TUTTI i ricercatori tengono corsi. La didattica trascurata ed arbitraria è il male della nostra università: una sua severa valutazione consentirebbe di fare molta pulizia. Faccio osservare che, salvo il caso limite che citavo altrove, chi insegna male in genere non fa neanche ricerca e viceversa. Ma individuarlo è molto più semplice , in aula: tanto che pure gli studenti peggiori del quarto-quinto anno “sentono” il professore bruciato a naso, dopo poche lezioni.
    Abbiamo evidentemente punti di vista diversi.
    Circa i titoli, restano molti problemi gravi: le cordate, i problemi di peer review e, contestualmente, la “courtesy authorship”. Da notare che da quando le riviste internazionali hanno assunto peso preminente è in atto una corsa dei professori nostrani al contatto internazionale e al ruolo di revisore, ovviamente. Do ut des.
    In ogni caso, come osservano molti, col taglio del FFO e le fondazioni dietro l’angolo questa è accademia: il futuro è fatto SOLO di pochi ordinari TI e molti ricercatori TD.

  101. La Lupa ha detto:

    UNIVERSITA’: GELMINI IN RIUNIONE CON SINDACATI

    (ASCA) – Roma, 11 nov – E’ ancora in corso l’incontro tra il ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini e i sindacati dell’Universita’ e della Ricerca iniziato poco dopo le 16 nella sede dell’Eur dello stesso dicastero.

    Il ministro, alla vigilia della manifestazione nazionale di venerdi’ prossimo, in una nota diffusa ieri, si era detta ”disponibile al confronto con chi vuole riformare e non difendere a tutti i costi lo status quo” mentre oggi il dl sulle linee d’emergenza per l’Universita’ e’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Ma, come confermato dallo stesso ministro, si tratta di un decreto che contiene solo misure ”indifferibili e urgenti”. Per la riforma completa, invece, la sede del confronto ”sara’ sicuramente il Parlamento”.

  102. Ricercatore Confermato ha detto:

    Ma sieti sicuri che abbiano tolto gli scritti. Da come leggo io decreto non cambia le procedure concorsuali ma la composizione delle commissione e il metodo di valutazione dei titoli.

    Il comma in questione (da gazzetta ufficiale) dice:

    7. Nelle procedure di valutazione comparativa per il reclutamento
    dei ricercatori bandite successivamente alla data di entrata in
    vigore del presente decreto, la valutazione comparativa e’ effettuata
    sulla base dei titoli e delle pubblicazioni dei candidati, ivi
    compresa la tesi di dottorato, utilizzando parametri, riconosciuti
    anche in ambito internazionale, individuati con apposito decreto del
    Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, avente
    natura non regolamentare, da adottare entro 30 giorni dalla data di
    entrata in vigore del presente decreto, sentito il Consiglio
    universitario nazionale.

    non vi e’ nessun accenno al fatto che gli scritti non ci sono. La prima
    versione aveva in piu’ l’aggettivo “esclusivamente” che e’ sparito,

  103. Ice ha detto:

    @Birillo

    Certo il taglio del FFO e’ la vera spada di damocle sulle nostre teste per gli anni dal 2010 in poi. Se non ci strutturiamo prima o il taglio non viene rivisto siamo fregati. Tra l’altro secondo me il taglio non sara´praticamente sostenibile anche escludendoci, come si fa a tagliare il FFO del 10% circa in terimini nominali, quando gia’ ora molte universita´superano la soglia del 90% ? E non contiamo l’inflazione e gli scatti stipendiali dei prossimi due anni, poco meno di un 10% di aumento dei costi direi.

    Nel 2009 avremo pero´questi 3000 posti che, rispetto a primo, ora saranno meno predeterminabili.

    @UnRicercatore

    Auspico un minore incentivo alla collusione, cosa che questa riformina secondo me fa. I comportamenti umani sono dettati dal contesto sociale e culturale, lo sappiamo, ma anche dagli incentivi che al momento si prsentano ai soggetti.
    Sono completamente d’accordo con te sulla didattica. Io vengo da un’universita’ dove la didattica veniva fatta non solo dai ricercatori ma anche dagli assegnisti, senza alcun riconoscimento ne’ formale ne’ monetario. Puoi immaginare la qualita’ della didattica, non solo perche’ oggettivamente un assegnista puo’ avere meno esperienza, ma perche’ non c’e’ nessun incentivo per lui a preparare bene le elzioni.
    Per mia fortuna, dopo 5 anni di precariato, ho deciso di emigrare e noto qui la grande differenza e l’attenzione che viene posta alla qualita’ della didattica, a tal punto che rischi anche il licenziamento se hai dei prolungati cattivi score da parte degli studenti.

  104. @france

    le stesse cose scritte nel manifesto apri per intendersi, ma senza quella fase transitoria. Che è di fatto un appiglio per l’immobilismo.

    L’errore magistrale è quello di fare l’associazione per interporsi quasi a potere politico…. cioè il preludio della corporazione.

  105. Non fraintendermi non sono contro l’APRI…

    Il manifesto APRI potrebbe anche togliere oramai quella “fase transitoria” visto che è legge.

  106. UnRicercatore ha detto:

    @Ice,
    a parte le mie esagerazioni, con la soluzione proposta indubbiamente sarebbe meno facile “programmare” come si fa oggi, benchè non impossibile. Come ho già detto, i concorsi a ricercatore contano molto poco nell’ottica attuale: i concorsi veri sono solo quelli di prima fascia, quelli che ti mettono in casa un pari grado. Solo il sorteggio integrale delle commissioni prima fascia smuoverebbe veramente le acque, e “per sempre”.
    Il licenziamento (o almeno sanzioni a carico) di pessimi docenti a seguito di ripetute cattive valutazioni da parte degli studenti -spero non troppo dediti a birra e pasticche- è musica per le mie orecchie!!!
    Una notazione in proposito: i ricercatori con incarico didattico da questo punto di vista stanno tra l’incudine e il martello, dovendo pubblicare per “fare carriera” (cioè attingere livelli stipendiali più decorosi) ma, con un minimo di coscienza, anche assicurare un servizio didattico decoroso. E’ un problema di difficilissima risoluzione, che praticamente tutti fingono di ignorare. E prima o poi bisognerà parlare di stipendi degli strutturati.

  107. Untenured ha detto:

    @rispondo a Birillo 11 Novembre 2008 alle 5:29 pm

    La riforma delle regole concorsuali è da sempre usata (un pò come le riforme elettorali) in Italia per distrarre l’attenzione dai veri problemi – irrisolvibili? – dell’università:

    – precariato come modalità dominante di accesso alla carriera universitaria;
    – mancanza di autonomia nel lavoro di ricerca;
    – sottofinanziamento delle università.

    Per me potremo dire di aver vinto solo quando avremo risolto questi tre problemi.

  108. ricercatore pro-grammatico ha detto:

    … “esclusivamente” è un avverbio, non un aggettivo.

    A parte questo sciocchezza, strumentale solo all’utilizzo di un nik che, a suo tempo, mi era piaciuto assai, vi faccio notare che la norma è chiara, e ci dice su cosa saranno effettuate le valutazioni comparative per ricercatore, non c’è bisogno che dica cosa non sarà oggetto di prova. La presenza dell’avverbio in questione non era necessaria, e quindi doveva essere eliminata (stiamo parlando di un testo di legge, mica di una poesia).

    L’osservazione degna di nota mi pare, invece, quella di Barbalbero.

    Secondo me, alle pressioni di qualche prof., in sede di CdM, sono seguite le contro-mosse dei tecnici del ministero.
    Volete la rosa?
    Va bene, vi devo accontentare, ma vi faccio delle mega-rose, valide per la sessione e non per il singolo concorso, nelle quali, per entrare, basta che uno si voti (e dunque, siamo tornati al sorteggio puro tra i docenti che, comunque, dovevano mettersi in lista).
    Volete il prof. associato?
    Va bene, vi devo accontentare, ma l’associato può essere il membro interno, e non commissario esterno (e vi ho fregati di nuovo).

    Per il resto, ha ragione r.i.: questa non è la rivoluzione del sistema, e non pretende di esserlo (è un cecreto legge!).
    La rivoluzione potremo farla solo se, e quando, ci coinvolgeranno nella riforma di lungo periodo; invece di coinvolgere i sindacati.

    Io, intanto, continuerò a battermi per migliorare questo d.l., in sede di conversione, e per vigilare sui decreti attuativi.

    Mi rimane una domanda per gli scettici.

    Ma voi ci andrete a provare i prossimi concorsi?
    Perchè, secondo me, una prima grande riforma sarà proprio questa, quella, cioè, di poter concorrere liberamente.
    Dovunque metteranno un concorso, nella mia materia, io andrò – nel limite dei 5, ovviamente -; e voi, cari colleghi, che farete?

    Aspetterete ancora il vostro concorso – da scettici nei fatti, oltre che a parole -, oppure prenderete la palla al balzo per fare qualcosa che, e facile immaginarlo, non avete mai fatto prima, ovverosia le domande “a tappeto”?

    Io ci proverò, nella peggiore vi manderò una cartolina.

    Vedete, forse sarà che io ero sicuro che un concorso da ricercatore non lo avrei potuto provare mai; e voi beati, invece, state – più, o meno, tranquillamente – in coda, ma per me questo d.l. è qualcosa di davvero importante.
    Mi ha ridato la speranza che, alla scadenza di questo “maledetto assegno”, potrò continuare a fare il lavoro per cui, in questi anni, mi sono tanto sacrificato.

    Bombadillo

    P.S.: il discorso della coda ovviamente non vale per r.i. che, delle due l’una, non ho ancora deciso: o è ordinario alla Sapienza, oppure è pizzaiolo a Trastevere.
    Nel secondo caso, se hanno ragione gli scettici, per cui non è cambiato niente, e faccio buca ad ogni concorso, ti serve un aiuto?..non sarei molto uitle, ma la pizza mi piace!

  109. La Lupa ha detto:

    per i ricercatori il limite è 15 concorsi nell’anno solare. non si contano quelli per i quali mandi formale riununcia, anche all’ultimo momento, purchè primadell’inizio delle prove

  110. caro bombadillo

    Il tuo problema è che sei pregno di italianità… i.e. fuori dalla tua “famiglia” (unica forma di collettività che concepisci) sei un individualista….

    Ma ti ricordo che questo è un blog PUBBLICO… qui a nessuno interessa la vita personale del singolo… qui l’interesse è sociale.
    Per te l’università è il tuo stipendio, il tuo futuro, il tuo privato…

    Anche se tu vincessi il corsino del caz*o (vedi nota) di cui sei tanto entusiasta… non darai nulla a questo paese…

    Perchè il tuo apporto alla ricerca globale sarà pressoche nullo se paragonato a quello degli altri paesi… col tuo posto fisso non sarai mai un individuo autonomo… tornerai quindi dalla “famiglia” per farti comprare casa.

    NOTA:
    IL SORTEGGIO è per definizione una sciocchezza.

    Infatti invece di favorie gruppi di ricerca favorirà l’individualismo nella ricerca. Gente magari anche con un gran curriculum in una macroarea, vincerà il concorso nell’ateneo X dove nessuno fa cose analoghe. Quindi starà lì a fare il barone insegnante ed a coltivare l’hobby della ricerca individualista nel tempo libero (tanto soldi per la ricerca non ci sono e lui non potrà circondarsi di collaboratori).

    Tutto ciò produrra la solita incapacità italiana di competere globalmente nel mercato del lavoro della conoscenza.

    Questo a rimarcare che l’università rimarrà uno stipendificio o un mega-liceo dove escono persone super preparate che regalano risorse italiane (pagate dai contribuenti) alle economie di altri stati internazionali massacrando la nostra.

    La ricerca globale non è più fatta da singoli Gastoni, ma da tanti gruppi di Paperini.

    Le riforme NON sono fatte di dettagli e di piccole variazioni…
    altrimenti si chiamerebbero riparametrizzazioni!!!!
    Riforma vuol dire cambiare struttura… non parametri…

  111. typo:
    corsino del caz*o -> coNCOrsino del caz*o

  112. France ha detto:

    R.I., fatico assai a capirti. Ma mettiamola cosi’: siccome per rivoluzionare l’Universita’ come dici tu ci vuole tecnicamente del tempo, cosa proponi per i prossimi (voglio essere ottimista) 3-4 anni? Blocco totale di tutto, concorsi, finanziamenti, lezioni, lauree, dottorati…?

  113. La Lupa ha detto:

    Dov’è il comunicato dell’Apri?
    Era un problema veicolarlo qui prima che in giro? C’era il rischio che qualcuno di noi contribuisse a diffonderlo, se lo condivideva?
    Fatemi capire: che cos’è la non ancora costituita Apri? Un gruppetto di tre nick?
    Fatemi capire, non ho tempo per giocare.

  114. @france
    ci vuole che i ricercatori precari chiedano RIFORME… le stesse alle quali tu sei soggetto in olanda.

    Fare alchimie legislative fuori dal parlamento sentendosi politici è inutile.

    Un esempio interessante è quello della lega.
    La lega, per quanto partito composto certo non da intellettuali, è riuscito a fare del federalismo un cavallo di battaglia ed a portarlo in parlamento con efficacia. Paradossalmente è l’unico partito riformatore di questo paese pur essendo costituito da persone abbastanza “limitate”.

  115. France ha detto:

    No, scusa, R.I., in genere sei tu quello che chiede risposte puntuali: rispondi a quello che ti ho chiesto due messaggi fa. Se per fare la rivoluzione ci vogliono 3 o 4 anni, cosa si fa nel frattempo? Si lascia che le vecchie regole producano altri danni, si cambia quel poco che si puo’, o si blocca tutto?
    @ La Lupa. Il comunicato lo trovi sul forum dell’APRI, pensavo lo avesse gia’ messo su Bombadillo.

  116. Untenured ha detto:

    @r.i. peccato quel riferimento alla Lega, stavo quasi per intervenire per dire che ero d’accordo con te… in fondo queste riformuccie della Gelmini sono un gran presa per i fondelli… un modo per rinviare all’infinito le vere riforme (valutazione tipo RAE, internazionalizzazione, responsabilizzazione dei dipartimenti e competizione tra le unità di ricerca)

    peccato che in Italia dobbiamo districarci tra liberisti massimalisti, che ora scopriamo anche filo-leghisti (un partito razzista e tendenzialmente fascista), e accademici corporativi.

    Che cosa abbiamo fatto per meritarci questo?

    Non esiste una ‘terza via’? Non chiedo molto: un Obama, un Krugman…

  117. La Lupa ha detto:

    Lo copio qui per conoscenza di tutti, ma non lo condivido.

    Comunicato stampa

    L’istituenda APRI, ovverosia l’Associazione dei Precari della Ricerca Italiani che, attraverso un’opera di orientamento culturale, si pone il fine di aprire al merito ed alla responsabilità l’Università italiana, ringrazia vivissimamente il Ministro Gelmini, per le importanti e significative riforme contenute nel d.l. n.180/08, nel quale sono state integralmente accolte le puntuali richieste avanzate, al Ministro stesso, da parte, appunto, dei precari della ricerca, attraverso una Petizione di grande successo, inviata, per conoscenza, anche al Presidente del Consiglio.
    Dispiace davvero molto, tuttavia, che in corso di Consiglio di Ministri lo schema originario del decreto legge sia stato modificato in un suo punto qualificante, ovverosia quello del sorteggio dei commissari esterni. Noi precari della ricerca, infatti, avevamo ipotizzato un sistema di sorteggio puro. E tale nostra ipotesi, era stata accolta – come quella fondamentale dell’eliminazione delle prove manipolabili per eccellenza (ovverosia gli scritti e l’orale) -, nello schema di decreto legge.
    Purtroppo, però, vi è stato chi ha “remato contro” questa coraggiosa riforma, di radicale apertura al merito, ed è riuscito a far introdurre un meccanismo bizantino, in cui il sorteggio avviene all’interno, comunque, di una rosa di eletti. Questo è inaccettabile, perché se l’intento era quello di eliminare gli scambi, con questo sistema in cui gli eletti sono in numero maggiore, gli scambi, invece di diminuire, aumenteranno; così come la generale confusione. L’APRI, quindi, chiede a tutti i parlamentari, sia di maggioranza che di opposizione, di unirsi per emendare il d.l. in questione, in sede di sua conversione, ripristinando il sorteggio puro. Non è più il tempo delle mezze riforme. La situazione è così critica che solo con una riforma senza tentennamenti si potrà ottenere un risultato veramente positivo.
    L’APRI, infine, prendendo favorevolmente atto di quanto compiuto dal Ministro in questa occasione, sottolinea, però, che la strada delle riforme necessarie per allineare nuovamente il nostro sistema con quello dei Paesi europei più avanzati, come auspicato nel suo Manifesto (www.aprit.org), è ancora molto lunga. Proprio per questo, l’APRI invita tutti i precari della ricerca a continuare, senza alcun pregiudizio ideologico, sulla strada, che fin qui si è dimostrata la più feconda, della collaborazione attiva con tutti i soggetti istituzionali che si mostrano sensibili al valore del merito e della ricerca.

  118. @france
    Puntualmente ti rispondo che ne tu ne io siamo politici.
    Pensare in termini di riparametrizzazioni legislative per l’università non è compito da “ricercatore precario”…
    Formare e divulgare l’opinione pubblica dicendo cosa accade nel resto del mondo lo è.

    @Untenured
    Sei il solito conservatore-ideologico e anche reazionario direi… sempre a tifare per la propria ideologia o partito politico e a gettare scredito su tutto ciò che non gli somiglia.

    Svegliati per favore…
    Ho detto forse che sono leghista? Sai leggere? Moderati per favore.

  119. carlo (lowercase) ha detto:

    Scusate la domanda, ma un comunicato ufficiale non dovrebbe essere condiviso (forse addirittura votato) dai membri di un’associazione? Domanda per La Lupa: sei iscritta all’associazione? Domanda per gli Apristi: i comunicati stampa sono condivisi/votati dagli iscritti? (attenzione, questa non vuole essere una critica al contenuto del comunicato; ma suona strano quando un associato non condivide i comunicati dell’associazione)

  120. ricercatore pro-grammatico ha detto:

    Caro r.i., rimane il fatto che non hai risposto.

    Ci vai a provare sti concorsini del cazzo, oppure no?

    Perchè, dato che ti fanno così schifo, se vuoi essere conseguente forse non dovresti andare a provarli..
    E com’è, invece, che il tuo concorsino del cazzo da assegnista, o quello che è, sei andato a provarlo?
    Non sarà mica che sei rivoluzionario solo a parole?
    ..oppure, in realtà, sei ordinario alla Sapienza, o pizzaiolo a Trastevere. Nel secondo caso mi propongo nuovamente come tuo assistente.

    ..quanto è bello non avere maschere.

    Comunque, questa potrebbe essere la nuova domanda tormentone.
    Quella vecchia era: ma tu, che dici e dici, hai firmato la petizione?
    Quella nuova è: ma tu, che dici e dici, vai a provare i concorsi?

    Per la Lupa: l’APRI è ancora in una fase istituenda, tuttavia, i singoli soci, in questa fase, possono agire – meglio: si spera vivamente che agiscano -, a firma propria, come rappresentanti dell’istituenda associazione.
    Io ho fatto così.
    Tutti i soci possono farlo, anche tu. Anzi, se lo facessi, te ne saremmo grati.
    Tanto abbiamo Statuto e Manifesto, che costituiscono il punto di riferimento dell’azione dei singoli.

    Se, poi, mi sono fatto aiutare solo da mino e France, è perchè ho solo i loro indirizzi di e-mail, se tu potessi trovare il tempo di scrivermi, avrei anche il tuo, cosa che sarebbe certo utile.
    Il mio indirizzo è vito@plantamura.it
    Puoi scegliere liberamente se diffondere il mio comunicato, oppure scrivere direttamente tu a giornali, o alle TV, come meglio ritieni. Magari poi dai il file a France o a mino, così lo mettono sul sito dell’APRI.

    Quindi 15 concorsi in un anno, ma 5 in una sessione, o no? o quello è il limite per i concorsi da prof.? Devo ammettere che su questo aspetto non sono preparato, perchè chi mai pensava di poter andare a provare i concorsi liberamente: ma mi rendo conto che questo cambiamento è solo una riparametrizzazione, certo, dev’essere così.

    P.S.: sulla volgarità mi sono adeguato, ma, per me, potremmo farne a meno.

  121. Bombadillo ha detto:

    ovviamente ero io, ma mi ero scordato di mettere il mio nik.

  122. Bombadillo ha detto:

    ..ripeto anche per Carlo, siamo in una fase di amministrazione disgiunta di ogni singolo socio, con il vincolo dello Statuo e del Manifesto, che i soci si impegnano a rispettare. Il comunicato in questione è a firma mia personale, quale socio/rappresentante dell’APRI, ma questo non eslcude iniziative di altri songoi soci, che anzi sono auspicabili.

  123. @bombadillo
    Ripigliati!
    Sento in te un certo entusiasmo adolescenziale…
    Pensi che dovremmo ringraziare te per i concorsi a sorteggio?
    Certo che proverò a fare i concorsi… domanda sarebbe?

  124. La Lupa ha detto:

    Se ancora non ho aderito all’Apri è perchè sto cercando di capire i comportamenti dei singoli, sia pure sotto i nick.
    E’ certo che la partita che si è aperta è importante e che i margini per intervenire sulla situazione ci sono e sono positivi. E’ altrettanto sicuro – e lo ribadisco – che la ministra ha bisogno di apporti significativi, seri e attendibili.
    Il comunicato che è partito e che è stato pubblicato sul sito dell’Apri solo alle 23 non appartiene a questo tipo di apporti. Non critico l’orario perchè capisco che sia un grosso impegno alimentare e tenere aggiornati siti e blog.
    Non è un apporto utile prima di tutto perchè nella forma e nel linguaggio non è nemmeno un comunicato, ma un pistolotto che gronda saliva. Sai cosa se ne fanno al ministero dei vostri salamelecchi col casino che c’è…
    Nei contenuti mette in evidenza due questioni particolari, perdendo di vista l’insieme della situazione in cui ci troviamo e la sostanza del problema (precariato, numero totale dei posti messi a concorso, valutazione delle università).
    Nel modo in cui si è proceduto fa pensare a una prospettiva piccola piccola, di un mini gruppo che ha bisogno di un cappello per legittimarsi e per andare dalla ministra con delle rose in mano. Sai anche di quelle che cosa se ne fa…
    Tant’è che il primo blog pubblicato nel sito dlel’Apri era proprio una profondissima discussione fra “mi, ti e Toni” su chi rappresenterà l’associazione come presidente in non meglio precisati colloqui diretti con la ministra.
    Sempre nello stesso blog si dice che non ci sarà un’altra petizione.Visto che la precedente è stata un’ottima cosa (e questo nessuno lo può negare) non capisco perchè non si deva proseguire su questa strada. Su che base il presidente dell’Apri andrà a parlare direttamente con la ministra?

    Spero almeno che vi rendiate conto che in questo modo non fate altro che legittimare i sindacati (=la Triplice = la Cgil) come unica organizzazione effettivamente rappresentativa e titolata per gli incontri con il Ministero. Oggi all’incontro c’erano loro.

  125. miltonmb ha detto:

    @UnRicercatore
    (commento dell’11 novembre, ore 17.17)

    sei strutturato, vero? Parli proprio come un tipico prodotto dell’università italiana, più bizantina che medievaleggiante…

    Avevi già aperto questa discussione sul valore delle prove nei concorsi da ricercatore qualche post fa ma senza chiarire un punto fondamentale:

    come si fa a capire se uno sa insegnare dalle prove scritte e dall’orale dell’attuale procedura concorsuale?

    E’ semplicemente IMPOSSIBILE.

    Solo gli studenti sanno valutare la didattica.

    Per penalizzare i cattivi docenti (e ne esistono molti, hai ragione) ci vuole un sistema all’anglosassone:

    1) abolizione del valore legale del titolo di studio (una laurea alla bocconi non ha niente a che vedere con quella di reggio calabria – nemmeno per l’accesso alla PA)

    2) elevare le tasse universitarie considerevolmente: gli studenti cominceranno allora a pretendere dei docenti bravi, invece di accontentarsi di quello che passa il convento.

    3) favorire la mobilità degli studenti con borse di studio sostanziose ai capaci e meritevoli.

    I problemi che sollevi sulle pubblicazioni sono semplicemente irrisolvibili.

    Per eliminarli bisognerebbe cambiare la natura umana, che non rientra tra le nostre opzioni…

  126. Bombadillo ha detto:

    ..io non ho mai chiesto di essere ringraziato, anche perchè non è merito dei cani, che abbaiano, se la luna tramonta.

    Ti voglio solo far notare che questa riforma – che certo non è merito nostro (e quindi, tantomeno, mio), ma alla quale, in una certa minima parte, abbiamo sicuramente contribuito – cambia anche la TUA VITA di precario PERSONALMENTE; e la cambia ORA, non tra venti anni. E la cambia molto di più di quanto la Lega abbia cambiato questo Paese in 30 anni di esistenza.
    Perchè almeno potremo andare a provare i concorsi liberamente, cosa che pirma non facevamo.

    Se, poi, mi è tornato l’entusiasmo adolescenziale a 34 anni, tanto meglio.
    Non mi pare affatto una cosa negativa.

    Infine, devo ammettere che il problema tra noi due è anche culturale, nel senso che abbiamo estrazioni troppo diverse. Ti assicuro che per la mia attività di ricerca, come per quella di tantissimi “umanisti”, quello che fanno gli altri penalisti (o umanisti in genere) della mia Facoltà non ha proprio rilievo.
    Noi non lavoriamo quasi mai in squadra. I lavori a firma doppia sono una rarità.

  127. carbonaro ha detto:

    sul comunicato APRI

    personalmente, abbasserei un po’ i toni del comunicato, affinchè la nostra voce appaia moderata e disposta a ragionare “pacatamente” in un quadro di urla concitate contro tutto e tutti

    mi sembra esagerato “vivissimamente”, alla fine non è tutto questo bengodi, “vivamente” va più che bene

    dispiace “davvero molto”, o davvero o molto, forse “dispiace” e basta

    “non è il tempo delle mezze riforme” lo toglierei pure perchè mi sembra un po’ retorico: che cosa ci si può aspettare da un d.l.? non certo la riforma complessiva del sistema, ma appunto una micro-riforma “chirurgica”. Forse è meglio “Come precari della ricerca, avremmo auspicato una soluzione ancora più coraggiosa dell’attuale compromesso, che sembra pagare eccessivi dazi al potere accademico, attraverso la creazione di meccanismi misti sorteggio-elezione forieri di possibili incertezze e confusioni sul piano applicativo”

    farei un riferimento ai tagli, come a dire in un quadro grave di sofferenza economica va bene cercare di investire al meglio le poche risorse esistenti, ma noi la storia dei tagli comunque la mandiamo giù a fatica, il concorso UN PO’ più serio addolcisce il boccone amaro dei tagli IN UNA CERTA MISURA

  128. La Lupa ha detto:

    @ carbonaro
    nella tua versione si capisce ancora meno. sembra l’invito a mia zia Clotilde per il te.

    Non dimentichiamo a chi ci rivolgiamo: poche parole chiare.

  129. carbonaro ha detto:

    domanda:

    che succede se c’è un concorso in atto, per il quale si sono già svolte le votazioni quattro mesi fa, ma a tutt’oggi non è stato emanato il decreto rettorale di nomina della commissione (credo per dissidi insanabili tra i 3 membri)?

    non c’è un termine da rispettare tra le votazioni e l’effettiva nomina della commissione?

  130. La Lupa ha detto:

    Le commissioni sono nominate dal Ministero, entro 30 giorni dal voto. Le ultime commissioni sono state votate tra giugno e luglio. Sono tutte pubblicate nel sito del Miur. Può essere che qualcuna non si sia ancora riunita e insediata, ma è un’altra questione. La costituzione è ministeriale.

  131. @bombadillo

    Appena ti è passata la sbornia per aver partecipato oniricamente al decreto gelmini… forse potremmo ritornare a comunicare.

    Cmq… tu continui a pensare al tuo privato…. l’estrazione culturale non centra niente… a me non interessa se tu pubblichi a singolo nome…
    A me interessa che la tua attività di ricerca deve sia soggetta al mercato del lavoro.

    Il concorsino a sorteggio non agisce in questo senso.

  132. precaria ha detto:

    @Bombadillo : la legge 3 luglio 1998, n. 210, articolo 2 prevede esplicitamente che: “posti di ricercatore, sono effettuate anche due prove scritte, una delle quali sostituibile con una prova pratica, ed una orale.” Questo punto non e’ stato abrogato nella legge-decreto Gelmini quindi e’ ancora in vigore. Io non sono affatto convinta che non ci saranno piu’ gli scritti ed orale. Spero di sbagliare…
    Forse qualche precario della facolta’ di legge sa’ dare un parere appropriato.

  133. carbonaro ha detto:

    credo che si potesse sicuramente utilizzare una formulazione ancora più chiara, ma “valutazione sulla base di…” indica comunque la volontà di riformare il punto, altrimenti se fosse rimasto tutto uguale a prima (“valutazione sulla base ANCHE DI titoli e pubblicazioni”) non c’era bisogno di inserire un NUOVO comma nel NUOVO decreto

    un’abrogazione può essere fatta anche implicitamente, ed è questa la tecnica legislativa utilizzata nel presente decreto, altrimenti avrebbero dovuto scrivere tutto quello che è abrogato (tipo..”sono abrogati, della precedente legge, gli artt. 76,23,42 comma 1…), ma non è così che si sono regolati

  134. carbonaro ha detto:

    @ la lupa

    mi dispiace di doverti correggere, ma la nomina della commissioni avviene con decreto rettorale (non è per essere pignolo ma ho la legge sotto il naso…)

    qualcun altro sa cosa si deve fare se il rettore non vuole saperne di nominare una commissione?

  135. La Lupa ha detto:

    E’ così. Il decreto non abroga la legge. Bisogna seguire questo passaggio nella conversione in legge e fare esplicitare l’eliminazione delle prove.
    Ma non è detto che vada così. La prova resta così com’è nel concorso da associato (discussione sui titoli e lezione). Ha senso che le si elimini solo per i ricercatori?

  136. Bombadillo ha detto:

    Cari amici, ovviamente – o, almeno, ovviamente, per noi giuristi – ha ragione carbonaro.
    La via seguita è quella della abrogazione implicita.
    Se io dico in una legge che una valutazione è sui titoli e sulle pubblicazioni, vuol dire che verte su quello, e, dunque, su niente altro: non ho bisogno dell’avverbio esclusivamente, e neppure di abrogazioni esplicite.
    Comunque l’APRI si pone come obiettivo pure quello diseguire la fase di conversione del decreto, e l’emanazione dei d.m., per evitare furbate dell’ultimo minuto, tipo quella della rosa.

    Detto questo, ribadisco che il comunicato io lo ho fatto a firma MIA, perchè non c’è stata ancora la prima assemblea. E’ normale che poi i documenti APRI si voteranno in assemblea, ma si era detto, data l’intensità di questi giorni, di non aspettare fino a sabato per agire. Quindi, invito carbonaro, la lupa, e tutti gli altri soci, ad agire SUBITO per far conoscere l’APRI, per commentare il d.l., e per chiedere la MORTE DELLA ROSA, secondo quanto previsto nel nostro Manifesto, “figlio” della Petiizone.

    Infine, per r.i., guarda che il punto non è che io, PERSONALMENTE, pubblico a firma singola, ma è che tu dicevi che uno bravo se è assunto in una Facoltà dove non ci sono altri che fanno ricerca nel suo stesso specifico ambito non è utile al ben comune.
    Ora, io non saprei nell’area scientifica, ma in quelle umanistiche, e – per esperienza diretta – nel diritto, uno bravo è utile e produttivo a prescindere dal tema di ricerca di quello che ha la scrivania accanto.

    Quindi – almeno in alcune aree -, il bene individuale di quelli bravi che potranno essere assunti, non solo non contrasta con il bene comune, ma lo produce, nel senso che è nell’interesse comune che invece di passare le schiappe, o i raccomandati, passino quelli bravi, e non solo nell’interesse individuale di quelli bravi che vengono assunti, e portano la pagnotta a casa.

    Inoltre, le riforme integrali ed ambiziose (che non si fanno “su sue piedi” con d.l) sono nel nostro Manifesto, e ora le perseguiremo, senza perdere di vista, però, la fase attuativa di questi concorsini, che tutto sommato non ti fanno poi così schifo, visto che dici che li andrai a provare.

  137. Birillo ha detto:

    Per prima cosa chiedo subito a tutti scusa per le risposte cumulative

    @Ice

    Sono d’accordo su quanto dici nella tua lettera delle 7:37 dell’11 Novembre circa il fatto che il problema centrale è il taglio dell’FFO. Per questo dico che il d.l. è solo fumo negli occhi. Non cambia un cxxxx (scusa ma stamattina è inizata litigando per l’organizzazione dei pulman del 14) e distrae dal punto principale e cioè la 133.
    Quello che dobbiamo ottenere in questa battaglia è, secondo la mia modesta opinione,
    è, la marcia indietro del governo sul taglio all’FFO.
    Sperando di poter poi continuare per ottenere almeno una promessa, e che sia chiara, di far qualcosa per arrivare, anche se in ritardo, agli obiettivi tracciati nel trattato di Lisbona (che se non mi sbaglio fu firmato proprio dal Berluscaiser).
    Solo in questo quadro una riforma vera (meritocratica ed efficiente) sarà possibile.

    Al contrario non sono d’accordo con quanto dici che nel prossimo anno avremo 3000 nuovi posti da ricercatore. Alcuni non sono dovuti a questo d.l., molti saranno a T.D., la quasi totalità sarà distribuita secondo logiche che con la meritocrazia non c’entrano nulla.

    Sono d’accordissimo con tutti quelli che diranno che sono obiettivi difficilissimi. Ma, se devo lottare ed incazzarmi per organizzare pulman per venire a Roma voglio farlo per qualcosa d’importante. Altrimenti se lo devo fare per ottenere il sorteggio integrale dei commissari esterni che non cambia nulla o quasi mi sto a casa.

    @Untenured

    Quello che tu dici nella tua lettera alle 8:14 dell’11 Novembre mi sembra pari pari quello che è ho affermato tutto oggi: Questo d.l. è fumo negli occhi per cui non dovremmo essere contenti. Ho capito male? Quindi non capisco perchè tu, se ho capito bene altrimenti ti chiedo scusa sin da ora, ed altri presentavate questo d.l. come un vostro piccolo successo. A me sembra, tanto per citare r.i. che è la riforma che conserva.

    @Ricercatore pro-grammatico

    Io ho gia partecipato ad un concorso dove sono stato battuto da un simpaticone a cui per fargli risultare 1/10 delle mie pubblicazioni hanno considerato una pubblicazione sul giornalino di facoltà. Parteciperò anche ad altri ma sapendo già che è del tutto inutile visto che questo decreto non abroga assolutamente le prove scritte ed orali (sono d’accordo con precaria)

    @ La lupa

    Sono d’accordo. Quel Comunicato stampa è assolutamente incondivisibile.
    Per me rappresenta un valido motivo per NON aderire all’APRI.

    Ringraziare Mary Star?
    Quando si togliarà dai cxxxxxx!!!
    Mettessero un ministro serio e preparato, con cui si possa discutere. Anche se dovesse partire da punti di vista diametralmente opposti ai nostri. Se una persona è preparata si discute. Ma se uno non sa di quel che si parla, che discussione possiamo farci.

    Pensare poi che MS abbia “accolto” la proposta dell’APRI poi è ‘na barzelletta.

    Marco

  138. Bogotà ha detto:

    @Marco Birillo
    c’è una strana sintonia tra i nostri commenti… in partic. siamo gli unici a parlare di Lisbona (anche se è un mio grande merito personale [come direbbe Bombadillo] il fatto che nei documenti dell’APRI compaia il riferimento alla Srategia di Lisbona…].

    All’usurpatore Bombadillo, invece, vorrei dire che mi sta bene che si usino i miei paperi-nickname, come quello di “precario pro-grammatico”, ma mi piacerebbe almeno essere citato…
    Carlo / Carlo (con la maiuscola) dall’Università di Bogotà

  139. UnRicercatore ha detto:

    @miltonmb
    Sì sono strutturato e ho pochissime speranze per le future “valutazioni comparative” (sono anche un grande fan dell’Impero Romano d’Oriente, in effetti).
    Non sono d’accordo con te nel merito, però.
    Le prove (specie il primo scritto) possono dire molto sulla tua conoscenza “trasversale” della materia. E’ ovvio che se i titoli vengono comunicati prima il tutto si riduce ad una pagliacciata. A mia conoscenza questo non accade in forma smaccata, comunque. Forse negli SSD a me noti si teme ancora la magistratura? non lo so.
    Per come la vedo io l’abolizione del valore legale creerebbe università per soli ricchi, ed in ogni caso la bocconi (questa fucina di grandi manager) non mi sembra un grande esempio.
    Di fatto il valore legale del titolo di studio è una garanzia offerta dallo Stato: Abolirlo significa gettare via il bambino con l’acqua sporca, e creare un lucrosissimo business privato.
    Tornando alla bocconi, se pensano che l’univ italiana faccia irrimediabilmente schifo possono uscire dal sistema universitario nazionale.
    In ogni caso, il mito della gestione privata in italia ha mostrato la corda da subito; quanto a USA o UK saprai quanti soldi in più diano all’università. Ma non mi sembra che a livello formativo abbiano una marcia in più.

  140. lassie -> bombadillo ha detto:

    la mia è una facoltà di ingegneria.
    da noi non esiste o quasi la ricerca “del singolo”, senza gruppo non vai da nessuna parte.
    tanto più che molte delle ricerche sono fate in convenzione con enti esterni, il che presuppone un lavoro “di squadra” fatto anche di contatti di lungo periodo, riunioni e cazzzi e mazzi vari.
    molti dei nostri SSD sono amplissimi e contengono di tutto di più.
    se un cooncorso dovesse essere vinto da un ricercatore completamente “esterno”, fosse pure einstein, apaprtenente a quel SSD ma che magari si è sempre occupato di altro e costui dovesse piombare di punto in bianco in un gruppo di ricerca andando a sostituire il “precario” di turno che sò 5 anni che segue e coordina i lavori, ecco, questo sarebbe “contro il bene comune”.

  141. Bogotà ha detto:

    @lassie,
    sbaglia chi sostiene che nel settore umanistico la ricerca si fa in modo solitario e appartato. Per provarlo basta dire che l’unica forma di finanziamento alla ricerca che abbiamo sono i Prin e i Firb che notoriamente si fanno in gruppi più o meno grandi.

  142. Bombadillo ha detto:

    ..a, perchè per i PRIN bisogna essere compagni di scrivania della stessa Facoltà?

    Io sostengo solo che non c’è bisogno della vicinanza fisica – che è quella di cui parla r.i. -, perchè non è un laboratorio in cui si lavora in due, tu fai questo, mentre io faccio quest’altro.
    Scusa Bogotà, ma nel tuo settore – che non so quale sia – se uno bravo viene assunto in una Facoltà dove non c’è nessuno che segue il suo medesimo filone di ricerca non è utile al bene comune perchè non può fare ricerca?
    Nei settori della mia area non è così.

  143. caro bombadillo

    Ripeto è il mercato del lavoro che deve giudicare la tua ricerca e non lo stato che lancia i dadi per sorteggiarti.

    Se paragonata a quella degli altri paesi, la ricerca scientifica in italia è già sottofinanziata.

    Se entrasse un pò di mercato del lavoro nei nostri atenei, troverebbe molti più baroni nell’area umanistica che in quella scientifica.

  144. Bogotà ha detto:

    @bombadillo
    la vicinanza fisica serve – anche agli umanisti – per poter condividere quelle attrezzature informatiche e quei materiali bibliografici acquisiti su fondi Prin/Firb, senza i quali anche per loro sarebbe (quasi) impossibile la ricerca.

  145. pla ha detto:

    Mi sembra che nessuno si soffermi sul fatto che vincitori di concorso da ricercatore nelle università cattive non potranno prendere servizio a seguito di questo decreto? e’ un altra ingiustizia sui diritti delle persone, e non mi sembra che si stia facendo molto rumore. Persone che hanno vinto dopo anni un concorso si trovano con il blocco e poi si vedrà, tra qualche anno forse si cambia…

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