I rettori aspettano lo scudo fiscale per avere un pochino di soldi dal Ministro. Accettando un paese che li finanzia cogli spiccioli degli evasori fiscali. Una misura, peraltro, che è una una tantum.
Ad ogni modo sono circa 5 milardi di euro che non coprono gli oltre 9 miliardi di euro di tagli a scuola e università già fatti con la 133.
Poi stasera, negli approfondimenti alle notizie dei Tiggì, scopriamo che con lo scudo fiscale il governo intende finanziare anche il “taglio” dell’Irap (ma leggi differimento) , operazione che costa da sola 3,5 miliardi di euro. Se tant’è, scuola e università (e il 5×1000 e chissà quante altre cose) dovranno spartirsi i rimanenti 1,5 miliardi di euro.
Insomma briciole. Cioè, le solite bugie. L’ennesima presa per il culo.
Nel frattempo, ai tanti ottimisti che girano in questo blog regalo una “perla” girata in una lista di mail sui sempre più fantomatici posti Mussi 2009.
Meditate gente, meditate. Nonostante tutto, io, il 20, sono all’assemblea alla Sapienza. Buona lettura….