Di alcune delle norme assurde presenti nelle bozze che sono circolati di un probabile prossimo dl sulla governance ne abbiamo parlato. E che siano mesi che i concorsi sono bloccati in assenza del famigerato D.M. sulla valutazione dei titoli l’abbiamo più volte detto.
Nel frattempo arrivano notizie scontertanti dagli Atenei. Eccone una, da Perugia riceviamo e pubblichiamo – con sconcerto e rabbia!
“…nel corso del mese di novembre del 2008, all’Università di Perugia abbiamo costituito un’associazione di ricercatori precari, al fine di dare maggiore visibilità alle nostre lotte e rivendicazioni (contrattuali e politiche).
Presidi di facoltà, Professori, ricercatori strutturati e personale tecnico-amministrativo ci hanno dato il loro pieno appoggio e sono state fatte molte manifestazioni e dibattiti pubblici. Anche il rettore aveva deciso di dialogare con noi e si era parlato di aprire una serie di tavoli “politici” con l’associazione, per trovare delle soluzioni al problema del personale precario non-strutturato.
Poi, la bella notizia: in data 9 aprile il rettore invia una circolare a tutti i presidi e direttori di dipartimento dell’Ateneo perugino in cui vieta alle associazioni di “sedicenti” precari di svolgere la loro attività associativa all’interno dei locali universitari. Il preside invita addirittura presidi e direttori di dipartimento a non far accedere all’università tutte quelle persone che non siano strutturate o che comunque non abbiano un contratto stipulato con l’università.
Ecco in allegato la circolare e l’articolo della Prof. ssa Maria Rosaria Marella apparso oggi sull’Unità, chiedendovi di dare la massima pubblicità possibile a quanto è successo.