Voci su sblocco dei concorsi da ricercatore su fondi di Facoltà – pare invece perso il budget straordinario 2008-2009
Sembrerebbe in via di emanazione una ulteriore nota ministeriale sul problema del reclutamento
dei ricercatori per cui allo stato, essendo
venuto meno il riferimento alla data del 7.12.2007, eventuali bandi
di concorso per il reclutamento dei ricercatori, emanati con
riferimento a posti NON cofinanziati potranno essere emanati
applicando la unica disciplina attualmente vigente che è quella di
cui al DPR 23.03.2000 n. 117.
This entry was posted on giovedì, 20 marzo 2008 at 1:32 PM and is filed under Notizie. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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12 Responses to Voci su sblocco dei concorsi da ricercatore su fondi di Facoltà – pare invece perso il budget straordinario 2008-2009
Perdonatemi, ma non riesco a commuovermi sul feretro del Nuovo Regolamento.
Oltretutto, perdere il cofinanziamento non mi pare questa grande sciagura.
Nella mia università, quest’anno, il reclutamento straordinario ha consentito di bandire diciasette nuovi posti, in tutto! Vi rendete conto di che cosa stiamo parlando? Di aria fritta, del nulla di nulla.
Come sappiamo bene, nel 2008 si raddoppiano i soldi, ma non i posti; quindi la mia università avrebbe perso altri 17 posti nel 2008. Per il 2009 le cose sarebbero dovute anndare forse un po’ meglio. Ma, comunque, stiamo parlando di cifre ridicole rispetto alla mostruosità della situazione attuale.
Ricercatori precari, rallegriamoci (quando sarà il momento) dell’eventuale sblocco dei concorsi. E prepariamoci a una dura battaglia per abolire (o, almeno, ridurre drasticamente) il precariato della ricerca.
Uno dei primi obiettivi CONCRETI che dobbiamo porci – lo hanno detto in tanti – è quello della separazione dei fondi per il reclutamento dei ricercatori e per gli avanzamenti di carriera.
Il Ministero dell’Università e della Ricerca precisa che, in attesa dell’emissione del nuovo regolamento, le Università possono bandire concorsi per ricercatori, anche con propri fondi, applicando le leggi vigenti.
Non esiste quindi alcun pericolo di blocco del reclutamento.
A me non piace l’idea di perdere il reclutamento straordinario. Come ho detto più volte non è una questione di posti – che effettivamente sono pochi. Il problema è perdere lo strumento “reclutamento straordinario” che avremmo potuto far rifinanziare.
Il reclutamento straordinario porta con se il principio che c’è un emergenza da sanare, la nostra. E mi lascia perplesso il fatto che pur di dare addosso a Mussi – cosa che si può fare benissimo e che mi lascia indifferente – si butti a mare quei piccoli avanzamenti che negli anni si sono costruiti. Così come il principio che è necessario forme nuove e più trasparenti di reclutamento.
La capra,
a nessuno piace l’idea di perdere il reclutamento straordinario; ma preferisco di gran lunga questo sacrificio ad un blocco che – con questi quarti di luna – si sapeva quando iniziava e non quando sarebbe finito.
Per me – se confermata – è una bella notizia (con Mussi, Modica e Masia non si può mai idre…). Ora, però, sta a noi organizzarci perché questa brutta storia non finisca così.
Una curiosità giuridico-lessicale. Leggo nella lettera: “Resta fermo che, fino all’entrata in vigore del regolamento di cui all’art. 1, comma 647, della L. n. 296/2006, non si potrà procedere alla…”.
Ma non si era detto che un regolamento non entra in vigore, semmai completa/termina il suo iter?
he he… a voler fare analisi giuridico-lessicali c’è da rimanere scontertati.
Solo una cosa carlo, il rischio che sia tutto bloccato non dipende dal nuovo regolamento. Nel senso che il ministro può pure continuare a fare tutti i tentativi che vuole di approvare il NR ma nel frattempo deve chiarire che nelle more della definitiva (eventuale) applicazione si usano le vecchie norme. Così intanto salviamo i cavoli, se poi riusciamo anche a salvare la capra 😉
Giusta osservazione, da parte tua!
Ma non si era detto (io ormai – lo ammetto – non ci capisco più nulla) che per fare quello che tu dici (cioè un decreto) ci voleva la firma del Presidente Napolitano (ma che non c’era più tempo)?
no, non credo. Del resto la nota di Mussi nel post nuovo mi sembra vada proprio in questa direzione: intanto chiarisce che per i concorsi su fondi ordinari si può proseguire con le vecchie norme e per i cofinanziati 2008 e 2009 si attendono le nuove norme. Ci mette la pezza.
Io spero che in qualche modo riesca ad approvare il NR. Diciamo però che se anche non ce la facesse almeno i concorsi ordinari sono salvi, e dato il quadro non è poco… (anche con questi è meglio non mettere mai la mano sul fuoco
…ma io continuo a non capire le ragioni che impediscono di adottare un decreto-legge che provveda a trasferire il finanziamento 2008 alle Università a prescindere dalle regole concorsuali, vale a dire che attribuisca quei fondi vincolati per il reclutamento di ricercatori!!!
E' nata PrecarioPedia. Una guida all'Università della precarietà.
Il Wiki promosso della Rete Nazionale Ricercatori Precari, contribuisci per realizzare una guida a norme e regole dell'università:
ricercatoriprecari.wetpaint.com
Perdonatemi, ma non riesco a commuovermi sul feretro del Nuovo Regolamento.
Oltretutto, perdere il cofinanziamento non mi pare questa grande sciagura.
Nella mia università, quest’anno, il reclutamento straordinario ha consentito di bandire diciasette nuovi posti, in tutto! Vi rendete conto di che cosa stiamo parlando? Di aria fritta, del nulla di nulla.
Come sappiamo bene, nel 2008 si raddoppiano i soldi, ma non i posti; quindi la mia università avrebbe perso altri 17 posti nel 2008. Per il 2009 le cose sarebbero dovute anndare forse un po’ meglio. Ma, comunque, stiamo parlando di cifre ridicole rispetto alla mostruosità della situazione attuale.
Ricercatori precari, rallegriamoci (quando sarà il momento) dell’eventuale sblocco dei concorsi. E prepariamoci a una dura battaglia per abolire (o, almeno, ridurre drasticamente) il precariato della ricerca.
Uno dei primi obiettivi CONCRETI che dobbiamo porci – lo hanno detto in tanti – è quello della separazione dei fondi per il reclutamento dei ricercatori e per gli avanzamenti di carriera.
C’è poco da essere allegri.
Sarann o reclutati solo quei pochi che in un modo o nell’altro sono legati ai decani baroni ordinari
Si cintinuerà così ….
de Nardis,
siamo in attesa della tua telefonata la Ministero
Qui il link alla lettera del Ministro al Dott. Masia e pc. al CUN e alla CRUI.
Fai clic per accedere a notareclutamento20marzo.pdf
Come si vede non si tratta di una vera e propria nota ministeriale, bensì forse di un atto prodromico.
Fabié,
sei morto al telefono con Ragone?
Comunicato Stampa dal sito MIUR
COMUNICATO STAMPA
Università: nessun blocco reclutamento ricercatori
Il Ministero dell’Università e della Ricerca precisa che, in attesa dell’emissione del nuovo regolamento, le Università possono bandire concorsi per ricercatori, anche con propri fondi, applicando le leggi vigenti.
Non esiste quindi alcun pericolo di blocco del reclutamento.
Roma, 20 marzo 2008
http://www.miur.it/DefaultDesktop.aspx?doc=938
A me non piace l’idea di perdere il reclutamento straordinario. Come ho detto più volte non è una questione di posti – che effettivamente sono pochi. Il problema è perdere lo strumento “reclutamento straordinario” che avremmo potuto far rifinanziare.
Il reclutamento straordinario porta con se il principio che c’è un emergenza da sanare, la nostra. E mi lascia perplesso il fatto che pur di dare addosso a Mussi – cosa che si può fare benissimo e che mi lascia indifferente – si butti a mare quei piccoli avanzamenti che negli anni si sono costruiti. Così come il principio che è necessario forme nuove e più trasparenti di reclutamento.
Sia chiaro, più trasparenti non perfette.
La capra,
a nessuno piace l’idea di perdere il reclutamento straordinario; ma preferisco di gran lunga questo sacrificio ad un blocco che – con questi quarti di luna – si sapeva quando iniziava e non quando sarebbe finito.
Per me – se confermata – è una bella notizia (con Mussi, Modica e Masia non si può mai idre…). Ora, però, sta a noi organizzarci perché questa brutta storia non finisca così.
Una curiosità giuridico-lessicale. Leggo nella lettera: “Resta fermo che, fino all’entrata in vigore del regolamento di cui all’art. 1, comma 647, della L. n. 296/2006, non si potrà procedere alla…”.
Ma non si era detto che un regolamento non entra in vigore, semmai completa/termina il suo iter?
he he… a voler fare analisi giuridico-lessicali c’è da rimanere scontertati.
Solo una cosa carlo, il rischio che sia tutto bloccato non dipende dal nuovo regolamento. Nel senso che il ministro può pure continuare a fare tutti i tentativi che vuole di approvare il NR ma nel frattempo deve chiarire che nelle more della definitiva (eventuale) applicazione si usano le vecchie norme. Così intanto salviamo i cavoli, se poi riusciamo anche a salvare la capra 😉
Giusta osservazione, da parte tua!
Ma non si era detto (io ormai – lo ammetto – non ci capisco più nulla) che per fare quello che tu dici (cioè un decreto) ci voleva la firma del Presidente Napolitano (ma che non c’era più tempo)?
no, non credo. Del resto la nota di Mussi nel post nuovo mi sembra vada proprio in questa direzione: intanto chiarisce che per i concorsi su fondi ordinari si può proseguire con le vecchie norme e per i cofinanziati 2008 e 2009 si attendono le nuove norme. Ci mette la pezza.
Io spero che in qualche modo riesca ad approvare il NR. Diciamo però che se anche non ce la facesse almeno i concorsi ordinari sono salvi, e dato il quadro non è poco… (anche con questi è meglio non mettere mai la mano sul fuoco
…ma io continuo a non capire le ragioni che impediscono di adottare un decreto-legge che provveda a trasferire il finanziamento 2008 alle Università a prescindere dalle regole concorsuali, vale a dire che attribuisca quei fondi vincolati per il reclutamento di ricercatori!!!